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mercoledì 5 dicembre 2012

Gothian. Capitolo 134. Sephir Eclionner riunisce la Dinastia imperiale.



Il Principe della Corona imperiale, Sephir Eclionner aveva fatto avanzare le sue dieci legioni a marce forzate per poter raggiungere il fronte della guerra, dove l'esercito di suo nipote Marvin, Re dei Keltar e quello dell'altro suo nipote, l'Imperatore Elner XI, erano accampati, in attesa di prendere una decisione definitiva sulle strategie future.
Quando arrivò, nella sera del cinque maggio, trovò ad accoglierlo ciò che rimaneva della sua Dinastia:
la figlia Ellis, Imperatrice vedova, e i nipoti Marvin ed Elner.



Conosceva quello sguardo di Ellis.
Una finta calma che nasconde una determinazione implacabile. Non avrà pace finché non avrà vendicato la morte di Masrek.
Le si avvicinò con una insolita gentilezza.
<<Mi dispiace per quel che è successo, figlia mia. Avrei dovuto essere al fianco di Masrek, e invece...>>
La sua voce era molto dispiaciuta, quasi commossa, il che era incredibile: nessuno aveva mai visto una lacrima sul viso del vecchio Sciancato, che per quarant'anni era stato il terrore dei popoli.
Ellis capì che suo padre aveva perdonato l'incesto tra lei e il suo defunto fratello, e ne fu sollevata:
<<Masrek è caduto da eroe, e come tale noi lo ricorderemo e gli renderemo omaggio per sempre. Ed io comincerò a farlo dedicando ogni mio sforzo nella punizione del suo assassino, il Conte di Gothian! Sono contenta che anche voi siate qui per la stessa ragione, padre>>
Sephir le appoggiò una mano sulla spalla.
Ellis è forte. Sono stato uno sciocco a sottovalutarla fin da quando era bambina. Se solo le avessi dato allora l'affetto che un padre deve a una figlia, forse tra lei e Masrek non...
Interruppe quel pensiero. Ormai non serviva a nulla rivangare il passato.
Si rivolse verso i nipoti.
Marvin gli parve molto cambiato. Era divenuto un uomo, consapevole di essere un re.



<<Complimenti per la vittoria, nipote! Spero che sia la prima di una lunga serie!>>
Riteneva che la vittoria fosse merito principalmente di Marvin, ma per non far ingelosire l'altro nipote, si rivolse immediatamente anche ad Elner, che attendeva col suo solito sguardo cupo.



<<Rivolgo gli stessi complimenti anche a te, Elner, che hai fatto onore al cognome degli Eclionner!>>
Nessuno aveva mai assistito a tanta espansività da parte del vecchio Sephir.
Ne sono meravigliati? Dovrebbero sapere che morte di un figlio stravolge anche i cuori più duri. Chi credeva che io non avessi un cuore, ora dovrà cambiare idea!
La Dinastia non gli era mai parsa così piccola e fragile. Quattro persone, e tutte in procinto di rischiare la vita in guerra.
Se tutti noi dovessimo morire, allora il gioco del Trono si ridurrà ad una contesa tra Marigold, l'Eunuco, e il Pirata, che ha sangue Eclionner nelle vene!
Ma era più probabile che Elner decidesse di tornare a Lathena per riprendersi il trono.
<<Dobbiamo parlare subito in privato. Ci sono decisioni da prendere che non possono essere ulteriormente rimandate>>
Sephir indicò ai familiari la tenda pretoria.
Quando entrarono, lui si sedette a capotavola e rivolse agli altri il suo sguardo penetrante.



<<Per prima cosa vorrei sapere da Elner che intenzioni ha. Verrai con noi al nord, oppure tornerai giù a Lathena?>>
Elner pareva ancora dubbioso:
<<Vorrei seguirvi, ma come dice il motto dei nostri antenati, "Ci deve essere sempre un Eclionner a Lathena".  E' mio dovere tornare nella capitale e ricordare a Marigold che è ancora mia moglie!>>
Sephir annuì:
<<D'accordo, ma fai attenzione! Marigold desidera avere un figlio di sangue Eclionner, ma una volta incinta, farà di tutto per eliminarti: non vuole spartire il potere con nessuno. Dicono che abbia fatto arrestare tutti i canonici con l'accusa di eresia: troverai molto odore di bruciato, quando arriverai. E poi la flotta si è ammutinata, i pirati scorrazzano nelle coste, l'Eunuco tesse la sua tela e il Senato vuole dichiararti illegittimo>>
Elner si accigliò riguardo alla questione del Senato:
<<Forse non è stata una buona idea, nonno, quella di far fuori il senatore Fuscivarian: era l'unico che teneva a bada l'opposizione!>>
Il vecchio lo fissò severamente:
<<Quel verme era la causa di tutti i nostri guai! Avrei dovuto toglierlo di mezzo vent'anni fa!>>
Poi si rivolse ad Ellis:
<<E tu, figlia mia, cosa farai?>>
Ellis fece uno sguardo come per dire che quella era una domanda inutile:
<<Te l'ho detto! Non avrò pace finché non avrò piantato un paletto di frassino nel cuore di quel vampiro!>>
Sephir accennò un sorriso divertito.
Si vede che è mia figlia! 
Infine guardò Marvin:
<<Sei riuscito a convincere i Keltar a seguirci a nord?>>
Il giovane re dei Keltar sorrise:
<<A dire il vero a convincerli è stata lady Igraine Canmore di Logres>>




Sephir strinse gli occhi, come se quel nome gli ricordasse qualcosa:
<<Se non sbaglio i Canmore sono i capi clan della zona settentrionale del regno. Le Highlands, le chiamano. Discendono dagli antichi Celti>>
Marvin annuì:
<<Sì, i Canmore governano tre diverse tribù di chiara ascendenza celtica. Basta vedere i loro capelli rossi e i loro occhi verdi. Igraine governa i Keltar di Logres. Suo cugino Angus i Keltar di Alba Caledonia, e suo zio Fingal i Keltar di Gwynedd e Dyfed>>
Il vecchio si incupì:
<<Sono dei montanari arrivisti! Ti avverto: non devi prendere impegni con questa lady Igraine! Ricordati che il tuo matrimonio dovrà essere il più conveniente dal punto di vista politico e Alienor di Alfarian resta il migliore partito del continente, tanto più se sottrarremo a Fenrik il regno degli Alfar... ma ci pensi, sposando Alienor potresti unire in un unico sangue i discendenti degli Elfi con quelli dei Celti e dei Latini... quindi ti proibisco di prendere impegni con altre donne!>>
Il giovane re ne fu contrariato:
<<Tanto vale che ve lo dica subito, nonno. Io ed Igraine siamo già una coppia. Non le ho ancora chiesto di sposarmi, ma intendo farlo dopo la fine della guerra>>
Sephir si accigliò:
<<Sei impulsivo e precipitoso, proprio come tuo padre! Gli Alfar la prenderebbero molto male se sapessero che te la intendi con una Canmore! Già Ellis ed Elner hanno offeso la principessa: se lo farai anche tu, l'aristocrazia elfica non te lo perdonerà! Tu devi sposare Alienor, e non accetto discussioni!>>
Marvin si arrabbiò:
<<Sono vostro nipote, ma non sono il vostro servo! Deciderò io con chi sposarmi, quando la guerra sarà finita!>>
Sephir scosse il capo.
Per ora lo lascerò sognare, ma quando sarà finita la guerra, lui e Alienor saranno obbligati a sposarsi. Che si tengano pure i loro amanti, ma io esigo un erede con sangue elfico!



N.d.A.

Sephir Eclionner è rappresentato da Tywin Lannister ne "Il trono di spade".
Ellis Eclionner da Eva Green nei panni di Morgana in "Camelot"
Marvin Eclionner Vorkidian da Jon Snow ne "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco"
Elner Eclionner da Loki in "Avengers"










martedì 27 novembre 2012

Gothian. Capitolo 130. Alienor e Lorran: la principessa e il pirata.



Lorran Plum , vicecomandante dei pirati dell'Alleanza di Tupile, sapeva di piacere ad Alienor di Alfarian, ma nello stesso tempo sapeva che, agli occhi del mondo, l'erede al trono degli Alfar avrebbe dovuto sposare un nobile, possibilmente di sangue reale.
Io sono un pirata, figlio di pescatori. Non ho una goccia di sangue aristocratico nelle vene.
A dire il vero Lorran odiava i nobili.
Nel migliore dei casi sono dei parassiti, nel peggiore degli arroganti e dei prepotenti.
Questo presupposto giustificava, ai suoi occhi, l'esistenza stessa della pirateria. Ma una tale visione del mondo era entrata in crisi nel momento in cui si era innamorato di Alienor.
Lei è diversa, è gentile, generosa, ed ha affrontato quest'avventura con molto coraggio e capacità di adattamento. In lei la nobiltà di stirpe è diventata nobiltà d'animo.
E poi gli piaceva il fatto che Alienor riuscisse a mantenere un'ammirevole compostezza in tutte le circostanze.
E' il suo modo di fare che mi piace, oltre al suo aspetto. E' elegante, ha classe.
All'inizio aveva cercato di non dare corda a questi sentimenti, ma alla lunga aveva dovuto cedere.
Sentiva di essere realmente innamorato di Alienor.



Lei era sempre molto cordiale con lui, e mostrava di gradire molto la sua compagnia. Parlavano spesso e a lungo, lui riusciva a farla ridere, a renderla allegra, ed evidentemente lei ne aveva bisogno.
Insomma, Alienor accettava e apprezzava il suo corteggiamento.
Però c'è sempre qualcosa che la spinge a frenare i suoi sentimenti. Sa di avere degli obblighi che derivano dalla sua condizione sociale. Noblesse oblige...
E poi c'erano considerazioni di carattere politico.
Tutti gli altri membri della famiglia reale degli Alfar erano stati trasformati in vampiri dal conte Fenrik, ed Alienor rimaneva l'unica continuatrice della stirpe elfica del regno del nord.
La salvezza del suo popolo dipendeva da lei e dalle sue scelte.
Gli Alfar discendono dagli Elfi, si considerano Elfi essi stessi, credono di essere un popolo superiore, cercano di mantenere la purezza dei loro tratti somatici... alti, longilinei, pelle chiarissima, occhi celesti, capelli biondi. Tollerano i Mezzosangue solo quando sono nobili, come Marvin Vorkidian.
Se li immaginava insieme, gli pareva quasi di vederli, Marvin e Alienor, lui vestito in panni regali, e lei ancora più elegante.



Gli Alfar avrebbero accettato un re come Marvin, che già deteneva la corona dei Keltar, i discendenti degli antichi Celti, abitatori della grande pianura dell'Amnis.
Un matrimonio politico tra Alienor e Marvin potrebbe portare all'unificazione del Continente, e alla fusione dei tre popoli. 
Chi sono io per impedire tutto questo?
In fondo Marvin Vorkidian aveva sconfitto il Conte di Gothian, e avrebbe liberato gli Alfar dalla loro sudditanza ai vampiri.
Eppure queste considerazioni non mi impediscono di pensare sempre a lei. E leggo nei suoi occhi che anche lei prova gli stessi sentimenti.



Quali considerazioni dovevano prevalere? Venivano prima i suoi doveri verso il suo popolo, oppure i suoi sentimenti?
Prima o poi dovrò affrontare con lei questo discorso, ma non è ancora il momento. L'amore è come una pianta che ha bisogno di tempo per diventare più forte e resistere alle avversità.
Se veramente lei provava un sentimento forte come quello che provava lui, allora, in un modo o nell'altro, quell'amore avrebbe trovato il modo di manifestarsi.



N.d.A.
Lorran Plum è rappresentato da Orlando Bloom nelle vesti del pirata Will Turner nella serie "Pirati dei Caraibi".
Alienor di Alfarian è rappresentata da Tamzin Merchant nella parte di Catherine Howard nella serie "I Tudor".
Marvin Vorkidian in questo post è rappresentato da Jonathan Rhys Meyers, nei panni di Enrico VIII.

domenica 25 novembre 2012

Gothian. Capitolo 129. Marvin e Igraine: l'incontro col destino.




La riunione del Consiglio privato di Marvin Vorkidian, re dei Keltar, era stata particolarmente lunga e delicata, a causa della spaccatura tra coloro che volevano continuare la guerra attaccando gli eserciti del Conte di Gothian a nord, e quelli che invece preferivano limitarsi alla difesa del regno.
Marvin aveva ascoltato in silenzio, per ore, il parere di tutti.
L'unica che non ha parlato è Igraine.
La giovane duchessa di Logres era rimasta in silenzio, attenta e immobile, nel suo vestito color malva.
Ha una compostezza veramente regale, e una gran resistenza: non mostra alcun segno di stanchezza.
Marvin decise di aggiornare la riunione al giorno successivo.
Attese che i consiglieri se ne andassero e notò che Igraine rimaneva al suo posto.
E' chiaro che vuole parlarmi. 
Quando rimasero soli le chiese:
<<Lady Igraine, come mai non avete espresso il vostro parere?>>
Lei lo guardò con quella sua espressione nel contempo tranquilla e determinata:
<<Per lo stesso motivo per cui non l'avete espresso voi. Il saggio riflette su quanto hanno detto gli altri, prima di prendere una decisione>>
Marvin ammirò la disciplina di  quella giovane donna:
<<Vi andrebbe di fare due passi con me fuori dall'accampamento, per rinfrescarci le idee e sgranchirci le gambe?>>
Igraine annuì:
<<Speravo che me lo chiedeste>>
Gli si avvicino, e gli porse il braccio.
Sa essere femminile e forte nello stesso tempo.
La prese sottobraccio ed uscì con lei dalla tenda centrale.
L'uscita dell'accampamento era immediatamente dietro la grande tenda delle riunioni.



Fuori, il vento di aprile portava con sé le fragranze della primavera, e l'erba verde delle pianure ne era come accarezzata.
Marvin sentiva un forte magnetismo che gli faceva sentire il bisogno di stare vicino a Igraine, al calore delle sue braccia e del suo respiro.
<<Possiamo darci del tu e chiamarci per nome?>>
Igraine annuì:
<<Grazie Marvin, in fondo, almeno in apparenza, siamo i più giovani>>
In apparenza.
Forse anche in lei si sono risvegliate le "altre memorie"?
Assomigliava così tanto alla moglie di Vorkidex, la regina Ygerne, che pareva esserne la reincarnazione.
<<L'altro giorno mi hai chiesto se credevo nella trasmigrazione delle anime. Conosci forse qualcosa che io non so, al riguardo?>>
Lei si fermo e lo fissò, con il viso molto vicino al suo:
<<Perché me lo chiedi? Non conosci già la risposta dentro di te?>>
Marvin provò di nuovo la sensazione di aver vissuto già infinite volte quella situazione..
<<So solo che ho come l'impressione di conoscerti da sempre>>
Il vento le accarezzava i capelli, ed il sole illuminava il suo volto.



<<E' la stessa sensazione che provo anch'io>>
Un brivido percorse la schiena di Marvin.
<<E questo ha qualcosa a che vedere con la trasmigrazione delle anime?>>
Lei sorrise:
<<Le anime gemelle sono destinate a rincorrersi per l'eternità>>
Anime gemelle.
Perché allora io nei miei sogni ho visto solo Alienor?
Era difficile ragionare quando si era in preda ad un senso di attrazione così forte come quello che lui provava per Igraine.
<<L'Arcidruido mi disse che la vera felicità si trova soltanto quando l'anima si libera dal ciclo di morte e rinascita. Chi precipita di nuovo in questa vita, vuol dire che ha commesso dei peccati, e deve scontare il suo karma>>
Nel continente orientale usavano quella parola.
Lei sorrise:
<<Per gli orientali ogni forma di attaccamento è un peccato, e quindi anche l'amore. Dicono che le anime gemelle sono condannate a tornare in questo mondo pieno di sofferenze, per ricercarsi>>
Marvin sentiva che c'era del vero in quelle parole.
<<Temo che il più delle volte non si ritrovino, e restino sole>>
Lei chiuse gli occhi, e la sua voce divenne remota:
<<A volte possono passare anche mille anni, prima che si ritrovino. Non viene dato loro nessun indizio, prima che si incontrino, ma quando le loro strade si incrociano, allora provano quello che noi stiamo provando, con l'unica differenza che noi siamo stati iniziati agli Arcani Supremi, e abbiamo le "altre memorie">>
In quel momento Marvin capì, e lasciò che a parlare fosse l'anima di Vorkidex che era dentro di lui:
<<Ygerne... se sei veramente tu, dammi una prova...>>
Igraine aveva gli occhi lucidi:
<<Prima della battaglia in cui fu ucciso, Vorkidex  disse ad Ygerne: "Le temps viendra. Il nostro tempo ritornerà">>
Era vero.
Le disse proprio quelle parole, ed erano soli.
Ormai era tutto chiaro, tranne una cosa:
<<Perché allora nelle mie visioni compare Alienor di Alfarian?>>
Temeva di aver offeso Igraine parlandole di questo, ma la fanciulla non mostrò alcuna sorpresa:
<<La principessa degli Alfar ti si mostra in sogno per esortarti a salvare il suo popolo dalla trasformazione a cui Fenrik di Gothian li vuole condannare. In cambio, lei combatterà contro l'usurpatrice Marigold>>
Quelle parole rispondevano a moltissime domande.
Io contro Fenrik, Alienor contro Marigold, come era destino. Ma la mia anima gemella è qui, di fronte a me.
L'effetto di quella rivelazione lo scosse nel profondo, e per prendere tempo, espresse un'ultima domanda:
<<Conosci altro, riguardo al mio futuro?>>
Igraine scosse il capo:
<<Nient'altro riguardo al futuro. Ma c'è un meraviglioso presente tutto da vivere>>
Oramai i loro volti si toccavano, come i loro corpi.
Marvin affondò le mani nei suoi capelli e lei lo abbracciò.
Il loro bacio fu all'inizio passionale e irresistibile, e poi sempre più dolce e tenero.
Poi non ci fu più bisogno di parole.




N.d.A.

Igraine di Logres è rappresentata da Sansa Stark de "Il gioco del trono" ne "Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George Martin, intepretata dall'attrice Sophie Turner.

mercoledì 14 novembre 2012

Gothian. Capitolo 122. I dubbi di Alienor e i consigli di Lilieth



Dopo l'arrivo a Tortuga, finalmente Alienor di Alfarian ebbe la possibilità di riposarsi dalle fatiche dei lunghi viaggi che l'avevano portata dall'estremo nord all'equatore, in una terra dove era sempre estate.
La sua pelle chiara non le permetteva di stare al sole, se non sotto la protezione di cappelli e ombrelli.
Era il mese di aprile, ma faceva caldo come se fosse agosto.
Indossava abiti leggeri e variopinti, mentre se ne stava all'ombra a rilassarsi.
I pensieri però non l'abbandonavano: la sua mente non si fermava mai.
Oltre alle questioni riguardanti l'attacco navale a Lathena, c'erano altre preoccupazioni, più personali, che riguardavano i suoi sentimenti.
Da alcuni giorni, il vicecomandante Lorran Plum la corteggiava apertamente.



E la cosa più preoccupante era che lei non era del tutto indifferente al fascino del giovane pirata.
Ma se sono destinata a Marvin Vorkidian, non dovrei farmi coinvolgere da altri, non dovrei permettermi nemmeno di pensarci.
Ma com'era possibile non pensarci?
Al cuore non si comanda, e Lilieth è la prima a saperlo... come mi giudicherebbe ora?
Era un momento molto delicato.
Da quando aveva appreso la notizia della morte del marito Masrek, lady Lilieth Vorkidian aveva indossato i colori del lutto e si era ritirata in preghiera nel Pantheon dell'isola.



Per quanto il loro matrimonio fosse finito da molto tempo, Lilieth aveva sperato di poter rivedere almeno una volta il marito, prima di decidere di annullare la validità delle loro nozze.
Alienor la raggiunse nel tempio e pregò insieme a lei la dea della Luce.
Poi fu Lilieth a farle cenno di seguirla.
Uscirono e si sedettero in un silenzioso chiostro.
<<Come stai, Lilieth?>>
La donna sospirò:
<<Una parte di me amava ancora Masrek. E' stato il mio primo amore, e il padre di mio figlio. La sua morte è stata un colpo molto duro, in un momento molto difficile. Ma devo farmi forza. E tu, mia cara bambina, come stai?>>
Alienor sentì il bisogno di confessarle i suoi dubbi:
<<Perdonami se in questo momento di lutto il mio cuore si lascia distrarre da futili questioni>>
Lilieth sorrise:
<<Le questioni di cuore non sono mai futili!>>
Alienor si fece coraggio:
<<Lorran Plum mi sta corteggiando, ed io... io non riesco a far finta di niente... insomma... lui mi piace...>>
Aveva temuto una dura reazione da parte di Lilieth, invece l'altra donna rimase tranquilla e sorridente:
<<Non c'è niente di male in tutto questo>>
La fanciulla rimase stupita:
<<Ma... e Marvin? L'oracolo del monte Konar mi disse che sono destinata a lui! Ed io stessa l'ho visto nei miei sogni...>>
Lilieth le prese le mani e le parlò con dolcezza:
<<Un giorno tu e Marvin vi incontrerete di persona, e solo in quel momento potrete capire se siete veramente destinati l'uno all'altra, come dicono le profezie e come io stessa spero. Ma prima di allora, non hai alcun obbligo nei suoi confronti. L'unico obbligo che devi avere è nei confronti di te stessa. Non è l'amore che devi temere, ma le sue conseguenze, se agisci d'impulso. Pensa ad Ellis Eclionner: aveva solo sedici anni quando rimase incinta... non voglio giudicarla... penso solo a tutto il dolore che ha sofferto, e che sta soffrendo anche adesso... è lei la vera vedova di Masrek... >>
Alienor si commosse:
<<La tua saggezza mi è di grande aiuto. Ai sentimenti non si comanda, ma alle azioni sì. Non prenderò decisioni affrettate>> 
Detto ciò, si strinse in un abbraccio a Lilieth e le sussurrò: <<Grazie. Ti voglio bene. Tu e Vyghar sarete felici!>>



N.d.A.
Alienor di Alfarian, regina degli Alfar, è interpretata da Tamzin Merchant.
Lilieth Vorkidian da Claire Forlani.
Lorran Plum da Orlando Bloom.

domenica 4 novembre 2012

Gothian. Capitolo 115. La battaglia della Valle boscosa di Endor




Il Conte di Gothian aveva sferrato l'attacco di notte, quando i suoi vampiri erano più forti.
Erano decine di migliaia. Ogni aristocratico albino, a cavallo, guidava almeno un centinaio di fanti, dagli occhi rossi e dai capelli bianchi. Nelle retrovie, i verdi Ogres si limitavano a servire i loro padroni.
I Non-morti erano dilagati nella valle di Endor, senza trovare ostacoli, fino a quando, alle prime luci dell'alba, i raggi del sole indebolirono la loro potenza.



 Marvin Vorkidian, re dei Keltar, aveva ordinato alle sue truppe, appostate nelle foreste ai lati della valle, di lanciare frecce infuocate e giavellotti con la punta di ossidiana.



Nel contempo le legioni dei Lathear, comandate da Masrek Eclionner, avevano cominciato ad avanzare dall'imboccatura della valle in direzione dell'orda dei vampiri.
Marvin osservava la scena dall'alto.
Questa è la madre di tutte le battaglie. Oggi faremo la storia!
La voce di Vorkidex, dentro di lui, fremeva per buttarsi nella mischia.
Non ora! Scenderò quando Fenrik sarà in vista: voglio battermi con lui!
Era molto probabile che il conte di Gothian avrebbe guidato un attacco via aria, in groppa ai pipistrelli giganti che vivevano nelle sue terre.
Li scacceremo con le catapulte e i fuochi di salnitro.
Guardando la compostezza con cui l'esercito dei Keltar stava contrastando l'avanzata del nemico, provò orgoglio per il suo popolo.
Erano gente smarrita sulla terra... ed ora sono un popolo unito e forte...
Certo le forze dei nemici erano molto maggiori, e quindi non poteva farsi troppe illusioni.
Ma quando attireremo i vampiri nella foresta, allora entreranno in azione i licantropi!



Ma ancora non era il momento.
Bisogna che Fenrik si illuda di avere già vinto la battaglia. Bisogna fargli abbassare la guardia.
Certo il conte di Gothian era un uomo astuto, che non cadeva facilmente in quel tipo di trappole, ma questa volta le cose erano state organizzate nei minimi dettagli.
Non prevalebunt! No pasaràn! 
L'esercito dei vampiri si era accorto dell'attacco laterale da parte dei Keltar.
A quel punto Marvin fece diramare l'ordine di arretramento nella foresta.



La strategia dell'arretramento nei boschi, oltre a ridurre le perdite e a intrappolare il nemico in un terreno a lui sfavorevole, aveva lo scopo di portare gradualmente i vampiri nel covo dei licantropi.
Dopo una mezz'ora in cui le truppe dei Keltar arretravano, scagliando sempre frecce e giavellotti, finalmente l licantropi si scagliarono addosso ai vampiri.




Lo scontro fu incredibilmente rapido e sanguinoso. Più che una battaglia, sembrava una cruenta azzuffata tra belve feroci. Sia i vampiri che i licantropi si muovevano così velocemente che era impossibile capire cosa stesse succedendo.
Per alcuni minuti non fu possibile distinguere altro se non fiumi di sangue e versi animaleschi.
Poi, lentamente, si incominciò a vedere che i vampiri arretravano.
Marvin però non si faceva illusioni.
Sapeva che la battaglia era ancora lunga e che la vendetta del Conte sarebbe stata terribile, forse mortale, ma non aveva paura.
Eppure avrebbe dovuto, se amava anche un minimo la vita.
La voce di Vorkidex tuonò nella sua mente.
Il coraggio del guerriero deriva dalle sue sofferenze: egli non teme la morte in battaglia, poiché vede in essa un modo onorevole di porre fine ad una vita di dolore.
Marvin si chiese se questo poteva valere anche per lui.
Quali sono le mie ragioni di vita? La curiosità per il futuro? La ricerca dei piaceri? L'affetto verso le persone che mi vogliono bene?
Sentiva di aver bisogno di qualcosa di più.
E allora pensò al volto di Alienor, visto solo in sogno. Lei era la sua stella del mattino, il suo faro nella notte, il suo angelo custode.
In quel momento di violenza e di distruzione, il pensiero di lei gli diede la forza di resistere al Male.



venerdì 2 novembre 2012

Gothian. Capitolo 114. Vyghar affronta il consiglio dei pirati



Una volta giunti all'isola di Tortuga, i pirati del seguito di Vyghar di Linthael furono accolti con tutti gli onori dagli anziani membri del Consiglio dei Pirati Nobili.
Vyghar aveva le idee molto chiare.
Dobbiamo saccheggiare Lathena! Quella città è un covo di ladri, assassini, politicanti senza scrupoli e grandi ricchi spietati e schiavisti. Assaltarla sarebbe solo un regolamento di conti tra bande rivali.
Assaporò il pensiero di eliminare il senatore Fuscivarian, il primo ministro Sephir Eclionner e naturalmente l'imperatrice Marigold.
Resta il problema che Sephir è protetto dal demone Eclion e che Marigold di Gothian è una strega che con i poteri di Atar può incenerirci da lontano.
A meno che non fossero prima loro a lanciare il fuoco.
Alienor mi ha indicato la soluzione: l'olio nero che galleggia nell'acqua... l'acqua che brucia! 
Lilieth invece era stata molto perplessa:
<<Vyghar, vogliamo forse diventare come la parte peggiore di quelli a cui ci opponiamo?>>

After hours of peripheral existence, Igraine (Claire Forlani) finally gets to shine in an episode bearing her name. The more prominent of her two parts, however, develops a different character.

Il cuore buono di Lilieth si opponeva a qualunque misura drastica.
Per amore di lei farei qualsiasi cosa... ma gli altri pirati non mi consentiranno di sgarrare alle regole base della pirateria.
Aveva convocato l'Assemblea dei pirati dell'Oceano Occidentale.
Non possiamo perdere questa occasione. Siamo in guerra, e le guerre non si vincono con le buone maniere!
Lilieth però non glie l'avrebbe perdonato.
Doveva cercare di convincere gli altri capitani che esisteva anche per loro un codice d'onore.
<<Vi informo>> esordì <<che la capitale dell'impero, Lathena, è priva di protezione via mare. La flotta infatti si è ammutinata e si è spostata nell'Oceano Orientale e poi verso nord, presso la Vedetta Lathearica, dove l'eunuco Bial governa la resistenza in nome del legittimo erede imperiale, Marvin Vorkidian, figlio di Lady Lilieth Vorkidian, la donna che amo, e di Masrek Eclionner>>
I capi pirati si guardarono tra loro sorridendo:
<<Ehi, ne hai fatta di strada, Vyghar! Sei ormai entrato nelle famiglie reali di mezzo mondo!>>
Un altro aggiunse:
<<Sei stato per vent'anni il tirapiedi del vecchio Sephir Eclionner lo Sciancato, e adesso che lui è a un passo dal trono, lo vuoi pugnalare alle spalle?>>
E un terzo:
<<Dicono che tu ti sia molto rammollito, da quando ti sei preso una cotta per quella bella signora! Non starai mica diventando una persona per bene?>>



Vyghar era furioso, ma non poteva negare che nelle accuse dei capi pirati ci fosse un fondo di verità.
Ma come sempre ogni cosa vera può essere smentita con una menzogna ben architettata, poiché nelle migliori menzogne c'è sempre molta verità, anche se presentata in modo fantasioso.
<<Ho fatto carriera, che c'è di male? Tradisco Sephir? E' lui che mi ha scaricato per mettersi dalla parte della Dama Gialla! E infine, non mi sono affatto rammollito: sono qui per proporvi di un'azione di guerra! Abbiamo l'occasione per conquistare Lathena! Un tesoro immenso ci aspetta!>>
Il pirata anziano dai lunghi baffi, scosse il capo:
<<Anche se Lathena non fosse protetta via mare, come tu dici, beh... il vecchio Sephir ha dieci legioni accampate poco fuori le mura! Non ci farebbero nemmeno mettere mezzo piede nella capitale!>>
Era l'obiezione principale, su cui Vyghar aveva già riflettuto molto a lungo.
<<Ho preso contatti con il senatore Aralte Velares, principe di Marina Sedovia e capo dell'opposizione imperiale. Sarebbe disposto ad aprirci le porte della città, se noi giureremo di rispettare determinate regole. Inoltre l'eunuco Bial mi ha fatto sapere che i suoi Servizi Segreti controllano ancora molte legioni e molte province dell'Impero, oltre alla flotta. Infine possiamo contare sull'appoggio dei sacerdoti della Grande Canonica>>
I membri del consiglio valutarono queste opportunità.
Il corsaro dalla barba bianca e dal cappello nero con un tanto di pennacchio, chiese:
<<E tutta questa gente cosa ci guadagna da una nostra razzia a Lathena?>>
Vyghar sorrise:
<<Il potere! E la garanzia che noi requisiremo le ricchezze dei sostenitori del regime, ma non toccheremo le loro. E' un grande affare per tutti, se sapremo concentrare le nostre forze contro l'Oligarchia che domina l'Impero. Un'occasione così non si presenterà un'altra volta!>>


giovedì 25 ottobre 2012

Gothian. Capitolo 109. La fuga di Alienor e Lilieth



Come previsto, Alienor aveva ricevuto la chiave della propria cella quando le avevano portato la cena, poi, durante la notte era uscita ed aveva raggiunto la cella di Lilieth, secondo le indicazioni ricevute dal priore Mollander.
Lilieth fu felice di rivederla, ma appariva stanca e provata dalla continua fuga a cui la sorte l'aveva costretta.



Aspettarono l'arrivo dei liberatori. Erano pirati agli ordini di Vyghar di Linthael, mascherati da guardie della Torre.
L'evasione avvenne senza problemi, perché le guardie vere erano state tutte eliminate in silenzio, con rapide e mirate pugnalate alla schiena. I pirati erano molto esperti e precisi in questo tipo di operazioni.
Appena fuori dalla Torre, dove il canale di Lathena collegava l'oceano orientale con la foce del fiume Lathe nell'oceano occidentale, li attendeva una barca.
il vice-capitano Lorran accolse le due fuggitive spiegando loro che avrebbero dovuto attraversare la città lungo il canale e che il capitanoVyghar e gli altri li stavano aspettando dall'altra parte, a ovest, dove nessuno avrebbe mai immaginato di cercarli, visto che la Torre si affacciava a est.



Alienor sapeva che il giovane Lorran aveva una particolare simpatia per lei.
Molte donne si riterrebbero fortunate per questo, ma io ho una missione da compiere, ed ho visto Marvin nei miei sogni, il Principe che mi fu promesso...



Lo stesso principe era l'oggetto del desiderio dell'imperatrice Marigold di Gothian, anche se lui non avrebbe mai accettato di sposare la Dama Gialla, tanto meno ora che prigioniere erano fuggite.
Non hai più armi di ricatto, Marigold, e questo ti renderà ancora più furiosa verso di me...
Alienor sapeva che il suo destino ormai si stava per compiere.
Presto io e lei ci scontreremo... ma il come e il quando mi sono ancora ignoti...
Nemmeno Lilieth, con tutta la sua saggezza, era in grado di prevedere le modalità e gli esiti dello scontro tra la giovanissima regina degli Alfar e la millenaria imperatrice dei Lathear.
Aenor, dea della Luce a cui fui consacrata, dammi un segno!
Guardò il cielo stellato, sperando di scorgervi qualche luce, una stella cadente o una cometa...qualcosa che le dimostrasse che era lei la prescelta a porre fine all'interminabile vita della Dama Gialla.
Ma il cielo rimase indifferente, le stelle erano pallide e immobili, la luna oscurata.
Alienor rivolse allora la sua preghiera al supremo dio del Bene, Ahura Mazda.
Pronunciata la preghiera di rito, fu percorsa da un brivido e vide che in una zona del canale, vicino alla darsena orientale, c'era una fiamma sull'acqua.
<<Com'è possibile?>> chiese a Lorran
<<Deve esserci una chiazza di olio nero del deserto. Galleggia sull'acqua e si accende facilmente. Lo usano per le lampade, ma anche per il bitume con cui si rafforzano le chiglie delle navi>>
Alienor allora ebbe un'ispirazione:
<<Ma certo! L'acqua che brucia!>>
Lorran non capiva: <<Che volete dire?>>
<<L'Oracolo del Monte Konar mi predisse questo momento... furono le sue ultime parole: mi avvertivano di stare attenta all'acqua che brucia... questo significa che la resa dei conti si avvicina... e forse incomincio a intuire come avverrà>>



martedì 23 ottobre 2012

Gothian. Capitolo 107. Alienor riceve una visita inaspettata



Nel settimo giorno di prigionia nella Torre di Lathena, lady Alienor di Alfarian, regima degli Alfar, ricevette una visita inaspettata.
Più che una visita si trattava di una apparizione, in quanto a manifestarsi a lei fu lo spettro del priore Mollander.


<<Sono qui per mantenere la mia promessa>> dichiarò.
Alienor ricordava bene che il fantasma di Mollander aveva promesso a lei e a Lilieth che sarebbero state liberate, prima che Marigold potesse fare loro del male.
<<Ci aiuterete a fuggire?>>
Lo spettro annuì con aria benevola:
<<Naturalmente! Non ho mai mancato alla parola data. Certo non pensavo di dover intervenire così presto, ma un messaggero di Bial l'Eunuco mi ha convinto ad accelerare i tempi>>
La giovane regina sorrise:
<<Bene! Spero che l'eunuco non voglia farci qualche scherzo!>>
Anche Mollander sorrise:
<<No, potete stare tranquilla. Bial vuole distruggere Marigold ed è noto che secondo la profezia sarete voi, mia cara Alienor, a distruggere la Dama Gialla!>>


<<Così mi fu predetto dall'Oracolo del Monte Konar, ma ancora non so come riuscirò a sconfiggere Marigold di Gothian>>
Mollander sollevò una mano:
<<Calma, lady Alienor... una cosa alla volta... per adesso posso solo indicarvi il modo per uscire da qui insieme a Lilieth>>


<<Ditemi cosa devo fare!>>
Lo spettro del Priore annuì:
<<Dovete tenervi pronta. Quando sarà l'ora di cena, la guardia che vi porterà il pasto sarà uno dei pirati di Vyghar di Linthael, e vi lascerà le chiavi per uscire da questa stanza>>


<<Ah, lo sapevo che Vyghar non ci avrebbe abbandonate!>>
Mollander sorrise nuovamente:
<<E' innamorato di Lilieth e per lei farebbe qualunque cosa! E quindi voi dovrete uscire dalla vostra stanza e andare in quella della vostra compagna di sventure. Troverete la porta aperta e lì aspetterete, insieme a lei, il momento in cui un altro pirata, durante la notte, passerà a prendervi per portarvi fino al molo, qui sotto, dove vi attenderà la scialuppa per raggiungere la nave di Vyghar>>


Alienor si sentì euforica per la gioia.



<<Vi ringrazio, padre Mollander! Sono fortunata ad avere dalla mia parte alleati potenti e generosi come voi, come Bial l'Eunuco e come il pirata Vyghar di Linthael. Credo che tutti noi, assieme a Lilieth, riusciremo a trovare il modo di sconfiggere Marigold di Gothian!>>
Il Priore annuì con aria compiaciuta:
<<Non dimenticate di ringraziare per questo anche il nostro buon dio, Ahura Mazda, in nome del cui sommo bene tutti noi stiamo lavorando per sconfiggere i malvagi che ora dominano il Continente centrale!>>


Cast

Tamzin Merchant interpreta Alienor di Alfarian (l'immagine è tratta da I  Tudor, Catherine Howard)
Christopher Lee interpreta il padre priore Izumir Mollander (l'immagine è tratta da Guerre Stellari, Darth Tyranus, Conte Dooku)
Johnny Depp è il pirata Vyghar di Linthael (ovviamente tratto dal personaggio di Jack Sparrow)
Cersei Lannister è Marigold di Gothian
Tywin Lannister è Sephir Eclionner


giovedì 18 ottobre 2012

Gothian. Capitolo 102. Marigold affronta Sephir Eclionner



L'umore di Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, era decisamente peggiorato negli ultimi giorni, e questo malessere interiore era percepibile anche dal suo volto, sempre più cupo e stanco, e dal suo abbigliamento non più così lucente come un tempo.
La mia magia sta declinando. Solo se riuscirò a siglare un Nuovo Patto potrò tornare a godere dell'immortalità e dell'eterna giovinezza.
Il piano prevedeva che Elner fosse ucciso in guerra e che Marvin diventasse il suo prossimo marito, ma su questo ultimo punto quasi tutti erano contrari, compreso l'interessato.
Quel ragazzo insolente! Se vorrà salvare sua madre, dovrà scendere a patti con me!
Avere Lilieth Vorkidian e Alienor di Alfarian come prigioniere era l'unica vera garanzia di salvezza per la ormai ex Dama Gialla.
Ma c'erano dei pericoli incombenti: lo spettro di padre Mollander, le trame dell'eunuco Bial e soprattutto le pressanti insistenze di Sephir Eclionner, che voleva siglare con lei il Nuovo Patto, e sposarla.



Il vecchio principe della corona, per quanto sofferente alla gamba destra, deturpata dalle ferite infertegli dal Conte Fenrik di Gothian presso Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue, era ancora un uomo vigoroso e volitivo, anche dal punto di vista sessuale.
<<Sposami, Marigold!>> le aveva detto <<Ed uniremo insieme le forze di Eclion e di Atar, in un Nuovo Patto, per fondare una nuova Dinastia imperiale, e donarti una nuova immortalità!>>
L'imperatrice non aveva alcuna intenzione di assecondarlo:
<<Attualmente sono sposata con tuo nipote Elner e sono interessata all'altro tuo nipote, Marvin. Tu sei troppo vecchio e storpio per i miei gusti, è meglio che te ne faccia una ragione!>>
Sephir non l'aveva presa bene:
<<Ho il controllo dell'esercito! Potrei detronizzarti oggi stesso!>>
La minaccia cadde nel vuoto:
<<Ed io ho ancora una magia sufficiente per incenerirti con un solo gesto, come ho fatto con padre Mollander!>>


Sephir considerò la minaccia. Era reale, e per di più egli non aveva i poteri da negromante del vecchio Priore, il cui fantasma continuava ad aggirarsi nella reggia di Lathena.
<<Marvin non accetterà mai di sposarti, nemmeno se minaccerai di uccidere Lilieth ed Alienor. Sarebbero loro stesse, per prime, a supplicarlo di non scendere a patti con te>>
Marigold ripensava a quella conversazione e rabbrividiva, seduta nel buio della sala del trono.



Era stato un errore parlare a Sephir di quell'argomento, soprattutto quando aveva toccato il discorso della decisione di Marvin.
<<Tuo nipote non ha scelta. Nessuno di noi ha scelta. Il libero arbitrio, su cui si fondano le religioni, le teodicee e gli Arcani Supremi, in realtà non esiste!>>
Sephir non era un teologo, e nemmeno un iniziato agli Arcani Supremi, ma non era per nulla convinto delle argomentazioni di Marigold.
<<Marvin può scegliere e ha già scelto! Lui serve Ahura Mazda, il nostro nemico!>>
Quello era stato il punto più delicato della conversazione.
<<E' facile scegliere il Bene quando è evidente che sta in maggioranza da una parte. Ma quando si troverà qui, e dovrà decidere se salvare sua madre o venire a patti con me, cioè con il Male, allora le sue certezze vacilleranno. La sua scelta dipenderà dalla sua storia passata, quella che lo ha reso la persona che è, in una concatenazione di cause ed effetti, fino a risalire alla sua indole ereditata dai genitori e plasmata dall'educazione impartitagli da sua nonna e dai suoi insegnanti... e quindi si baserà su fattori che, in ultima istanza, non dipenderanno da lui. Ecco perché dico che il libero arbitrio non esiste!>>
Sephir era pensieroso:
<<Non ti facevo così determinista. Pensi davvero che non abbiamo alcuna autonomia? Che siamo soltanto le conseguenze di una infinita concatenazione di causa e di effetto? Io ho scelto il Male, come te, per trarne evidenti vantaggi!>>
Marigold scosse il capo:
<<No, io e te abbiamo scelto il Male perché siamo discendenti di due demoni! Eclion e Atar ci hanno arruolato nel loro esercito quando ancora eravamo in embrione. E le vicende della vita ci hanno reso ancora più crudeli. Solo Ellis ha avuto la fortuna di un grande amore ricambiato, qualcosa che ti tocca in sorte e che ti redime. Ma per noi che non abbiamo null'altro tranne il potere, non c'è speranza. Tu parli di determinismo... altri lo chiamano Destino, ma il senso è sempre lo stesso. Non ci si può sfuggire in alcun modo! Nessuno evade da questo carcere da vivo!>>




Marigold di Gothian è interpretata da Cersei Lannister. Sephir Eclionner da Tywin Lannister.




domenica 16 settembre 2012

Gothian. Capitolo 99. Marigold affronta Alienor e Lilieth



Il volto di Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, appariva pensieroso e stanco.
Eppure doveva essere il giorno del suo trionfo: aveva catturato le due donne che complottavano contro di lei, e le avrebbe usate come ostaggi per ricattare Marvin Vorkidian. Eppure c'era qualcosa che non andava.
Alienor è più radiosa che mai! E' sopravvissuta a prove terribili... eppure eccola lì, fresca come una rosa in boccio... mentre io sento il peso dei millenni...
Come poteva sperare di competere con lei per destare l'interesse di Marvin?
<<Avvicinati Alienor, fatti vedere bene... mi sembri ancora più bella dei tempi in cui eravamo ad Alfarian, ed io ti facevo da dama di compagnia. E' curioso, vero, il destino? Ora sono io la sovrana, e tu l'ancella>>
Alienor si avvicinò con serenità, senza paura. Si sentiva più forte della sua nemica.
<<Alla fine ci sono arrivata anch'io, a Lathena, anche se con qualche mese di ritardo>> e le sorrise con aria di sfida.



<<C'è poco da scherzare, Alienor!>> ribatté Marigold <<Tu non volevi sposare Elner Eclionner. Dovresti ringraziarmi se l'ho sposato io!>>
Il silenzio calò nella sala del trono. La Dama Gialla era furiosa.
Tutti osservano Alienor, e pensano: "Ah, se fosse stata lei a sposare l'imperatore!"
Marigold fu investita da un'ondata d'odio verso quella ragazzina insolente, che pareva comportarsi già da padrona davanti a tutti cortigiani.
Sephir Eclionner e Fuscivarian si staranno godendo lo spettacolo dalle tribune. 
La rabbia si trasformò in un senso di disgusto generalizzato.
Ma cosa mi sta succedendo? Persino vestirmi di giallo mi è venuto a noia...
Erano in molti a sussurrare che l'imperatrice stava perdendo dei colpi.
C'è stato un tempo in cui ero anch'io una fanciulla solare come Alienor. Anche per me splendettero candidi soli... 
Ricordava la poesia "fulsere tibi candidi soles..."
Distolse lo sguardo dalla sua rivale e si concentrò sull'altra donna, quella che sarebbe dovuta diventare la sua futura suocera, anche se era molto più giovane di lei.
<<Lady Lilieth, anche voi dovreste essermi riconoscente per il fatto che, mentre eravate impegnata a salvare il mondo, io ho incaricato il Duca di Amnisia di vegliare su vostra madre e su vostro figlio, ed ho permesso loro di vivere al sicuro dalle spie di Ellis Eclionner e del suo eunuco>>
Lilieth la fissò con aria minacciosa:
<<Il Duca era al servizio del vostro precedente marito, Fenrik di Gothian, e se non fosse stato per la protezione di quelle che voi chiamate spie dell'eunuco, mia madre e mio figlio sarebbero divenuti la colazione del Vampiro!>>



L'accusa rimase sospesa nell'aria, perché colei a cui era rivolta era troppo impegnata ad osservare nel dettaglio l'immagine di Lilieth,
La bellezza e la giovinezza di Lady Vorkidian erano di per sé un affronto per Marigold.
Ha passato quasi diciott'anni in prigionia in quel borgo putrido di Tupile, in mezzo alle pecore e ai pirati, eppure eccola lì, anche lei bella come un fiore...
Marigold sospirò:
<<Sarebbe saggio, Lady Lilieth, che noi cercassimo di imparare ad andare d'accordo, come se fossimo già una famiglia>>
Lilieth sgranò gli occhi:
<<Allora è vero che volete costringere mio figlio a sposarvi!>>
L'imperatrice annuì stancamente, come se recitasse una commedia che le era venuta a noia da molto tempo:
<<Certo che è vero! E lui farà bene ad accettare la mia proposta, oppure voi e la vostra giovane protetta sarete sacrificate al dio Atar, mio padre, secondo l'antico rito.... bruciate vive!>>
La minaccia ebbe stranamente l'effetto di tranquillizzare la corte, che sentiva quella frase molto più consona al solito umore della Dama Gialla.
<<Preferirei bruciare all'inferno, piuttosto che vedere mio figlio tra le tue grinfie, strega!>>
La reazione di Lilieth fu accettata da Marigold con una semplice battuta ironica:
<<Bene, Lilieth, vedo che ci diamo del "tu". E' già un progresso... >> poi indicò l'anello di zaffiro che l'altra donna portava al dito: <<Mi pare di riconoscere quell'anello...
anello fidanzamento kate middleton
...l'ho visto nel ritratto della povera principessa Wensy, la madre di Ellis e di Masrek... era il suo anello di fidanzamento! Me l'ha raccontato tuo suocero, il vecchio Sephir Eclionner: se è veramente l'anello che lui donò a Wensy, credo che lo riconoscerà>>


Lilieth aveva sperato che Marigold non se ne accorgesse, ma del resto, se avesse provato a nasconderlo, avrebbe destato ancora più sospetto.
<<Quando Sephir era in guerraWensy lo donò a Masrek, e poi Masrek lo donò a me, quando ci fidanzammo. Io sono ancora la moglie legittima di Masrek Eclionner, il che fa di me l'attuale legittima Principessa della Corona>>
Marigold sorrise:
<<Ti piacerebbe, vero? Ma fintanto che Masrek non verrà qui di persona a reclamare i suoi diritti, tu sarai soltanto una mia prigioniera. E siccome quella tua sottospecie di marito se la intende con sua sorella, non ti resta altra speranza che aspettare l'arrivo di tuo figlio, con il sigillo imperiale e molta voglia di sposarmi!>>
A quel punto intervenne Alienor:
<<Se ti interessa tanto conoscere Marvin, perché non vai tu da lui, con il tuo esercito, ad aiutarlo a sconfiggere i Vampiri del tuo ex marito?>>



L'imperatrice la aggredì come una furia:
<<Non ti ho dato il permesso di parlare, stupida ragazzina!>> e la colpì con uno schiaffo memorabile.

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Poi fece un cenno ai pretoriani:
<<Portate queste due miserabili nella Torre e fate presidiare la zona circostante!>>
Il Prefetto del Pretorio annuì:
<<Sì, Maestà. E la zona costiera?>>
Marigold indicò Lord Vyghar di Linthael:
<<Se ne occuperà il nostro bel pirata! Gli ho fatto un'offerta che non si può rifiutare... se farà il bravo lo nominerò Ammiraglio della flotta imperiale... in caso contrario,  finirà arrostito insieme a queste due eretiche insolenti, quando le manderò al rogo!>>











In questo capitolo i ruoli dei personaggi che compaiono nelle foto sono interpretati da Cersei Lannister, Tamzin Merchant, Igraine Camelot, Tywin Lannister. L'anello di fidanzamento è quello di Diana Spencer, principessa di Galles, poi passato a Kate Middleton, duchessa di Cambridge.


sabato 8 settembre 2012

Gothian. Capitolo 95. Alienor e Lilieth incontrano un misterioso messaggero



Quando finalmente l'attraversamento delle paludi volgeva al termine, Alienor percepì che l'angoscia che aveva turbato il suo animo si stava allentando, anche se il senso di spossatezza e di disorientamento erano ancora forti in lei.
Sono sopravvissuta anche a questa prova. Quanto dovrò soffrire ancora, prima che gli dei ritengano che abbia pagato abbastanza per i miei privilegi?
Ma non si trattava solo di un prezzo da pagare. Era anche una lezione di vita.
Chi ha sofferto e ne è uscito ha una cognizione in più: sa che si può sopravvivere.
Mentre meditava su questi pensieri, vide che, presso la riva sud delle paludi, un misterioso personaggio incappucciato e con una verga in mano aspettava immobile, circondato da una luce verdastra.


Sembra un messaggero di morte
Alienor rivolse uno sguardo interrogativo a Lilieth, che osservava, preoccupata, quell'ombra.



Come sempre il più pragmatico fu Vyghar il Pirata, che con un cannocchiale cercò di capire chi fosse quel personaggio.



<<Per tutti i fulmini!>> gridò <<Non è possibile! E' il Priore Mollander! Ma secondo le mie informazioni dovrebbe essere morto nel rogo della Grande Canonica... che razza di stregoneria è mai questa?>>
Lilieth conosceva la risposta:
<<Necromanzia... si è sempre sospettato che Mollander fosse un negromante, e ora ne abbiamo la prova. Egli è riuscito a tenere in vita il suo fantasma, e rimarrà in questo mondo fino a quando non avrà compiuto tutte le sue vendette. E' noto che l'odio dà una ragione di vita persino ai morti!>>
Alienor rabbrividì:
<<Cosa vuole da noi? Che male gli abbiamo fatto?>>
Lilieth scosse il capo:
<<Nessun male, non ce l'ha con noi... credo che noi saremo solo gli strumenti della sua vendetta>>
Vyghar si mostrò d'accordo:
<<Se vuole vendicarsi per quello che gli ha fatto Marigold, quando ha dato fuoco alla Grande Canonica, allora sarò ben lieto di collaborare con lui per far fuori la Dama Gialla!>>
Ad Alienor non piaceva molto l'idea di allearsi con un negromante.
Peggio ancora... con il fantasma di un negromante!



Quando infine giunsero alla riva, lo spettro di padre Mollander si mostrò a loro molto più realistico di quanto avessero immaginato.
<<Vorrei potervi stringere la mano, ma ahimè non posso farlo, essendo io puro spirito>>
<<Sulla vostra purezza avrei qualcosa da ridire, Padre Mollander!>> replicò il Pirata.
Il fantasma del vecchio sacerdote sorrise:
<<Vedo che non c'è bisogno di presentazioni! I miei omaggi ad Alienor di Alfàrian, legittima regina degli Alfar, e a Lilieth Vorkidian, regina madre dei Keltar!>>
Gli occhi di Lilieth si commossero:
<<Regina madre? Questo vuol dire che Marvin...>>
<<Esattamente: Marvin è stato proclamato Re dei Keltar dall'Assemblea del popolo. La dinastia Vorkidian è stata restaurata>>
La gioia di Lilieth fu intensa... ma breve:
<<Il difficile però deve ancora venire>>
Mollander annuì sorridendo:
<<E' per questo che vi serve il mio aiuto>>
Vyghar intervenne immediatamente:
<<A che prezzo?>>
Lo spettro ridacchiò:
<<Siete sempre il solito mercenario, Lord Vyghar di Linthael!>>
<<E voi il solito stregone doppiogiochista! Immagino che saremo le vostre pedine per vendicarvi di Marigold di Gothian!>>



Il solo nome della Dama Gialla, imperatrice dei Lathear, fece calare il silenzio.
L'espressione di padre Mollander divenne seria:
<<Tra poco i pretoriani di Marigold vi arresteranno. Sì, sono stato io a dirle dove trovarvi, ma solo per rendervi più facile il compito che dovete svolgere. >>
Vyghar fece per protestare, ma Lilieth lo fermò e Mollander riprese:
<<Lady Alienor e Lady Lilieth, voi sarete ospitate nel nuovo edificio della Grande Canonica, sotto la mia protezione. Marigold vorrebbe servirsi di voi come ostaggi per ricattare Marvin e convincerlo a sposarla, ma commetterà l'errore, da me suggerito, di affidare la guardia della Canonica a Lord Vyghar, dietro un lauto compenso, ignorando che il Pirata gentiluomo ora ha altre priorità, diciamo... sentimentali...>> e strizzò l'occhio a Lilieth.
<<E la nostra missione?>> chiese Alienor.
<<Sarà Marigold stessa a consegnare il sigillo di Masrek al senatore Velares, capo dell'opposizione, che potrà finalmente testimoniare che la successione di Elner XI è illegittima, e che il legittimo erede è Marvin. A questo punto farò in modo che voi, Lady Lilieth, potrete tenere un discorso al Senato imperiale>>



Lilieth era perlessa:
<<Voglio parlare col senatore Velares in privato e lasciare a lui l'iniziativa.  Se parlassi io direttamente al Senato,  tutti penserebbero che sia d'accordo con Marigold!>>
Mollander tornò a sorridere:
<<Milady, voi mi sottovalutate! Sarò io ad avvertire Velares, e naturalmente anche Marvin, che tutta questa sceneggiata è una trappola per preparare la detronizzazione e la caduta della Dama Gialla e, contemporaneamente, della dinastia Eclionner!>>
Alienor intervenne:
<<E voi, Mollander, cosa ci guadagnate, in tutto questo?>>
Lo spettro le sorrise quasi dolcemente:
<<Il Paradiso, naturalmente! La giusta ricompensa per aver impedito che i demoni Atar ed Eclion imponessero il loro dominio su Lathena per altri mille anni!>>
Alienor rimase scettica:
<<Il Paradiso? Voi siete un negromante, uno stregone... un malvagio!>>
A quelle parole lo spettro di Mollander divenne grande e terribile:
<<Un giorno capirete che  a volte i "cattivi" hanno un'umiltà che i "buoni", nella loro presunzione, non conoscono>>