venerdì 14 febbraio 2014

La mappa mondiale della libertà economica



Qual è il livello di libertà economica dei vari Paesi del mondo? A calcolarlo è la Heritage Foundation, prendendo in considerazione dieci fattori, tra qualitativi e quantitativi, raggruppati in quattro principali pilastri: 1) lo Stato di diritto (diritto di proprietà, libertà dalla corruzione), 2) il Ruolo e i limiti del governo (libertà da eccessivo peso fiscale, spesa pubblica, 3) l’efficienza delle regolamentazioni (libertà d’impresa, libertà dei lavoratori, libertà valutaria), 4) l’Apertura dei mercati (libertà di commercio, libertà di investimento, libertà nell’attività finanziaria). L’Italia? Solo all’86° posto (qui l’approfondimento in pdf). I più liberi economicamente? Hong Kong, Singapore, Australia, Svizzera, Nuova Zelanda e Canada (qui sotto l’elenco completo dei Paesi). 

libertà economica

Libertà di stampa nel mondo

Mappa delle religioni europee



In giallo i cattolici, in rosso gli anglicani, in arancione i protestanti, in viola gli ortodossi, in rosa gli armeni, in verde i mussulmani sunniti, in verde scuro i mussulmani sciiti.

Dimmi quale porta apriresti e ti dirò chi sei



1 – Siete una persona divertente a cui piace creare sempre un’atmosfera rilassata e leggera. 
Apprezzate anche le semplici cose della vita ma sapete circondarvi da cose belle e raffinate. 
Amate usare il “servizio bello” anche per i pranzi normali, il vostro candelabro preferito o farvi preparare il pane dal vostro panettiere di fiducia.
Vi piace viaggiare ed entrare in contatto con altre culture. Volete davvero il meglio per gli altri e vi piace creare la giusta atmosfera dove ognuno si possa sentire a proprio agio. 
E’ importante però che vi ricordiate che se avete bisogno di aiuto o conforto non c’è nessun problema a chiedere agli altri!

2 – Siete una persona semplice e pulita che non ama i fronzoli. Anche la vostra vita, come ciò che vi circonda, deve essere nitida, perfetta. Ma ne vale davvero la pena? Non pensate che nel frattempo vi state perdendo qualcosa? Mettete ogni sforzo nella vostra carriera e nel vostro lavoro di cui siete orgogliosi. Per quanto abbiate seguito corsi, ottenuto certificazioni e meriti dovreste anche impegnarvi di più sul lato personale oltre che 
quello professionale.
Ricordatevi di voi stessi. La vita sta anche nel creare un equilibrio di colori tra voi e ciò che vi circonda, vivendo anche avventure memorabili. Ogni tanto provate a lasciare la strada che ritenete sicura, potreste sorprendervi!

3 – Di sicuro siete una persona abbastanza eccentrica e molto estroversa. Avete molte doti, siete brave a fare un po’ di tutto in ogni campo e riuscite ad esprimervi in molti modi. 
Avete anche la capacità di rinnovarvi anche come persone. Ricordatevi ogni tanto di scendere dalle nuvole e di passare più tempo nella natura che spesso non considerate abbastanza importante.

4 – Siete persone molto passionali, spesso con un animo artistico. Passate da un estremo all’altro con facilità, sapete infatti essere cordiali e socievoli ma subito dopo riuscite a costruirvi un muro che vi rende impenetrabili ed introversi. Spesso pensate che nessuno 
possa realmente capirvi ma se riuscirete ad esprimervi e ad aprirvi scoprirete che potreste sentirvi meglio. Anche gli altri magari non aspettano altro da voi!

5 – E’ molto importante per voi riuscire a sentirvi indispensabili e a vostro agio in ogni situazione. Sentirvi costantemente impegnati a fare qualcosa vi fa sentire bene. Correte però il rischio di perdere di vista i vostri obiettivi e le vostre priorità.
Ogni tanto prendetevi il tempo per rilassarvi e capire cosa vi piace davvero fare, magari provando nuovi passatempi o sport fuori dalla routine. Esploratevi, anche se significa fermarvi un attimo e meditare un po’! Vivere non significa solo fare una quantità di dolci o commissioni ogni giorno!

6 – Dall’esterno date l’impressione di essere un persona sicura e tutta d’un pezzo ma dentro di voi siete nella confusione più totale. La vostra personalità può arrivare a essere anche autodistruttiva perché se qualcosa va male ve la prendere con voi stessi in modo molto violento. 
Non date così tanto peso a cosa le persone pensano di voi, alle apparenze. Prendete il tempo per respirare e riflettere su come volete davvero essere e fare.

7 – Avete un carattere minimalista e sentimentale. Vi circondate di ricordi e conservate tutto. 
La famiglia e gli amici sono molto importanti per voi, farete qualsiasi cosa per loro e spesso dimenticate voi stessi. Ricordate che per amare gli altri dovete anche amare voi stessi e rispettarvi, 
la vostra vita è soprattutto “vostra” e unica. Prendetevi un po’ di tempo per decidere come volete il vostro futuro, non è una cosa brutta pensare di volere delle cose belle anche per voi e carpe diem!

8 – Il vostro carattere gioviale e giocherellone vi porta ad un clima sempre un po’ goliardico. Malgrado tutto, avete una scarsa autostima e molte ansie. Solitamente siete persone poco organizzate e non siete in grado di risolvere le situazioni 
problematiche eventuali. Per migliorare e stare bene con voi stessi dovreste essere meno orgogliosi, lasciare entrare nella vostra vita le persone che vi vogliono bene e che possono aiutarvi.

9 – Siete persone molto pratiche che cercano di risolvere ogni problema in modo sorprendente. 
Vi piace anche farlo per gli altri che sia aggiustare lo steccato del vicino, costruire una casetta per gli uccellini o aiutare ad accatastare la legna o aiutare i vostri amici che stanno traslocando. 
La vita per voi è speciale e voi siete speciali, sapete trasmettere questo entusiasmo e potete esserne fieri!

10 – Apprezzate la stabilità e la tranquillità. Siete una persona molto affidabile che ama la qualità dei dettagli, anche se qualcuno potrebbe sostenere che siete un po’ pedanti. Amate la sicurezza in ogni cosa, anche facendo la spesa siete dei consumatori consapevoli, non azzardate mai. Non volete eccessi e non amate le cose inutili. La vostra fortuna sta nel fatto che sapete costruirvi anche un lato creativo: amate fare schizzi, canticchiare, suonare, anche se sapete che non ne farete mai un lavoro. 
Non vi esponete troppo con gli altri pensando che potrebbe essere una debolezza ma ricordatevi che siamo tutti esseri umani.

Fonte : vitadadonna.com

Gli Arcani Supremi. Capitolo 86. Terre nuove e cieli nuovi



<<Cosa accadrà alla stirpe dei Burke-Roche dopo il Grande Cataclisma?>> chiese lady Edith, come se la sua discendenza fosse l'unica cosa rilevante in tutto l'universo.
India sentì, nella sua mente, che le memorie di Vivien ridevano di questo egocentrismo.
Edith è sempre stata così. Ma non giudicarla male: in fondo è la natura stessa che ci richiede di avere cura in primo luogo della nostra prole.
La sincerità generosa di Vivien riusciva ad ammorbidire il carattere eccessivamente serio di India:
<<Sopravvivranno, perché Eclion sempre veglierà su di loro. E quando cieli nuovi e terra nuova prenderanno forma dopo quell'Apocalisse, essi troveranno una nuova patria, una terra situata in un istmo del continente centrale, più o meno nella zona dove ora si trova l'Italia. E lì parteciperanno alla fondazione di una città destinata a diventare il centro di un grande impero. Il nome di quella città sarà Lathena>>


India aveva avuto una chiara visione dell'acropoli monumentale di quella città, con grandi piramidi, regge e guglie.
<<Ma che cognome avranno i miei discendenti in quella civiltà? Che lingua parleranno?>>
La voce di lady Edith era così preoccupata che per un istante India ne ebbe quasi pena:
<<Mi dispiace per il buon nome dei Burke-Roche, milady, ma per molto tempo l'unico cognome che avranno i vostri discendenti sarà un semplice patronimico. Parleranno una lingua neolatina, chiamata "latheari". Questo nome sarà scelto proprio in ricordo dell'antico Lazio, da dove ebbe origine il più glorioso degli imperi della storia. Ebbene, nel futuro, l'Impero dei Lathear sarà fondato da Arexatan Eclionner, cioè Arexatan figlio di Eclion, nato dall'unione di quest'ultimo con la sacerdotessa Aurelia Lincesti, discendente diretta di Maggie Burke-Roche e del qui presente Robert Oakwood, duca di Albany>>
Nel sentire quelle parole, che pure erano state concordate, Robert si sentì usato, come se la sua unica importanza fosse quella di essere un mero stallone da accoppiamento.
Lady Edith accennò un vago sorriso:
<<Immagino che Maggie non sarà la sola continuatrice del Sangue Reale>>
India sospirò:
<<Questo non vi riguarda, milady>>
<<Ti sbagli, invece! E' stato tuo padre a coinvolgermi in questa storia, ed ha portato in casa mia personaggi ambigui. Quello che mi preoccupa non è tanto il fatto che sicuramente tu e Robert vi sposerete... questo era già nei piani. Rifonderete la famiglia dei Pendràgon e immagino che avrete una vostra corona, dopo il Grande Cataclisma. Ma io voglio sapere che parte avrà quel losco faccendiere di Manhattan... quel Fitzherbert! Dice di essere un discendente reale e di avere una figlia che si chiama Barbara e che sembra un'elfa... >>


<<Barbie Fitzherbert. Verrà a trovarvi l'anno prossimo, lady Edith, il che dovrebbe farvi piacere, non fosse altro per il fatto che con questa mia previsione vi garantisco almeno un altro anno di vita, e non è poco, per una donna di novantasette anni, per quanto ben portati>>
La baronessa sorrise:
<<Non lasciare che l'ironia di Vivien prenda il sopravvento nella tua personalità, mia giovane India. Non ti chiedo di dirmi quanti anni mi restano, non lo voglio sapere, anche se credo, data l'età, che non saranno molti. Quello che ti chiedo è cosa diavolo vorrà da me la piccola Fitzherbert e cosa il qui presente Robert intenderà concederle>>
Robert la fulminò con un'occhiata, ma non disse nulla. Non ne valeva la pena.
Toccò ad India concludere il discorso:
<<Tutto quello che posso rivelarvi, lady Edith, è che la Profezia ha avuto uno sviluppo che nessuno aveva previsto. Oltre alla stirpe imperiale Eclionner, che discenderà da vostra nipote, e alla stirpe reale Pendragon, che prenderà il nome di Vorkidian, dopo il Grande Cataclisma, ci sarà una terza dinastia reale, che discenderà dall'unione di Robert con Barbara Fitzherbert. Questo per volontà di Atar, Signore del Fuoco, che lo ha preteso come ricompensa per il suo ruolo di garante del Patto tra Belenos ed Eclion. Il nome di questa terza stirpe sarà Ataris, ed essa darà i natali ad una donna destinata a cambiare il destino dell'umanità: Marigold Edwina Ataris von Steinberg, contessa di Gothian, imperatrice dei Lathear>>









All you need is love: l'amore al cinema

Poster

Questa foto di Burt Lancaster e Deborah Kerr in Da qui all'eternità ci fa pensare all'amore e ci ricorda che oggi è San Valentino, un giorno in cui si pensa e si ripensa ai film d'amore più belli e coinvolgenti e puntualmente si stilano elenchi nei quali non mancano mai romcom comeNotting HillQuattro matrimoni e un funerale Harry ti presento Sally.
Senza nulla togliere a questi mirabili esempi della scrittura rispettivamente di Richard Curtis e della compianta Nora Ephron, dobbiamo ammettere che a noi piacciono di più le love story travagliate, non corrisposte, così come le passioni che durano una vita o che le avversità del destino non permettono di consumare fino in fondo.
Ecco dunque una lista dei nostri must del romanticismo al cinema che vi farà venir voglia di rivedere le scene che hanno accompagnato la vostra educazione sentimentale o che magari vi aiuterà a scoprire film di cui non avete mai sentito parlare.
Nella lista dei 100 film d'amore più belli della storia del cinema, "Time Out" lo ha messo in cima alla classifica. Uscito nel 1945, Breve Incontro segna la terza collaborazione fra David Lean e il commediografo Noel Coward. Il segreto di questa struggente love-story rigorosamente in bianco e nero sta nell'aspetto assolutamente normale dei protagonisti, che diventano suscettibili di identificazione praticamente da parte di chiunque.
I personaggi di Trevor Howard e Celia Johnson sono entrambi sposati e si conoscono – e si lasciano – in una stazione ferroviaria. Ad aggiungere pathos al film è il secondo concerto per pianoforte di Rachmaninoff.
Qualcuno definirebbe Le pagine della nostra vita piuttosto cheesy (melenso), ma per una fascia di pubblico femminile compresa fra i 20 e 40 anni, l'adattamento dell'omonimo romanzo diNicholas Sparks firmato Nick Cassavetes è un must, e questo perché i protagonisti Ryan Gosling e Rachel McAdams hanno replicato nella vita la grande passione che li ha uniti nella finzione.
Dovete sapere, a tal proposito, che il film ha vinto l'MTV Movie Award per il miglior bacio e che, nel riceverlo, la coppia ha dato una meravigliosa reinterpretazione del gesto.
Il video è su youtube, guardatelo insieme alla scena culto del bacio sotto la pioggia.
In Insonnia d'amore di Norah Ephron i personaggi femminili si commuovono guardando un film che suggerisce a Meg Ryan l'idea di dare appuntamento a Tom Hanks in cima all'Empire State Building.
Si tratta di Un amore splendido, con Cary Grant e Deborah Kerr.
Alla versione della Ephron manca la parte più drammatica e commovente del suo illustre predecessore, che dà una connotazione amarognola al classico "e vissero felici e contenti".
Esistono vari remake (fra cui uno bollywoodiano) del film di Leo McCarey, che ebbe la sua première americana nel luogo di incontro dei due protagonisti: una nave da crociera. 
Lei (2013)
Può un uomo invaghirsi e fidanzarsi con un computer?
Se la macchina in questione ha una sensibilità profondamente umana e soprattutto la sensuale voce roca di Scarlett Johansson, la risposta è sì, assolutamente sì. L'idea è venuta a Spike Jonze, che in Lei ha affidato a Joaquin Phoenix il ruolo di un uomo sensibile che non riesce a riprendersi da un divorzio.
Più che l'ennesima parabola su un mondo che le moderne tecnologie hanno trasformato in un abisso di incomunicabilità e solitudine, il film è un'incursione nei recessi del cuore umano, ferito, ammaccato, ma pur sempre pulsante.
Casablanca (1942)
"Forse noi oggi inauguriamo una bella amicizia", "L'hai suonata per lei, ora suonala per me", "You must remember this... a kiss is just a kiss": ecco due battute e un verso di una canzone che tutti riconosceranno appartenere a Casablanca, vero e proprio cult movie che ha ispirato aWoody Allen la commedia del '72 Provaci ancora, Sam.
Chi ha l'abitudine di rivedere spesso questo film di Michael Curtiz, noterà che ogni volta le lacrime arrivano prima.
Sappiamo di qualcuno che comincia a commuoversi già dall'inizio del flashback parigino.
Casablanca ha vinto 3 Oscar: miglior film, miglior regista e migliore sceneggiatura non originale.
Non tutti i film con Jim Carrey significano comicità irriverente+facce buffe.
No, insieme a The Truman Show e Man on the MoonEternal Sunshine of the Spotless Mind(questo il titolo inglese), è forse la migliore interpretazione dell'attore.
Diretto da Michel Gondry e scritto da Charlie Kaufman, il film è la storia di Clementine e diJoe, che si innamorano e poi iniziano a litigare. Lei si fa estrarre dal cervello tutti i ricordi che riguardano lui, poi lui prova a fare lo stesso...
Al di là della sceneggiatura, che ha vinto l'Oscar, è il modo in cui il regista dà corpo a ciò che c'è nella mente del protagonista il vero miracolo di Se mi lasci ti cancello.
Prima del lunghissimo flashback sulla sua tormentata love story con la ballerina del Moulin Rouge Satine, il poeta Christian scrive, rinchiuso nel suo sudicio appartamento con vista sul licenzioso locale parigino: ""La cosa più grande che tu possa imparare è amare e lasciarti amare". Parole sante, non c'è dubbio, peccato che il sentimento pienamente corrisposto che anima questo personaggio venga funestato dalla morte dell'amata, che come Violetta de La traviata si ammala di tubercolosi.
Moulin Rouge! di Baz Luhrmann, però, è ben altro che un melò straziante: è una fantasmagoria fatta di momenti di comicità pura, scenografie fra il barocco e il kitsch e canzoni più o meno pop mescolate e modificate.
E poi c'è Nicole Kidman, che non è mai stata così bella...
Non tutti i fan di Clint Eastwood amano I ponti di Madison County, vuoi perché non condividono la scelta di Meryl Streep come protagonista femminile, vuoi perché non sopportano di vedere il cavaliere pallido sporcarsi con ciò che ai loro occhi appare come melassa allo stato puro, vuoi perché, infine, il libro di Robert James Waller da cui il film è tratto viene da molti considerato alla stessa stregua di un romanzo della collana Harmony.
Invece il breve ma instenso incontro della casalinga Francesca con il fotografo itineranteRobert Kinkaid viene qui raccontato con grande eleganza, quasi con timidezza. Attenzione: la visione è devastante per i cuori fragili... arrivate alla scena in macchina sotto la pioggia e capirete perché. 
Come eravamo (1973)
Al giorno d'oggi è difficile che differenze sostanziali di estrazione sociale e di credo politico facciano naufragare un amore, ma nell'America della Seconda Guerra Mondiale, del Maccartismo e degli anni '60 un "bravo ragazzo ariano" dell'upper class e "una brava ragazza ebrea" comunista non potevano sperare di avere un futuro insieme.
Del film sono da apprezzare i due attori protagonisti e il brano "The Way we Were", che si aggiudicò l'Oscar per la migliore canzone.
E' rimasta storica anche la battuta "Non molli mai" che Robert Redford dice a Barbra Streisand quando si incontrano diversi anni dopo essersi lasciati. Perfino Carrie di Sex & The City se ne ricorda in un episodio della serie, paragonando se stessa a Katy Morosky e il suoMr. Big Hubbel Gardiner. Dirige Sydney Pollack.
Opera d'esordio di Marc Webb, ecco un film con una struttura narrativa fuori dell'ordinario e con una leggerezza che lo priva di quella drammaticità che pervade le storie di amori andati male. Il punto di vista del racconto è quello di Joseph Gordon-Levitt, single incallito alle prese con una ragazza scaltra e indipendente.
Dei 500 giorni del titolo  facciamo giusto un assaggio, fra citazioni de Il laureato e Il settimo siglillo, colonna sonora supercool e un pizzico di malinconia.
Lei è la deliziosa Zooey Deschanel.

Le dieci donne più infedeli della letteratura mondiale

Le 10 donne più infedeli della storia della letteratura



Elena di Troia (Omero, Iliade)
L’adultera per antonomasia. Ma nell’Iliade omerica, Elena è una donna triste, vittima della propria bellezza eccessiva e dell’incantesimo cui la dea dell’amore Afrodite l’ha sottoposta. Non è stata Elena a voler tradire il marito Menelao con Paride, che lei disprezza. Nel canto VI Elena tratta Paride da codardo, e casomai sembra preferirgli il cognato Ettore.


Ginevra di Camelot
L'adulterio mitico, narrato in tanti libri, dalle saghe medievali del ciclo bretone e poi ripreso in decine di opere letterarie dal XII secolo (Chrétien de Troyes) fino a romanzi d’oggi. Ginevra è la procace moglie di Re Artù, al quale però lei mette le corna con Lancilotto, il più figo dei cavalieri della Tavola Rotonda.


Francesca da Rimini (Inferno, canto V)
L’adultera più nota della letteratura italiana resta Francesca da Rimini, ritratta da Dante Alighieri nel quinto canto dell’Inferno, quello che tutti, per fortuna, ricordiamo sin da quando ce lo hanno fatto studiare a scuola. Francesca e l’amante Paolo vengono sorpresi in flagrante dal marito di lei nonché fratello di lui, e quindi uccisi: finiranno nel girone dei lussuriosi, per sempre uniti.


Anna Karenina di Lev Tolstoj
Tutta colpa dell’incontro alla stazione dei treni fra Anna Karenina, donna sposata, e il bel Vronskij, che le riserva attenzioni piuttosto insistenti. Nel tempo, Anna si troverà a cedere al fascino del tentatore, a discapito di un marito troppo distratto dal lavoro di funzionario governativo. Ma né adulterio né le ferrovie porteranno fortuna alla protagonista di questo imperdibile superclassico della narrativa occidentale.



Emma Bovary  (Madame Bovary di Gustave Flaubert)
Una celebre infedele è la protagonista dell’altro romanzo cardine della letteratura europea ottocentesca. Emma sposa l’ingenuo e sciapo Charles Bovary. Il quale, in cambio della devozione, riceve dalla moglie bugie e una notevole sequela di infedeltà con altri uomini. Lui, il cornuto, se ne accorgerà davvero troppo tardi.


Connie Chatterley (in L'amante di Lady Chatterley di D. H. Lawrence)
La donna più infedele del Novecento letterario potrebbe essere Lady Chatterley: dopo una gioventù piuttosto libertina sposa l’aristocratico Clifford Chatterley, che sarà pure ricco e nobile ma ben presto si rivela poco incline (o poco adatto) a soddisfare i doveri coniugali. Perciò la Lady lo considera un cretino, e lo cornifica ripetutamente con un prestante guardaccia, con cui intreccia un legame basato soprattutto sull’attrazione fisica.


Hester (La lettera scarlatta, di Nathaniel Hawthorne)
Anche in questo caso la donna infedele non fa una bella fine: qui la troviamo addirittura sul patibolo, condannata a morte per adulterio nell’America puritana del tempo che fu. La lettera del titolo è la A di adultera: Hester deve portarla cucita sull’abito, in modo da vergognarsi della colpa di fronte alla comunità, ogni volta che mette il naso fuori casa. Ma il libro di Hawthorne è in realtà una denuncia contro il perbenismo dei suoi contemporanei. Romanzo di successo sin dalla prima edizione, oggi caposaldo della narrativa statunitense insieme al Moby Dick dell'amico collega Melville.

Margherita (Il Maestro e Margherita, di Mikhail Bulgakov)
Margherita, sposa infelice, tradisce un marito insignificante con il Maestro. E per di più esce di casa completamente nuda, vola sui tetti della città, si abbandona alla follia di una festa satanica di cui è regina. Insieme a gatti parlanti, diavoli e diavolesse.

Kitty di Il velo dipinto, di William Somerset Maugham
Storia di coppie britanniche altolocate, trasferite per lavoro nell'Oriente delle colonie. Lei, d’aspetto assai gradevole, tradisce lui con un bel fusto a sua volta sposato. Kitty confessa tutto al marito, convinta che l’amante divorzierà come lei e che la seguirà nella fuga. Ma si sbaglia. E questo è solo l’inizio di uno dei migliori romanzi della narrativa inglese novecentesca.

Dona Florípides Guimarães (Donna Flor e i suoi due mariti, di Jorge Amado, Garzanti)
La letteratura del tradimento sa anche esser allegra, senza indulgere in qualità della scrittura: la Donna Flor di Amado cornifica il secondo marito con quello precedente. E quest’ultimo, Vadinho, non soltanto è un amante focoso: risulta addirittura morto. Le relazioni extraconiugali, nella narrativa di Amado, sono comunque frequenti: da Teresa Batista stanca di guerra (Einaudi), splendida mulatta sposata con un ricco latifondista ma da lui colta sul più bello insieme a un giovanotto, fino a Gabriella Garofano e Cannella, beccata a letto con il miglior amico del marito.



di Lorenzo Confuso da Panorama

La chimica dell'innamoramento

Foto 1

Cosa pensa di te il tuo gatto?

Il biologo inglese John Bradshaw docente di zooantropologia all’Università di Bristol ha studiato per trent’anni il comportamento dei gatti prima di pubblicare il libro “Cat sense” in cui racchiude tutti i risultati di questa lunga ricerca.
Secondo quanto afferma il biologo inglese il gatto considera l’essere umano come un felino più grande. Lo studio parte analizzando la differenza che si è venuta a creare nel rapporto fra esseri umani e cani o gatti dall’inizio della loro convivenza ad oggi.
Il cane ha modificato notevolmente le sue abitudini comportamentali dalle sue origini, è stato addestrato e in lui non si trovano più le principali caratteristiche del suo antenato lupo.
Il gatto invece è rimasto sostanzialmente un felino selvatico nonostante siano trascorsi cinquemila anni da quando si è avvicinato all’uomo.
cosa pensa di te il tuo gattoPer lui l’essere umano continua ad essere un suo simile, anche se di dimensioni più grandi. Di conseguenza il suo comportamento con l’uomo è lo stesso che con la sua mamma: si struscia alle gambe se è in cerca di coccole, fa le fusa se vuole mangiare o comunque dimostrare il suo affetto, alza la coda in segno di saluto. Secondo John Bradshaw il gesto della coda in alto è molto probabilmente il modo più chiaro che i gatti utilizzano per esprimere la loro simpatia verso gli esseri umani.
Sempre secondo il biologo per poter creare un vero rapporto di amicizia con i felini occorre attendere che siano loro a scegliere di esserci amici, attendere che mostrino la loro simpatia verso di noi alzando la coda prima di interagire con loro sarà una garanzia di un rapporto di amicizia più duraturo nel tempo.
Con questo gesto infatti il gatto comunica che ha iniziato a considerarci come un suo simile, innocuo, da cui lasciarsi avvicinare e coccolare.

Plaisir d'amour (la canzone di Maria Antonietta) nel giorno di San Valentino




Nel 1784, la regina di Francia, Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena, si esibì nella magica atmosfera del Petit Trianon, a Versaille, cantando una romanza scritta da Jean Pierre de Florian e musicata da Jean Paul Egide de Martini. Ecco il testo, la traduzione e il link di una sua recente interpretazione che vale la pena ascoltare.

PLAISIR D'AMOUR

Plaisir d'amour ne dure qu'un moment,
Chagrin d'amour dure toute la vie.

J'ai tout quitté pour l'ingrate Sylvie,
Elle me quitte et prend un autre amant.
Plaisir d'amour ne dure qu'un moment,
Chagrin d'amour dure toute la vie.

Tant que cette eau coulera doucement
Vers ce ruisseau qui borde la prairie,
Je t'aimerai, me répétait Sylvie ;
L'eau coule encor, elle a changé pourtant !

Plaisir d'amour ne dure qu'un moment,
Chagrin d'amour dure toute la vie.


IL PIACERE DELL'AMORE
Il piacere dell'amore dura solamente un momento,
Il dispiacere dell'amore dura tutta la vita.

Ho lasciato tutto per l'ingrata Sylvie,
Lei mi lascia e prende un altro amante.
il piacere dell'amore dura solamente un momento,
il dispiacere dell' amore dura tutta la vita.

Finché quest'acqua scorrerà dolcemente
Verso questo ruscello che recinta la prateria,
Ti amerò, mi ripeteva Sylvie;
L'acqua scorre ancora, ma nonostante ciò è cambiata!

Il piacere dell'amore dura solamente un momento,
il dispiacere dell'amore dura tutta la vita.

http://www.youtube.com/watch?v=T_dDZhfMvL0



(Nella foto, Joely Richardson interpreta Maria Antonietta ne "L'intrigo della collana", in cui la regina canta proprio la romanza "Plaisir d'amour")