Etimologia [modifica]
La parola elfo deriva dall'Inglese antico ælf o elf, a sua volta proveniente dal proto-germanico *albiz, dal linguaggio norreno álf(a)r e dall'alto tedesco medio elbe. *Albiz potrebbe provenire dalla lingua protoindoeuropea nella quale *albh (da cui trae origine anche il termine latino "albus") bianco .
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Nei libri Fantasy la nascita degli elfi ed il loro comportamento spesso variano a seconda di ciò che decide l'autore; tuttavia gli elfi furono soggetti per primo alla mitologia nordica, la quale, creandoli, diede loro una nascita che è bene non dimenticare.
Gli Alfar (è così che in lingua scandinava si chiamano gli elfi), nacquero, secondo la leggenda ovviamente, dai vermi che divorarono il cadavere di Ymir (gigante della mitologia norrena importante per la cosmogonia e la cosmologia nordica).[1]
Gli Alfar (è così che in lingua scandinava si chiamano gli elfi), nacquero, secondo la leggenda ovviamente, dai vermi che divorarono il cadavere di Ymir (gigante della mitologia norrena importante per la cosmogonia e la cosmologia nordica).[1]
Mitologia scozzese [modifica]
Secondo la mitologia scozzese gli elfi si dividono non in Døkkálfar, "elfi delle tenebre", e Liósálfar, "elfi della luce", bensì in Corte Benedetta e Corte Maledetta.[2]
La Corte benedetta è un gruppo di faeries "buoni" che sono opposti alla Corte maledetta.[3]
Secondo alcune leggende la Corte benedetta è il popolo della mitologia celtica dei Tuatha de Danann.[4]
La Corte benedetta è un gruppo di faeries "buoni" che sono opposti alla Corte maledetta.[3]
Secondo alcune leggende la Corte benedetta è il popolo della mitologia celtica dei Tuatha de Danann.[4]
Tuatha de Danann [modifica]
I Tuatha de Danann è un popolo di esseri divini della mitologia celtica molto simili agli Elfi (si possono praticamente considerare elfi perché come questi ultimi sono alti, affascinanti, abili nella caccia, nella poesia e nella magia). Secondo alcune leggende vennero cacciati dal Paradiso a causa della loro enorme conoscenza; secondo altre essi vennero dall'Oriente su di una barca circondata dalla nebbia.
Quando, dopo che essi conquistarono l'Irlanda, che era dei Fomoriani e venne invasa dai Milesi, si rifugiarono nelle viscere della Terra e da quel momento furono conosciuti come Daoine Sidhe. Altre versioni dicono che salparono verso il Paradiso Celtico.[5]
Quando, dopo che essi conquistarono l'Irlanda, che era dei Fomoriani e venne invasa dai Milesi, si rifugiarono nelle viscere della Terra e da quel momento furono conosciuti come Daoine Sidhe. Altre versioni dicono che salparono verso il Paradiso Celtico.[5]
Daoine Sidhe [modifica]
Dopo che i Milesi guidarono i Tuatha de Danann sottoterra, essi presero questo nome (non dimentichiamo che erano comunque Elfi ma solo di un'altra mitologia!). Loro re era Finvarra che da quel giorno regna nel suo palazzo sotto la collina fatata diKnockma. Essi sono abili giocatori di scacchi e mai nessun mortale è riuscito a battere il loro re, che era un vero donnaiolo e rapiva pure donne umane.[6]
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Nella mitologia scandinava ci sono gli Ellefolk, esseri che per comportamento sono simili agli Elfi e sono alti circa un metro.
Essi, come gli Elfi hanno un rapporto privilegiato con la natura e possono passare attraverso i quattro elementi fondamentali: aria, acqua, fuoco e terra.
Sono grandi conoscitori delle erbe magiche e medicamentose e hanno un particolare fiuto per i tesori nascosti.
Le loro donne sono di una bellezza travolgente e sono abili seduttrici.
Un umano però non può avvicinarsi perché basta un solo respiro degli Ellefolk perché l'umano si prenda una terribile malattia.[7]
Essi, come gli Elfi hanno un rapporto privilegiato con la natura e possono passare attraverso i quattro elementi fondamentali: aria, acqua, fuoco e terra.
Sono grandi conoscitori delle erbe magiche e medicamentose e hanno un particolare fiuto per i tesori nascosti.
Le loro donne sono di una bellezza travolgente e sono abili seduttrici.
Un umano però non può avvicinarsi perché basta un solo respiro degli Ellefolk perché l'umano si prenda una terribile malattia.[7]
Gli elfi nel genere fantasy [modifica]
Agli inizi del XX secolo, con il nascere della letteratura fantasy, gli elfi diventano perfetti protagonisti di racconti e romanzi. Un esempio di questo fenomeno sono gli scritti di John Ronald Reuel Tolkien, autore de Il signore degli Anelli, che descrive gli elfi come creature di bell'aspetto, con voci melodiose e cristalline, abili nella forgiatura delle spade, molto agili e immortali se non uccisi in battaglia, riprendendo i canoni della mitologia norrena. Gli elfi continuano ad apparire in molti romanzi fantasy.Terry Brooks ne sceglie uno come protagonista del suo libro La spada di Shannara, descrivendolo come di struttura esile e di statura medio bassa, ma dotato di grande agilità. Alla fine del XX secolo l'immagine dell'elfo viene profondamente cambiata dai libri di J. K. Rowling, che nella saga di Harry Potter li descrive come domestici al servizio dei maghi, piccoli, esili e dotati di innati poteri magici, quindi molto lontani dalle loro precedenti descrizioni. In alcuni romanzi gli elfi vengono descritti anche come esseri simili alle fate. Nel XXI secolo, Christopher Paolini, nei suoi romanzi, riprende l'immagine dell'elfo come un essere di aspetto gradevole, ma fisicamente molto più forte di un uomo e con poteri magici straordinari. Paolini descrive gli elfi anche come esseri intriganti e affascinanti, ma talvolta ambigui. Nel Mondo Emerso di Licia Troisi gli elfi sono creature presenti solo nei ricordi delle persone. Essi sono emigrati nelle Terre Ignote e, a differenza degli elfi di Paolini e di Tolkien, sono scontrosi e rigidi. Inoltre saranno proprio loro ad attaccare le razze del Mondo Emerso per porre la loro fine e l'inizio della loro Era. Nei libri di Markus Heitz, Le cinque stirpi, La guerra dei nani, La vendetta dei nani, Il destino dei nani gli elfi giocano un ruolo secondario e vedono più volte la loro fine: prima per mano degli Albi (la loro controparte malvagia), ma la scomparsa definitiva degli elfi dal mondo sarà da attribuire ai nani. Nel gioco di ruolo online "Vindictus" gli elfi sono esseri alti, muscolosi e lenti, hanno una carnagione grigiastra e non indossano altro che uno straccio legato alla vita, trascinano una pesante clava che usano come arma. La scrittrice L.K .hamilton nella serie dedicata alla stirpe dei Shide porta i tumuli di Faerie in America
Note [modifica]
- ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006,pag.21
- ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006,pag.21
- ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006,pag.94
- ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006,pag94
- ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006, pag.434
- ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006,105
- ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006,pag136
Bibliografia [modifica]
- Christian Filagrossi, Il Libro Delle Creature Fantastiche, Armenia, 2006.
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