Nato a Valinor, Celebrimbor era figlio di Curufin, a sua volta figlio di Fëanor e Nerdanel. Sua madre rimase a Valinor, mentre egli seguì suo nonno in esilio, nonostante si conosca poco delle sue azioni durante la Prima Era. Andò nel Nargothrond, dove affinò l'arte della lavorazione dei metalli e dei gioielli, ma non prese parte alle azioni di Curufin contro Lúthien, Beren, e Finrod: sconfessò le azioni malvagie del padre e del nonno.
La Casa di Fëanor
Finwë | Míriel | Mahtan | |||||||||||||||||||||||||||||
Fëanor | Nerdanel | ||||||||||||||||||||||||||||||
Maedhros | Celegorm | Curufin | Amras | ||||||||||||||||||||||||||||
Maglor | Caranthir | Amrod | |||||||||||||||||||||||||||||
Celebrimbor |
Qui creò l'Elessar (gemma elfica, in Quenya), per Galadriel, di cui era innamorato non corrisposto, poiché ella gli preferì Celeborn, della famiglia reale dei Sindar del Doriath.
Galadriel conservò comunque l'Elessar, (che moltissimo tempo dopo donò ad Aragorn, destinato a diventare Re Elessar di Gondor e Arnor, appunto).
Celebrimbor sopravvisse alla fine della Prima Era, ma rimase nella Terra di Mezzo, forse a causa della profezia di Mandos o per propria libera decisione.
Durante la Seconda Era visse nel regno elfico di Eregion nella città di Ost-in-Edhil,. La sua stirpe, i Noldor, è famosa nell'arte della creazione di gioielli; Celebrimbor diventò il miglior orefice della sua epoca, ma cadde in un inganno simile a quello di cui era stato vittima suo nonno Feanor.
Presso l'Eregion dimorava un Maiar, dall'aspetto bellissimo, che si faceva chiamare, Annatar, Signore di doni, a creare i cosiddetti Anelli di Potere.
Nessuno che in realtà Annatar era Sauron, il favorito di Morgoth, creduto morto insieme al suo signore.
In primo luogo, Celebrimbor, forgiò i Tre anelli degli Elfi, i più belli e potenti tra gli Anelli di Potere: Vilya, Narya e Nenya che facevano riferimento ai principali elementi di Arda, rispettivamente l'aria, il fuoco e l'acqua.
Vilya, l'Anello dell'Aria, che concedeva i poteri sui venti, fu donato al Re Supremo Gil-galad.
Narya, l'Anello del Fuoco, che concedeva i poteri sulle fiamme e la luce, fu donato a Cirdan, signore dei Sindar.
Nenya, l'Anello dell'Acqua, che aveva poteri sulle sorgenti e sui laghi, fu donato a Galadriel, la quale ebbe così poteri magici legati allo Specchio d'Acqua e alla sua capacità di prevedere il futuro, di comunicare con la mente e di intrappolare la luce delle stelle.
Sette anelli accrebbero il potere dei principi dei Nani e nove anelli magici furono donati ai re degli Uomini.
Contemporaneamente Annatar-Sauron forgiava l'Unico Anello, il cui fine era quello di controllare tutti gli altri, e che dunque lo avrebbe reso in grado di dominare la Terra di mezzo.
Una volta forgiato l'Unico, Sauron si manifestò pubblicamente come il nuovo Oscuro Signore e infilò al proprio indice l'anello dominante, chiamando a raccolta, nella terra di Mordor, tutti coloro che un tempo avevano servito Morgoth ed erano sopravvissuti alla sua disfatta.
Quando Celebrimbor seppe dell'esistenza dell'Unico, ne informò immediatamente Gil-Galad, Galadriel, Cirdan ed Elrond.
La rappresaglia di Sauron fu immediata: Mordor attaccò l'Eregion catturando Celebrimbor.
Questi fu costretto sotto tortura a svelare dove erano conservati i Nove e i Sette, ma non rivelò il luogo dei Tre anelli elfici.
Successivamente Celebrimbor fu ucciso dallo stesso Sauron e impalato sulla soglia della casa dei fabbri, nell'Eregion.
A quel punto, il Re Supremo Gil-Galad e suo cugino Elrond chiamarono a raccolta tutti i sovrani elfici e creò una Grande Armata per affrontare Sauron a Mordor.
Inoltre Gil-Galad strinse un'alleanza con Elendil, Re di Arnor e Gondor, e con suo figlio Isildur, e quel patto fu chiamato l'Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini.
« Tutte le creature viventi quel giorno presero partito, e in entrambi gli schieramenti ve n'erano d'ogni genere, sia quadrupedi che pennuti, l'unica eccezione essendo costituita dagli Elfi, i soli che non si fossero divisi e che seguirono Gil-galad » |
([J. R. R. Tolkien], Il Silmarillion) |
Nell'anno 3434 della Seconda Era, l'esercito degli Elfi, guidato da Gil-Galad, Elrond ed Oropher, e l'esercito degli Uomini, guidato da Elendil ed Isildur, affrontò l'armata di Sauron nella famosissima Battaglia di Dagorlad, alle porte di Mordor.
Sauron in persona scese in battaglia ed uccise Elendil, Gil-Galad ed Oropher, Allora Isildur, il figlio maggiore di Elendil, si avvicinò al corpo di Sauron e col moncone della spada del padre, Narsil, ne tagliò la mano con l'Unico Anello. Essendosi spezzato il legame con l'Anello, lo spirito di Sauron si dissolse, ma non morì, perché Isildur rifiutò di distruggere l'Unico Anello, nonostante le preghiere di Elrond.
Così ebbe fine la Seconda Era ed ebbe inizio la Terza, quella in cui sono ambientati i due più famosi romanzi di Tolkien
Così ebbe fine la Seconda Era ed ebbe inizio la Terza, quella in cui sono ambientati i due più famosi romanzi di Tolkien
Morto Oropher, suo figlio Thranduil divenne il re degli Elfi Silvani.
Elrond ereditò da Gil-Galad l'Anello dell'Aria, grazie al quale riuscì a proteggere Gran Burrone e a farne l'ultimo avamposto dei Noldor sopravvissuti, anche se non ne reclamò la corona.
Sposò poi Celebrian, figlia di Galadriel e Celeborn.
Sposò poi Celebrian, figlia di Galadriel e Celeborn.
Círdan, «che vedeva più lontano di chiunque altro sulla Terra di Mezzo», donò l'Anello del Fuoco a Gandalf, fortificando così la magia del suo bastone:
« "Prendi ora questo Anello", disse "perché le tue fatiche saranno gravi e in tutte esso ti sosterrà, preservandoti dalla stanchezza. Questo infatti è l'Anello del Fuoco e chissà che con esso tu non riesca a riaccendere i cuori al valore di un tempo, in un mondo che si raggela. Quanto a me, il mio cuore è con il Mare e io dimorerò presso le grigie sponde, a guardia dei Porti, finché l'ultima nave degli Elfi non sarà salpata. Fino a quel giorno, io ti aspetterò» |