La necropoli di Giza è situata nella piana di Giza, alla periferia del Cairo, in Egitto. Questo complesso di antichi monumenti dista 8 km circa dall'antica città di Giza, sul Nilo, e 25 km circa dal centro del Cairo in direzione sud-ovest. Al suo interno si trovano principalmente la Piramide di Cheope (o Grande Piramide), l'unica tra le sette meraviglie del mondo antico che sia giunta sino ai giorni nostri, la Piramide di Chefren e la Piramide di Micerino.
Descrizione
La forma piramidale perfetta fu adottata dai costruttori egizi proprio perché, oltre al culto dei faraoni, era praticato anche quello del Sole. Infatti gli spigoli della piramide rappresenterebbero i raggi solari che scendono sulla terra e la piramide era la scala per salire al cielo. Gli egizi erano molto precisi ad orientare ciascuna delle quattro facce nella direzione di un rispettivo punto cardinale. Proprio le tre grandi piramidi di Giza lo testimoniano edificate nell'area sud-occidentale del Cairo.
Questa necropoli dell'Antico Egitto è composta dalle tre piramidi principali di Cheope, Chefren e Micerino, attorniate da altri piccoli edifici satellite, noti come piramidi delle regine, templi funerari, rampe e templi a valle e cimiteri di varie epoche.
La sfinge sorge sulla parte orientale del complesso, rivolta verso est; attualmente gli egittologi ritengono che il volto della Grande Sfinge sia quello di Cheope[1].
I numerosi cimiteri, con mastabe e tombe private, presentano importanti sepolture di alti funzionari e componenti delle famiglie reali tra cui quella della regina Meresankh III.[2]
La costruzione della necropoli avvenne attorno al XXVIII secolo a.C. destinata ad essere una delle necropoli reali di Menfi e fu resa popolare ai tempi dell'Ellenismo nel momento in cui la Piramide di Cheope fu inserita daAntipatro di Sidone nella lista delle sette meraviglie del mondo.
Tra le ultime scoperte vi è il villaggio degli artigiani che costruirono le piramidi con la propria necropoli.[3]
Per via delle foto e dei ritratti realizzati nel XIX secolo, le piramidi di Giza sono in generale immaginate dai turisti come se fossero posizionate in una remota località desertica, sebbene in realtà la loro zona sia circoscritta da una popolosa area urbana formata da numerose palazzine. La necropoli di Giza, assieme agli antichi siti di Menfi, Saqqara, Dahshur, Abu Rawash ed Abusir, sono stati proclamati Patrimonio dell'umanitàdall'UNESCO nel 1979.
Le tre piramidi e le stelle della Cintura di Orione
Il libro del 1994 Il mistero di Orione (The Orion Mystery) scritto da Robert Bauval e Adrian Gilbert, best seller internazionale, cercava di dimostrare che le tre principali piramidi della piana di Giza sono accuratamente allineate come le stelle che formano la "cintura" della costellazione di Orione (la cintura di Orione). La realizzazione dei tre enormi monumenti sepolcrali rientrerebbe in un grande e articolato progetto astronomico fatto realizzare dai faraoni nel corso del tempo. Nel libro in questione, i due autori, studiando in particolare la piramide di Cheope, avanzano anche l'ipotesi che gli antichi egizi conoscessero bene il fenomeno astronomico chiamato precessione degli equinozi.
Secondo Andrew Collins, un altro autore in materia che notò come l'allineamento con le tre stelle della costellazione di Orione non fosse per nulla perfetto, le tre piramidi di Giza corrisponderebbero invece a un altro gruppo di stelle nella costellazione del Cigno: le cosiddette ali del Cigno (le stelle ε, γ e δ Cygni), che corrispondono alla perfezione con le tre piramidi.
Note
- ^ Riccardo Manzini, Complessi piramidali egizi - Vol. ||, pag. 121
- ^ Edda Bresciani, Grande enciclopedia illustrata dell'antico Egitto, pag.165
- ^ Maurizio Damiano-Appia, Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane, pag. 121
Bibliografia
- Guy Rachet, Dizionario Larousse della civiltà egizia, Gremese Editore, ISBN 88-8440-144-5
- Edda Bresciani, Grande enciclopedia illustrata dell'antico Egitto, De Agostini, ISBN 88-418-2005-5
- Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto, vol. II, Ananke, ISBN 88-7325-115-3
- Margaret Bunson, Enciclopedia dell'antico Egitto, Fratelli Melita Editori, ISBN 88-403-7360-8
- Maurizio Damiano-Appia, Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane, Mondadori, ISBN 88-7813-611-5
- Riccardo Manzini, Complessi piramidali egizi - Vol. II, Ananke, ISBN 978-88-7325-233-7