L'unico rimprovero che si può muovere a "Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate" è che ci sono stati troppi tagli, rispetto all'edizione estesa che uscirà solo tra un anno. In particolare il finale mi è parso troppo rapido, troppo sbrigativo. Ma questo è accaduto perché si è preferito riservare tutti i dettagli ai veri appassionati.
Durante la conferenza stampa (e
sul red carpet), nello specifico, regista, attori e produttrice ci hanno anticipato che il montaggio integrale durerà intorno ai
30 minuti in più rispetto alla versione cinematografica. Il “cut” definitivo e gli effetti visivi saranno pronti intorno alla metà del 2015 mentre l’uscita sarà fissata presumibilmente per
novembre 2015, come di consueto.
Nell’attesa, qui di seguito potete leggere un resoconto di tutte le scene che mancano all’appello e che con tutta probabilità faranno parte della Extended Edition.
Smaug attacca Pontelagolungo
La sequenza iniziale con Smaug che attacca Pontelagolungo durerà un po’ di più, come confermato daLuke Evans. “Più scene sui tetti” ha anticipato l’attore.
Legolas nell’accampamento
Alla fine della
Desolazione di Smaug,
Tauriel abbandona
Legolas per dedicarsi a Kili, mentre il figlio di Thranduil si allontana a dorso del suo cavallo a caccia di
Bolg. Nel terzo film, tuttavia, assistiamo a una grossa ellissi visto che Legolas appare dietro Tauriel per “richiamarla” come se non si fossero mai separati. Alla sequenza segue un momento con Bard e Legolas, e soltanto dopo assistiamo alla scena in cui Tauriel interroga Legolas su ciò che ha appreso su Bolg, come se fosse appena arrivato all’accampamento.
La sensazione è che Legolas sia stato aggiunto alla prima scena con Tauriel e Kili solamente in seguito alla decisione di rimuovere le scene della sua “spedizione” (l’inquadratura, infatti, con un Legolas posticcio e immobile ha tutta l’aria di essere un pick-up).
Il Palantir e I Guardiani dei Tre
Non è chiaro se la scena sia stata girata, ma nel palantir di Dol Guldur Gandalf avrebbe dovuto vedereSmaug alla guida di un esercito di orchi. Philippa Boyens ha comunque confermato che ci sarà qualcosa in più sugli anelli magici. La traccia della soundtrack “I Guardiani dei Tre” lascia infatti presagire qualcosa in più.
Sauron
L’inquadratura non ha niente a che fare con l’edizione estesa, ma è interessante notare l’aspetto che avrebbe dovuto avere Sauron in uno dei primi rendering della sequenza della sua apparizione.
Beorn a Dol Guldur
Nel film, la fuga da Dol Guldur mostra Gandalf, ancora gravemente ferito, che viene portato in salvo sulla slitta di Radagast. Nella sequenza ci sarebbe dovuto essere anche Beorn, preso prigioniero dagli orchi e torturato come si vede nelle immagini dal set e in un concept. Nelle “Cronache dal Set – Parte V” leggiamo che:
Dol Guldur si presenta come un ambiente pericoloso, con spunzoni e spine, scale diroccate, cornicioni e voragini aperte: l’ambientazione ideale per inseguimenti da brivido. A un certo punto, infatti, doveva essercene uno che coinvolgeva Radagast, Gandalf e alcuni orchi che trascinavano Beorn prigioniero.
Dopo la cacciata di Sauron, nel film, vediamo improvvisamente Gandalf in forze con cappello a spada alla mano. È chiaro che qualcosa è stato tagliato.
Il bastone di Gandalf
Al momento di separarsi dall’amico dopo averlo salvato a Dol Guldur, Radagast avrebbe dovuto lasciare a Gandalf il suo bastone, visto che quello dello stregone grigio è stato distrutto da Sauron. Il bastone sarà poi lo stesso in tutta la trilogia del Signore degli Anelli.
Eserciti in marcia
I mangiaterra scavano le gallerie nelle montagne per permettere all’esercito di Bolg di arrivare più in fretta e di nascosto a Erebor, ma non lo vediamo attraversare i tunnel come nel trailer.
Anche Azog per una frazione del film “scompare”, e in un fotogramma avremmo dovuto vedere l’orco bianco alla guida del suo terribile esercito.
La stanza della contabilità
Come ci spiegano le Cronache, “stracolma di enormi mucchi di monete accuratamente impilate, scatole di gioielli e oggetti preziosi, nella stanza della contabilità ci sono gru e argani per sollevare, classificare e inventariare il vasto tesoro che la squadra di Thorin è venuta a riprendersi. [..] Naturalmente i nani iniziano a contare i pezzi e stimare il lavoro del loro tesoro e a cercare l’Arkengemma. [...] Bombur è l’esperto di tesoro del gruppo e di conseguenza gli viene affidato il compito immane di compilare un rapporto completo del tesoro di Erebor“.
Philippa Boynes ha dichiarato che Bombur avrà finalmente una battuta nell’edizione estesa. Sarà questa l’occasione?
Bofur e Bilbo
Come confermato da James Nesbitt, prima che Bilbo fugga da Erebor ci doveva essere un momento tra lui e Bofur. Sarebbe stato un bellissimo richiamo al primo film in cui il nano cerca di trattenere lo hobbit che ha deciso di lasciare la compagnia, poco prima che vengano attaccati dai goblin.
Nani contro Elfi
Nel film, nonostante la tensione fra loro, elfi e nani non combattono. A giudicare da questi fotogrammi, tuttavia, nell’edizione estesa ne vedremo delle belle. Notiamo anche l’esercito di nani a dorso di arieti, e la cosa darebbe più senso all’utilizzo che Thorin e i suoi compagni fanno delle bestie corazzate, visto che nel film spuntano fuori letteralmente dal nulla.
Il carro da guerra
Nelle intenzioni iniziali, un gruppo di nani avrebbe raggiunto Collecorvo comandando un carro trainato quattro arieti e guidandolo finchè il terreno sconnesso lo avesse consentito. In seguito avrebbero sganciato gli animali e li avrebbero cavalcati su per il fianco roccioso della montagna (come si vede nel film).
Il carro – come abbiamo visto nel teaser trailer – viene attaccato dai Warg, bestie che nell’edizione cinematografica non scendono affatto in guerra sebbene nei primi due film abbiano grande spessore.
Oltre a questa scena, si spera che venga dato più risalto ai nani in battaglia che non vanno a Collecorvo. In un’intervista, William Kircher aveva preannunciato che ci sarebbe stato un bellissimo momento con Bifur in relazione all’incampacità del personaggio di proferire parola nella lingua comune.
Battute mancanti
“Tutto ciò che ho fatto, l’ho fatto per loro“.
“Quando si è difronte alla morte, uno che cosa può fare?”
“Questa era l’ultima mossa di un grande piano, un piano a lungo preparato“.
“Avete una sola domanda a cui rispondere: come finirà questo giorno?“.
Il finale esteso
Philippa Boyens ha ammesso che la conclusione del film è stata drasticamente ridotta perchè “non volevamo i finali multipli di cui siamo stati accusati con Il Signore degli Anelli“. Ne deriva che ilfunerale di Thorin, Kili e Fili (come vediamo nella foto tratta dalle Cronache dal Set), l‘incoronazionedi Dain e il destino di Bard saranno tutti svelati nell’edizione estesa. La produttrice ha anche anticipato che si sarà una bellissima scena di addio con Bill Connolly e Martin Freeman.
“Gemme bianche, di pura luce stellare“. Dovrebbe anche esserci il momento in cui Thranduil ottiene le gemme a lungo desiderate. Quel che è certo, comunque, è che scopriremo ancora di più su Legolas, sua madre e il suo passato. La produttrice ha ammesso che durante la pre-produzione del film si era addirittura pensato di girare una serie di flashback, “ma ci stavamo spingendo un po’ troppo oltre“.
Visto che Bilbo decide di tornare a casa solo con le sue cose, nell’edizione estesa dovremmo vedere lo hobbit dirigersi nella grotta dei troll vista durante il primo film a scavare per prendere la piccola parte di tesoro seppellita dai nani. Nel prologo dello Hobbit, infatti, il vecchio Bilbo dice a Frodo che il forziere in cui sta frugando “puzza ancora di Troll“. Sarebbe anche bello vedere il momento in cui Ori regala il suo ritratto a Bilbo.
Questa la sinossi aggiornata:
Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate porta ad un’epica conclusione delle avventure di Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia e la Compagnia di Nani. Dopo aver reclamato la loro patria dal drago Smaug, la compagnia ha involontariamente scatenato una forza letale nel mondo. Infuriato, Smaug abbatte la sua ira ardente e senza pietà alcuna su uomini inermi, donne e bambini di Pontelagolungo. Ossessionato soprattutto dal recupero del suo tesoro, Thorin sacrifica l’amicizia e l’onore e mentre i frenetici tentativi di Bilbo di farlo ragionare si accumulano finiscono per guidare lo Hobbit verso una scelta disperata e pericolosa. Ma ci sono anche pericoli maggori che incombono. Non visto, se non dal Mago Gandalf, il grande nemico Sauron ha mandato legioni di orchi in un attacco furtivo sulla Montagna Solitaria. Mentre l’oscurità converge sul conflitto in escalation, le razze di Nani, Elfi e Uomini devono decidere se unirsi o essere distrutte. Bilbo si ritrova così a lottare per la sua vita e quella dei suoi amici nell’epica Battaglia delle Cinque Armate mentre il futuro della Terra di Mezzo è in bilico.
Fonti:
Empire,
Le Cronache dal Set – Parte V
Sotto, la morte di Ori e Balin a Moria, nel SdA