Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
giovedì 5 febbraio 2015
Estgot. Capitolo 20. Carte in tavola
<<Jessica, è venuto il momento di giocare a carte scoperte. Ti farò una domanda molto semplice a cui mi piacerebbe che tu rispondessi in modo altrettanto semplice e sincero. Che cosa vuoi, esattamente, da me?>>
Quella richiesta ebbe su di lei l'effetto di una doccia fredda, che la fece, quasi d'istinto, rientrare nei ranghi del ruolo di segretaria efficiente ed austera governate che aveva mostrato il primo giorno.
<<Prima di conoscerti ciò che volevo era una collaborazione, un'alleanza, finalizzata ad una rivincita per entrambi. Dopo che ti ho conosciuto ho capito che mi piaci, mi interessi e mi attrai. I sentimenti più profondi richiedono più tempo, almeno per me>>
Waldemar valutò la risposta:
<<Quindi, quando abbiamo fatto l'amore, per te è stato solo sesso?>>
Lei gli rivolse il suo ben noto sguardo di rimprovero:
<<No. Oltre all'attrazione fisica ho percepito, parlando con te, un senso di affinità. Per me vuol dire molto. Pensavo fosse così anche per te>>
Lui si accigliò:
<<Io sono più passionale e più emotivo. Credo nel "colpo di fulmine". Ci credo perché mi succede e quando mi succede me ne accorgo senza ombra di dubbio>>
Jessica sorrise:
<<In questo siamo diversi. Il "colpo di fulmine" mi è capitato da adolescente, ma è scomparso con l'adolescenza. Si cresce in fretta da queste parti. Questo non vuol dire che io sia priva di sentimenti. L'attrazione, l'interesse e l'affinità sono come il seme, la terra e l'acqua, da cui nasce e cresce, giorno per giorno, la pianta del sentimento. Noi ci conosciamo da tre giorni. Il germoglio è nato e promette di crescere, se tu glielo permetterai>>
Waldemar sbuffò:
<<Quello che ti manca è il romanticismo>>
Lei scosse il capo:
<<Il mio romanticismo non è convenzionale. Le cose convenzionali mi annoiano. Se speravi di incontrare Cenerentola hai sbagliato numero, ma non ho mai voluto dare quest'impressione>>
Lui gettò sul tavolo la sua ultima carta:
<<E che impressione credevi di darmi quando ti sei messa a farneticare di sette segrete e detronizzazioni?>>
Jessica rispose in modo vagamene ironico:
<<Curiosità. E la giusta dose di paura per far sì che tu sia prudente. Gli Iniziati hanno messo gli occhi su di te da molto più tempo di quanto immagini. E' venuto il momento che tu sappia cosa stanno tramando veramente sia contro di te che contro di me: ma se uniremo le nostre forze, riusciremo a salvarci entrambi>>
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