Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
domenica 26 aprile 2015
Estgot. Capitolo 73. Rivelazioni e questioni di cuore (se così si può dire)
<<Non mi hai chiesto niente di com'è andata la riunione del Consiglio>> constatò Waldemar,
<<Al diavolo il Consiglio!>> sbottò Jessica, muovendo le mani come se volesse scacciar via una mosca fastidiosa <<Per la prima volta in vita mia sento di non essere più minacciata da loro, di non esistere solo come pallido e insignificante riflesso di un'altra. Non ci ero abituata, per me è una cosa nuova. Ed è bellissimo. Ed è merito tuo>>
Waldemar sorrise:
<<Ma adesso anch'io sono uno di loro. Anzi, sono il loro capo. Non potrei chiamarmi fuori dalla Società degli Iniziati nemmeno se volessi. E' per questo che le decisioni del Consiglio si metteranno comunque nel mezzo tra di noi>>
<<Io ho i ricordi di Virginia. Tutto ciò che avete condiviso, lei lo ha trasmesso a me.
Immagino che tu lo sappia. Ora non ti si può nascondere niente.
Be', quando ti troverai a dover scegliere tra me o uno dei miei cloni, ripenserai anche a questo: Virginia ha scelto me, e lei ti conosceva meglio di quanto tu conosca te stesso>>
Lui ricordò la Visione e ciò che Virginia gli aveva detto:
<<Lo so. Dev'essere strano. Voglio dire, avere nella mente i ricordi di un'altra. Come fai a tenerli a bada, a impedire che si intromettano?>>
Lei sospirò:
<<All'inizio non è stato facile. Virginia aveva avuto una vita intensa, piena e i suoi ricordi erano molto più ricchi e interessanti dei miei. Aveva viaggiato tanto, aveva una cultura sconfinata. Io non avevo niente di tutto questo. La mia vita, in confronto, era come quella di un uccellino in gabbia rispetto ad un'aquila libera di volare sopra le nubi, nell'azzurro,,.>>
Lui fu turbato da queste parole:
<<Virginia era così, brillava di luce propria. Era speciale. Io stesso mi sentivo inadeguato di fronte a lei. Ah, Jessica, capisco quello che devi aver provato. Ma poi le cose sono andate meglio, col tempo?>>
Jessica annuì:
<<Tutto è migliorato dopo che ti ho conosciuto. E' stato l'averti al mio fianco che ha innescato un cambiamento tale da accettare finalmente i ricordi di Virginia come se fossero parte di me.
E' stato come aver visto un film molte volte. Hai presente? Alla fine diventa parte di noi, resta nella nostra mente, si integra con la nostra personalità.
In fondo, quando leggiamo un romanzo, quando ci caliamo nel punto di vista di un personaggio, è come se stessimo vivendo un'altra vita, in una realtà parallela.
Abbiamo bisogno di altre vite in prestito, per meglio vivere la nostra>>
Waldemar ritrovò in quelle parole una verità che conosceva da tantissimo tempo:
<<Quando ero bambino facevo quasi fatica a distinguere la realtà dall'immaginazione, la vita vissuta concretamente da quella immaginata, presa in prestito, attraverso le favole.
A volte quelle realtà alternative prendevano il sopravvento.
Sentivo di far parte di qualcosa di più grande. Di essere stato un eroe anch'io, al fianco di quelli degli universi fantastici di cui sentivo raccontare o che vedevo nei film.
E mi ricordavo quelle avventure come se avessi davvero vissute in prima persona.
Ho viaggiato per mari sconfinati, scalato montagne, attraversato foreste e praterie... e cieli, e stelle, fino ai più remoti confini della galassia.
E' come se fossi vissuto un milione di anni.
Eppure queste cose non sono mai accadute>>
Jessica gli prese la mano:
<<"Queste cose non avvennero mai, ma sono sempre">>
<<Era una delle frasi preferite di Virginia. Aveva una grande passione per la mitologia e il mondo classico. Non a caso ci conoscemmo durante un corso di letteratura latina. Io avevo dieci anni più di lei, per me era la terza laurea...
Ma ora tu lo sai meglio di me... fu amore a prima vista!>>
<<So tutto, anche le cose che lei non ti ha voluto dire.
Una cosa in particolare, che non avevo mai sospettato, ma che ho compreso subito, appena lei ha condiviso i suoi ricordi con me, fronte sulla fronte.
Preparati, perché anche se forse la stai indovinando nella mia mente, sarà comunque difficile da accettare.
Insomma, i suoi ricordi avevano una particolarità.
Lei aveva cinque anni in più di me.
Il che ha un'implicazione tanto ovvia quanto strana.
Era lei la vera figlia di Charles Burke-Roche e Marie-Claire Tessier.
Era lei l'originale.
Era lei...non Joelle!>>
Waldemar si sentì sprofondare.
La verità era stata davanti al suo naso fin dall'inizio. Bastava mettere insieme tutti i dati, tutte le incongruenze, tutto ciò che non tornava:
<<Avrei dovuto capirlo! Avrei dovuto arrivarci da solo!
Lei era l'unica a possedere il Dono della premonizione e della telepatia.
L'unica il cui nome non iniziasse con J.
Era leggermente diversa anche a livello fisico, sotto certi aspetti: gli occhi più chiari, i capelli più scuri...
Jessica perché non me l'hai detto prima? Perché nessuno me l'ha detto? Nè Margaret, né Glynis, né Isabel! Perché i Burke-Roche hanno esposto al pericolo la loro vera erede?>>
<<Tutte queste domande hanno un'unica risposta.
Lei ha voluto così. Sai bene com'era Virginia. Aveva una personalità molto forte, molto persuasiva.
Il suo carisma era tale da riuscire a convincere le persone a fare tutto ciò che voleva lei.
Non voleva che tu lo sapessi prima del tempo. Mi disse: "Glielo comunicherai quando avrà consolidato il suo potere. Solo allora sarà pronto. Ma anche lui avrà un segreto, eppure non te lo dirà">>
Waldemar ebbe un'intuizione che lo sconvolse
<<Ma allora... la vera manipolatrice era lei... è questa la verità... lei fin da bambina ha elaborato i piani per tutta la famiglia... ma allora perché alla fine si è tirata indietro?>>
Jessica accennò un sorriso:
<<Perché successe una cosa che lei non aveva previsto.
L'amore. Si era innamorata di te, ma questo non era nei suoi piani. Come poteva esserlo? Al cuore non si comanda. E le conseguenze dell'amore sono innumerevoli.
Ora io lo so, perché adesso io ti amo come lei, forse anche di più>>
Mappa della città lagunare di Braavos
Braavos è la più grande e potente delle nove Città Libere ed è situata in una laguna nella parte nord orientale del Continente Orientale, in un punto dove il Mare Stretto incontra il Mare dei Brividi.[1] La striscia di costa a sud della città, chiamata Costa di Braavos, è considerata dominio della città. [2] Braavos è governata dal Signore del Mare e la città trae il suo potere e la sua ricchezza dal mare.
Storia
A differenza delle altre Città Libere, Braavos non ha mai fatto parte dell'Impero di Valyria, ma è stata fondata 500 anni prima della Guerra di Conquista da schiavi fuggiti all'egemonia valyriana guidati dai Cantori della Luna, che si sono stabiliti nella laguna nel tentativo di trovare un posto che li tenesse al sicuro dai draghi di Valyria. [3] Per secoli Braavos è stata chiamata la “Città Segreta” ed era pressoché sconosciuta al resto del mondo: si rivela pubblicamente dopo il Disastro di Valyria, circa 400 anni dopo la sua fondazione. Talvolta Braavos viene chiamata “Il figlio illegittimo di Valyria”. [4]
Durante il Secolo di Sangue, quando Volantis conquista Lys e Myr, Braavos presta a un lyseniano in esilio, una flotta di un centinaio di navi che contribuisce alla sconfitta definitiva di Volantis. [5]
Successivamente, Braavos si scontra con le altre città, soprattutto con Lys, sulle rive della Rhoyne e dei suoi affluenti. [6]
Verso l'anno 200 CA Braavos vince contro Pentos e impone alla città sconfitta un trattato per l'abolizione della schiavitù. [7]
La città
Braavos si espande sulle centinaia di isole di una laguna. [8] Il continente vicino è prevalentemente paludoso, mentre i lati della città che danno sul mare sono protetti da isole con montagne molto alte che formano un semi-cerchio intorno alla città. La legna viene trasportata in città a bordo di chiatte e i pini che ricoprono le isole più esterne non possono essere abbattuti, dato che fungono da barriera frangivento naturale. [9] C'è solo un canale abbastanza largo e profondo per permettere il passaggio dei vascelli che viaggiano in mare aperto: questo canale è difeso da un'immensa statua, il Titano di Braavos, che funge inoltre da punto di riferimento, fortificazione difensiva e faro. Appena dopo il Titano si trovano la città e l'enorme cantiere navale, l'Arsenale. La città vera e propria è ancora più avanti un grande labirinto di cupole e torri e ponti, grigi, oro e rossi. [3]
Braavos comprende cento isole collegate tra loro da piccoli ponti di pietra sopra i numerosi canali. Non ci sono alberi all'interno della città, solo un agglomerato di edifici in pietra e monumenti di granito. Le strade sono circondate da case in pietra grigia, costruite così vicine da poggiare l'una all'altra: alcune case sono costruite sulle vie d'acqua. Si tratta solitamente di edifici sottili con tetti a punta di mattoni, alti fino a quattro o cinque piani. Al di sopra delle case e dei canali si trova l'acquedotto, detto il fiume d'acqua dolce, che rifornisce la città di acqua potabile proveniente dall'entroterra poiché l'acqua della laguna è salmastra e non adatta a essere bevuta. [3]
Bravos è servita da due porti principali: il Porto Viola, a nord, utilizzato solo dai locali, mentre il Porto di Ragman, a ovest, è il luogo dove attraccano le navi provenienti da tutto il mondo. Tutte le navi devono essere sottoposte a ispezione dagli ufficiali di dogana del Signore del Mare al Porto di Chequy. Sparpagliati in tutta la città si trovano piccoli pontili e approdi per pescatori e traghetti. [3]
A Braavos vengono onorate tutte le divinità. La maggior parte dei templi si trovano sull'isola al centro della città, detta “Isola degli Dèi”: qui si trova il Tempio dei Cantori della Luna, che hanno guidato i primi fondatori della città fino alle isole. Tra gli altri luoghi di culto degni di nota ci sono il tempio del Padre delle Acque, che viene ricostruito ogni volta che il Padre prende una nuova moglie, il tempio del Dio dai Mille Volti, quello di R'hllor, ma anche uno del Culto dei Sette Dèi, chiamato “Tempio al di là del Mare”. Persino le divinità che non hanno seguaci sono onorate in un tempio chiamato Rifugio Sacro, detto anche “Labirinto”. [3]
La città annegata è un'area di Braavos sprofondata nelle acque della laguna, di cui rimangono visibili sopra la superficie solo le torri e le cupole degli antichi edifici. [4]
Al di sotto della città annegata ci sono dei pontili. [10] Tra le aree ricreative della città c'è lo Stagno della Luna, dove spesso la notte duellano i mercenari. [4] Si possono assumere dei guaritori alla Casa delle Mani Rosse. Le migliori locande e i migliori bordelli della città si trovano nei pressi del Porto Viola o dello Stagno della Luna. Vicino al Porto di Ragman si trovano le locande dell'Anguilla Verde, del Boscaiolo Nero, del Reietto, Da Pynto e Da Moroggo; vi sono poi anche laCasa delle Sette Lanterne e il bordello Casa del Gatto. Sotto la seconda arcata del Ponte di Nabbo c'è la Casa della Nebbia, una squallida, sporca bettola in cui possono stare al massimo dieci persone. Tra gli altri edifici ci sono la Nave dei Guitti e Porto Felice. [9] Alla Cantina Macchiata, vicino alla città annegata, si tengono combattimenti tra anguille. [10]
Lungo il canale principale si trovano le statue dei Signori del Mare del passato. Indossano per lo più vesti di bronzo e hanno in mano vari oggetti, tra cui libri, pugnali o martelli. Uno ha tra le mani una stella dorata, mentre un altro una caraffa di pietra capovolta, da cui fuoriesce acqua potabile. [3]
Un'ampia via d'acqua chiamata Canale Lungo porta a sud, al mercato del pesce. Intorno al canale si trovano il Palazzo della Verità, con le cupole verdi e le alte torri squadrate dei Prestayn e degli Antaryon, prima di passare sotto le immense arcate grigie del Fiume dell'acqua dolce, fino al distretto conosciuto come Silty, dove gli edifici sono più piccoli e meno decorati. Il Canale Lungo è spesso pieno di imbarcazioni e barche serpente. [10]
Acquedotto
L'acqua della laguna è salmastra e imbevibile e l'acqua dei canali non è potabile, a meno che non venga prima fatta bollire, [3] per questo è stata necessaria la costruzione di un acquedotto, una struttura in mattoni dalle grandi arcate che i braavosiani chiamano “Fiume dell'acqua dolce” e che si estende verso sud. L'acquedotto porta acqua potabile dall'entroterra, attraversando la terra fangosa e gli acquitrini salmastri. Le case dei ricchi sono collegate all'acquedotto con delle condutture per portare l'acqua direttamente all'interno, mentre i poveri vanno a riempire secchi e otri alle fontane pubbliche. [10]
Porti
La laguna di Braavos è ricca di specie ittiche e molluschi che costituiscono l'alimentazione principale della popolazione. Le isole sono prive di vegetazione. Tra i porti principali ci sono:
- Porto Viola che serve il traffico locale. È situato nella zona nord della città, sotto le cupole e le torri del Palazzo del Signore del Mare.
- Porto di Ragman, che serve il traffico proveniente da tutto il mondo. È situato nella zona occidentale della città ed è più povero, sporco e rumoroso del Porto Viola. [4] Molte persone si guadagnano da vivere nei dintorni del Porto di Ragman, tra cui facchini, guitti, fabbricanti di corde, riparatori di vele, tavernieri, birrai, panettieri, mendicanti e prostitute.
- Porto di Chequy, dove gli agenti doganali del Signore del Mare ispezionano le navi in arrivo. Le ispezioni possono durare anche mezza giornata. [3]
Isola degli Dèi
Sull'Isola degli Dèi si trovano:
- Casa del Bianco e del Nero, tempio del Dio dai Mille Volti e quartier generale degli Uomini senza Volto.
- Tempio dei Cantori della Luna, il tempio più grande e frequentato, costruito in marmo bianco e sormontato da una cupola d'argento. Ha le finestre bianco latte che mostrano le fasi lunari. Ai lati dell'ingresso ci sono due statue di marmo di fanciulle.
- Tempio di R'hllor, in pietra rossa. Possiede una grande torre squadrata sulla cui cima è situato un braciere largo venti piedi con un fuoco sempre acceso. Le porte sono fiancheggiate da bracieri accesi.
Ponti
- Un ponte di pietra intagliata decorato con una cinquantina di tipi di pesci, granchi e calamari.
- Un ponte intagliato con rigogliosi rami di vite intrecciati.
- Un ponte dipinto con migliaia di occhi disegnati.
Canali
- Un grande canale con acqua verdastra, attraversa il cuore della città.
- Canali minori che si collegano in quello più grande.
- Molti canali piccoli con case ravvicinate.
Cultura
Braavos ha una cultura mercantile e marinara. Gli scafi delle navi braavosiane sono dipinti di viola e i mercantili raggiungono terre distanti, riportando a casa merci e ricchezza. [3] Le vele viola di Braavos sono famose fino ad Asshai e le isole del Mare di Giada. [11]
Braavos è conosciuta anche per le sue società finanziarie: la Banca di Ferro di Braavos concede prestiti ai paesi stranieri, tra cui ai Sette Regni. [12]
La città è famosa in tutto il mondo anche per le cortigiane. Ogni cortigiana ha la sua barca e servitori che lavorano per lei. La bellezza delle cortigiane ha ispirato molte canzoni: vengono sommerse di regali da gioiellieri e artigiani per avere i loro servizi, nobili e ricchi mercanti pagano loro una grande quantità di denaro per averle accanto agli eventi ed è risaputo che i mercenari si uccidono tra loro in nome delle cortigiane. [4]
La cultura di Braavos ha generato uno stile di combattimento con la spada unico, la Danza dell'Acqua: questo stile è una forma raffinata di scherma nel quale chi la pratica si posiziona lateralmente e usa una spada sottile. I mercenari combattono spesso per le strade della città, per mostrare la loro abilità.
I braavosiani indossano abiti con colori sgargianti, al contrario dei ricchi, che invece portano abiti “grigio antracite e viola, blu che sembrano quasi neri e neri così scuri da sembrare notti senza luna”. [9]
Capitoli che si svolgono a Braavos
- Il banchetto dei corvi: Capitolo 6, Arya I
- Il banchetto dei corvi: Capitolo 22, Arya II
- Il banchetto dei corvi: Capitolo 26, Samwell III
- Il banchetto dei corvi: Capitolo 34, La gatta dei canali (Arya III)
- La danza dei draghi: Capitolo 45, La fanciulla cieca (Arya I)
- La danza dei draghi: Capitolo 64, La fanciulla dal volto spezzato (Arya II)
Personalità legate a Braavos
Personaggi originari di Braavos
- Betharios, moglie di Symond Frey.
- Mero, capitano dei Secondi Figli.
- Noho Dimittis, emisarrio della Banca di Ferro mandato da Cersei Lannister.
- Syrio Forel, spadaccino insegnante di Arya Stark.
- Tycho Nestoris, emissario della Banca di Ferro mandato da Stannis Baratheon.
Personaggi che hanno vissuto o visitato Braavos
- Jaqen H'ghar, in quanto membro degli Uomini senza Volto, potrebbe aver vissuto a Braavos.
- Arya Stark, dopo aver lasciato il Continente Occidentale, si stabilisce a Braavos.
- Samwell Tarly, Gilly, Maestro Aemon e Dareon si fermano a Braavos durante il viaggio dal Forte Orientale a Vecchia Città.
Fonti e note
- ↑ Lo scontro dei re, Capitolo 41, Tyrion.
- ↑ La danza dei draghi, Mappa delle Città Libere
- ↑ 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 3,6 3,7 3,8 Il banchetto dei corvi, Capitolo 6, Arya.
- ↑ 4,0 4,1 4,2 4,3 4,4 Il banchetto dei corvi, Capitolo 34, La Gatta dei Canali.
- ↑ La danza dei draghi, Capitolo 16, Daenerys.
- ↑ Lo scontro dei re, Capitolo 13, Jon.
- ↑ La danza dei draghi, Capitolo 1, Tyrion.
- ↑ Il gioco del trono, Capitolo 41, Jon.
- ↑ 9,0 9,1 9,2 Il banchetto dei corvi, Capitolo 26, Samwell.
- ↑ 10,0 10,1 10,2 10,3 Il banchetto dei corvi, Capitolo 22, Arya.
- ↑ La danza dei draghi, Capitolo 6, L'Uomo del Mercante (Quentyn I).
- ↑ Il gioco del trono, Capitolo 20, Eddard.
- ↑ La danza dei draghi, Capitolo 44, Jon.
Mappa delle seconde lingue più parlate nei paesi europei
Gaelico in Irlanda (Gl)
Catalano in Spagna (Ct)
Tedesco in Francia (Ge)
Seconde lingue di minoranze immigrate in Gran Bretagna (Sa)
Frisone in Olanda (Fs)
Inglese in Danimarca (En)
Turco in Germania (Tu)
Francese in Svizzera (Fr)
Dialetti regionali in Italia (Rd)
Turco in Austria (Tu)
Slovacco nella Rep. Ceca (Sl.)
Ungherese nella Rep. Slovacca (Hu)
Serbo in Croazia e Montenegro (Sr)
Greco in Albania (Gk)
Turco in Grecia e Bulgaria (Tu)
Ungherese in Romania (Hu)
Romeno in Moldavia (Ro)
Russo in Ucraina (Rs)
Polacco in Bielorussia (Po)
Russo in Lituania, Lettonia ed Estonia (Ru)
Finnico in Svezia (Fi)
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