Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
sabato 15 febbraio 2014
Vanessa Redgrave, Joely Richardson e Daisy Bevan: nonna, figlia e nipote.
Raramente il talento, la classe, lo charme si trasmettono di madre in figlia, specie nel mondo dello spettacolo, ma la dinastia dei Redgrave-Richardson-Bevan costituisce una rara eccezione a questa regola.
Daisy Bevan (nata nel 1992) è figlia di Joely Richardson (nata nel 1965) a sua volta figlia della grandissima Vanessa Redgrave (nata nel 1937). A sua volta la Redgrave era figlia di due attori teatrali britannici.
Vanessa Redgrave ha avuto dal primo marito, l'attore Tony Richardson, anche un'altra figlia, Natasha (1963-2009).
La madre di Vanessa, l'attrice Rachel Kempson (1910-2003) era molto legata alla figlia, alle nipoti e alla pronipote.
Natasha era sposata con l'attore Liam Neeson.
Natasha è morta tragicamente a soli 45 anni a causa di un incidente sciistico, che le provocò una emorragia cerebrale.
La morte di Natasha ha segnato profondamente la vita di Vanessa Redgrave e quella di Joely Richardson e di Daisy Bevan.
Nelle foto qui sotto vediamo la famiglia Redgrave ai funerali di Natasha Richardson.
La Redgrave è sposata con l'attore italiano Franco Nero, dal quale ha avuto un figlio, Carlo, nato nel 1969.
La relazione tra la Redgrave e Franco Nero dura ormai da cinquant'anni.
Vanessa e Joely hanno recitato insieme nel film "Anonymous", interpretando il ruolo della regina Elisabetta I Tudor, da anziana e da giovane.
Sia Vanessa che Joely hanno spesso interpretato il ruolo di regine.
Vanessa interpretò la zarina Sofia nello sceneggiato "Pietro il Grande", mentre Joely ha interpretato il ruolo di Maria Antonietta ne "L'intrigo della collana" ...
...e di Catherine Parr, sesta moglie di Enrico VIII ne "I Tudor".
Parlare in pubblico: i segreti per farlo con successo
Gli esperti concordano: parlare in pubblico con successo è una qualità che può far decollare o sprofondare una carriera. Molto spesso, i realtà, le migliori presentazioni sono quelle in cui non sembra di assistere a una presentazione. Quali sono i trucchi del mestiere? Business Insider ne ha raccolti alcuni, perché la premessa è che pochi nascono bravi oratori, ma quasi tutti hanno la possibilità di diventarlo.
Il primo suggerimento: sottolineate chi siete. Anche se nella maggior parte delle conferenze, sarete stati presentati, aggiungere informazioni personali è un modo per accendere l’attenzione. Bastano solo una o due frasi per spiegare in che modo la vostra esperienza è importante e per quali ragioni siete la persona giusta per raccontarlo.Secondo: fatevi trovare. Un sacco di proiezioni terminano con una slide che riporta il nome dell'esperto, il sito internet, l’indirizzo email o l’account di Twitter. Di solito, però, l’immagine resta in visione per un tempo troppo breve. Meglio, proiettarla all’inizio, mentre vi presentate. Terzo: condividete una storia. La gente, infatti, ama le storie. Quando volete spiegare qualcosa, provate a tradurlo con un aneddoto o anche con una barzelletta. Se la storia vi riguarda, è perfetto. Se la storia è anche divertente, tanto meglio. Ricordatevi che è possibile informare e intrattenere allo stesso tempo. Senza contare che se le persone si divertono, sono portate ad ascoltare più volentieri.
Quarto: ricordate che gli oratori più efficaci e di maggior successo sono quelli che sanno conquistare il cuore dei propri interlocutori. Organizzare una buona presentazione richiede del tempo, ma diventa uno spreco di energie se rimane una distanza fra chi parla e chi ascolta. A questo proposito, il quinto suggerimento riguarda strategie per entrare in contatto con chi vi ascolta. Un modo per farlo è guardare il pubblico il più a lungo possibile, prima di iniziare a parlare. Anche cercare di stabilire il maggior numero di contatti visivi aiuta. Se la platea è numerosa, fermate lentamente lo sguardo su alcune file e sorridete, questo darà a molti dei presenti la sensazione di un gesto diretto specificamente a sé.
Sesto: usate slide e presentazioni in PowerPoint solo per sottolineare i concetti chiave del vostro intervento. Ma soprattutto, evitate nel modo più assoluto di leggere le slide ad alta voce: chi vi ascolta è perfettamente in grado di leggere da solo.
Settimo: rispettate i tempi. State prendendo in prestito il tempo di chi vi ascolta, quindi se vi sono stati assegnati trenta minuti, non sforate. Un intervento più breve, ma puntuale lascia spazio alle domande e le domande non mancheranno, soprattutto se la presentazione è stata interessante. Ottavo: sentitevi liberi di ripetere e sottolineare quello che ritenete importante. In media, la gente ascolta il 30% di quello che dice un oratore, perché impegnata nel cercare di inserire i concetti nella cornice del proprio pensiero e della propria esperienza. Cercate, dunque, di organizzare le informazioni in modo facilmente comprensibile e utile. Infine, date a chi vi ascolta qualcosa da portare a casa. L’informazione, infatti, va bene, ma aggiungete indicazioni tangibili su come mettere in pratica almeno un’idea!
Gli Arcani Supremi. Capitolo 87. Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear
<<Marigold di Gothian, questo nome non mi è nuovo>> disse lady Edith con un tono quasi distratto.
Robert intervenne:
<<Marigold è il nome di un fiore giallo che ho visto nel vostro giardino... Gothian invece... >>
Si fermò. Gothian era un argomento tabù.
India Stoker si limitò ad accennare quanto era stato concordato:
<<Il castello di Gothian è qualcosa che va oltre alla normale condizione umana. Ciò che accadrà in quel luogo, è meglio che resti segreto>>
Non c'è frase che susciti maggiore curiosità di quella che impone il segreto su qualcosa.
Lady Edith era completamente avvinta da quella curiosità:
<<Gothian... è un nome evocativo, ricorda i castelli neogotici, come il mio, e i romanzi gotici... la letteratura del terrore... fantasmi... vampiri... il tuo bisnonno, Bram Stoker, ne sapeva qualcosa>>
India sorrise:
<<La famiglia Stoker ha mantenuto viva quella tradizione. Vorrei potervi dire di più, lady Edith, ma sono vincolata al voto del silentium. Non avrete altre informazioni, vi ho detto anche troppo!>>
La nobildonna scrollò le spalle:
<<Verrò a saperlo comunque, non illuderti. La nostra storia non finisce qui. Hollow Beach è ancora piena di misteri irrisolti. Gli Iniziati non saranno tutti d'accordo con il tuo operato. Ci sono ancora molte domande a cui nemmeno tu sapresti dare risposta. Perché credi che l'ultimo Varco abbia resistito proprio qui, ad Hollow Beach, tra tutti i posti del mondo?>>
<<Non lo so, magari un giorno ci scriverò sopra un romanzo intitolato "Mistero ad Hollow Beach" e magari avrò anche successo, visto che sono la pronipote di Bram Stoker>>
India sapeva che l'ironia non avrebbe fermato quella strega di lady Edith.
La baronessa infatti assunse un'espressione grave:
<<Stai commettendo lo stesso errore di Vivien. Credi che le cose si possano risolvere facilmente, ma non è così. Una forza oscura si è impossessata di questo luogo e sono certa che si tratti di uno dei Grandi Anziani che non ha accettato il Patto. Il Varco non è chiuso... attende solo il suo momento, il momento dell'invasione. Il Male è già penetrato in questi luoghi, sta mietendo vittime da decenni. E' una forza che non scende a compromessi... nessun Patto la vincolerà mai... >>
India cercò di deviare il discorso:
<<Se ti riferisci a Marigold di Gothian...>>
<<Non è solo lei! Gothian è soltanto una parte di quel Male! Ma c'è qualcosa di ancora più terribile, di ancora più ripugnante e tu lo sai, tu l'hai visto India... ma quello che non hai visto è che quella forza ha già iniziato la sua opera. Tu sai anche come si chiama, lo sa anche Robert, non è un segreto... molto era già stato scritto, al riguardo, nel Necronomicon. Vivien è fuggita quando se n'è accorta. Fuggirete anche voi? Lascerete soltanto me a presidiare il fortino di Hollow Beach?>>
Come sarà il Regno Unito nel 2100? Mappa delle zone allagate.
Stando alle previsioni catastrofiche sul costante innalzamento del livello del mare, ecco cosa resterebbe delle isole britanniche tra un secolo... in pratica un arcipelago di isolette dove l'unica città non sommersa sarebbe Birmingham... di Londra forse sarebbe visibile solo la cima del Big Ben, almeno stando a questa mappa!
E alla fine Harry si tagliò la barba e William perse tutti i capelli
Ecco i due figli del Principe di Galles e della compianta principessa Diana Spencer mentre aiutano la popolazione colpita dalla recente alluvione del Somerset, creando argini con sacchi di sabbia.
Alla fine Harry ha ceduto alle pressioni della nonna Elisabetta II e si è dovuto tagliare la barba... mentre la pelata di William è sempre più preoccupante...
Abc degli ideogrammi cinesi e giapponesi
L’alfabeto italiano ha ventuno lettere (più altre cinque “straniere”), tutte con una forma chiara e definita. Certo, varia dalla grafia più o meno buona delle persone, ma le cose restano nella sostanza le stesse. Sono 21+5, e basta.
Se invece diamo un’occhiata al cinese, ci troviamo di fronte a qualcosa di molto diverso: ci sono circa 20mila caratteri (e parliamo solo del cinese moderno). Conoscerne duemila significa avere un possesso di base della lingua; con quattromila si diventa persone istruite. Si parla, insomma, di cifre altissime per chi è abituato a quasi trenta caratteri di una lingua.
La differenza sostanziale tra le due cose è nota: i caratteri italiani indicano ciascuno un suono, e coprono quasi tutti i fonemi della lingua, che non sono molti. I caratteri cinesi invece sono ideogrammi, indicano cioè un concetto, e per questo sono tantissimi. Come si può fare per memorizzarli in modo semplice e veloce? Non si può, naturalmente. Ma Shao Lan Hsueh, imprenditrice e programmatrice londinese ha provato a dare una mano a chi ci prova, inventando un nuovo modo di insegnare i caratteri cinesi: è il progetto Chineasy.
L’idea è di utilizzare dei poster comprensibili e dalla grafica minimalista come strumento per l’insegnamento, ognuno di loro ritrae un ideogramma cinese raffigurando anche il suo significato. Non è chiaro? Guardate qui sotto il video e la tabella sopra.
Inoltre un sito (con relativa app) vi può aiutare. Si chiama Skritter e vi permetterà di fare esercizio manuale (ricalcando i segni grafici) e mnemonico. Agli autori l’idea venne - raccontano - attorno alle 3 di notte in un dormitorio di Pechino. Nick Winter, uno dei fondatori, era alla sua prima visita in Cina, si sentiva poco bene, aveva un forte arretrato di sonno e stava rimuginando su quanto poco, in realtà, conoscesse il cinese. Uno dei suoi compagni di stanza giocava ininterrottamente ai videogiochi e fu così che gli si accese la lampadina. Di ritorno negli Stati Uniti coinvolse alcuni amici (tra cui il suo compagno di stanza) per questo progetto: scrivere un programma per fa imparare gli ideogrammi in modo divertente. Il programma è gratis per una settimana, poi costa 14,99 euro al mese (con sconti per periodi di uso lungo e per lescuole). Iniziate pure lo studio, cliccando qui: skritter.com.
Inoltre un sito (con relativa app) vi può aiutare. Si chiama Skritter e vi permetterà di fare esercizio manuale (ricalcando i segni grafici) e mnemonico. Agli autori l’idea venne - raccontano - attorno alle 3 di notte in un dormitorio di Pechino. Nick Winter, uno dei fondatori, era alla sua prima visita in Cina, si sentiva poco bene, aveva un forte arretrato di sonno e stava rimuginando su quanto poco, in realtà, conoscesse il cinese. Uno dei suoi compagni di stanza giocava ininterrottamente ai videogiochi e fu così che gli si accese la lampadina. Di ritorno negli Stati Uniti coinvolse alcuni amici (tra cui il suo compagno di stanza) per questo progetto: scrivere un programma per fa imparare gli ideogrammi in modo divertente. Il programma è gratis per una settimana, poi costa 14,99 euro al mese (con sconti per periodi di uso lungo e per lescuole). Iniziate pure lo studio, cliccando qui: skritter.com.
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