Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
domenica 17 marzo 2013
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 1. La madre e la sorella.
Lilieth Vorkidian era rimasta sola. Il suo primo marito, Masrek Eclionner, da cui aveva avuto il figlio Marvin, era morto da tempo. Il suo secondo marito, Vyghar di Linthael, da cui aveva avuto la figlia Helena, aveva divorziato da lei anni prima, quando Marvin aveva preteso che Helena fosse allevata da lui presso il castello di Gothian.
Ho ancora due figli, ma è come se non li avessi.
Entrambi erano cresciuti lontano da lei.
Per il primo fu colpa mia, ma per la seconda no... Marvin mi imponeva di risiedere a Gothian, ma io in quel luogo non potevo rimanere.
Non aveva mai perdonato il primogenito per averla costretta a scegliere se rimanere a Gothian con la secondogenita, Helena, o vivere a Caemlyn come reggente dei Keltar, ma lasciando la bambina presso il tetro castello che Marvin aveva scelto come capitale del suo impero.
Ho scelto Caemlyn, e ho perso tutta la mia famiglia.
Sua figlia era dunque cresciuta a Gothian, per ordine di Marvin.
Avrei dovuto rinnegarlo già in quell'occasione, ma se volevo rivedere Helena, dovevo mantenere almeno formalmente un legame.
Helena però era cresciuta considerando Marvin come un padre ed Ellis Eclionner come una madre.
Non c'è da meravigliarsi se, con due educatori del genere, sia diventata una strega.
Ufficialmente Helena non era una strega, ma una Sacerdotessa di Rango Segreto. Spesso però, dietro a queste formule, si nascondevano pratiche di magia nera.
Appena Lilieth aveva visto sua figlia, dopo l'iniziazione agli Arcani Supremi, si era resa conto che in lei si era insinuato il male.
Ricordò quel colloquio che aveva posto fine ai loro rapporti.
<<Te lo leggo negli occhi, Helena. Tu hai evocato Eclion l'Oscuro!>>
La figlia si era subito irrigidita:
<<Mi accusi senza conoscermi? E' questo il tuo affetto materno?>>
Lilieth sentiva, anche dal tono di voce, le prove evidenti della possessione demoniaca.
<<Un esorcismo potrebbe ancora salvarti>>
Helena si arrabbiò:
<<Un esorcismo! Tu demonizzi la mia personalità! Giudichi senza sapere, senza capire... torni qui con la mente piena di pregiudizi. Chi ti mette in testa queste cose? Chi sussurra al tuo orecchio?>>
Lilieth era stata messa in guardia da molti sacerdoti dei Lathear e da molti druidi.
<<Io sono una sacerdotessa di Ulien, e non ho bisogno che siano altri ad indicarmi quello che posso, constatare da sola, con i miei occhi, in questo momento!>>
A quel punto era entrato in scena Marvin e la situazione era precipitata.
<<Noi siamo creature a metà strada tra il bene e il male, come lo sono tutti gli altri, compresa te! Solo che noi abbiamo visto che c'è qualcosa, al di là del bene e del male>>
Lilieth gli rise in faccia:
<<Così parlò Zarathustra! Vero? Tu citi un filosofo che ha fatto una brutta fine!>>
Per un attimo lo spettro di Nietsche aleggiò su di loro, folle nel suo luminoso buio.
Marvin conosceva a sufficienza sua madre per sapere quando parlava in codice:
<<La nascita della tragedia ha sempre inizio così, dal conflitto tra elementi inconciliabili. E' questo che vuoi?>>
Lilieth capì che in fondo avrebbe voluto uscire vincitrice da quel conflitto:
<<E' qualcosa mi tenta, ma non ti lascerò fingere il ruolo di martire. Non hai più diritto di essere annunciato con la formula "Ecce homo". Tu non sei più umano, ti sei spinto troppo oltre!>>
Per Marvin quella frase, seppur prevista da tempo, era stata comunque dolorosa, perché era venuta da colei che lo aveva messo al mondo:
<<Oltre, tu dici. Un Oltreuomo o un Superuomo? A volte mi sembra di essere ancora umano, troppo umano. La gaia scienza che mi condanna, per mezzo delle tue parole, non tiene conto della genealogia della morale. Se io sono così, è principalmente per causa tua>>
Lilieth era rimasta profondamente scossa da quell'accusa, espressa in codice, con tanto di citazioni.
<<Tu sei pazzo! E vuoi condurre nella tua pazzia anche tua sorella!>>
Marvin si infuriò:
<<Non hai alcun diritto di giudicare ciò che non comprendi! La mia visione e quella di mia sorella sono andate oltre gli Arcani Supremi, nel luogo dove tu e tutti gli altri sacerdoti non potete vedere. Alcuni lo chiamano Kralizec, altri Ragnarok, altri ancora Armaggedon, ma è qualcosa di diverso, qualcosa che, almeno per il momento, deve rimanere segreto>>
Lilieth non aveva accettato quella spiegazione:
<<Tu giustifichi ogni tuo misfatto dietro le profezie! Ma il male è sempre male, anche se lo fanno tutti!>>
Marvin aveva il volto addolorato di chi aveva vissuto quella scena infinite volte e aveva fatto di tutto per evitarla.
<<Madre, tu non mi lasci altra scelta che escluderti dalla mia vita e da quella di mia sorella. Sarai scortata fino alla casa dei Vorkidian, a Keltar-Senia, e lì rimarrai, agli arresti domiciliari, sotto il controllo delle mie guardie, a meditare sui tuoi errori, fintanto che lo riterrò opportuno>>
Cast
Alice Krige (lady Jessica Atreides) - the hon. lady Lilieth Vorkidian di Linthael, contessa di Keltar-Senia
Diane Kruger (Elena di Troia, regina di Sparta) - principessa Helena Eclionner Vorkidian
Jon Snow - Imperatore-Profeta Marvin Eclionner Vorkidian
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