Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
domenica 15 febbraio 2015
Estgot. Capitolo 26. Svelati gli Arcani (e la verità su Jessica Burke-Roche)
<<Arcano, dal latino arcanus= nascosto, derivato di arca=scrigno, indica ciò che è tenuto segreto, che non può essere conosciuto, e che dunque è oggetto di mistero. Gli Arcani Supremi sono dunque i più grandi segreti e misteri dell'universo, la cui conoscenza è riservata soltanto ad una ristrettissima elite di Iniziati, di cui io, Ivan Kaspar, ho l'onore di far parte>>
Questa premessa etimologica e semantica non aggiungeva gran che a quanto Roman Waldemar già aveva potuto intuire riguardo alla natura esoterica delle conoscenze iniziatiche.
<<Voi Iniziati, dunque, ritenete di conoscere la Verità con la V maiuscola?>>
La domanda era stata formulata in modo volutamente provocatorio, ma l'Iniziato di Estgot non parve aversene a male:
<<Ne abbiamo una conoscenza incompleta e discontinua, ma ne possediamo un'intuizione pura che illumina le nostre vite>>
Waldemar era esasperato dalle perifrasi criptiche con cui gli Iniziati difendevano i loro segreti:
<<Mi può fare un esempio chiarificatore?>>
Kaspar annuì e incominciò a parlare con un tono quasi professorale:
<<Prendiamo il Tempo cronologico. Cos'è il Tempo? La dimensione nella quale si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi. Ma attenzione! Noi non percepiamo il tempo, percepiamo il cambiamento, che è ciò che ci permette di distinguere il momento attuale dal passato.
Dunque l'unica cosa che conta è il cambiamento reale che abolisce lo stato di cose del presente>>
Waldemar era ancora più confuso di prima:
<<E quale verità si può trarre da questo modo di vedere le cose?>>
Kaspar sorrise:
<<Che non possediamo niente di più dell'attimo presente, per dedicare tutto il nostro essere alla sacra presenza umana che condividiamo e onoriamo>>
Il governatore si stupì:
<<Considerate "sacra" la presenza umana e poi usate gli uomini come un mezzo?>>
L'Iniziato gli rivolse uno sguardo di condiscendenza:
<<Un mezzo per arrivare ad un'umanità superiore! La presenza umana è sacra solo in potenza, in quanto Punto Omega dell'evoluzione. Capisce di cosa sto parlando?>>
Waldemar non ci capiva gran che, ma azzardò un'ipotesi:
<<E' forse la teologia evoluzionistica di Teilhard de Chardin?>>
Kaspar approvò con evidente soddisfazione:
<<Precisamente! Il Punto Omega è il concetto base che ispira il nostro Programma Genetico: l'evoluzione massima dell'Uomo che diventa Dio>>
Waldemar era disgustato:
<<Questo è puro delirio>>
Kaspar scosse il capo:
<<Noi crediamo nel Secondo Avvento, ed io ho l'onore di svolgere il ruolo del Battista che disse: Io vi battezzo in acqua per il ravvedimento, ma Colui che viene dopo di me è più forte di me: egli vi battezzerà in Spirito Santo e Fuoco>>
Waldemar si sentì avvampare da un calore interno.
<<Vorrebbe farmi credere che gli Arcani Supremi si ispirano al Vangelo? Non trovo alcuna affinità tra il vostro programma di eugenetica e gli insegnamenti di Cristo>>
L'Iniziato lo fissò con solennità:
<<Il Vangelo è stato frainteso. La Vita Eterna che ci viene promessa è qualcosa che noi Iniziati stiamo per realizzare in questo universo. Così vanno intese le parole dell'Evangelista: "Chi crede in me, anche se morto, vivrà. Chi vive e crede in me, non morirà in eterno">>
Waldemar ne aveva abbastanza:
<<Lei è pazzo>>
L'Iniziato non si scompose:
<<Io posso donarle la Vita Eterna, lord Waldemar, ma posso anche scagliare contro di lei il Potere delle Tempeste. Non le conviene usare questo tono con me>>
Waldemar scattò in piedi ed esclamò ad alta voce:
<<E a lei non conviene minacciarmi! Sono troppo prezioso da vivo, per gli Iniziati!>>
Questo alterco suscitò l'apprensione di Jessica, che entrò nella stanza con aria allarmata:
<<Che sta succedendo?>>
Kaspar si alzò a sua volta e, nel dirigersi verso l'uscita, le fece un cenno:
<<Jessica, spiega a lord Waldemar i motivi per cui qualsiasi suo tentativo di fuga o di denuncia sarebbe destinato a fallire>>
Lei si rivolse a Waldemar con sguardo implorante.
<<Roman, la provincia di Estgot è controllata per metà dalla Massoneria e per metà dagli Iniziati. Non esiste via d'uscita senza il loro permesso. Si sono accordati nel sostenere il Programma Genetico. Siamo entrambi in loro ostaggio>>
Lui si bloccò improvvisamente:
<<Ma la tua famiglia è proprietaria di questo maniero ed è ai vertici del Serpente Rosso!>>
Jessica abbassò gli occhi e parve improvvisamente molto fragile:
<<Sì, ma io nella famiglia Burke-Roche non conto niente>>
Waldemar fece segno di no con l'indice:
<<Ti sbagli! Tu possiedi, nelle tue cellule, il DNA tanto caro al loro programma genetico. Puoi ribellarti alla loro tirannia!>>
Lei era quasi in lacrime:
<<Credi che non ci abbia provato? Guarda le conseguenze!>> e si indicò le cicatrici sul volto e sul collo <<La verità, Roman, è che io sono "sostituibile">>
Waldemar rimase di sasso:
<<Cosa intendi dire? Hai forse una gemella segreta?>>
Jessica rispose con un filo di voce:
<<Gemella non è la parola giusta, anche se ci va molto vicino. Loro sono esperti di ingegneria genetica e hanno scoperto le tecniche della clonazione umana.
Io non sono l'unica Jessica Burke-Roche, e nemmeno quella originale.
Io sono solo un clone>>
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