Conti d'Angiò (930-1360)
Furono conti della prima casa
d'Angiò:
Seconda casa d'Angiò: i Plantageneti
Il ramo maschile dei discendenti di Ingelger (prima casa d'Angiò) si esaurì con la morte di Goffredo II d'Angiò nel 1060, senza eredi (secondo la Chronica de Gesta Consulum Andegavorum, Chroniques d'Anjou Goffredo II Martello, nel 1060, essendo ammalato, abbandonò i suoi titoli lasciandoli ai nipoti, il conte di Gâtinais, Goffredo III il Barbuto e suo fratello, Folco IV "il Rissoso"[7]) per cui la contea passò ad un ramo femminile (seconda casa d'Angiò), infatti i due successori di Goffredo II erano figli di una delle sue sorelle: Ermengarda d'Angiò (1018-1076) che aveva sposato Godfrey II († 1043/5), conte di Gâtinais:
·
1060-1068: Goffredo III "il
Barbuto", nipote di Folco III Nerra o "il Nero" (morto dopo il 1096 spodestato dal
fratello)
·
1109-1129: Folco V "il Giovane", figlio del
precedente (nato nel 1090 circa), fu anche
conte del Maine, poi anche re di Gerusalemme (dal 1131 fino alla
morte), in seguito al secondo matrimonio con Melisenda, figlia del
predecessore Baldovino II. Nel 1129, abdicò le due contee
al figlio, Goffredo. Morì nel 1143.
·
1129-1151: Goffredo V il Bello, figlio del precedente, detto “Il
Plantageneto” a causa di uno degli stemmi di famiglia dove erano presenti "piante di ginestra" che però, stando ad un ritratto dello stesso Goffredo, erano probabilmente dei “fleurs de lys” (i "gigli di
Francia") dorati, che ricordavano i fiori della ginestra (anche se va ricordato che lo stemma principale dell'Angiò, all'epoca, era ancora quello con leoni dorati rampanti su campo blu).
Dopo Goffredo V la dinastia viene
ricordata col nome di Plantageneti ed i discendenti
di Goffredo V divennero Sovrani d'Inghilterra e continuarono
ad annoverare la contea d'Angiò fra i loro domini fino a che, all'inizio
del XIII secolo, il regno di Francia non lo riportò sotto il proprio
controllo.
1151-1203 Plantageneti
(Enrico II d’Inghilterra, Riccardo Cuor di Leone, Arturo di Bretagna)
Terza casa d’Angiò (1219-1360): gli Angioini-Capetingi e gli Angiò-Valois )
Stemma degli Angioini Capetingi, conti d'Angiò e di Provenza e re di Napoli
Linea seniore, o Capetingi-Angiò,
deriva dal primo conte:
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1246-1285: Carlo I d'Angiò (nato nel 1226) Angiò di
Napoli; egli corse in soccorso del papa contro gli Hohenstaufen e
li scacciò dall'Italia meridionale, che gli venne concessa in vassallaggio, ottenne così il regno di Sicilia(nel 1266), ma l'isola fu persa
nel 1282 in seguito alla rivolta dei vespri siciliani, perciò Carlo I rimase solo Re di Napoli, e divenne successivamente anche re di Albania, re di Gerusalemme e Principe di Acaia e,
inoltre, conte di Provenza per il suo
matrimonio con Beatrice di Provenza.
·
1285-1309: Carlo II d'Angiò, detto "lo Zoppo" (nato
nel 1254 e morto nel 1309) Angiò di
Napoli , figlio del precedente. al figlio Roberto I, il Saggio (1277 - 1343) consegnò il Regno di Napoli, che, dopo la prematura morte del
figlio Carlo nel 1328, andò a Giovanna I, figlia di
quest'ultimo; morta Giovanna nel 1382 senza eredi, il
trono di Napoli passò al collaterale ramo di Durazzo. Dai restanti figli di Carlo II d'Angiò
discesero ben altri tre rami della dinastia:
·
Gli Angiò d'Ungheria: il figlio maschio primogenito Carlo Martello (nato nel 1271) divenne re di Ungheria dopo la morte del fratello della
moglie, il re Ladislao IV d'Ungheria. Il ramo si estinse
con Maria, sposa di Sigismondo di
Lussemburgo nel 1385.
·
Gli Angiò di Taranto: il figlio Filippo (nato nel 1278) fu creato principe di Taranto; il ramo, dopo essere
arrivato a governare l'Impero latino d'Oriente, si estinse con la morte senza eredi
di Filippo II, principe di Taranto
nel 1373. Luigi di Taranto divenne re consorte di Napoli
sposando sua cugina, la Regina Giovanna I, ma non ebbero figli che succedessero
loro
·
Gli Angiò di Durazzo: al figlio Giovanni venne attribuito
il titolo di duca di Durazzo e il suo pronipote, Carlo di Durazzo, salì al trono di
Napoli nel 1381 con il nome di Carlo III. Il ramo si estinse
dopo la morte dei figli di Carlo III, Ladislao di Durazzo (nel 1414) e poi Giovanna II di Napoli (nel 1435).
Linea juniore o Angiò-Valois (1299-1360, Carlo II, re
Filippo VI, re Giovanni II il Buono)
Lo stemma utilizzato dagli Angiò-Valois fu quello della contea di Valois, bordato di rosso.
Lo stemma utilizzato dagli Angiò-Valois fu quello della contea di Valois, bordato di rosso.
Nel 1290, la contea di Angiò
entrò a far parte della dote della figlia
di Carlo II, Margherita d'Angiò (nata nel 1273 e morta
nel 1299), e passò
quindi per matrimonio a Carlo di
Valois (1270 -1325), figlio terzogenito
del re di Francia Filippo III, che nel 1297 divenne perciò
conte di Angiò.
Carlo di Valois, conte d’Angiò, fu elevato a Pari
di Francia nel 1297.
Il figlio di costoro, Filippo di Valois (nato nel 1293 e morto
nel 1350), ereditò la contea alla morte del padre e nel 1328, divenne re di Francia con il nome di Filippo VI, ricongiungendo l'Angiò alla corona.
Suo figlio, il re Giovanni II il Buono (nato nel 1319 e morto nel 1364) diede al proprio figlio cadetto Luigi il titolo di
duca d'Angiò nel 1360, trasformando la
contea in ducato e dando così vita ad una
nuova dinastia angioina il cui blasone
portava: "azzurro con tre gigli d'oro
posati i file da due e uno, bordato scarlatto".
Duchi d'Angiò (1356 – presente)
Lo stemma dei duchi, con tre gigli dorati di Francia su campo blu, bordato di rosso, è divenuto poi quello canonico dell'attuale provincia d'Anjou.
Lo stemma dei duchi, con tre gigli dorati di Francia su campo blu, bordato di rosso, è divenuto poi quello canonico dell'attuale provincia d'Anjou.
Angiò-Valois (Luigi I, Luigi II, Luigi III,
Renato, Carlo di Provenza)
Nel 1356 il re Giovanni II di Francia,
detentore del titolo comitale d'Angiò , lo elevò a Ducato e nel 1360 lo
trasmise in eredità al figlio secondogenito Luigi I
d'Angiò-Valois (Vincennes, 23 luglio 1339 – Bisceglie, 20 settembre 1384), già conte del Maine, duca di Turenna, conte di Provenza e di Forcalquier.
Dopo qualche anno la regina Giovanna I di Napoli, degli Angioini partenopei,
rimase senza eredi legittimi e, nonostante avesse parenti più prossimi, adottò Luigi d'Angiò come erede: ciò
diede avvio ad una guerra tra le due
linee angioine, quella di Durazzo (i
parenti più prossimi di Giovanna I) e quelli francesi. I primi dapprima
vinsero, ma i francesi, guidati dal nuovo duca Luigi II d'Angiò dalla loro base in
Provenza tennero Napoli dal 1389 al 1399.
Nel
1435 gli Angioini di Napoli, in ogni ramo, si estinsero,
lasciando unici pretendenti i duchi d'Angiò dei Valois, ma nel 1442 Napoli ed il regno vennero conquistati da Alfonso
V d'Aragona.
Renato, ultimo duca della linea diretta, morì nel 1480.
l titolo passò a Carlo di Valois-Angouleme, (1459 – 1 gennaio 1496) conte di Provenza e Duca d’Angiò .
La contea di Provenza, di cui sotto vediamo lo stemma, fu spesso detenuta dai conti d'Angiò
l titolo passò a Carlo di Valois-Angouleme, (1459 – 1 gennaio 1496) conte di Provenza e Duca d’Angiò .
La contea di Provenza, di cui sotto vediamo lo stemma, fu spesso detenuta dai conti d'Angiò
Le pretese alla corona napoletana da parte degli eredi angioini
continuarono nei secoli successivi tramite la Casa di
Lorena, che discendeva dalla figlia maggiore del duca Renato, Iolanda d'Angiò, soprattutto durante la guerra del 1551 contro
gli Asburgo, quando il duca Francesco I di Guisa, membro di un ramo cadetto dei Lorena, tentò
senza successo di conquistare il regno.
Quando però Francesco di Valois-Angouleme, figlio di Carlo,
divenne Francesco I di Francia, nel
1515, attribuì a sua madre Luisa di
Savoia il titolo di Duchessa d’Angiò (seconda creazione).
La terza creazione si
ebbe nel 1556 quando Carlo IX nominò
Duca di Angiò suo fratello Enrico di Valois-Angouleme, già duca di Orleans.
La quarta creazione si
ebbe nel1576 quando il precedente duca, divenuto re Enrico III, conferì il
titolo a suo fratello Francesco Ercole
di Valois-Angouleme, già duca d'Alençon, morto nel 1584
Nel 1589 salì al trono Enrico IV di Borbone,
che nel 1608 nominò duca di Angiò (quinta creazione), il suo secondogenito
Gastone di Borbone, futuro duca d'Orléans (1608-1660).
Nel
1640, Luigi XIII nominò Duca di Angiò (sesta creazione) il secondogenito Filippo, futuro duca d'Orléans (1640-1701) e capostipite dei Borbone-Orleans.
In seguito il ducato di Angiò fu appannaggio di
diversi principi, tra cui i gli infanti del re Luigi XIV , Filippo
(1668-1671) e Luigi Francesco (1672-1672), Filippo
d'Angiò, nipote di Luigi XIV, futuro re di Spagna con il nome di Filippo V (1700-1746), poi Luigi d'Angiò, futuro re Luigi XV, un figlio infante di Luigi XV (1730-1733).
L’ultimo
ufficiale Duca d’Angiò (dodicesima creazione) fu il futuro re Luigi XVIII, già Conte di Provenza. L’Angiò tornò alla Corona, fino alla caduta
della monarchia legittimista (1830).
Duchi senza creazione legale e pretendenti
al trono di Francia
Dopo il 1830 il titolo venne attribuito ai pretendenti legittimisti al
trono di Francia.
Dopo la
morte di Enrico di Borbone-Francia il 24 agosto 1883 a
rappresentare la linea maschile del ducato rimasero solo i discendenti di Filippo V di Spagna.
I più anziani di questi, i Carlisti , discendenti di Carlo Maria di
Borbone-Spagna (1848-1909) pretendenti al trono di Spagna, divennero anche i più anziani rappresentanti
dei capetingi. Alcuni di loro hanno usato il titolo di duca d'Angiò quale titolo di cortesia.
Con la morte di Alfonso
Carlo l'anzianità di discendenza capetingia passò all'esiliato Alfonso XIII di
Spagna.
Alla morte di Alfonso XIII, i due figli superstiti Giacomo
Enrico e Giovanni (1913-1993, padre di Juan Carlos), divennero rispettivamente
i pretendenti al trono francese e spagnolo.
Secondo i legittimisti francesi, dunque, Giacomo
Enrico era, de jure, il loro re in
quanto discendente da Luigi XIV. Giacomo
adottò quindi il titolo di Duca d'Angiò (accanto a quello di Segovia).
·
Luigi di Borbone-Dampierre
(nato nel 1974), duca di Angiò, figlio del precedente. I legittimisti
lo onorano col nome di Luigi XX.