giovedì 19 febbraio 2015

Estgot. Capitolo 30. Il percorso di Iniziazione di Roman Waldemar



Il mattino seguente Waldemar si svegliò di buon umore, cosa che non gli succedeva da molto tempo, e con la ferma determinazione di ritornare ad essere padrone della propria vita.
Era come se in lui si stesse risvegliando qualcosa che si era assopito dopo le delusioni subite nell'ambito professionale, ma soprattutto dopo il dolore causato dalla morte della donna che amava, Virginia Dracu. 
L'aver scoperto la verità su Virginia e sulle circostanze misteriose della sua scomparsa lo aveva reso combattivo. Era sua intenzione punire coloro che avevano manipolato e poi ucciso quella ragazza che non si era prestata alle loro trame. 
Per farlo però era necessario agire d'astuzia: infiltrarsi tra gli Iniziati e trovare il modo di colpirli dall'interno.
Sentì che quella era la strada da seguire.
Ciò che conta non sono gli eventi. ma il modo in cui si reagisce ad essi.
Ora che incominciava a conoscere la verità dei fatti, sentiva di avere finalmente gli strumenti per reagire in modo adeguato.
Se ritengono così prezioso il mio patrimonio genetico, evidentemente possiedo delle qualità che ancora non hanno avuto modo di manifestarsi. Ma forse il momento è arrivato.
Forse era questo il senso dell'Iniziazione.
Il "dormiente" doveva svegliarsi. 
A suo modo, anche Sidonie gliel'aveva detto.
Metti da parte l'esule. Diventa ciò per cui sei nato.


Seduto alla scrivania del suo grande e lussuoso ufficio, comprendeva per la prima volta di avere un potere contrattuale notevole nei confronti degli Iniziati.
Su questo punto Jessica aveva ragione.
Per loro sono molto più prezioso da vivo. L'Aristocrazia Nera mi vuole al vertice, come successore del Duca di Albany, e il Serpente Rosso vuole sancire un'alleanza matrimoniale tra la mia famiglia e quella dei Burke-Roche. Per il momento farò finta di assecondarli.
Quando Jessica si presentò da lui quella mattina notò il suo cambiamento:
<<Ti vedo più in forma, Roman. Quell'abito gessato a tre pezzi ti dona molto>>
Era uno dei primi complimenti spontaneamente sinceri, da parte di lei, come se finalmente si fosse accorta che lui, oltre ad essere un nobile, era anche un uomo prestante e di notevole fascino.




Era sempre stato elegante e molto curato nell'aspetto fisico, ma nei primi giorni ad Estgot si era lasciato andare, per cui Jessica non aveva ancora potuto apprezzare i suoi look migliori.
Lui si rese conto che fino a quel momento, con Jessica, non aveva lasciato trapelare quasi niente della sua vera personalità, dei suoi gusti, dei suoi lati positivi:
<<E' uno dei miei preferiti, in genere lo indosso nei giorni in cui mi sento più in forze e con maggiore spirito di iniziativa>>
Lei gli sorrise:
<<Iniziativa? La cosa si fa interessante...>>
Waldemar la fissò con sguardo complice:
<<Puoi comunicare a Ivan Kaspar che sto considerando l'ipotesi di sottopormi alla prova di Iniziazione>>
Jessica inarcò le sopracciglia, con stupore e una punta di preoccupazione:
<<E' una prova pericolosa. Non so esattamente in cosa consista, perché non si tratta di un rituale predeterminato, ma credo che comporti anche l'assunzione di pozioni che accentuano le capacità percettive e intuitive, per favorire un processo di autocoscienza>>
Quella era in genere una costante nelle prove iniziatiche:
<<C'è sempre stato questo elemento, sia nelle iniziazioni all'età adulta, sia in quelle per l'ammissione alle sette esoteriche. Spero che in questo caso non si tratti di banali sostanze stupefacenti. Non vi è autocoscienza per quella via, ma solo allucinazione>>



Ne parlava per "sentito dire", dal momento che si era sempre tenuto molto alla larga da qualsiasi tipo di sostanza che potesse alterare il funzionamento della mente o migliorare in modo artificiale le prestazioni atletiche del corpo.
Jessica sembrava invece saperne di più:
<<Più che una droga è un medicinale, anche se mi rendo conto che il confine tra i due concetti è molto vago. L'unica cosa che so è che ha effetto tossico soltanto su coloro che hanno un DNA con elementi diversi da quelli che gli Iniziati vogliono selezionare>>
Waldemar riconobbe in questo le caratteristiche più pericolose che poteva assumere l'eugenetica applicata a teorie di ricerca della perfezione:
<<Mostrano molta disinvoltura con la chimica applicata alla biologia. Molto spesso gli effetti collaterali di un farmaco sono imprevedibili>>
Lei gli rispose in tono confidenziale:
<<Questo vale per la ricerca farmacologica autorizzata. Ma gli Iniziati non fanno i loro test sulle cavie da laboratorio. La loro sperimentazione avviene sempre, direttamente, su esseri umani. E la cosa che più sorprende è che queste cavie umane sono consenzienti, in quanto hanno accettato spontaneamente di sottoporsi all'Iniziazione. 
Ti dico questo solo per farti capire quanto sono potenti gli Iniziati e quanto è grande il desiderio delle persone ambiziose di entrare a far parte della loro società segreta>>
Lui annuì:
<<L'avevo intuito. Ora vedremo cosa saranno disposti ad offrirmi, se supererò la prova!>>
Jessica lo guardò














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