Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
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mercoledì 5 dicembre 2012
Gothian. Capitolo 134. Sephir Eclionner riunisce la Dinastia imperiale.
Il Principe della Corona imperiale, Sephir Eclionner aveva fatto avanzare le sue dieci legioni a marce forzate per poter raggiungere il fronte della guerra, dove l'esercito di suo nipote Marvin, Re dei Keltar e quello dell'altro suo nipote, l'Imperatore Elner XI, erano accampati, in attesa di prendere una decisione definitiva sulle strategie future.
Quando arrivò, nella sera del cinque maggio, trovò ad accoglierlo ciò che rimaneva della sua Dinastia:
la figlia Ellis, Imperatrice vedova, e i nipoti Marvin ed Elner.
Conosceva quello sguardo di Ellis.
Una finta calma che nasconde una determinazione implacabile. Non avrà pace finché non avrà vendicato la morte di Masrek.
Le si avvicinò con una insolita gentilezza.
<<Mi dispiace per quel che è successo, figlia mia. Avrei dovuto essere al fianco di Masrek, e invece...>>
La sua voce era molto dispiaciuta, quasi commossa, il che era incredibile: nessuno aveva mai visto una lacrima sul viso del vecchio Sciancato, che per quarant'anni era stato il terrore dei popoli.
Ellis capì che suo padre aveva perdonato l'incesto tra lei e il suo defunto fratello, e ne fu sollevata:
<<Masrek è caduto da eroe, e come tale noi lo ricorderemo e gli renderemo omaggio per sempre. Ed io comincerò a farlo dedicando ogni mio sforzo nella punizione del suo assassino, il Conte di Gothian! Sono contenta che anche voi siate qui per la stessa ragione, padre>>
Sephir le appoggiò una mano sulla spalla.
Ellis è forte. Sono stato uno sciocco a sottovalutarla fin da quando era bambina. Se solo le avessi dato allora l'affetto che un padre deve a una figlia, forse tra lei e Masrek non...
Interruppe quel pensiero. Ormai non serviva a nulla rivangare il passato.
Si rivolse verso i nipoti.
Marvin gli parve molto cambiato. Era divenuto un uomo, consapevole di essere un re.
<<Complimenti per la vittoria, nipote! Spero che sia la prima di una lunga serie!>>
Riteneva che la vittoria fosse merito principalmente di Marvin, ma per non far ingelosire l'altro nipote, si rivolse immediatamente anche ad Elner, che attendeva col suo solito sguardo cupo.
<<Rivolgo gli stessi complimenti anche a te, Elner, che hai fatto onore al cognome degli Eclionner!>>
Nessuno aveva mai assistito a tanta espansività da parte del vecchio Sephir.
Ne sono meravigliati? Dovrebbero sapere che morte di un figlio stravolge anche i cuori più duri. Chi credeva che io non avessi un cuore, ora dovrà cambiare idea!
La Dinastia non gli era mai parsa così piccola e fragile. Quattro persone, e tutte in procinto di rischiare la vita in guerra.
Se tutti noi dovessimo morire, allora il gioco del Trono si ridurrà ad una contesa tra Marigold, l'Eunuco, e il Pirata, che ha sangue Eclionner nelle vene!
Ma era più probabile che Elner decidesse di tornare a Lathena per riprendersi il trono.
<<Dobbiamo parlare subito in privato. Ci sono decisioni da prendere che non possono essere ulteriormente rimandate>>
Sephir indicò ai familiari la tenda pretoria.
Quando entrarono, lui si sedette a capotavola e rivolse agli altri il suo sguardo penetrante.
<<Per prima cosa vorrei sapere da Elner che intenzioni ha. Verrai con noi al nord, oppure tornerai giù a Lathena?>>
Elner pareva ancora dubbioso:
<<Vorrei seguirvi, ma come dice il motto dei nostri antenati, "Ci deve essere sempre un Eclionner a Lathena". E' mio dovere tornare nella capitale e ricordare a Marigold che è ancora mia moglie!>>
Sephir annuì:
<<D'accordo, ma fai attenzione! Marigold desidera avere un figlio di sangue Eclionner, ma una volta incinta, farà di tutto per eliminarti: non vuole spartire il potere con nessuno. Dicono che abbia fatto arrestare tutti i canonici con l'accusa di eresia: troverai molto odore di bruciato, quando arriverai. E poi la flotta si è ammutinata, i pirati scorrazzano nelle coste, l'Eunuco tesse la sua tela e il Senato vuole dichiararti illegittimo>>
Elner si accigliò riguardo alla questione del Senato:
<<Forse non è stata una buona idea, nonno, quella di far fuori il senatore Fuscivarian: era l'unico che teneva a bada l'opposizione!>>
Il vecchio lo fissò severamente:
<<Quel verme era la causa di tutti i nostri guai! Avrei dovuto toglierlo di mezzo vent'anni fa!>>
Poi si rivolse ad Ellis:
<<E tu, figlia mia, cosa farai?>>
Ellis fece uno sguardo come per dire che quella era una domanda inutile:
<<Te l'ho detto! Non avrò pace finché non avrò piantato un paletto di frassino nel cuore di quel vampiro!>>
Sephir accennò un sorriso divertito.
Si vede che è mia figlia!
Infine guardò Marvin:
<<Sei riuscito a convincere i Keltar a seguirci a nord?>>
Il giovane re dei Keltar sorrise:
<<A dire il vero a convincerli è stata lady Igraine Canmore di Logres>>
Sephir strinse gli occhi, come se quel nome gli ricordasse qualcosa:
<<Se non sbaglio i Canmore sono i capi clan della zona settentrionale del regno. Le Highlands, le chiamano. Discendono dagli antichi Celti>>
Marvin annuì:
<<Sì, i Canmore governano tre diverse tribù di chiara ascendenza celtica. Basta vedere i loro capelli rossi e i loro occhi verdi. Igraine governa i Keltar di Logres. Suo cugino Angus i Keltar di Alba Caledonia, e suo zio Fingal i Keltar di Gwynedd e Dyfed>>
Il vecchio si incupì:
<<Sono dei montanari arrivisti! Ti avverto: non devi prendere impegni con questa lady Igraine! Ricordati che il tuo matrimonio dovrà essere il più conveniente dal punto di vista politico e Alienor di Alfarian resta il migliore partito del continente, tanto più se sottrarremo a Fenrik il regno degli Alfar... ma ci pensi, sposando Alienor potresti unire in un unico sangue i discendenti degli Elfi con quelli dei Celti e dei Latini... quindi ti proibisco di prendere impegni con altre donne!>>
Il giovane re ne fu contrariato:
<<Tanto vale che ve lo dica subito, nonno. Io ed Igraine siamo già una coppia. Non le ho ancora chiesto di sposarmi, ma intendo farlo dopo la fine della guerra>>
Sephir si accigliò:
<<Sei impulsivo e precipitoso, proprio come tuo padre! Gli Alfar la prenderebbero molto male se sapessero che te la intendi con una Canmore! Già Ellis ed Elner hanno offeso la principessa: se lo farai anche tu, l'aristocrazia elfica non te lo perdonerà! Tu devi sposare Alienor, e non accetto discussioni!>>
Marvin si arrabbiò:
<<Sono vostro nipote, ma non sono il vostro servo! Deciderò io con chi sposarmi, quando la guerra sarà finita!>>
Sephir scosse il capo.
Per ora lo lascerò sognare, ma quando sarà finita la guerra, lui e Alienor saranno obbligati a sposarsi. Che si tengano pure i loro amanti, ma io esigo un erede con sangue elfico!
N.d.A.
Sephir Eclionner è rappresentato da Tywin Lannister ne "Il trono di spade".
Ellis Eclionner da Eva Green nei panni di Morgana in "Camelot"
Marvin Eclionner Vorkidian da Jon Snow ne "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco"
Elner Eclionner da Loki in "Avengers"
lunedì 3 dicembre 2012
Gothian. Capitolo 133. Ellis Eclionner: la solitudine dei sopravvissuti
Si aggirava come un'ombra tra le tende dell'accampamento. I legionari all'inizio non l'avevano nemmeno riconosciuta. Alcuni credevano fosse uno spettro, altri una prostituta ammorbata da malattie veneree.
I pochi che avevano avuto il coraggio di avvicinarsi ne erano rimasti sconvolti:
<<Maestà, perdonatemi... io non... non pensavo che... ma vi sentite bene?>>
Ellis Eclionner, con i capelli arruffati, le occhiaie e i vestiti scuri, alzava una mano e sussurrava:
<<Non è niente... sto benissimo... tornate alle vostre occupazioni>>
La voce si era sparsa in giro e gli ufficiali avevano commentato che dopotutto anche Elner V vagava tra le tende la notte prima della vittoria di Agincourt.
Una debole argomentazione, pensava Ellis, ma ormai nessuno faceva più caso al "vagabondare dell'imperatrice vedova".
Due volte vedova, di un uomo che non è mai stato mio marito.
Aveva già sofferto lo stesso dolore diciannove anni prima, quando Masrek era stato dato per morto.
Già allora aveva scoperto una lezione importante.
La felicità passata non è più felicità. Il dolore passato è ancora dolore.
Ne aveva parlato, all'epoca, col suo migliore confidente, Bial l'Eunuco.
"Maestà" le aveva detto Bial "almeno voi avete conosciuto il vero amore!"
Ricordava di avergli risposto con una frase che sentiva di condividere ancora:
"Conoscere il vero amore e perderlo poco dopo è molto più doloroso che non conoscerlo mai".
E poi aveva citato i versi di un poeta delle terre dei Keltar, che aveva però scritto le sue opere in lingua latheari, sia antica che moderna.
Non esser mai, non esser mai, ma meno morte che non esser più...
La mancanza era un sentimento più forte dell'assenza.
L'assenza è un non esserci, la mancanza è un venir meno... non è la stessa cosa.
Ricordava che nei giorni in cui aveva perduto Masrek per la prima volta, il vecchio priore Mollander, che era stato il suo istitutore, le aveva raccontato un aneddoto:
"Una volta partecipai al funerale di una persona morta prematuramente. Tutti piangevano, e anche io piansi. Un novizio allora mi rimproverò dicendo: <<Padre, perché piangete? La sua anima è ora in Paradiso!>> ed io gli risposi: <<Non è per i morti che io piango, ma per i sopravvissuti>>"
Fu allora che Ellis si era resa conto, in modo chiaro, che il vero dolore era quello di chi sopravviveva.
Ora non ci sono né Bial né Mollander a cercare di dare un senso al mio dolore.
Non aveva più spalle su cui piangere, e l'unica ragione che la teneva in vita era la vendetta.
Ma quando la vendetta diventa l'unica ragione di vita, tanto vale che si scavino due tombe, una per il nemico e una per se stessi.
Ripensò alla sua vita.
Avevo solo sedici anni quando io e Masrek facemmo l'amore, vicino a una yurta, al limitare della steppa, in un mondo che non esiste più.
Quando rimasi incinta, lui mi implorò di abortire, ma io non l'avrei fatto per nessuna ragione al mondo.
Per questo aveva dovuto trovare un marito e sposarlo il prima possibile.
Ho sposato mio cugino Elner e ho dato a mio figlio il suo nome, ma non bastava questo per far credere che il bambino fosse veramente suo.
Poi era accaduto quello che lei chiamava "Tutto il male", nell'anno della Primavera di Sangue.
Mio padre partì per la guerra, Fuscivarian avvelenò mio nonno e mio marito, Masrek fuggì e si fece credere morto, mia madre si suicidò per il dolore... avrei potuto salvarla, avrei potuto salvare anche tutti gli altri, se solo Masrek fosse rimasto al mio fianco!
Senza di lui, le rimaneva solo il potere. A soli diciotto anni era diventata l'imperatrice reggente.
Ho governato per vent'anni col pugno di ferro. I legionari tremano ancora al solo vedermi.
Poi c'era stato il pentimento, ed un lungo cammino di redenzione.
Ho rinunciato al trono, al potere, allo sfarzo, alla mia reggia, e sono andata in esilio in questa terra fangosa, dove il sole è pallido.
Aveva ritrovato suo padre ed aveva appreso che Masrek era ancora vivo.
Raggiungemmo il castello in armi, ma non mi accorsi quando vidi lui, o lo rividi. Sentii due occhi consumarmi...
E poi la sua voce.
"Eccola! Così bella. Così fredda. Come un mattino di primavera ancora legato al gelo dell'inverno"
Era stato come se tutti quegli anni non fossero mai passati.
Non importava niente che lui avesse una moglie e un altro figlio. Si erano amati di nuovo, questa volta in una baita ai piedi delle montagne, e dopo lui le aveva domandato:
"In tutti questi anni, cos'hai detto alle tenebre nelle amare veglie notturne, quando tutta la terra sembrava contrarsi e i muri della tua dimora ti si stringevano addosso, come una gabbia che cercasse di irretire qualcosa di selvaggio?"
"Ho tenuto sempre accesa una piccola fiamma, Masrek, e ho maledetto l'oscurità"
"Tu sei la mia rosa d'inverno, la prima e l'ultima, prima che tutto svanisca"
Solo ora Ellis capiva il senso di quelle parole.
Oh, Masrek, tu eri un poeta, non un soldato. Non avrei dovuto lasciarti combattere.
Ma ormai a nessuno importava più nulla di lui, nemmeno a loro padre, né a loro figlio, né a Marvin.
E adesso non importa a nessuno nemmeno di me...
Una sola cosa la teneva in vita.
Un'unica missione, un'unica direzione, un'unica vendetta.
Gothian.
N.d.A.
Ellis Eclionner è rappresentata da Eva Green nel ruolo di Morgana in "Camelot".
Le immagini di Ellis e Masrek da giovani sono tratte dalla serie tv "I figli di Dune", e ritraggono Ghanima e Leto Atreides.
Il testo contiene una citazione da Giovanni Pascoli, un'altra citazione dal Signore degli Anelli e una terza citazione dalla canzone Ginevra di Marco Ongaro.
mercoledì 14 novembre 2012
Gothian. Capitolo 122. I dubbi di Alienor e i consigli di Lilieth
Dopo l'arrivo a Tortuga, finalmente Alienor di Alfarian ebbe la possibilità di riposarsi dalle fatiche dei lunghi viaggi che l'avevano portata dall'estremo nord all'equatore, in una terra dove era sempre estate.
La sua pelle chiara non le permetteva di stare al sole, se non sotto la protezione di cappelli e ombrelli.
Era il mese di aprile, ma faceva caldo come se fosse agosto.
Indossava abiti leggeri e variopinti, mentre se ne stava all'ombra a rilassarsi.
I pensieri però non l'abbandonavano: la sua mente non si fermava mai.
Oltre alle questioni riguardanti l'attacco navale a Lathena, c'erano altre preoccupazioni, più personali, che riguardavano i suoi sentimenti.
Da alcuni giorni, il vicecomandante Lorran Plum la corteggiava apertamente.
E la cosa più preoccupante era che lei non era del tutto indifferente al fascino del giovane pirata.
Ma se sono destinata a Marvin Vorkidian, non dovrei farmi coinvolgere da altri, non dovrei permettermi nemmeno di pensarci.
Ma com'era possibile non pensarci?
Al cuore non si comanda, e Lilieth è la prima a saperlo... come mi giudicherebbe ora?
Era un momento molto delicato.
Da quando aveva appreso la notizia della morte del marito Masrek, lady Lilieth Vorkidian aveva indossato i colori del lutto e si era ritirata in preghiera nel Pantheon dell'isola.
Per quanto il loro matrimonio fosse finito da molto tempo, Lilieth aveva sperato di poter rivedere almeno una volta il marito, prima di decidere di annullare la validità delle loro nozze.
Alienor la raggiunse nel tempio e pregò insieme a lei la dea della Luce.
Poi fu Lilieth a farle cenno di seguirla.
Uscirono e si sedettero in un silenzioso chiostro.
<<Come stai, Lilieth?>>
La donna sospirò:
<<Una parte di me amava ancora Masrek. E' stato il mio primo amore, e il padre di mio figlio. La sua morte è stata un colpo molto duro, in un momento molto difficile. Ma devo farmi forza. E tu, mia cara bambina, come stai?>>
Alienor sentì il bisogno di confessarle i suoi dubbi:
<<Perdonami se in questo momento di lutto il mio cuore si lascia distrarre da futili questioni>>
Lilieth sorrise:
<<Le questioni di cuore non sono mai futili!>>
Alienor si fece coraggio:
<<Lorran Plum mi sta corteggiando, ed io... io non riesco a far finta di niente... insomma... lui mi piace...>>
Aveva temuto una dura reazione da parte di Lilieth, invece l'altra donna rimase tranquilla e sorridente:
<<Non c'è niente di male in tutto questo>>
La fanciulla rimase stupita:
<<Ma... e Marvin? L'oracolo del monte Konar mi disse che sono destinata a lui! Ed io stessa l'ho visto nei miei sogni...>>
Lilieth le prese le mani e le parlò con dolcezza:
<<Un giorno tu e Marvin vi incontrerete di persona, e solo in quel momento potrete capire se siete veramente destinati l'uno all'altra, come dicono le profezie e come io stessa spero. Ma prima di allora, non hai alcun obbligo nei suoi confronti. L'unico obbligo che devi avere è nei confronti di te stessa. Non è l'amore che devi temere, ma le sue conseguenze, se agisci d'impulso. Pensa ad Ellis Eclionner: aveva solo sedici anni quando rimase incinta... non voglio giudicarla... penso solo a tutto il dolore che ha sofferto, e che sta soffrendo anche adesso... è lei la vera vedova di Masrek... >>
Alienor si commosse:
<<La tua saggezza mi è di grande aiuto. Ai sentimenti non si comanda, ma alle azioni sì. Non prenderò decisioni affrettate>>
Detto ciò, si strinse in un abbraccio a Lilieth e le sussurrò: <<Grazie. Ti voglio bene. Tu e Vyghar sarete felici!>>
N.d.A.
Alienor di Alfarian, regina degli Alfar, è interpretata da Tamzin Merchant.
Lilieth Vorkidian da Claire Forlani.
Lorran Plum da Orlando Bloom.
lunedì 12 novembre 2012
Gothian. Capitolo 121. Sephir reagisce alla notizia della morte di Masrek
Quella notte Sephir Eclionner aveva sognato per l'ennesima volta la giornata che gli aveva cambiato la vita.
Lo stesso incubo, da vent'anni! La Primavera di Sangue...
La città di Elenna sul Dhain bruciava, e le acque del fiume erano tinte di porpora.
E lui era là! In piedi davanti alla rocca infuocata! Il Conte di Gothian!
L'uomo che mi ha rovinato la vita... e che mi ha trasformato in un mostro peggiore di lui...
Prima di quel giorno Sephir non era il demone sanguinario che poi sarebbe diventato.
Aveva condotto una campagna militare per ordine di suo padre, l'imperatore Wechtigar XVI.
Era la mia grande occasione per provare a tutti che non ero solo un principe viziato e invecchiato nell'attesa della successione al trono.
Voleva dimostrare a suo padre e suo suocero, il senatore Fuscivarian, che era degno di guidare un esercito e quindi anche un impero.
Mio padre voleva scavalcarmi, e nominare mio figlio come successore. Poi scoppiò lo scandalo dell'incesto, e Masrek decise di seguirmi, mentre Ellis sposava suo cugino, per regolarizzare la gravidanza...
Sua moglie Wensy aveva tentato di dissuaderli dalla partenza, ma non c'era stato niente da fare.
Volevo renderti fiera di me, Wensy, e invece ho rovinato tutto...
Nel sogno, ogni notte, il conte Fenrik affondava la spada nella sua coscia destra, fino a spezzarne il femore, e il dolore riesplodeva immenso, mentre il vampiro gli rideva in faccia:
<<Ti lascio sopravvivere, Sephir Eclionner, perché ucciderti sarebbe un atto di misericordia! La vita, se anche ti sarà concessa, non ti servirà ad altro che per piangere ciò che hai perduto>>
E così era stato.
Umiliato, disprezzato, esiliato, diseredato, mutilato e deforme, costretto a nascondermi come un ratto e a circondarmi di delinquenti per potermi riprendere ciò che di diritto era mio!
Tanti erano stati i dolori.
Il più grande fu quando venne a sapere della morte di sua moglie, ufficialmente un suicidio, in realtà un omicidio
Non ero al tuo fianco per proteggerti, Wensy... e non ero con te nemmeno per darti l'estremo saluto...
Gli avevano riferito che per i funerali di Wensy Fuscivarian, l'amata principessa della corona, le strade di Lathena si erano riempite di una interminabile processione, che era durata per giorni.
Dicono che il senatore Fuscivarian e mia figlia Ellis abbiano finto un grande dolore quel giorno, proprio loro che l'avevano istigata al suicidio! Suo padre e sua figlia!
Ma forse il dolore di Ellis era sincero, anche se quella morte le aveva spianato l'ascesa al trono imperiale.
Fuscivarian no, lui non ha mai pianto per nessuno...
Era sopravvissuto a tutti, il vecchio senatore, ed ora si trovava lì, davanti a lui, dopo vent'anni.
Invecchiato, certo, ma la sua faccia da volpe e i suoi occhi assassini erano sempre gli stessi.
<<Fuscivarian! Perché sei qui? La tua sola presenza mi disgusta!>>
<<Riserva il tuo disgusto per il Conte Fenrik!>>
Lo sguardo di Fuscivarian non prometteva buone notizie.
Sephir fissò il suocero con aria interrogativa:
<<E' giunta dunque notizia della battaglia?>>
Il vecchio senatore annuì, facendo ondeggiare il saio nero da monaco, indossato dopo che Elner l'aveva spedito in esilio e conservato per coprire agli altri i segni della sua estrema vecchiaia.
<<Elner e Marvin, hanno fermato il Conte!>> dichiarò, e poi alzò un dito indice dalle falangi deformate dall'artrosi:<< Ma ad un grave prezzo....>>
Sephir sentì una stretta al cuore:
<<Quale prezzo?>>
Il suocero gli puntò contro quell'indice accusatorio:
<<Davvero non lo immagini, Sephir? Hai spedito Ellis e Masrek con sole cinque legioni, a combattere gli enormi eserciti del Conte di Gothian! Li hai mandati al massacro!>>
Sephir Eclionner fu come trafitto da una pugnalata al petto:
<<I miei figli? Al massacro? Cos'è successo ai miei figli?>>
Fuscivarian sospirò in modo teatrale:
<<Masrek è morto, ucciso dal conte Fenrik in persona, con una ferita nella coscia destra, proprio come fece con te. Solo che questa volta la spada era avvelenata. Non c'è stato niente da fare>>
Sephir rimase impietrito.
E' un incubo... forse sto ancora sognando? Non è possibile che Masrek sia morto! E' sempre stato così prudente...
<<Ed Ellis?>>
Fuscivarian gli si avvicinò:
<< Beh, tu sai quanto amava suo fratello...>> ridacchiò, per l'allusione al peccato indicibile dei suoi nipoti: <<... ha giurato che lo vendicherà anche a costo di dover seguire Fenrik fino a Gothian... e da lì tutti sappiamo che non si torna vivi...>>
La reazione di Sephir alle notizie dategli dal vecchio suocero fu prima di incredulità, e poi di rabbia.
Una rabbia immensa crebbe dentro di lui. Doveva sfogarla in qualche modo.
In preda ad un raptus, afferrò Fuscivarian, lo spinse fino al muro.
Il senatore non si scompose:
<<Cosa credi di fare, Sephir Eclionner?>>
<<Quello che avrei dovuto fare molto tempo fa, quando tu seminasti discordia e morte nella mia famiglia!>>
Fuscivarian digrignò i denti, e lo fissò con gli occhi iniettati di sangue:
<<No, la discordia e la morte sono sempre esistite nella famiglia Eclionner... vallo a chiedere alla Dama Gialla, lei lo sa... lei c'era, fin dall'inizio, fin da quando il primo Wechtigar uccise suo padre Arexatan!>>
Sephir scosse il capo:
<<Tu hai sobillato mio padre e mia figlia contro di me, hai rovinato me e mio figlio, hai ucciso mia moglie, che era la tua stessa figlia!>>
Fuscivarian, consapevole ormai della propria fine imminente, sibilò:
<<Fu Ellis a spingere Wensy giù dalla torre, così come sei stato tu a mandare Masrek al massacro! Uccidimi pure! Abbattimi, sono disarmato! Regalami una morte da vittima... ho novantasei anni, sono malato.... non ho più nulla da perdere, mi faresti solo un favore!>>
Sephir, rosso di rabbia:
<<Non mi incanti, vecchio! Vuoi davvero la morte? Te ne faccio dono! Ci vediamo all'inferno, Sibelius Fuscivarian!>>
Detto questo lo sollevò come se fosse una piuma e infine lo scagliò fuori dalla finestra.
Lo osservò schiantasi al suolo, nello stesso punto in cui vent'anni prima era stato trovato il corpo di Wensy.
Ecco, Wensy... ora sei vendicata! Tuo padre, il tuo assassino è morto... e ti prometto che presto lo sarà anche l'assassino di nostro figlio!
N.d.A.
Sephir Eclionner è rappresentato da Tywin Lannister.
Sibelius Fuscivarian è rappresentato dall'imperatore Palpatine di Star Wars, alias Darth Sidious.
Wensy Fuscivarian Eclionner è interpretata da Nathalie Portman nel ruolo di Padme Amidala.
martedì 6 novembre 2012
Gothian. Capitolo 116. Marigold sotto assedio.
Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, odiava sentirsi debole, e non avrebbe mai dato a nessuno la soddisfazione di percepirla come tale.
Occorre disciplina, e capacità di sopportazione del dolore e della stanchezza.
Era il suo orgoglio a parlare, eppure queste parole le parevano vuote e prive di senso. Improvvisamente tutti i suoi anni si facevano sentire come un macigno sulla schiena. Persino respirare era uno sforzo. Era come se la luce ed il fuoco si fossero lentamente spenti in lei e nella sua immagine. Non indossava più nemmeno i soliti abiti dorati. La Dama Gialla non era più così gialla come un tempo.
Si sforzò di concentrarsi sui problemi concreti.
La flotta imperiale si è ammutinata. Avevo mandato l'ammiraglio Travemund a distruggere la Vedetta Lathearica e ad eliminare Bial l'Eunuco, e invece l'Eunuco ha sedotto Travemund e lo ha portato dalla sua parte... cose da pazzi...
Le defezioni si facevano più numerose di giorno in giorno.
I topi abbandonano la nave che affonda.
Mentre passeggiava lungo i giardini pensili della Piramide di Lathena, lady Marigold rifletteva sulla situazione.
Sono sotto assedio. Devo trovare una strategia per salvare il salvabile.
Ogni strategia che si rispettasse doveva individuare innanzi tutto le priorità.
Qual è la mia priorità? Vincere o sopravvivere?
Si rese conto che in realtà, come sempre, quando c'era di mezzo il potere, quell'alternativa era solo apparente.
Quando giochi al gioco del Trono, o vinci, o muori.
E lei si era spinta troppo in là nel gioco del Trono. Ora il suo meraviglioso trono dorato stava scricchiolando.
Nel mio Impero non esistono terre di nessuno... non esistono vie di mezzo... o si vince, o si muore...
Quel mantra rimbombava nella sua mente come un gong.
O si vince, o si muore...
La paura e l'ansia erano emozioni nuove per Marigold.
Oh, Ellis, ora ti capisco... ora conosco la tua paura e la tua solitudine... ora so perché mi hai lasciato il Trono: lasciarmi il potere era la tua ultima occasione per vivere!
Sentì un improvviso bisogno di bere.
<<Portatemi del vino rosso!>> ordinò alle dame di compagnia.
Cercò di rilassarsi.
Tutto dipende da chi vincerà la guerra del Nord. Se vincesse Fenrik, potrei diventare l'ago della bilancia tra lui e Sephir Eclionner, e stabilire un nuovo patto tra i tre demoni che si spartirebbero il continente: Gothar il Consigliere, signore del ghiaccio...
Sarebbe spettato a quest'ultimo il compito di stabilire quale dei suoi discendenti privilegiare. Forse Elner poteva ancora salvarsi... forse c'era ancora una alternativa al matrimonio col vecchio Sephir.
Elner perdonami... ho ricercato in te Arexatan, ma solo ora mi rendo conto che tu valevi mille volte più di lui! Se me ne fossi accorta in tempo, avrei capito che anche se i sogni passati si interrompono, ne possono nascere di nuovi, più grandi e più belli...
Si era umiliata nel tentativo di poter sposare Marvin Vorkidian, e aveva ricevuto il primo rifiuto della sua vita.
Quando una donna che si ritiene irresistibile riceve il primo rifiuto, qualcosa muore dentro di lei.
Mentre sorseggiava il vino del sud, rosso scuro come sangue, Marigold si ritrovò a pensare che in fondo, anche Marvin era un Eclionner, e non era esente dalla maledizione di quella stirpe.
Se vincesse lui, visto che non potrò sedurlo, dovrò far leva sul suo lato oscuro... in fondo è così facile cedere al Male, o indurre gli altri a farlo...
Si chiese se valesse la pena averlo anche solo per una notte, magari con un incantesimo.
C'era una ragione: in tutta la sua vita esisteva una sola cosa che non aveva mai avuto: un figlio!
Un figlio... un figlio di sangue Eclionner! Solo allora potrò ritenermi soddisfatta!
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mercoledì 31 ottobre 2012
Gothian. Capitolo 113. Ellis incontra Marvin prima della battaglia
Le cinque legioni dei Lathear al seguito di Ellis Eclionner raggiunsero il quartier generale di Marvin Vorkidian in tempo per disporsi secondo il piano di battaglia che era stato deciso dal re dei Keltar e dai suoi consiglieri.
Ellis e Marvin si erano già incontrati alcuni mesi prima, ma restavano da dire alcune cose, prima di affrontare insieme il comune nemico.
<<Ellis, sei veramente sicura di voler partecipare a questa battaglia? Non hai esperienza militare...>> le fece notare Marvin, con voce circospetta per il timore di offenderla.
L'ex reggente imperiale, nonché zia paterna di Marvin, sorrise:
<<Non mi butterò nella mischia, ma le mie legioni devono sapere che io sono qui: è l'unico modo per essere sicuri che si battano fino in fondo per la nostra causa>>
Marvin la fissò dubbioso:
<<Non basta la presenza di mio padre?>>
Era stato deciso, infatti, che Masrek avrebbe guidato le legioni in prima fila.
Ellis lo fissò preoccupata:
<<Ho paura di perderlo. Marvin, ti prego... convincilo a non rischiare la vita... >>
Marvin si accigliò e fissò sua zia con disapprovazione:
<<Ognuno di noi rischierà la vita. Dobbiamo essere pronti a tutto. Io ho acquisito l'abilità di combattere attraverso il risveglio in me delle "altre memorie" di Vorkidex. Egli aveva un motto: "Non cercare la morte e non temerla">>
La donna sorrise e con una leggera ironia si lasciò sfuggire un commento pungente:
<<E lo realizzò, alla fine, il suo motto... morì in battaglia, ucciso da Arexatan Eclionner, nostro antenato. E che cosa ottenne? Solo sconfitta, e schiavitù per il suo popolo>>
Marvin non si lasciò intimorire da quel discorso:
<<Il sacrificio di Vorkidex non fu inutile. Suo figlio Kevin riuscì a sconfiggere Arexatan e a siglare l'antico Patto>>
Ellis sospirò:
<<Marvin... tu sai che Arexatan si è risvegliato nella mente di mio figlio Elner... devi tenere conto anche di questo pericolo. Ho tentato di convincerlo a unirsi alla nostra causa, ma lui ha preferito aspettare. E' molto confuso...>>
<<Lo so, Lady Ariellyn mi ha scritto una lettera riguardo al loro incontro... ed io stesso avverto il conflitto che è in lui, ma spero ancora che possa mettere da parte le rivalità personali ed unirsi a noi contro il comune nemico!>>
Ellis non parve molto convinta:
<<E se si schierasse contro di noi? Ha più da guadagnare alleandosi con Fenrik di Gothian...>>
Marvin la fissò:
<<In tal caso Elner dovrà vedersela personalmente con me! Vorkidex, che alberga nelle mie altre memorie, aspetta da mille anni la rivincita contro la reincarnazione di Arexatan Eclionner!>>
N.d.A.
Ellis Eclionner è interpretata da Eva Green nel ruolo di Morgana di Camelot.
Marvin Vorkidian è qui interpretato da Jamie Campbell Bower nel ruolo di Athur di Camelot. Edmure
Masrek Eclionner è interpretato da Viggo Mortensen, alias Aragorn.
Re Vorkidex è interpetato da Edmure Tully.
L'imperatore Elner XI Eclionner è interpretato da Tom Hiddlseston, nel ruolo di Loki.
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domenica 21 ottobre 2012
Gotian. Capitolo 105. Ellis e Masrek: l'amore prima della guerra.
Ellis Eclionner raggiunse suo fratello Masrek la notte successiva alla Battaglia dei Draghi, che aveva visto la prima sconfitta militare del conte Fenrik di Gothian.
La sua vendetta sarà terribile... e non avrà pace finché non l'avrà compiuta.
Si ricordò di come era stato ridotto suo padre Sephir, tanti anni prima.
E mio padre perse tutto solo per aver osato sfidarlo.
Ora Sephir preferiva mandare avanti i suoi figli e i suoi nipoti, al massacro, contro l'esercito dei vampiri.
Fenrik ci distruggerà. Non rivedrò mai più Lathena, la mia città dai cieli di zaffiro.
Quell'oscuro presentimento l'aveva tormentata per tutto il viaggio.
Sapeva bene che le legioni imperiali al comando di Masrek aspettavano solo lei per schierarsi in difesa dei valichi da cui l'orda dei vampiri si sarebbe abbattuta sulla valle dell'Amnis.
Domani... se ne parlerà domani... questa notte è solo per me e per te, mio adorato...
Masrek la aspettava davanti alle porte dell'accampamento, sulle rive del grande fiume.
Ellis non fece nulla per nascondere agli occhi del mondo i suoi sentimenti per lui.
C'è ben altro sulla terra di cui scandalizzarsi!
Lo abbracciò e lo baciò a lungo in pubblico, senza curarsi di nulla.
Lui la ricambiò, ma nei suoi occhi c'era un'ombra di tristezza:
<<Ah, Ellis... presto ci chiameranno a rispondere anche di questo, e allora quali argomenti useremo per difenderci agli occhi del mondo?>>
Lei, tenendogli una mano sul petto, e la fronte appoggiata a quella di lui, lo fissò con adorazione e rispose:
<<L'amore ha l'amore come solo argomento>>
Non aggiunse altro. Forse non c'era nient'altro da aggiungere.
Sapeva che gli altri non avrebbero approvato, ma lei ci credeva da sempre, perché in tutta la sua vita aveva amato solo suo fratello, e lo aveva amato davvero, con tutta la disperazione di cui si nutrono gli amori impossibili.
Masrek le accarezzò i capelli e le contemplò il viso.
Alla luce della luna, Ellis pareva una dea.
Emendata da tutti gli intrighi del passato, pareva risplendere di un candore verginale, per quanto il suo sguardo mostrasse tutta la determinazione di una donna che aveva guidato per vent'anni un impero.
<<Ora so che hai ragione, Ellis. Avrei dovuto capirlo molti anni fa. E' impossibile pianificare i sentimenti>>
Non stava parlando di passeggere infatuazioni, o di capricci adolescenziali. La guardava e gli era evidente ciò che aveva tentato di negare per tutta la sua vita.
<<Tu sei la mia anima gemella. Se non ci sposeremo in questa vita, allora lo faremo in un'altra, perché le nostre anime si rincorreranno per sempre, per l'eternità>>
Ellis aveva atteso da sempre quelle parole.
<<Oh, Masrek...adesso lo sai anche tu: insieme possiamo affrontare qualunque cosa. Insieme possiamo tener testa a tutto il male che si sta avventando contro di noi>>
Gli prese la mano e lo condusse verso la sua tenda.
Mentre camminavano, lui esprimeva i suoi pensieri ad alta voce:
<<Ci vuole molta forza per vivere la storia d'amore più discussa e tormentata del secolo, e tu hai avuto forza per entrambi. Tu non hai mai dubitato. I nostri genitori preferivano me, ma non avevano capito niente. Tu sei sempre stata la più forte>>
Ellis sorrise, e pianse nello stesso tempo.
Quanta sofferenza c'era voluta per arrivare a quell'ammissione. Quanto male si erano fatti!
Eppure questa sera ho ritrovato la pace. Questa sera sento di amare tutto il nostro patetico, crudele, ridicolo mondo, e tutta l'umanità, nessuno escluso, e te mio adorato, più di tutti, più di tutto e più che mai...
N.d.A.
Ho scelto le immagini di Aragorn ed Arwen perché la loro storia, nel romanzo di Tolkien, è diventata l'archetipo dell'amore contrastato, in quanto lui è un mortale, mentre lei è la figlia del re degli Elfi, e per amore di lui rinuncia alla propria immortalità.
Nel creare il dialogo e i pensieri dei personaggi, ho tratto ispirazione anche da una storia d'amore contrastato realmente accaduta, e cioè quella di Edoardo VIII e Wallis Simpson. Alcune frasi, tra cui quella finale, sono tratte dalle lettere che Wallis scrisse al marito, così come è stato ricostruito nel film W.E.
giovedì 20 settembre 2012
Gothian. Capitolo 101. Ariellyn Vorkidian perdona Ellis Eclionner
L'incontro era stato preparato grazie alla mediazione di Elner, che era ben disposto verso Honourable Lady Vorkidian.
Ariellyn è stata molto materna con mio figlio... molto più di me... ed ha fatto da madre a Marvin... sarebbe l'unica in grado di farli andare d'accordo.
Quando la vide, si meravigliò. Immaginava di trovare una persona anziana e invece era una donna di mezza età molto giovanile.
Dicono che si sia sposata presto, così come presto è rimasta vedova... con una figlia che a sua volta si è sposata da ragazzina... ah, se Ariellyn fosse riuscita ad impedire a Lilieth di sposare mio fratello!
Ma era necessario, per generare Marvin, il Principe Promesso, il Profeta.
Lascerò a lei la prima parola...
Lady Ariellyn appariva ben disposta:
<<Benvenuta nella mia casa, Altezza imperiale>>
Già la scelta del titolo diceva tutto.
"Altezza imperiale" non "Maestà"... non mi ha mai ritenuto un'imperatrice regnante, ma solo una Principessa del Sangue Eclionner. E ha ragione: io ero una usurpatrice, e ho detenuto il potere illegalmente... come altrettanto illegalmente ora la detiene Marigold!
Tutto questo era giusto: metteva le cose in modo tale da poter dimenticare il passato.
Le sorrise:
<<Vi ringrazio Lady Ariellyn. Siete stata incredibilmente gentile e generosa a ricevermi>>
Ariellyn ricambiò il sorriso:
<<So che siete cambiata. E in questo momento bisogna stare uniti contro il nemico comune: il Conte Fenrik>>
<<Domani infatti ripartirò per il fronte, e le mie legioni si uniranno all'esercito di vostro nipote, nella difesa di Caemlyn>>
Un'ombra di preoccupazione passò sul viso di Ariellyn:
<<Non riesco ad abituarmi all'idea che Marvin sia il Re dei Keltar e il comandante dell'esercito. Quando è partito da qui, l'estate scorsa, era solo un ragazzo che non sapeva neanche tenere in mano una spada>>
Ellis annuì:
<<Sono successe molte cose da allora. Credo che sei mesi fa sarebbe stata impensabile anche solo l'idea di questo nostro incontro>>
Ariellyn osservò con attenzione colei che era stata sua nemica per due decenni:
<<E' stato tutto un grande equivoco. Pensavo che mia figlia fosse morta, e che l'unica minaccia per mio nipote foste voi. Poi, quando Lilieth è tornata, mi sono resa conto che a rapirla non erano stati i vostri uomini, ma quelli di Sephir, vostro padre. Ho anche saputo che il vostro eunuco Bial ha fatto in modo che Marvin fosse protetto da una minaccia molto più grande, quella rappresentata dalle spie dei conti di Gothian>>
Anche solo a pronunciare quel nome, la Honourable Lady pareva turbata, ed Ellis non poteva darle torto.
<<Ho saputo che era il Duca di Amnisia a tenere informati i Conti di Gothian>>
Ariellyn confermò:
<<Sì, e per questo ha dovuto abdicare. Ora il nuovo Duca è suo figlio Ser Ywain, il braccio destro di Marvin. E' un giovane leale, di cui mi fido>>
<<Anche se il Ducato di Amnisia, in questo momento, è sotto il controllo militare della Legione Dorata di mio figlio Elner>>
La cosa non parve preoccupare Lady Ariellyn:
<<Io confido che Elner possa percorrere la stessa strada che ha condotto voi a diventare una persona nuova, animata da sentimenti buoni e da saldi princìpi>>
Ellis fu felice di sentire quelle frasi:
<<Eppure sia io che Elner siamo degli Eclionner, e la nostra stirpe è maledetta...>>
La Honourable Lady scosse il capo:
<<Anche Marvin è un Eclionner. Come potrei considerare maledetta la stirpe di mio nipote? No, Altezza... è maledetto soltanto chi non fa nulla per cambiare il proprio destino... e non è certo il vostro caso>>
L'ex reggente sospirò:
<<Siete una persona buona, Lady Ariellyn. Lo era anche mia madre Wensy, la Principessa della Corona, eppure io la odiavo, perché preferiva mio fratello a me, ed io... io... non so se vi è stato raccontato come morì mia madre...>>
Le lacrime impedirono ad Ellis di continuare.
<<Lo so... Elner me ne ha parlato. Il vero colpevole è vostro nonno Fuscivarian... lui vi ha manipolata quando eravate ancora una bambina. E' lui il vero criminale>>
Ellis avrebbe tanto voluto che fosse così, ma non era vero.
Io ero perfettamente in grado di intendere e di volere quando ho commesso i miei delitti. Ma non posso certo andare in giro a rivelarlo. Ora posso scontare in silenzio il tormento della mia coscienza.
<<E riguardo a Masrek? Cosa pensate di mio fratello?>>
Ariellyn chiuse gli occhi:
<<Per due decenni ho maledetto il suo nome. Sapevo che avrebbe procurato a Lilieth solo guai e dolori. Ma ora mi rendo conto che la loro unione, per quanto infelice, era necessaria. C'era una profezia. Io non ci credevo, come non credevo ad una visione provvidenzialistica della Storia. Eppure quella profezia aveva ragione, ed io avevo torto. Dovevano sposarsi, per legittimare la nascita di Marvin, il Principe che ci fu promesso, la nostra ultima speranza...>>
Ellis la guardò negli occhi:
<<Bial mi tenne segreta l'esistenza di Marvin. Io ero convinta che fosse Elner il Principe promesso, ed ora lui si sente tradito da me. Ho fatto del male a tutta la mia famiglia...e anche alla vostra... ho sottratto Masrek a vostra figlia... ho dato scandalo al mondo intero...>>
La Lady ricambiò lo sguardo, con espressione seria, ma benevola:
<<Altezza... voi ritenevate che il Principe Promesso dovesse nascere dall'unione di due Eclionner... era una una possibilità prevista dall'Antico Patto: si sapeva che Arexatan lo aveva richiesto... e dunque in realtà siamo stati tutti delle pedine nelle mani dei demoni... ma ora quel Patto è scaduto e siamo veramente liberi di scegliere! Ed è quello che faremo da oggi in avanti, e in base a quello verremo giudicati!>>
Ariellyn strinse la mano di Ellis.
<<Domani voi e Marvin sarete fianco a fianco a combattere il Male. E un giorno, ne sono certa, ricaccerete il Conte Fenrik fino alla sua tana di Gothian e purificherete quel luogo dai demoni! E quando tornerete, i Vorkidian e gli Eclionner diventeranno un'unica famiglia. Elner accetterà Marvin... se ha accettato me, ed è stato gentile con me, allora accetterà anche mio nipote... allo stesso modo in cui io ho accettato che Masrek ami voi, e non mia figlia>>
Abbracciò Ellis, che si lasciò andare come se l'altra donna fosse sua madre.
E' dolce come lo era lei, ma più forte... ora so perché Lilieth e Marvin sono cresciuti bene...
Quando si sciolsero dall'abbraccio, Ellis si asciugò le lacrime:
<<Siete la migliore di tutti noi, Lady Ariellyn, e un esempio da seguire e onorare!>>
Ariellyn sorrise:
<<Oh, ma voi mi state idealizzando... ho commesso anch'io tanti errori, ho tentato anch'io di tenere mia figlia e mio nipote lontani da tutto, per paura che potessero soffrire... la mia unica forza è stata quella di sopportare la mia parte di dolore e di solitudine. La mia vita, la mia casa, tutto il mio mondo... sono solo un incrocio delle strade che percorrono i veri protagonisti. Io non posso fare altro che aiutare ognuno di voi a ritrovare se stesso, e il proprio ruolo nella Storia>>
La Honourabile Lady Ariellin Vorkidian è interpretata da Alice Krige, come compare ne "I figli di Dune", nel ruolo di lady Jessica Atreides.
L'ex reggente imperiale Ellis Eclionner è interpretata da Eva Grren nel ruolo di Morgana in Camelot.
Ser Ywain De Bors è interpretato da Loras Tyrell.
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venerdì 14 settembre 2012
Gothian. Capitolo 98. Ellis Eclionner incontra suo figlio Elner
Elner XI, imperatore dei Lathear, aveva stabilito il proprio quartier generale nella città di Colonia Fluvia, per controllare la frontiera tra l'Impero e il rinato Regno dei Keltar.
Non fu sorpreso quando gli annunciarono la visita di sua madre Ellis Eclionner, che da tempo risiedeva presso i Keltar, dopo che lo stesso Elner l'aveva esiliata per volontà di Marigold di Gothian.
Erano passati alcuni mesi, nei quali Elner aveva recuperato le memorie del suo avo Arexatan, diventando così un abile guerriero e temibile avversario nel gioco del potere.
Ellis Eclionner si era pentita dei suoi innumerevoli errori, anche quelli commessi nei confronti di suo figlio, ma sapeva anche che Elner poteva essere decisivo per gli esiti della guerra che stava per scoppiare a Nord.
Quando Elner la vide avanzare verso di lui, rimase colpito dalla immutata bellezza e giovinezza di sua madre, che poteva sembrare sua sorella, persino più giovane di lui, e non era invecchiata di un giorno rispetto ai dipinti in cui Luis Royo l'aveva ritratta, vent'anni prima.
Non è mai stata una madre convenzionale...
Le baciò la mano e la fronte.
<<Ci ritroviamo in circostanze molto singolari, madre!>>
Ellis cercò un approccio "morbido":
<<Figlio mio, prima di tutto permettimi di chiederti perdono per tutti gli sbagli che ho commesso>>
Elner la guardò con un misto di incredulità e di ironia:
<<Gli Eclionner non chiedono mai perdono a nessuno!>>
Era un'obiezione terribilmente vera, ma Ellis aveva rinnegato il suo cognome:
<<Non è mai troppo tardi per incominciare... Permettimi di rimediare, di aiutarti...>>
L'imperatore scosse il capo:
<<Il nostro avo Arexatan, figlio di Eclion, nelle mie "altre memorie", mi sta dicendo di non crederti. Sostiene che sei qui solo per motivi di interesse, e che ti sei venduta ai discendenti di Vorkidex, il suo nemico!>>
Quelle parole fecero ad Ellis più male che una pugnalata alla schiena:
<<Arexatan era malvagio. Tutti gli Eclionner erano malvagi, me compresa. Ma siamo ancora in tempo per salvarci... Elner ti prego... devi credermi... guarda: sono qui per te...>>
Lui rimase inflessibile:
<<Per me, o per le mie legioni? Vuoi un alleato, più che un figlio! Un alleato per la gloria dei Vorkidian!>>
Sua madre scosse il capo, e i lunghi capelli nerazzurri le coprirono il viso, che era rigato di lacrime:
<<Non mi interessa la gloria di nessuno, e ho detto addio al potere già da molto tempo. Cosa devo fare per convincerti della mia buona fede?>>
Lui la fissò con durezza:
<<Dimmi che non ti sei alleata con Marvin Vorkidian!>>
Ellis sospirò:
<<Preferiresti che mi fossi alleata col Conte di Gothian? Non capisci che questo è uno scontro tra il Bene e il Male? Non ci sono vie di mezzo... non esistono terre di nessuno... o la Luce o la Tenebra! Devi scegliere!>>
Questa volta fu direttamente Arexatan a rispondere, con sdegno:
<<Siamo la progenie di Eclion, il Signore delle Tenebre! La nostra scelta è obbligata!>>
Lei vide i segni della possessione:
<<Arexatan, esci dal corpo di mio figlio! Lascialo libero di scegliere la Luce!>>
Elner tornò in sé:
<<Troppo tardi, madre. Io ed Arexatan siamo ormai la stessa persona. E la responsabilità è solo tua! Dov'eri quando avevo bisogno di te? Dov'eri quando ti chiamavo, nella notte? Dov'eri quando i miei sogni erano popolati da incubi?>>
La voce di Elner era diventata un singhiozzo:
<<...non rispondi, eh? Lo so io dov'eri! Mi ricordo ancora quanto eri bella e terribile, assetata di potere e di sangue, con lo scettro in mano, e dietro di te il vecchio Fuscivàrian, il vero demone della nostra stirpe!>>
Ellis non poteva smentirlo:
<<Non posso cambiare il passato... darei qualsiasi cosa per farlo, ma non posso! Posso solo amarti, figlio mio, ed indicarti la via della Grazia redentrice, ma la scelta spetta a te!>>
Lui la fissava, sconvolto, ma irremovibile.
Lei aveva il volto dell'amore:
<<Elner, ti sto offrendo tutta la mia buona volontà>>
Lui rise amaramente:
<<Sì, però le tue legioni le hai offerte a Masrek e a suo figlio!>>
<<Quando ho deciso di cederle a Masrek non sapevo nemmeno che avesse un altro figlio>>
Gli occhi di Elner pulsarono di rabbia:
<<Un "altro figlio"! Quindi è vero che Masrek è mio padre! Che tuo fratello è mio padre! Ma ti rendi conto? Io sono cresciuto credendo di essere figlio del legittimo imperatore Elner X, di cui porto anche il nome! Ed ora scopro che sono un bastardo nato da un incesto! Perché non me l'hai detto? Ti vergognavi, vero? Facevi finta di credere che Masrek fosse morto, anche se il tuo eunuco sapeva benissimo dov'era nascosto! Perché? Perché non me l'hai detto...>>
Ellis cercò di trovare la forza per dare un senso alle sue parole:
<<Volevo proteggerti. Questa è la mia risposta, l'unica, e sincera: volevo proteggerti da tutto questo male che ora ci sta crollando addosso>>
Elner detestava la capacità di sua madre di avere sempre una giustificazione per tutto.
Finge di chiedere scusa, ma in realtà rifarebbe gli stessi identici errori mille volte ancora!
Era chiaro che così non si sarebbe arrivati da nessuna parte. Bisognava spostare l'argomento della conversazione su questioni più attuali.
<<Ho sentito dire che anche tu credi nella nuova religione professata da Marvin Vorkidian. Credi in questo Ahura Mazda. E' così?>>
Ellis chiuse gli occhi, inspirò e disse:
<<Ho bisogno di credere che esista un dio infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Ne ho bisogno, perché solo un dio così può perdonare tutti i miei crimini...>>
La risposta colpì nel segno.
Elner non poteva negare che in quel momento sua madre fosse sincera:
<<Ahura Mazda, il Dio Buono, a cui si oppone Ahriman, il Dio Malvagio. Il problema è che il demone Eclion, capostipite della nostra stirpe, serve Ahriman, e tu lo sai benissimo!>>
Ellis annuì:
<<Proprio per questo ho abiurato alla fede verso Eclion e mi sono affidata alla benevolenza di Ahura Mazda, per intercessione degli angeli>>
Elner sentiva la forza della nuova fede di sua madre, ma nello stesso tempo le memorie di Arexatan che erano in lui la rifiutavano.
<<La presa di posizione di Marvin è contraria agli Arcani Supremi in quanto vìola il principio di equilibrio tra Bene e Male!>>
Questo era innegabile ed Ellis non tentò nemmeno di negarlo, ma c'era una risposta più importante:
<<Figlio mio, gli antichi equilibri non possono essere mantenuti di fronte alla mostruosità di Fenrik di Gothian... per non parlare di quella serpe di Marigold, che ha tradito sia me che te!>>
Anche questo era vero, ma Elner rimase amareggiato per il riferimento al suo fallimentare matrimonio con la Dama Gialla.
Se tu fossi stata una madre degna di questo nome, io non sarei mai caduto tra le braccia di Marigold di Gothian!
Ma non voleva pensarci più.
L'unica cosa che gli interessava era il presente:
<<Anche se tu avessi ragione, non sarebbe prudente opporsi nello stesso tempo a Fenrik e a Marigold. Noi ci troviamo tra l'incudine e il martello, e verremo schiacciati assieme ai Vorkidian, se non torneremo dalla parte di Eclion!>>
Ellis ne era consapevole, ma aveva una argomentazione forte con cui ribattere:
<<Se abbiamo Ahura Mazda dalla nostra parte, allora siamo infrangibili, e il martello dei demoni si spezzerà nel momento in cui tenteranno di colpirci!>>
Quelle parole incrinarono la fermezza di Elner, e sua madre se ne accorse.
Forse c'era ancora speranza.
venerdì 3 agosto 2012
Gothian. Capitolo 94. Marigold passa al contrattacco
Da quando Sephir Eclionner era rientrato a Lathena con il ruolo di Primo Ministro e Comandante delle forze armate, il potere effettivo di Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, era apparso molto minore.
Fino a quel momento era riuscita ad evitare un incontro con Sephir e aveva rifiutato categoricamente di sentir parlare di proposte di matrimonio da parte "di quel vecchio sciancato".
Era chiaro che doveva trovare un sistema per sbarazzarsi di lui e del suo suocero Fuscivarian, ma questo avrebbe significato sfidare contemporaneamente l'Esercito e il Senato imperiale, e questo era troppo persino per lei.
Nel chiuso delle sue stanze, l'imperatrice meditava le possibili strategie.
Non ho alleati, ma ho molte risorse personali.
La principale era quella di avere poteri soprannaturali, in quanto figlia di un demone e di una strega e in quanto apprendista del conte Fenrik.
Ho letto il Necronomicon, negli ultimi mesi. Posso evocare gli spiriti.
Ce n'era uno in particolare che le poteva tornare utile.
Il fantasma di Padre Izumir Mollander. E' stato lui per primo a suggerirmi l'alleanza con Marvin.
Tornò a consultare il testo di necromanzia, il Libro della legge dei morti.
Si procurò l'occorrente per il rituale e poi chiese di non essere disturbata.
Era un rituale cruento, ma questo non aveva mai rappresentato per Marigold un ostacolo particolare.
Evidentemente lo spirito di Mollander doveva avere molta voglia di intervenire, perché comparve rapidamente e senza esitazioni.
Sorrideva soddisfatto: <<Vedo che finalmente, mia cara Marigold, hai seguito il mio consgilio, e ti sei studiata un testo molto utile>>
<<Spero che saprai renderti più utile della volta scorsa, mio caro Mollander! Il tuo piano per convincere Marvin ad un Nuovo Patto si è rivelato un fiasco! Ed è una cosa che io non posso proprio permettermi più>>
Mollander non era minimamente turbato. La sua condizione di fantasma sospeso nel Limbo doveva essere tutto sommato migliore di tante condizioni di uomini vivi.
<<I negoziati vanno condotti da posizioni di forza. Un modo molto utile è quello di aver ostaggi importanti>>
Marigold lo osservò annoiata:
<<Mi hai preso per una colpleta idiota? Lo so benissimo che se avessi ostaggi importanti potrei ricattarlo! Ma si dà il caso che non ne abbia!>>
Mollander continuò a sorridere, paziente:
<<E si dà il caso che io sappia dove si trovano Lilieth Vorkidian e Alienor di Alfarian>>
La Dama Gialla sgranò gli occhi.
<<Dove sono? Dimmelo immediatamente!>>
Il fantasma si mise a ridere:
<<Ah ah ah, mia cara Marigold... ti sembro forse il tipo da fornire informazioni gratis? Sono uno spettro, non puoi nemmeno torturarmi... devi per forza pagare un prezzo per questa informazione!>>
L'imperatrice non era affatto divertita dal tono di quel maledetto spettro che lei stessa aveva creato ed evocato:
<<Cosa vuoi in cambio?>>
Mollander si fece serio:
<<Voglio che le prigioniere siane alloggiate presso la Grande Canonica, nella rocca sul mare, che dovrà essere ripristinata il prima possibile e che i loro accompagnatori siano lasciati liberi. E come garanzia del fatto che tu rispetterai queste condizioni c'è sempre la mia minaccia di impedirti di dormire o di provocarti atroci incubi, come è nel potere degli spettri del Limbo. Non troverai nessuna formula nel Necronomicon per tenermi testa, né tuo padre potrà intervenire, poiché io sono puro spirito, e quindi il fuoco non può più toccarmi in alcun modo>>.
Marigold si strinse le spalle:
<<Ti accontenti di poco, prete! Circonderò quella rocca per terra e per mare. Non potranno sfuggirmi! Quanto al loro seguito di pirati, non solo li lascerò liberi, ma proporrò loro un contratto molto vantaggioso: diventare corsari dell'Impero e guadagnare somme esorbitanti. Vyghar di Lintahel è un mercenario, ed ho avuto già a che fare con lui: diventerà un mio fedele servitore, dal momento che non ama altro che il denaro!>>
Mollander tornò a sorridere, come se sapesse qualcosa di più:
<<Affare fatto, allora, mia cara Marigold?>>
La Dama Gialla annuì malvolentieri:
Quel maledetto mi sta truffando, ma purtroppo non ho altro modo di sapere dove si trovano le due donne!
<<Dimmi dove si trovano!>>
<<Nella Palus Putredinis. Attraccheranno presto alla riva sud, e poi si dirigeranno verso Lathena>>
Marigold rimase sorpresa:
<<Che strano! Avrei dovuto percepire la loro vicinanza! Immagino che vorranno fornire al Senato le prove della legittimità di Marvin come erede al Trono...>>
<<Esattamente! Hanno il sigillo di Masrek, ed il ciondolo che Ellis gli regalò come pegno d'amore. In questo modo Sephir non potrà avanzare richieste sul Trono, mentre tu, avendo Alienor ed Ellis in ostaggio, potrai costringere Marvin a sposarti, e dar vita con lui a una nuova Dinastia, così come è nel desiderio di tutti noi!>>
Gli occhi di Marigold brillarono, e le iridi pulsarono di pagliuzze dorate
Vyghar controllerà che le prigioniere non fuggano via mare! Nel frattempo io, in Senato, dimostrerò che Marvin è il legittimo erede, e mi libererò di Sephir una volta per tutte! E Marvin non potrà rifiutare la mia proposta, altrimenti darò ordine a Vyghar il Pirata di uccidere Lilieth e Alienor, cosa che lui farà con molto piacere, considerando il denaro e il potere che gli offrirò. Un piano perfetto e infallibile!
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martedì 31 luglio 2012
Gothian. Capitolo 91. Elner Eclionner incontra Ariellyn Vorkidian
Lady Ariellyn Vorkidian, contessa di Keltar-Senia, non avrebbe mai immaginato che un giorno le sarebbe accaduto di ricevere nella sua abitazione di campagna un sovrano, in particolare quel sovrano, Elner XI Eclionner, imperatore dei Lathear.
Il destino continua a farsi beffe di me!
Circa vent'anni prima, lady Ariellyn aveva accolto il padre di costui, Masrek Eclionner, il principe della corona, in fuga dalle ire della sua famiglia, per l'incesto con la sorella Ellis.
Ed ora il frutto di quell'incesto sta per farmi visita.
Oltre ad essere il sovrano di una nazione nemica, era una specie di parente indesiderato.
Il fratellastro di Marvin, pieno di odio per lui.
Ma per il momento non era una minaccia.
E' un fuggiasco, sconfitto ed esiliato, tradito da sua moglie, abbandonato dai genitori, umiliato persino da suo nonno Spehir....
Non doveva però abbassare la guardia.
E' comunque un Eclionner, e le memorie del tenebroso Arexatan si sono risvegliate in lui.
Arexatan aveva ucciso Vorkidex, antenato dei Vorkidian, ed era stato a sua volta ucciso in una congiura a cui Kevin, figlio di Vorkidex stesso, aveva preso parte.
Elner odia Marvin anche perché Arexatan rivede in lui Vorkidex e Kevin!
A questo pensava la lady, mentre attendeva l'imperiale ospite.
Elner XI aveva avuto il buon gusto di tenere la propria legione ai confini della Contea, accontentadosi di una scorta ridotta, che a sua volta si era fermata nell'atrio, mentre l'imperatore avanzava per incontrare la nonna del suo fratellastro.
Quando Elner fece il suo ingresso, sia lui che Ariellyn rimasero sorpresi.
Lei se lo aspettava diverso, più giovane forse, e con uno sguardo meno inquietante.
E' l'anima di Arexatan che gli conferisce questo aspetto.
Lui la fissava con quegli occhi stranamente chiari, per essere un Eclionner, e a sua volta appariva sorpreso.
Si aspetta forse che mi inginocchi e lo chiami Maestà imperiale?
No, non era di certo questo che Elner pensava.
<<Siete veramente voi Lady Ariellyn? Non credevo che foste così giovane!>>
Non era una galanteria, era una constatazione.
Nella mia vita tutto è avvenuto troppo presto: il matrimonio, la maternità, la vedovanza, il diventare nonna... si aspettava forse di vedere una vecchietta che sferruzza a maglia?
Alla fine decise di accettare quello strano saluto come una cortesia.
<<Sono io. Ed i miei anni hanno un peso grande nel mio cuore, anche se non lo do a vedere>>
Accennò lievemente un sorriso, ma la sua coscienza glielo rimproverò immediatamente.
E' il primo nemico nel Milione di Città!
Così i Keltar erano soliti chiamare l'impero Lathear, "il milione di città". Dava subito l'idea della sua estensione e della sua potenza.
<<Come devo rivolgermi a voi?>> gli chiese.
L'imperatore scrollò le spalle:
<<Potete scegliere se chiamarmi Elner o Arexatan: ormai siamo la stessa persona...>>
Minaccioso ed efficace, ma tutto sommato anche abbastanza umile.
Non devo abbassare la guardia!
<<Preferisco Elner, allora. Ha meno implicazioni>>
Lui annuì:
<<Naturalmente. Ed io come mi devo rivolgere a voi?>>
<<Io fortunatamente ho un nome solo, usatelo pure, e dimenticate il mio cognome>>
Era una risposta doppiamente gentile: gli permetteva di chiamarla per nome, e gli offriva la propria neutralità, mettendo da parte il fatto che i Vorkidian erano nemici degli Eclionner da cinquanta generazioni.
<<Ariellyn, dunque. Dimentichiamo i cognomi>> accennò un sorriso <<Marvin è fortunato ad esser stato cresciuto da voi. Io non ho mai conosciuto mia nonna, la principessa Wensy. Dicono che si buttò da una torre. In verità qualcuno la spinse nel vuoto. Sapeva troppe cose, compresa l'esistenza di Marvin>>
Ariellyn aveva sempre sospettato che Wensy fosse stata uccisa, ma non che conoscesse il matrimonio segreto di Masrek e Lilieth!
<<Credevo che nessuno, a Lathena, sapesse qualcosa di mio nipote!>>
<<Bial l'Eunuco ha sempre saputo tutto di tutti, compreso il luogo dove vostra figlia Lilieth si era nascosta, fingendosi prigioniera dei pirati>>
L'Eunuco sapeva! Ma allora Lilieth è stata protetta?
Guardò Elner con aria interrogativa:
<<E Bial informò la reggente Ellis?>>
L'imperatore scosse il capo:
<<No, mia madre non voleva proprio sentirne parlare. La sua mente non accettava l'idea che Masrek fosse vivo: se avesse addirittura saputo che era sposato con un'altra, da cui aveva avuto un figlio, sarebbe impazzita e avrebbe infranto l'Antico Patto. Bial fu saggio a non interferire. Lo confessò soltanto a Padre Mollander, che poi incaricò Padre Sulmen di vigilare su Marvin. Per questo Sulmeno lo voleva mandare a lavorare negli archivi: per nasconderlo e proteggerlo!>>
La lady aveva intuito l'implicazione di quel discorso, ma volle comunque esserne certa:
<<Proteggerlo da chi?>>
<<Dal duca di Amnisia! Lui era la spia di Marigold di Gothian, mia attuale consorte!>>
L'idea che la Dama Gialla fosse stata sempre a conoscenza della nascita di Marvin e della sua discendenza da due stirpi reali era difficile da accettare.
Ariellyn sentì di trovarsi nel mezzo di un gioco estremamente più complesso di quanto avesse mai potuto immaginare.
<<Prego, Elner, accomodatevi a tavola. Spero che la cena sarà di vostro gradimento>>
Elner si sedette, osservando la sala.
<<Non ne dubito... anche l'ambiente, qui, è molto bello. Marvin è stato doppiamente fortunato a crescere qui, e non a Lathena!>>
Su quello non c'erano dubbi.
E' ossessionato da Marvin! Lo invidia... e chi può dargli torto?
Cercò di mostrarsi comprensiva:
<<Se anche la metà di quello che si dice sul conto di vostra madre fosse vera... be', credo che la reggia di Lathena sia stata una prigione, per voi>>
L'imperatore annuì.
<<Ellis non mi ha mai mostrato affetto materno. Io ero il figlio della "colpa", il motivo dello scandalo che la costrinse a esiliare o a uccidere tutti gli altri Eclionner che erano a conoscenza dell'incesto. In un certo senso fu la mia nascita a falcidiare la dinastia, e ad aprirle la strada per il trono. Ebbe il potere, ma non era felice: alla fine ha preferito andarsene anche lei. Un giorno verrà qui, Ariellyn, vi preavviso!>>
<<Dicono che sia cambiata, che si sia pentita... devo crederci, Elner?>>
Lui annuì:
<<Quando Marigold le ha fornito la certezza che mio padre era ancora vivo, mia madre è cambiata... per lei è stato come se le fosse concessa una seconda possibilità, essendo ormai scaduto l'Antico Patto, con tutti i vincoli che comportava>>
Ariellyn sapeva che si stava avventurando su argomenti pericolosi:
<<Anche Marigold ha avuto la sua seconda possibilità>>
Il volto di Elner si incupì:
<<E' difficile amare una donna come Marigold. Dentro di me, Arexatan ricorda i tempi in cui ella si chiamava Edwina Ataris, ma era una donna molto diversa. Il morso del Vampiro l'ha cambiata. Anche se non è diventata come Fenrik, comunque il fatto di essere rimasta nel dormiveglia per mille anni in un luogo maledetto come Gothian ha corrotto la sua anima. Questo alla fine l'ha portata a tradirmi: lei vuole sposare Marvin!>>
Quella notizia colpì Ariellyn più violentemente di uno schiaffo:
<<Come sarebbe a dire? Ma se ha divorziato dal Conte Fenrik proprio per sposare voi?>>
Elner strinse le spalle:
<<Mi ha atteso a lungo, certo, ma si è anche stancata presto di me! E' stata lei che ha permesso a Sephir di cacciarmi dall'impero!>>
Ariellyn scosse il capo:
<<Mille anni di attesa! Per poi tradirvi dopo due mesi... ma com'è possibile? Che giustificazione ha addotto?>>
<<Una sola frase, che non dimenticherò mai: "Il sogno che interrompi non sarà più uguale">>
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