giovedì 27 giugno 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 52. Ellis nei luoghi della sua giovinezza.



Mentre era immersa nella grande vasca, piena di latte d'asina, dove aveva fatto tante volte il bagno quando era giovane, durante la sua prima Reggenza, Ellis Eclionner, divenuta per la seconda volta Reggente dell'Impero dei Lathear, lasciava che la sua mente vagasse nei ricordi.
Quando lasciai la Reggenza la prima volta, e rinunciai a tutto ciò che avevo di più caro, non ero ancora una persona completa.
Non che credesse che la completezza fosse qualcosa di realmente raggiungibile.
All'epoca avevo bisogno di esperienze, oltre che di espiazione. Volevo vedere il mondo, volevo inseguire l'amore, volevo sentirmi libera.
E aveva avuto tutto questo, e altro ancora.
"Vero viaggio è il ritorno", scrisse un poeta.
Ah, com'era vero!
Qualsiasi cosa vedesse o toccasse, qualunue angolo dei luoghi dov'era nata e cresciuta, qualunque piacere, dai più grandi a quelli minimi, era come se una parte di lei, la maggior parte, tornasse alla vita.
Quanto mi è mancato tutto questo!
Durante i lunghi, cupi anni passati al limitare dell'Artico, a guardare la notte perpetua dalle mura del castello di Gothian, una parte di lei era rimasta come ibernata nel ghiaccio.




Come aveva fatto a resistere per tanto tempo in quel luogo desolato, lontano da tutto ciò che lei amava.
La conclusione era una sola
Quel tempo è servito a preparare la mia rivincita, come la prigionia di Edmond Dantes.
Com'era dolce il vino dell'estate che aveva gustato appena tornata a Lathena.
Era il "Rosso di Dorne", scuro come sangue e dolce come un grappolo d'uva.






Lo aveva sorseggiato, mentre le sue ancelle e le sue guardie personali cantavano Summer Wine, come Nancy Sinatra e Lee Hazlewood.

Strawberries cherries and an angel’s kiss in spring
My summer wine is really made from all these things
I walked in town on silver spurs that jingled to
A song that I had only sang to just a few
She saw my silver spurs and said lets pass some time
And I will give to you summer wine
Ohh-oh-oh summer wine
Strawberries cherries and an angel’s kiss in spring
My summer wine is really made from all these things
Take off your silver spurs and help me pass the time
And I will give to you summer wine
Ohhh-oh summer wine
My eyes grew heavy and my lips they could not speak
I tried to get up but I couldn’t find my feet
She reassured me with an unfamiliar line
And then she gave to me more summer wine
Ohh-oh-oh summer wine
Strawberries cherries and an angel’s kiss in spring
My summer wine is really made from all these things
Take off your silver spurs and help me pass the time
And I will give to you summer wine
Mmm-mm summer wine
When I woke up the sun was shining in my eyes
My silver spurs were gone my head felt twice its size
She took my silver spurs a dollar and a dime
And left me cravin’ for more summer wine
Ohh-oh-oh summer wine
Strawberries cherries and an angel’s kiss in spring
My summer wine is really made from all these things
Take off your silver spurs and help me pass the time
And I will give to you summer wine
Mmm-mm summer wine




Provenivano direttamente dalla tenuta della Casa dei Redwyne, una famiglia che era sempre stata fedele al Trono, chiunque ci sedesse sopra.
E in questo momento, sul Trono Imperiale ci sono io!



Presto anche la finzione della Reggenza non sarebbe più stata necessaria.
Marvin troverà pane per i suoi denti. Ah, sì, Marvin... mi hai usata e mi hai gettata via, ed ora, personalmente, non aspetto altro che la vita, finalmente, ti faccia a pezzi!
Non gli aveva perdonato niente: né l'uccisione del suo primogenito Elner, né l'esilio decretato per il figlio che avevano avuto insieme, incestuosamente: Mordred.
Mordred farà il suo dovere da nord, io farò il mio da sud. E tu, Marvin, Imperatore-Profeta del Nulla, sarai schiacciato come un insetto tra il mio esercito e quello di mio figlio!
Mordred non avrebbe fatto la fine di Elner. Avrebbe sconfitto l'esercito del suo fratellastro Arthur.
Eclion e Gothar si spartiranno il dominio del continente, ed io regnerò al sud come Imperatrice e mio figlio al nord come sovrano degli Albini, degli Alfar e dei Keltar, e l'antico ordine sarà restaurato.
Il Sentiero Dorato di Marvin sarebbe stato accantonato, così come la sua inattendibile Profezia.
E tutto andrà come deve andare.
Mentre usciva dalla vasca e si lasciava sciacquare la pelle dalle sue dame di compagnia, Ellis si sentiva quasi felice, ed era una sensazione che non provava da tanto, tantissimo tempo.
Come un fiore non è responsabile del suo colore, noi non siamo responsabili di ciò che siamo diventati. Il giorno in cui accettiamo questo saremo finalmente adulti e finalmente liberi!



Cast

Liz Taylor (Cleopatra) - Ellis Eclionner

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 51. Helena visita Anakin in prigione.



Dopo giorni di insistenza, la principessa imperiale Helena Eclionner Vorkidian, sorella minore dell'Imperatore-Profeta, riuscì a convincere il Primo Ministro Bial a concederle una visita al fidanzato Anakin, detenuto nelle segrete della Grande Piramide per ordine della Reggente Ellis Eclionner.
E' bastato ricordare a Bial che mio fratello potrebbe ancora vincere la guerra.
La notizia della partenza di Marvin Eclionner dal suo remoto castello di Gothian, a capo di cinquanta legioni, in direzione sud, aveva reso tutti i grand'uomini di Lathena molto più malleabili.
Ma questa non è una guerra tra uomini, non più... ora è solo una partita tra demoni...
Helena era una Sacerdotessa di Rango Segreto, iniziata agli Arcani Supremi.
In quanto discendente di Eclion l'Oscuro per parte di padre e di Belenos il Luminoso per parte di madre, Helena aveva potuto scegliere con chi schierarsi.
Ho scelto Belenos, ma vedo così poca luce in questo mondo.
Questo pensava, mentre scendeva le scale con una torcia in mano, sprofondando nei meandri delle segrete.
Si diceva che Sephir I il Crudele, uno dei primi imperatori della Dinastia Eclionner, avesse fatto scavare tunnel fino al centro della Terra.
Troverò un modo per portarti via da qui, Anakin.
Anche lui aveva dovuto scegliere da che parte stare, tra Eclion e Atar lo Splendente, il signore del Fuoco, da cui Anakin discendeva tramite sua madre Marigold Ataris, contessa di Gothian.



Ma l'ombra di Eclion è sempre dietro di lui. Gli offre il potere supremo, in cambio della sua anima.
Non era forse la stessa cosa che Eclion continuava ad offrire anche a lei?
Il Potere assoluto. Ogni desiderio che diventava un ordine. Ottenere qualsiasi cosa, sperimentare tutto fino alla nausea. Cogliere il frutto del piacere fino ridurlo in poltiglia. Fino a ridurre in cenere se stessi e l'universo intero.
E' più facile chiedere il potere che l'amore. L'amore è anche un obbligo, il vero amore va dimostrato.
Il vero potere no. Si dimostrava da solo. Il vero re è quello che non ha bisogno di ricordare a nessuno chi egli sia.
Ed io ti dimostrerò il mio amore, Anakin... te ne porterò testimonianza... 



Mentre le scendeva, le guardie si scostavano e si inchinavano.
La chiamavano Altezza Imperiale.
Com'era tentante, il potere che si sprigionava quando quei guerrieri, al solo vederla crollavano in ginocchio.
La sorella dell'Imperatore-Profeta, discendente dagli Eclionner e dai Vorkidian, Sacerdotessa di Rango Segreto...
Tutto ciò emanava potere, potere supremo... così come la sua statuaria bellezza.
Sentiva solo il passo delle sue scarpe rialzate che echeggiava lungo i cunicoli delle prigioni.
Solo gli appartenenti alla Dinastia venivano rinchiusi nelle segrete della Grande Piramide, quando cadevano in disgrazia. Alcuni non avevano più rivisto il sole.
La guardia che le faceva strada, finalmente indicò una cella.
Helena guardò tra le sbarre e vide che Anakin era disteso, ma sveglio, con gli occhi cerchiati, quasi preda della follia.



Fece cenno di aprire.
Anakin non appariva meravigliato.
<<Helena... ti stavo aspettando... ho percepito la tua presenza... il mio potere di chiaroveggenza cresce... i miei sensi sono acutizzati... la mia mente vaga per gli spazi infiniti del tempo... sono i doni di Eclion...  mi mostra ciò che potrei diventare... tu lo sai meglio di me... il conflitto regna in tutti noi>>
Vederlo in quello stato, per Helena, fu più doloroso che mai.
<<E tu? Tu cosa scegli, Anakin?>>
Lui la fissò con gli occhi iniettati di sangue ed un sorriso che appariva un ringhio.
<<Scegliere? Tu credi veramente che siamo noi a scegliere?>>
Helena ricordò il giuramento, il giorno in cui si era consacrata a Belenos.
Era stata lei a scegliere?
<<Non lo so. Ma se quello che sentiamo nel nostro animo è un conflitto, allora possiamo almeno cercare di vincerlo, ritrovando noi stessi. La parte più autentica, Anakin! Almeno questo l'avrai scoperto!>>
Lui annuì.
<<Be', se metti le cose in questi termini, se per te il bene stava nella persona che rispondeva "Io", se chiamavano Anakin Eclionner Ataris... allora... allora io sto perdendo>>
Quelle parole, per Helena furono peggio di una pugnalata.



Si sedette a fianco a lui, e lo abbracciò, stringendolo forte.
<<Non ti lascerò perdere, Anakin Ataris... dimentichiamo il cognome maledetto dei nostri padri... ricordiamo quello delle nostre madri. Rinunciamo ad Eclion e a tutte le sue tentazioni>>
Le parole del Giuramento le risuonavano nella memoria.
"Rinunci ad Eclion?"
"Rinuncio!"
"E a tutte le sue opere?"
"Rinuncio!"
"E a tutte le sue seduzioni?"
"Rinuncio!"
Era stato Marvin stesso ad officiare il rito, prima di mandarla a Lathena.
Anakin non pareva intenzionato a rinunciare con altrettanta facilità.
<<Eclion mi è apparso, sai? L'ho visto, ne ho visto il carisma>>



<<Ti ha parlato?>>
Anakin annuì:
<<Mi ha detto: "La fase del lavoro svolto alle dipendenze altrui può cedere il passo a transiti più favorevoli. Lasciami entrare nella tua mente,  e ti sarà facile fare un raccolto abbondante di ciò che hai seminato in tutta la tua vita. In generale io ti offro più opportunità". Ti sembrano forse parole malvage?>>
Helena gli lanciò un'occhiata di sdegno.
<<E questo sarebbe il carisma di Eclion? Parla come un mercante! Come fai a non accorgerti di quanto sia meschino?>>
Anakin appariva divertito:
<<Oh, la nostra principessa ce l'ha con i mercanti! Eppure tuo padre era poco più di un pirata, e non vidi mai persona più attaccata di lui al denaro. Per te è più facile averla vinta su Eclion... tuo padre non era un vero Eclionner>>
Aveva ragione.
Il padre di Helena, Vyghar di Linthael, discendeva dagli Eclionner tramite sua nonna, che a sua volta portava il nome di Helena.
<<Non parliamo dei morti! De mortuis nihil nisi bonum!>>
Improvvisamente si ricordò i versi di un antico poeta, che era vissuto prima del Grande Cataclisma.
Salvatore Quasimodo.
Dimenticate i padri! Le loro tombe sprofondano nella cenere...
"Uomo del mio tempo".
Anakin percepì i pensieri di lei:
<<Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue salite dalla terra!>>



Pareva esaltato da quelle "nuvole di sangue".
Suo padre ne fece versare molto quando la sua sete di guerra lo portò ad invadere il regno degli Alfar e ad assediare Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue.
Helena rabbrividì:
<<Puoi ancora salvarti. La vera battaglia è quella che si combatte dentro di noi>>
Lui divenne serio:
<<L'errore che commettono tutti quelli che parlano come te è quello di vedere il Bene tutto da una parte e il Male tutto dall'altra. Non riuscite a rendervi conto che sono mescolati, che non è possibile separarli, perché sono diventati un'unica realtà. Solo a livello teorico sono distinguibili. Ma poi, nella vita, ci accorgiamo che il Bene e il Male hanno bisogno l'uno dell'altro. A volte bisogna compiere un male per evitarne uno peggiore>>
Lei ribatté subito:
<<Chi decide?>>
<<Cosa?>>
<<Chi decide qual è il male minore e il male peggiore?>>
Anakin scrollò le spalle:
<<Questi discorsi non ci portano da nessuna parte. Siamo solo pedine di un gioco molto più grande di noi>>
Helena chiuse gli occhi e parlò quasi sottovoce:
<<Anche una pedina può dare scacco al re. Non dimenticarlo!>>



Cast

Nathalie Portman - Helena Eclionner Vorkidian

Hayden Christensen - Anakin Eclionner Ataris