Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
venerdì 15 novembre 2013
Regina di fiori o regina di picche?
Insolito look di Elisabetta II. Nel retro possiamo vedere l'espressione divertita del principe Filippo, di cui apprezziamo il nodo Windsor alla cravatta. Un omaggio alla famiglia della regale consorte!
Gli Arcani Supremi. Capitolo 46. Rivelazioni sconvolgenti.
<<La mia famiglia era molto numerosa, prima delle disgrazie che ci colpirono quando gli Iniziati decisero di punirci>> disse lady Edith Burke-Roche, porgendo a Robert Oakwood una fotografia incorniciata che occupava il centro di un comò stile Impero nello studio che era stato di suo marito, il defunto barone Fenroy. C'erano i figli, le nuore, i nipoti, i consuoceri. Tutti morti in circostanze misteriose, probabilmente uccisi per ordine degli Iniziati agli Arcani Supremi.
<<Ma in questa foto non vedo lord Hector. Com'è possibile?>>
Lady Edith sorrise, ma i suoi occhi rimasero gelidi:
<<Perché fu lui a scattarla. Non amava essere fotografato. Preferiva che gli facessero un ritratto alla vecchia maniera>>
Robert osservò automaticamente l'enorme quadro che rappresentava lord Hector Burke-Roche, ultimo barone Fenroy, in posa da sovrano ottocentesco, con tanto di mantello.
Assomigliava ai suoi antenati, i cui busti in marmo erano collocati negli angoli della stanza e tra le finestre.
Quell'uomo mi ha sempre fatto soggezione. C'era qualcosa di così glaciale in lui che faceva rabbrividire chiunque lo guardasse.
Metteva i brividi persino da morto, incombendo da quel sinistro ritratto.
<<Immagino che avesse una passione per il pianoforte, visto che ne aveva due nella stessa stanza>>
Lady Edith assunse un'aria di sufficienza:
<<Quello a sinistra è un clavicembalo. Mio marito lo utilizzava esclusivamente quando eseguiva brani di Mozart. Era un grande ammiratore della musica sinfonica tedesca, e in generale di tutta l'arte e la cultura germanica. Per tutta la vita fu uno dei pochissimi Pari del Regno Unito a sostenere che la Gran Bretagna e la Germania avrebbero dovuto essere sempre alleate. E aveva ragione! Se non si fossero fatte la guerra, si sarebbero potute spartire il mondo!>>
<<Una specie di ucronia?>>
Robert non si aspettava che lady Edith conoscesse il significato di quel vocabolo.
Lei però lo sorprese.
<<Mio marito usava proprio questo termine. L'idea di poter tornare indietro nel tempo e cambiare il corso della storia era uno dei motivi per i quali gli Iniziati l'hanno rimosso dal suo incarico. Immagino che ormai avrai intuito che i Varchi potrebbero servire anche a questo, a tornare indietro nel tempo>>
Gli sembrava un'ipotesi assurda, ma dopo tutto ciò che aveva visto, sentito, letto, percepito e sognato in quegli ultimi giorni, ormai tutto sembrava possibile.
<<Lord Hector ne ha parlato con la famiglia?>>
Lady Edith si rabbuiò:
<<Lo avevamo intuito da soli. Ma gli Iniziati ci punirono lo stesso. Eravamo tanti, ma siamo rimaste solo io e mia nipote. Non sto accusando Vivien. Lei si era opposta alle ritorsioni, ma evidentemente c'era qualcuno più potente di lei. E c'è tuttora. Non so se in questo mondo o al di là del Varco. Questo sei tu che devi scoprirlo. Poi spetterà a te giudicare chi aveva torto e chi aveva ragione!>>
La dittatura delle banche e la fine della sovranità popolare e nazionale.
Qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte ad un convegno proposto dal principale ideologo della Nuova Destra, Alain de Benoist, e da un deputato leghista, Matteo Salvini, candidato alla segreteria del suo partito (unico candidato presentabile, a mio avviso, come segretario della Lega Nord), ma il tema è fondamentale: la salvaguardia della sovranità popolare e nazionale dalla dittatura delle banche. Per cui ben vengano queste iniziative!
Cos'è un'Ucronia? Le ipotesi di storia alternativa.
Cosa sarebbe successo se, al contrario di quanto avvenne, le forze dell'Asse avessero vinto la Seconda Guerra Mondiale e si fossero spartite il mondo, come mostra la cartina qui sopra?
Oppure. Cosa sarebbe successo se Federico III, imperatore di Germania, non fosse prematuramente morto, lasciando il trono al bellicoso figlio, il Kaiser Guglielmo II, che scatenò la Prima Guerra Mondiale?
Forse la cartina europea sarebbe stata molto diversa, magari simile a quella che vediamo qui sopra.
Entrambe queste ipotesi di storia alternativa rientrano nel genere letterario dell'Ucronia, un genere di narrativa fantastica basata sulla premessa generale che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo rispetto a quello reale.
Per la sua natura, l'ucronia è spesso assimilata al più vasto genere della fantascienza e si incrocia con la fantapolitica, mescolandosi all'utopia o alla distopia quando va a descrivere società ideali o, al contrario, indesiderabili.
l termine ucronìa deriva dal greco e significa letteralmente "nessun tempo" (da οὐ = "non" e χρόνος = "tempo"), per analogia con utopia che significa "nessun luogo". Indica la narrazione letteraria, grafica o cinematografica di quel che sarebbe potuto succedere se un preciso avvenimento storico fosse andato diversamente. Il termine è stato coniato dal filosofo francese Charles Renouvier in un saggio (Uchronie) apparso nel 1857. Gli anglosassoni usano invece il termine più immediato alternate history (storia alternativa).
È ucronìa chiedersi, ad esempio, cosa sarebbe successo in Europa, se l'Impero romano fosse sopravvissuto fino ai nostri giorni, se l'Impero bizantino non avesse subito l'invasione islamica, se laRivoluzione Francese non fosse scoppiata, se Napoleone avesse vinto a Waterloo, se l'andamento della Grande guerra fosse stato diverso, se Hitler avesse vinto la seconda guerra mondiale o altrettanto se l'Operazione Valchiria fosse riuscita. In America, se la Francia avesse vinto la guerra dei sette anni, se l'Inghilterra fosse riuscita a reprimere i rivoltosi americani alla fine delDiciottesimo secolo o se i confederati avessero vinto la guerra di secessione americana.
In Italia, se gli Ostrogoti fossero stati capaci di respingere i bizantini, se Cristoforo Colombo si fosse impossessato dell'America per conto della Repubblica di Genova, se la Repubblica di Venezia e la Repubblica di Genova fossero rimaste indipendenti all'indomani del Congresso di Vienna o se Mussolini non fosse sceso in guerra al fianco di Hitler. Non sono invece considerate ucroniche le storie ambientate in un'epoca futura rispetto a quella in cui sono state scritte, come ad esempio il romanzo 1984 di Orwell scritto nel 1948.
Opere rappresentative
- Louis Geoffroy, Napoleone apocrifo (Napoléon et la conquête du monde, 1812 à 1832 - Histoire de la monarchie universelle, 1836)
- Charles Renouvier, L’Uchronie (L’Utopie dans l’Histoire), Esquisse historique apocryphe du développement de la civilisation européenne tel qu’il n’a pas éte, tel qu’il aurait pu être, Francia 1876.
- John Collings Squire (a cura di), Se la storia fosse andata diversamente (If It Had Happened Otherwise, 1931), antologia:[6]
- Philip Guedalla, Se in Spagna avessero vinto i mori...
- Gilbert Keith Chesterton, Se Don Giovanni d'Austria avesse sposato Maria Stuarda di Scozia
- André Maurois, Se Luigi XVI avesse avuto un po' di fermezza
- Hilaire Belloc, Se il carretto di Drouet si fosse bloccato
- Herbert Albert Laurens Fisher, Se Napoleone fosse fuggito in America
- Harold Nicolson, Se Byron fosse diventato Re di Grecia
- Winston Churchill, Se Lee non avesse vinto la battaglia di Gettysburg (If Lee Had Not Won the Battle of Gettysburg)[3]
- Milton Waldman, Se Booth avesse mancato Lincoln
- Emil Ludwig, Se l'Imperatore Federico III non si fosse ammalato di cancro
- John Collings Squire, Se nel 1930 si fosse scoperto che Bacone aveva davvero scritto le opere di Shakespeare
- Ronald Arbuthnott Knox, Se lo sciopero generale del 1926 avesse avuto successo e la Gran Bretagna fosse diventata socialista
- Charles Petrie, Un sogno giacobita
- George Macaulay Trevelyan, Se Napoleone avesse vinto la battaglia di Waterloo
- Alan John Percival Taylor, Se l'Arciduca Fernando non avesse amato sua moglie
- L. Sprague de Camp, L'abisso del passato (Lest Darkness Fall, 1939)
- Marcel Thiry, Scacco al tempo (Echec au temps, 1945)
- Antoine Blondin, Les enfants du bon Dieu (1952)
- Ward Moore, Anniversario fatale (Bring the Jubilee, 1956)
- Roger Callois, Ponzio Pilato (Ponce Pilate, 1961)
- Philip Dick, La svastica sul sole (The Man in the High Castle, 1962)
- Randall Garrett, Lord Darcy (racconti, 1966-1983)
- Keith Roberts, Pavana (Pavane, 1968)
- Alan Moore, Watchmen (1986-1987)
- Norman Spinrad, Il signore della svastica (The Iron Dream, 1972)
- José Saramago, Storia dell'assedio di Lisbona (História do cerco de Lisboa, 1989)
- William Gibson, Bruce Sterling, La macchina della realtà (The Difference Engine, 1991)
- Robert Harris, Fatherland (1992)
- Kim Newman, Anno Dracula (1992)
- Harry Turtledove, ciclo dell'Invasione (1994-1996) e ciclo della Colonizzazione (1999-2004), In presenza del nemico (In the Presence of Mine Enemies, 2003)
- Eric Flint, serie della Collana del 1632 (Ring of Fire, 2000, tuttora in corso)
- Kim Stanley Robinson, Gli anni del riso e del sale (The Years of Rice and Salt, 2002)
- Philip Roth, Il complotto contro l'America (The Plot Against America, 2004)
- Sophia McDougall, trilogia di Romanitas (2005)
Narrativa in italiano
Alcune opere di autori italiani:
- Lorenzo Pignotti, Storia della Toscana sino al principato, 1813
- Luciano Bianciardi, Aprire il fuoco, 1969
- Lucio Ceva, Asse pigliatutto, Mondadori, Milano, 1973
- Guido Morselli, Contro-passato prossimo, Adelphi, Milano, 1975
- Pierfrancesco Prosperi, Garibaldi a Gettysburgh, ed. Nord, 1993
- Luca Masali, I biplani di D'Annunzio, 1995
- Errico Passaro, Gli Anni dell'Aquila - Cronache dell'Ur-Fascismo 1922-2422, Settimo Sigillo, Roma, 1996
- Carlo Menzinger, Il Colombo divergente, Genova, Edizioni Liberodiscrivere, 2001
- Wu Ming 5, Havana Glam, Fanucci, 2001
- Giampietro Stocco, Nero italiano, 2003 e Dea del caos, 2005
- Marco Antoniol, Gli Aruspici del Reich, Imprimitur, 2006
- Massimo Mongai, Il fascio sulle stelle, 2005
- AA.VV., Se l'Italia - Manuale di storia alternativa da Romolo a Berlusconi, Vallecchi, 2005 (antologia)
- Mario Farneti, trilogia di Occidente
- Enrico Brizzi, Epopea Fantastorica Italiana: L'inattesa piega degli eventi, 2008, La nostra guerra, 2009, Lorenzo Pellegrini e le donne, 2012
- AA.VV., Altri Risorgimenti - L'Italia che non fu (1841-1870), Bietti, 2011 (antologia)
- Allarme rosso. 5 anni di governo Togliatti, prefazione di Giorgio Galli, a cura di Lanfranco Palazzolo, Stampa Alternativa.
- Aldo Sarullo, Ucronia, 90/100 inedizioni, Palermo - Roma, (romanzo)
- Carlo Bordoni, Il cuoco di Mussolini, Bietti, 2008 (romanzo)
Saggistica
- AA.VV. Alternate History in The Encyclopedia of Science Fiction (SFE), III edizione online, a cura di John Clute et al., 1995-2012.
- Piergiorgio Nicolazzini, Prefazione a "I mondi del possibile", in I mondi del possibile, Milano 1993
- Claudio Cordella, Tutta un'altra storia. Ucronia da "La svastica sul sole" dell'americano Philip K. Dick al nipponico "Full Metal Alchemist", in Living Force magazine, anno 5, n°19, giugno 2008, pp. 53 - 62
- Caterina Marrone, Le lingue utopiche, Nuovi Equilibri, Viterbo, 2004 [1995], pag. 338, Isbn 88-7226-815-X
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