domenica 25 settembre 2022

La regina Elisabetta II è morta di cancro (mieloma multiplo)


Elisabetta II è stata sepolta nella cripta della cappella di San Giorgio a Windsor, nella stessa tomba dove riposano i genitori e il marito.

Per quanto la causa della morte della Regina il National Records of Scotland ha diffuso il documento che attesta la morte della regina Elisabetta. Sua Maestà, come risulta dall’atto, è deceduta nel Castello di Balmoral alle 15:10 dell’8 settembre 2022 a causa della “vecchiaia”.

Questa dizione generica non ha convinto nessuno ed ha alimentato alcune ipotesi che concordano tutte su un punto: la situazione clinica della Regina ha avuto un improvviso peggioramento nella mattina dell'8 settembre, che ha colto di sorpresa i familiari, tanto che solo Anna e Carlo, che si trovavano già in Scozia, hanno raggiunto il suo capezzale quando la madre era ancora in vita. 

Ufficialmente la Regina soffriva di una forma grave di artrosi degenerativa, che le aveva reso difficile la deambulazione.

Quello però sarebbe stato solo l'ultimo atto di un'altra sindrome che già da un anno era stata diagnosticata, quando la sovrana trascorse una notte in ospedale e da quel momento incominciò il declino.

A parlarne per prima, apertamente, è stata lady Georgia Arianna Campbell, informata della morte della Regina prima ancora che fosse ufficializzata: <<Sua Maestà soffriva di una condizione seria e ineluttabilmente fatale riguardante le ossa. Non voglio usare il termine preciso della diagnosi medica per rispetto della dignità e della privacy di Sua Maestà e della Famiglia Reale. Se lei avesse voluto rivelarlo pubblicamente, lo avrebbe fatto. Non penso sia necessario usare la parola che del resto la maggior parte della gente è in grado di intuire, dal momento che si trattava di una condizione così grave>>  https://7news.com.au/entertainment/queen-elizabeth-ii/royal-biographer-claims-queen-died-from-a-bone-condition-c-8230995

Il "termine preciso" di cui la Lady non ci dice il nome, ma ci descrive la natura coincide con due tipi di patologia: la leucemia cronica (di cui soffre anche Silvio Berlusconi), oppure il mieloma multiplo, una forma di cancro al midollo osseo, 

Una conferma di questo ci viene dalla biografia di Gyles Brandreth prossima all'uscita, chiamata Elizabeth: An Intimate Portrait. Il suo certificato di morte, rilasciato a settembre, registrava ufficialmente la sua causa di morte come «vecchiaia» . Ma il signor Brandreth ha scritto: «Avevo sentito che la regina aveva una forma di mieloma - cancro del midollo osseo - che spiegherebbe la sua stanchezza e perdita di peso e quei 'problemi di mobilità' di cui ci hanno parlato spesso durante l'ultimo anno della sua vita»

La regina ha provato a contrastare la malattia e a stare in piedi nonostante i dolori. «Ma si è spinta così tanto che lo scorso autunno ha sofferto di un'improvvisa mancanza di energia e i medici le hanno consigliato di riposare», scrive Gyles Brandreth .

Il biografo ha inoltre affermato: «La regina è sempre stata discreta e non ha mai detto più di quanto assolutamente necessario». E qualora questa indiscrezione fosse vera, confermerebbe solo il carattere riservato della Sovrana.

A causa dell'età molto avanzata, ogni cura chemioterapica avrebbe soltanto peggiorato la situazione e il trapianto sarebbe potuto avvenire soltanto da parte della sorella Margaret, deceduta purtroppo vent'anni fa.

Lady Campbell (detta Lady C, considerando la sua conoscenza personale di Lady D, a cui ha dedicato alcuni testi biografici) è sempre stata una voce credibile e ben informata all'interno della cerchia reale, essendo amica della Regina. Le sue parole non lasciano adito a dubbi: si tratta di una forma di cancro incurabile e debilitante, specie per la deambulazione. Questo ci dice una cosa nuova e cioè che la Regina sapeva già da un anno che le restava poco tempo, ma la notizia è stata tenuta segreta per non rovinare i festeggiamenti del Giubileo.

Il vistoso dimagrimento e l'evidente fragilità che ne seguì mostravano qualcosa di cui le difficoltà deambulatorie e cardiocircolatorie erano solo i sintomi più evidenti. 

Si era parlato, in precedenza, quando la regina aveva smesso di comparire in pubblico, di osteoartrosi degenerativa, malattia è certamente grave e debilitante. Ma la velocità del deperimento lasciava pensare all'altra ipotesi, quella che difficilmente viene resa nota nel caso di persone molto potenti, ma che Lady Campbell ha lasciato chiaramente intendere, e cioè che un anno fa, circa, la Regina abbia trascorso una notte in ospedale a causa di un forte dolore tra il femore e il ginocchio e in tale occasione le è stato diagnosticato l'osteosarcoma.

Nel caso di Elisabetta II, ad aggravare il tutto, c'è poi stato il Covid, da cui sembrava essersi ripresa quasi miracolosamente, tanto da poter assistere ai festeggiamenti principali del Giubileo di Platino.

Durante il successivo ritiro presso il castello scozzese di Balmoral, dove ha sempre trascorso l'estate, la sovrana ha continuato a svolgere alcune attività, e a ricevere visite. Chi l'ha vista negli ultimi giorni racconta che l'umore era buono, per quanto l'affaticamento fosse comunque tale da rendere rischioso e sconsigliabile il viaggio di ritorno al castello Windsor.  

Per questa ragione, il 6 settembre, il conferimento dell'incarico di primo ministro a Liz Truss è avvenuto a Balmoral.

Le immagini scattate in tale occasione mostravano Elisabetta sorridente, per quanto molto pallida e ulteriormente dimagrita. L'unico segnale di allarme, che tutti hanno notato poiché la Regina, insolitamente, non indossava i guanti, era l'ampio ematoma scuro che le anneriva una mano.



Di per sé non era un sintomo grave, nel senso che spesso questi lividi sono presenti nelle persone anziane che soffrono di problemi circolatori periferici. E' possibile che la sovrana assumesse farmaci anticoagulanti per favorire la circolazione del sangue. Questo espone al rischio di emorragie interne qualora i vasi sanguigni siano deteriorati dall'età o da una sindrome degenerativa vascolare.

Lady Campbell sostiene che Sua Maestà ha rifiutato fino all'ultimo gli analgesici, per mantenere la piena lucidità mentale. 

Tutto questo ci suggerisce un pensiero: Elisabetta sapeva che le restava poco da vivere, per questo non ha abdicato né nominato Carlo reggente, come si era più volte ipotizzato.
 L'ha fatto non per sfiducia verso il suo primogenito, ma perché sapeva che presto lui sarebbe diventato Re nella pienezza delle sue funzioni.

Inoltre riteniamo che la Regina, consapevole dell'aggravarsi della malattia, e del fatto che ormai era questione di pochi mesi, abbia scelto di rimanere e morire a Balmoral, come segno del suo profondo amore verso la Scozia, in modo che il suo corteo funebre partisse dalla sua residenza preferita, passasse per Edimburgo, ricevendo l'omaggio degli Scozzesi, per poi arrivare a Londra, suggellando il patto di Unione britannica tra Inghilterra e Scozia, che insieme al Galles e all'Irlanda del Nord compongono il Regno Unito.

Resta da capire il fattore che ha innescato l'aggravamento improvviso e qui ci sono alcune ipotesi. Può essere stato il cedimento del femore, che può avere provocato una caduta, (può sembrare paradossale, ma spesso negli anziani la frattura precede e causa la caduta) con una conseguente trauma cranico ed emorragia cerebrale, seguita da una serie di effetti a catena che hanno deteriorato il quadro complessivo, già di per sé molto compromesso. Oppure la rottura del femore ha causato un'embolia. In questi casi, l'ultimo stadio si manifesta come edema polmonare, blocco renale ed arresto cardiaco.

Le varie ipotesi presentate non si escludono a vicenda, anzi, è proprio la concomitanza di più patologie che, unita all'età, ha accelerato il decorso fatale seguito al malore. 

Lady Campbell assicura però che la Regina era cosciente e ha riconosciuto i figli Carlo e Anna e abbia stretto la mano ad entrambi, per poi perdere gradualmente conoscenza nel primo pomeriggio, fino al momento in cui, alle 15.10 dell'8 settembre 2022, il suo cuore ha cessato di battere ed è terminato il suo lunghissimo regno, iniziato il 6 febbraio 1952.