"A ciascun Veggente è assegnata una guida, che lo aiuti a interpretare le Visioni. Io sono la tua e tu sei la mia, per decisione del Signore Atar" disse Edwina nel sogno"Le Premonizioni non vengono a comando, e non dicono quasi mai quello che si vuole sapere. E se anche lo fanno, mostrano solo alternative ondeggianti e gradi di probabilità"
Waldemar aveva aggiunto alcune gocce di Elisir alla sua tisana serale, per ottenere una Premonizione più completa e più chiara su un argomento che non gli dava pace.
E per l'ennesima volta era comparsa la Dama Gialla, ripetendo cose già dette:
<<Dimmi qualcosa che ancora non so! Tu sai bene qual è la mia domanda, Edwina!>>
"Cosa succederà a Jessica? Non è la domanda giusta! Vorrei che tu mi chiedessi quali sono le probabilità di successo della tua spedizione..."
<<Riguardo a quello, ho già molto chiaro lo scenario e non è un vaticinio che richiedo, ma una tua valida e onesta collaborazione. Conviene ad entrambi andare d'accordo, come intendo dimostrarti>>
" Un accordo alla pari, Waldemar? Dimentichi che io sono il Fuoco, mentre tu sei soltanto il suo riflesso!"
<<E' proprio questa tua eccessiva sicurezza ciò che ti rende vulnerabile e potrebbe condurti alla rovina>>
"E ciò che rende vulnerabile te è il sentimentalismo! Le tue citazioni poetiche, la tua sensibilità esasperata, i tuoi amori tormentati. Perché sei così ossessionato dalla sorte di Jessica?"
<<E' la madre di mia figlia ed è naturale che io voglia che mia figlia cresca con entrambi i genitori! Sarò all'antica, ma io credo che un bambino abbia diritto a crescere con una madre, preferibilmente quella biologica>>
"Jessica sarebbe un pessimo esempio!"
<<E' cambiata. La gravidanza l'ha addolcita. Un tempo era acida ed egocentrica, ma l'esperienza della maternità, unita al sostegno da parte mia, l'ha resa una persona migliore>>
"Non dirmi che ti sei innamorato di lei!"
<<No, questo no... però la ritengo una persona interessante. Il primo requisito che cerco di una donna, oltre alla raffinatezza, è l'assenza di banalità, di mediocrità.
L'interesse che provo per Jessica non è razionale, ma c'è. I sentimenti non sono mai razionali.
Se mi critichi perché la trovo interessante pur conoscendo i suoi difetti, non hai capito niente dei sentimenti umani>>
"Sei un pazzo, Roman Waldemar! E anche uno sciocco! Jessica è già servita al suo scopo ed ora, per i Signori degli Elementi, è solo un intralcio. Ed io condivido questo punto di vista.
Ma siccome ho bisogno del tuo aiuto, ti risponderò, purché tu sia in grado di rispondere a me!"
<<Tu vuoi conoscere la sorte di Arexatan Eclionner e il tuo destino con lui>>
"Cosa vedi al riguardo?"
<<Arexatan Imperator Dei Gratia. Lo vedo vittorioso e trionfante su un trono dorato e insanguinato, insieme a una donna. Ma quella donna non sei tu. Egli avrà altre mogli, prima di te>>
"Le altre mogli possono essere eliminate. Ma io lo sposerò alla fine? Diventerò Imperatrice dei Lathear?"
<<Sarai Imperatrice, ma a che prezzo!>>
"Quale prezzo?"
<<Sangue, molto sangue, ovunque sul trono e sul volto di Arexatan! Qualcuno a lui vicino potrebbe tradirlo.
Forse per vendicare qualcun altro ucciso da te, come le precedenti mogli dell'Imperatore.
Lui potrebbe dunque morire. Tu invece, di sicuro, vivrai molto più a lungo>>
"Se mi aiuterai a evitare tutto questo, potrei svelarti il segreto dell'immortalità"
<<Ti aiuterò, ma non voglio vivere in eterno. Io credo che a un certo punto un uomo acquisisca il diritto di morire e di scegliere come morire. No io chiedo solo la tua collaborazione nelle mie spedizioni sulla Nuova Terra>>
"Sciocchezze: tu sei il risultato, per quanto deludente, di un Programma Genetico che allunga la vita e la giovinezza, e tu, nonostante le tue pose esistenzialiste, sei uno che sotto sotto ama questa vita, e persino la mera sopravvivenza. E vivrai a lungo, più a lungo di tutti i tuoi coetanei. In ogni caso, avrai la mia collaborazione. Ma solo se mi dirai sinceramente quali rischi potrei correre!"
<<Edwina, come conseguenza di azioni avventate ai danni delle altre mogli di Arexatan, io vedo una Cospirazione, a cui prenderanno parte tutte le fazioni. Ti imporranno un ruolo che non desideri, ma che accetterai in cambio di una promessa. Vedo il Fuoco e il Ghiaccio che si incontrano, e mani di ghiaccio ti lambiscono in mezzo alle nevi...>>
Edwina parve sorpresa:
"Il ghiaccio non può danneggiarmi: io sono una Ataris, e Gothar non ha potere su di me!"
<<Non direttamente, ma può avvalersi di altri, Edwina. Altri, come suo figlio Fenrik.
Più di ogni altra cosa devi temere il morso del Vampiro>>
"Quanta probabilità ho di salvarmi dal Vampiro?"
<<Non molta. Potrai evitare il Morso del Vampiro solo se ti alleerai con me! Se saremo alleati potremo sventare la minaccia della Cospirazione che grava sugli Eclionner e sugli Ataris>>
Edwina lo fissò:
"Come si schiereranno i Signori degli Elementi, di fronte a questa Cospirazione?"
<<Se la Cospirazione fosse in grado di porre fine alle guerre, persino Atar e Belenos si schiereranno a favore di Eclion e di Gothar. Un Patto che potrebbe dare inizio al Regno Millenario>>
"E tu ti illudi di poterlo fermare? Credi che bastino le buone intenzioni per impedire una simile convergenza di interessi?"
Lui su infiammò:
<<Possiamo farcela. Esistono delle probabilità e noi abbiamo il dovere morale di provarci, Edwina! Gothar è il Male, e va fermato!
E' un Necromante: può creare eserciti di Zombie, di Morti Viventi. Sono loro la bassa manovalanza che l'aristocrazia dei Vampiri ci scaglierà contro, insieme agli Ogres e ai Goblin, se il Primo Patto sarà violato. Dobbiamo impedire tutto questo, se non vogliamo che tutto il nostro Grande Disegno crolli come un castello di carte!>>
"Waldemar, lo sai anche tu che il Grande Disegno è un gioco in cui non possiamo vincere.
Alcuni fallimenti potranno essere migliori degli altri. Questo è tutto"
<<E sarei io il pessimista? Dovrei essere io a insegnarti che bisogna comunque lottare per ciò in cui si crede, anche se si tratta di una causa persa?>>
"Sei un illuso, Waldemar, se credi che l'umanità possa accrescere il suo attuale sviluppo: non ci sarà nessun paradiso nella Nuova Terra!
Gli unici paradisi sono quelli che abbiamo perduto!"
<<Torneranno i prati, te lo prometto. E verde intero sereno. Lì presto cammineremo, prima che finisca l'estate>>
"Ah, le tue maledette metafore! Non ci sarà nessuna estate. Pioverà, Waldemar! Pioverà!"
<<E il deserto fiorirà, Edwina. Appoggiami, almeno una volta! E dimmi ciò che voglio sapere. Quale sorte spetterà a Jessica e Igraine?>>
Lo sguardo di Edwina era senza pietà:
"La sorte della madre e quella della bambina sono connesse. Ci sono molti scenari, tutti egualmente probabili. Incidenti, malattie, atti dolosi: quasi tutti con esito infausto.
Il meno tragico tra tutti è quello che prevede, per ordine di lady Margaret, un avvelenamento di Jessica, poco dopo il parto, tramite l'Acqua della Vita. In questo caso la bambina si salverà, ma nella mia visione, Igraine ingerirà l'Elisir insieme al latte materno. Sopravvivrà, ma avrà facoltà mentali a tal punto superiori ad ogni altro bambino che apparirà, agli occhi degli Iniziati, come un'abominazione.
In tutti gli altri scenari, entrambe perderebbero la vita. Sono in molti a desiderare la morte di Jessica e di Igraine, e sono pronti a farlo anche per colpire te".
Waldemar era sdegnato:
<<L'avvelenamento da Elisir sarebbe lo scenario "meno tragico"? E' una follia! Non posso permetterlo! E non lo permetterò!>>
"Ricordati che se impedirai quello scenario, se ne verificheranno altri più tragici, in cui anche Igraine morirebbe. Potrebbe succedere in un milione di modi. Anche un'accidentale caduta di Jessica dalle scale"
<<Belenos ed Atar mi aiuteranno! Troveremo un modo per evitare tutto ciò!>>
La voce di Edwina suonò remota:
"Anche gli Dei sono sottomessi alla Necessità... l'Ananke, la Moira, le Parche, il Destino...
chiamali come ti pare, ma contro il potere del Fato non ci può essere vittoria.
Noi siamo Semidei, ma persino gli Dei, a volte, devono scendere dai loro Troni!
Viene il momento, per tutti, in cui tra numerosi mali siamo chiamati a scegliere quello minore.
Chiedi conferma a Jennifer, ad Isabel, a Sidonie! Dubito che smentiranno le mie parole.
La priorità è salvare Igraine: guarda che splendida donna diventerà!>>
Capelli color bronzo dorato, con occhi di giada e sguardo angelico: la sposa perfetta per Belenos, il Signore della Luce, degna di dare alla luce il suo erede Vorkidex Belenians, fondatore della dinastia dei Vorkidian!
Waldemar, commosso dall'immagine della figlia, dichiarò:
<<Io voglio per lei un'infanzia normale, con sua madre...>>
Edwina fu irremovibile:
"Ci sono possibilità di salvezza per la bambina, ma per la madre, niente!"
Waldemar fu altrettanto irremovibile:
<<Lo vedremo! Tutte voi desiderate la sua morte! Date per scontato questo destino. Jessica lo sospetta: presto lo chiederà direttamente a me ed io non potrò mentirle>>
"Non ce ne sarà bisogno. Lei si illude che tu la possa salvare. Forse è anche per questo che si è convinta di amarti. E non è l'unica, nella famiglia Burke-Roche"
<<Anche questo fa parte del Programma Genetico. Per questo Virginia si è fatta clonare>>
"Non mi riferivo solo ai cloni. Pensavo a mia madre. So che Isabel ti piace, e questo può essere utile per cementare la nostra alleanza.
Accetto la tua proposta di accordo! In nome di cosa vuoi sigillare il giuramento? In nome dell'umanità? In nome del futuro?"
<<In nome del passato. Soprattutto in nome del passato!
Solo chi conosce bene il passato può capire il presente e interpretare il futuro.
In nome del passato, perché le Radici sono importanti. Le radici profonde non sono raggiunte dal gelo. Deep roots are not reached by frost>>
Edwina sorrise:
"Sei davvero un pazzo, Figlio dei Cento Re! Vivi in un mondo di poesia e ti ci sei smarrito "
<<Not all those wander are lost. Non tutti coloro che si smarriscono sono perduti.
Persino i cuori più sordi alla poesia non possono restare insensibili di fronte a questi pensieri>>
"La tua patetica nostalgia del passato nasce dal fatto che sei stato troppo felice in gioventù e ti illudi, stando in compagnia di Jessica o di altre donne più giovani, di essere ancora altrettanto giovane"
<<Al contrario, Edwina. Io ho ricevuto in dono una sconfinata giovinezza e credo che il suo culmine debba ancora venire, perché in realtà, come disse un saggio, ci vuole moltissimo tempo per diventare giovani>>