L'Impero portoghese ((PT) Império Português) fu il primo e il più longevo degli imperi coloniali d'oltremare. Confinando con la sola Castiglia, il Portogallonon aveva altra scelta che espandersi attraverso i mari. Fu così che nacque il primo impero coloniale del XVI secolo.
Lo sviluppo nel Cinquecento
Le truppe portoghesi presero
Ceuta (
battaglia di Ceuta) nel
1415 con una poderosa forza navale, agli ordini del re
Giovanni I del Portogallo. Sempre sotto lo stesso re i portoghesi iniziarono a sfruttare le coste africane. In un primo periodo sia Giovanni I, che il suo figlio cadetto
Enrico il Navigatore si occuparono della costruzione di basi a
Madeira e nelle
Azzorre. Solo successivamente iniziarono a spingersi più a sud, oltre il
Capo Bojador, grazie a
Gil Eanes nel 1434. Dieci anni dopo le navi portoghesi sbarcarono sulle coste del
Senegal, della
Guinea, poi di
Capo Verde, ed alcune persino su quelle della
Sierra Leone. Tutte queste spedizioni organizzate dal principe
Enrico il Navigatore, in cui le navi portoghesi esplorarono la costa occidentale dell'
Africa, avevano l'obiettivo di mappare il territorio e di trovare merci (soprattutto
oro e
schiavi). Nel
1487,
Bartolomeo Diaz doppiò il
Capo di Buona Speranza e nel
1498 Vasco da Gama raggiunse l'
India, stabilendovi i primi avamposti portoghesi. I portoghesi decisero perciò di creare diverse basi fortificate lungo la rotta orientale per l'India, dando inizio ad una espansione piuttosto aggressiva. Lungo le coste dell'
Africa orientale, diversi piccoli stati
musulmani (
Mozambico,
Kilwa,
Brava e
Mombasa) furono distrutti o divennero alleati del Portogallo.
Un'opera realizzata per il
Banco Nacional Ultramarino a
Lisbona, con lo
stemma rappresentante le colonie dell'impero portoghese.
In molti casi i missionari
gesuiti seguirono i mercanti portoghesi cercando, con alterne fortune, di diffondere il
Cristianesimo in Asia.
La competizione e il declino
L'impero portoghese intorno al 1815. A quel tempo oltre il 95% del territorio della corona portoghese, era costituito dal Brasile
Dal
1580 al
1640, il trono del Portogallo fu occupato dagli
Asburgo di
Spagna. Questo periodo coincise con il declino dell'impero portoghese. I nemici della Spagna, tra cui spiccavano l'
Inghilterrae i
Paesi Bassi, desiderosi di impossessarsi delle sue ricchezze oltremare, spesso trovarono più facile attaccare le basi portoghesi, scarsamente difese, piuttosto che quelle spagnole. Del resto, gli spagnoli poco si curarono delle colonie portoghesi che ora si trovavano a controllare. Sebbene il tentativo olandese di occupare il Brasile fallì, nel corso del
XVII secolo gli olandesi strapparono ai portoghesi
Ceylon, il
Capo di Buona Speranza, le
Indie orientali e il controllo dei commerci con il Giappone (grazie all'occupazione di Nagasaki). I territori portoghesi nell'
oceano Pacifico si ridussero a
Macao e
Timor Est.
Nel
1661 i portoghesi cedettero
Bombay all'Inghilterra quale parte di una
dote. Nel secolo successivo gli inglesi riuscirono ad affermare il loro controllo sull'India, riducendo i territori portoghesi a
Goa e altre piccole basi.
Nel
1755 il
terremoto di Lisbona, seguito da un maremoto, mise in ginocchio il paese, uccidendo 100.000 persone (su circa 275.000 abitanti). Ciò ridusse notevolmente lo slancio coloniale portoghese.
Il Brasile rimase perciò il cuore dell'impero, diventando inoltre la destinazione di una migrazione volontaria dall'
Europa e di un'altra, forzata, di schiavi dall'Africa. Ciò accrebbe notevolmente la popolazione della colonia che, oggi, rappresenta lo stato di lingua portoghese più grande del mondo. Dal 1815 il Brasile fece parte del
Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarve e nel
1822 divenne indipendente, con la creazione dell'
Impero del Brasile ad opera di un principe portoghese,
Pedro I.
Proprio alla vigilia del rilancio del
colonialismo europeo nel
XIX secolo, il Portogallo aveva ormai perso con il Brasile la maggior parte del suo impero, eccezion fatta per alcune basi costiere in Asia e Africa. Il Portogallo decise perciò di aprire un nuovo ciclo coloniale espandendo i suoi avamposti in Africa, innescando una forte competizione con altre potenze europee presenti nell'area. Fu così che furono create le colonie che oggi corrispondono agli stati di
Capo Verde,
São Tomé e Príncipe,
Guinea-Bissau,
Angola e
Mozambico.
La «Mapa Cor-de-Rosa», con evidenziati i territori rivendicati dal Portogallo (odierni
Zambia,
Zimbabwe e
Malawi) alla fine del XIX secolo e posti tra l'
Angola portoghese e il
Mozambico portoghese, queste acquisizioni vennero fermate dall'intervento Britannico nella stessa zona.
La caduta
Negli anni successivi alla fine della
seconda guerra mondiale, le altre nazioni europee cominciarono più o meno volontariamente ad abbandonare i loro possedimenti coloniali. Il Portogallo, al contrario, decise di opporsi tenacemente al processo di
decolonizzazione, diventando così l'ultima potenza coloniale a mantenere il controllo sulle sue colonie di maggiori dimensioni.
Nel
1961, tuttavia,
l'India occupò Goa, Diu e Daman, possedimenti portoghesi nella regione, mentre in Africa diversi gruppi ribelli scatenarono una guerra che durò per più di un decennio.
Il costo di una guerra difficile portò alla caduta del regime autoritario di
Salazar nel
1974 (la
Rivoluzione dei Garofani). Uno dei primi atti del governo democratico subentrato a Salazar fu proprio la decisione di porre fine alla guerra e dare inizio ai negoziati con i ribelli.
Ufficialmente l'impero portoghese scomparve quando il Portogallo cedette
Macao alla
Cina nel
1999, in seguito alla scadenza di un contratto stipulato tra i due stati e simile a quello che univa
Hong Kong al
Regno Unito.
Impero portoghese nel XX secolo.
I territori dell'impero portoghese
Di seguito l'elenco dei territori dell'impero portoghese da occidente a oriente.
I territori appartenenti alla stessa regione geografica (come l'
India, le enclave
marocchine e
cinesi o l'arcipelago
indonesiano) sono identati e spaziati per essere meglio evidenziati. Per ogni colonia e insediamento vengono indicate le suddivisioni amministrativi e il nome antico portoghese (
in corsivo).
Isole e coste dell'Oceano Atlantico e dell'Africa occidentale
Costa del Marocco
- Marocco (enclave) - Morroco
- Aguz (Souira Guedima) - fortezza costiera (1506-1525)
- Alcacer Ceguer (El Qsar es Seghir) - fortezza marocchina occupata tra il 1458 e il 1550 quando viene abbandonata a seguito della grave crisi economica portoghese sotto il regno di Giovanni III.
- Arzila (Asilah) - città occupata dai portoghesi nel periodo 1471-1550; abbandonata a seguito della crisi economica del Portogallo; rioccupata nel decennio 1577-1589, viene fortificata a protezione del commercio dell'oro nel Sahara. Con l'annessione del regno portoghese da parte di Filippo II di Spagna, Asilah passa sotto dominio spagnolo e vi rimane anche dopo la separazione dei regni, nel 1640, fino alla riconquista al Marocco da parte di Moulay Ismail nel 1692.
- Azemmour (Azamor) - città marocchina vassalla e tributaria dei portoghesi dal 1486. Dopo essersi ribellata, nel 1513, viene occupata dal Portogallo. Nel 1541, i portoghesi si ritirano a causa della crisi finanziaria del regno.
- Ceuta - possedimento (1415-1640). Colonia spagnola dal 1640.
- Mazagan (El Jadida) (Castelo Real de Mazagão)- importante città fortificata e possedimento portoghese (spagnolo tra 1580 e il 1640, quando il Portogallo viene annesso alla Spagna) tra il 1506 e il 1769 quando viene abbandonata nel 1769. L'antica città fortificata portoghese di Mazagan è stata dichiarata dall'UNESCO, nel 2004, Patrimonio dell'umanità.
- Safim (Safi) - città sotto controllo portoghese nel periodo 1488-1541.
- Mogador (Essaouira) - fortezza costiera (1506-1510) tenuta fino al 1765.
- Santa Cruz do Cabo de Gué (Agadir) - stazione commerciale (1505-1541).
- Quart Quessem - Santa Cruz do Rio de Ouro, stazione commerciale
- Tangeri - possedimento (1471-1662). La città viene ceduta all'Inghilterra nel 1662.
Isole Atlantiche
- Azzorre (Açoras)- colonie (1427-1766); capitanato generale (1766-1831); distretto d'oltremare (1831-1979). Regione autonoma del Portogallo dal 1979.
- Capo Verde -(Ilhas do Cabo Verde) insediamento (1462-1495); dominio delle colonie della corona (1495-1587); colonia della corona (1587-1951); provincia d'oltremare (1951-1974); repubblica autonoma (1974-1975). Indipendente dal 1975. Fu viceregno costituito dalla Capitania Generale di Santiago sede del viceré e dai governatorati di:
- São Tomé e Príncipe - colonia della corona (1753-1951) con l'isola di S. Martin; provincia d'oltremare (1951-1971); amministrazione locale (1971-1975). Indipendente dal 1975;
- Fernando Poo - colonia insulare ceduta alla Spagna nel 1778;
- Annobòn - colonia ceduta alla Spagna (1778);
- donatarìa de Ilha de Santo Antão;
- capitanìa de Cacheu (1588) con le isole Bissagos, Bata, Bissau (abbandonata dal 1717 al 1753), Bassàm, Lagos.
- Madera - possedimento (1418-1420); colonia (1420-1580); colonia della corona (1580-1834); distretto d'oltremare (1834-1978). Regione autonoma del Portogallo dal 1978.
- Arguim (Arguin) - isola al largo della costa della Mauritania. Stazione commerciale portoghese (1455-1639) dedicata al commercio degli schiavi e della gomma.
- Sant'Elena - stazione commerciale (ilha de S. Elena, XVI secolo).
- Tristan da Cunha - stazione commerciale (ilha de Tristão d'Acunha, 1506-1810.
- Ascension - stazione commerciale (ilha de Nossa Senhora de Ascensiòn, 1501-1815).
Coste dell'Africa occidentale
Coste dell'Africa orientale ed Isole dell'Oceano Indiano
Americhe
Mappa del Brasile disegnata dagli esploratori portoghesi nel
1519
- Brasile - possedimento conosciuto come Ilha de Santa Cruz, poi Terra de Vera Cruz (1500-1530); colonia (1530- 1714); vice-reame (1714-1815); regno sotto il Regno Unito del Portogallo(1815-1822), indipendente dal 1822. Il vicereame era ripartito in Capitanìe: Bahia (capitale vicereale fino al 1763), Espirito Santo, Serengipe, Rio de Janeiro (capitale dal 1763), S. Paolo (dipendente da Rio dal 1748 al 1763), Itanhaèm, S. Vicente, Ilheos e Minas Geraes, Goyaz, Itamaracà, Matto Grosso, S. Catarina, il comando militare di S. Pedro del Rio Grande do Sul, la colonia del Sacramento sulla Plata (1680-1777) ed il forte di S. Jõao de Ajudà (1680) nel Golfo di Guinea.
- Maranhão - ripartizione del Brasile, autonoma dal 1621 al 1751 e costituita dalla Capitania Major de Maranhão e da quelle di Pernambuco (1716),di Cearà, Parahyba, Rio Grande do Norte, Gran Parà (1737), S. Josè de Javarì e Rio Negro (1757), di S. Josè del Piauì (1759).
- Guiana Francese - occupata militarmente (1809-1817). Ripresa dalla Francia nel 1817.
- Provincia Cisplatina (Uruguay) - Occupata nel 1808, capitanato nel 1817 (Reino Unido de Portugal, Brasil e Algarves), aderisce come provincia all'Impero del Brasile(1822-1889) nel 1822 e ritorna indipendente nel 1827 col nome di Uruguay.
Asia e Oceano Pacifico
Golfo Persico e Mare Arabico
India
- India Portoghese (XVI-XX secolo)- L'insieme dei possedimenti indiani portoghesi si costituisce come provincia d'oltremare col nome di India Portoghese tra il 1946 e 1962. Annessa dall'India nel 1962, il Portogallo ne riconosce l'annessione solo nel 1974. L'India Portoghese era costituita da una serie di colonie e territori dipendenti dal Viceregno di Goa. Da questo dipesero in alcuni periodi anche le basi africane di Mombasa e Malindi e la Capitaneria generale del Mozambico (1609-1752).
Erano dipendenze del viceregno:
-
- Ceylon - colonia (1597-1658). Gli olandesi subentrarono nel 1656, Jaffna viene conquistata nel 1658.
Indie sud orientali e Malesia
Mari della Cina
- Macao - insediamento (1553-1557), territorio affittato subordinato a Goa (1557-1844); provincia d'oltremare (1844-1883); provincia d'oltremare insieme a Timor Leste sotto Goa (1883-1951); provincia d'oltremare (1951-1975); territorio d'oltremare (1975-1999). Passata alla Repubblica Popolare Cinese come regione amministrativa speciale nel 1999.
- Forti sull'Isola di Formosa nel XVI secolo
- Base a Nagasaki in Giappone
Mappa anacronistica dell'impero portoghese. Rosso: possedimenti portoghesi in vari periodi storici; marrone: esplorazioni; arancione: aree di influenza e commercio; rosa: territori rivendicati; verde: basi commerciali; blu: rotte portoghesi e zone di mare esplorate e/o rivendicate.
Estensione
Attorno al 1815, dopo l'epoca napoleonica e poco prima dell'indipendenza del Brasile, l'estensione dell'impero Portoghese toccò il suo massimo, attorno agli otto milioni di chilometri quadrati, costituiti al 97% proprio dal Brasile. Nel corso della seconda metà dell'Ottocento il Portogallo, partendo dalle sue basi costiere, si espanse di nuovo verso l'entroterra dell'Angola e del Mozambico, tanto che nel 1975, al momento dell'indipendenza della maggior parte delle sue colonie, l'impero aveva raggiunto una estensione di quasi altri due milioni e duecentomila chilometri quadrati
[1][2].
Note
- ^ http://temi.repubblica.it/limes/il-portogallo-non-e-un-paese-piccolo/17081.
- ^ http://temi.repubblica.it/UserFiles/limes/Image/Carte3/PortugalNaoPequeno800.jpg.
Voci correlate