Il porto è diviso fra
Harlond (
Porto del Sud, in
Sindarin) e
Forlond (
Porto del Nord, sempre in
Sindarin) che occupano le rive meridionali e settentrionali (rispettivamente) dell'
estuario del
fiume Lhûn.
La sua fondazione risale all'inizio della
Seconda Era, per mano di alcuni
Elfi del
Beleriand che decisero di rimanere nella Terra di Mezzo dopo la serie di guerre contro
Morgoth, e fu successivamente utilizzato come base di partenza dagli Elfi che desideravano partire dalla Terra di Mezzo alla volta di
Valinor.
Mithlond faceva parte del regno di Lindon, direttamente governato da Gil-Galad, ultimo re dei Noldor della Terra di Mezzo. Il Mithlond è sempre stato di grande importanza culturale e spirituale per gli Elfi; per lungo tempo rimase l'insediamento elfico più importante ad occidente delle
Montagne Nebbiose, prima della fondazione delle colonie nell'
Eregion e di
Imladris.
Fin dai tempi della sua fondazione,
i Porti Grigi hanno avuto come governante Círdan il Carpentiere.
È uno degli elfi che più si opposero al male e vissero più a lungo nella
Terra di Mezzo.
Insieme a Gil-galad e
Elrond, Círdan fece parte dell'
Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini, ricoprendo il ruolo di luogotenente di Gil-galad e affrontando l'esercito di
Sauron nella
Battaglia di Dagorlad, che segnò la fine della
Seconda Era. Infatti, in essa Sauron venne sconfitto, o almeno così si credette, e l'
Anello Dominante perduto, grazie all'impresa di
Isildur, che lo tagliò dal dito del Nemico. Tuttavia, esso non fu distrutto. Isildur, infatti, si rifiutò di consegnarlo a Elrond e a Círdan che gli stavano accanto. Essi gli consigliarono di gettarlo immediatamente nella lava del
Monte Fato, ma Isildur si rifiutò
[nb 2][7][8].
All'arrivo di
Mithrandir ai Porti Grigi, Círdan, «che vedeva più lontano di chiunque altro sulla Terra di Mezzo»
[9], riconobbe in lui il più possente fra gli
Istari, nonostante fosse più minuto e apparentemente il più vecchio, e gli donò l'anello Narya con queste parole
[3]:
« "Prendi ora questo Anello", disse "perché le tue fatiche e le tue preoccupazioni saranno gravi, ma in tutte esso ti sosterrà e ti difenderà dalla prostrazione. Questo infatti è l'Anello del fuoco e chissà che con esso tu non riesca a riaccendere i cuori al valore di un tempo, in un mondo che va raggelandosi. Quanto a me, peraltro, il mio cuore è con il Mare e io dimorerò presso le rive grigie, a guardia dei Porti, finché l'ultima nave non sarà salpata. Quel giorno io attenderò te." » |
Círdan offrì il suo aiuto ai
Dúnedain nelle loro lotte contro Sauron, in particolare nel
Regno di Arnor, che era costantemente in guerra contro
Angmar. Successivamente entrò a far parte del
Bianco Consigliocon l'obbiettivo di fermare e distruggere il redivivo Sauron, nel frattempo insediatosi a
Dol Guldur[2]. Non partecipò al
Consiglio di Elrond, poiché non poteva lasciare i Porti Grigi, ma inviò l'elfo
Galdor come suo rappresentante
[10].
Nel capitolo conclusivo de
Il Signore degli Anelli appare invecchiato e barbuto, caso strano per un elfo, anche se conserva la propria immortalità. Prepara l'imbarcazione che porterà gli ultimi elfi e i portatori dell'Anello (
Bilbo e
Frodo) verso
Valinor[1].
Due anni e mezzo dopo la caduta di
Sauron,
Bilbo Baggins e suo nipote Frodo, quali portatori di quell'Unico Anello che ha segnato irrimediabilmente la loro vita[2], partono[3] dai Rifugi Oscuri per raggiungere il Reame Beato, i primi hobbit ammessi in Valinor. Assieme a loro lasciano la Terra di Mezzo, Gandalf, Galadriel e Elrond, portatori dei tre Anelli del Potere elfici.
La partenza avviene il 6 ottobre dell'anno 1421 secondo il calendario della
Contea e segna una delle date di inizio della
Quarta Era[4].
Nell'Appendice A de
Il Signore degli Anelli si accenna alle tradizioni popolari hobbit per cui anche
Sam sarebbe partito dai Rifugi il 22 settembre 1482 come ultimo portatore dell'anello.
Adattamenti
Ci sono alcune differenze tra film e romanzo che coinvolgono il personaggio:
Note
- ^ «A questo punto, si dice che Gil-galad diede Narya, l'Anello Rosso, a Círdan, Signore dei Porti, ma più avanti si trova una nota a margine da cui risulta che lo tenne per sé finché non partì per la Guerra dell'Ultima Alleanza.» J.R.R. Tolkien, p. 324
- ^ «Isildur, infatti, si rifiutò di consegnarlo a Elrond e a Círdan che gli stavano accanto. Essi gli consigliarono di gettarlo immediatamente nel fuoco dell'Orodruin dove era stato forgiato, affinché potesse essere annientato e il potere di Sauron diminuito per sempre così che lui restasse soltanto un'ombra malvagia nel deserto. Ma Isildur rifiutò dicendo: "Voglio tenerlo come guidrigildo per la morte di mio padre e di mio fratello. Non sono stato forse io a infergere il colpo mortale al Nemico?". E l'Anello, che egli tenne, sembrò a Isildur straordinariamente bello a vedersi tanto da non poter tollerare che andasse distrutto.» J.R.R. Tolkien, p. 352
- ^ a b J.R.R. Tolkien, p. 355
- ^ a b J.R.R. Tolkien, p. 359
- ^ a b J.R.R. Tolkien, p. 363
- ^ J.R.R. Tolkien. Christopher Tolkien (a cura di) The Peoples of Middle-earth. (in inglese) Boston, Houghton Mifflin, 1996. ISBN 0-395-82760-4
- ^ J.R.R. Tolkien, p. 561
- ^ J.R.R. Tolkien, p. 324
- ^ J.R.R. Tolkien, p. 352
- ^ J.R.R. Tolkien, p. 329
- ^ J.R.R. Tolkien, p. 427
- ^ J.R.R. Tolkien, p. 325
- ^ (EN) WHICH CHARACTERS FROM THE LORD OF THE RINGS MOVIES WILL APPEAR IN THE HOBBIT?, in periannath.com, 22 aprile 2009. URL consultato il 30 dicembre 2014.
- ^ (EN) Springsouth Actors Agency, in springsouth.co.nz. URL consultato il 30 dicembre 2014.
Bibliografia
- J.R.R. Tolkien, a cura di Christopher Tolkien, Il Silmarillion, Bompiani, 2009, ISBN 978-88-452-5654-7.
- J.R.R. Tolkien, a cura di Christopher Tolkien, Racconti incompiuti, Bompiani, 2008, ISBN 978-88-452-9131-9.
- J.R.R. Tolkien, La Compagnia dell'Anello, Bompiani, 2000, ISBN 88-452-3420-7.
- J.R.R. Tolkien, Il ritorno del re, Bompiani, 2000, ISBN 88-486-0372-6.