<<Il Serpente Rosso è un nome simbolico: indica il Sangue Reale per eccellenza, quello più nobile in assoluto>> disse il Consigliere Albedo <<Fino al 17 gennaio 1967 il significato di questo simbolo faceva parte dei Misteri custoditi dagli Iniziati agli Arcani Supremi. Poi fu scritto questo piccolo testo, intitolato LE SERPENT ROUGE. NOTES SUR SAINT GERMAIN DES PRES ET SAINT SULPICE DE PARIS. Gli autori, Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker, erano intenzionati a depositare il testo nella biblioteca di Parigi, ma non fecero in tempo: morirono lo stesso giorno in circostanze poco chiare, ma i tre casi di morte vennero archiviati come suicidi.
Ovviamente non lo erano. Si trattò di un'esecuzione. Furono condannati a morte dal Consiglio Superiore dell'Ordine perché colpevoli di aver violato la regola del "Silentium".
Il testo però fu comunque depositato da qualcun altro, che non apparteneva all'Ordine e che sfuggì al nostro controllo, almeno per un po' di tempo.
Ciò che avevano scritto e reso pubblico, per quanto espresso in forma allegorica ed ermetica, avrebbe dovuto restare nascosto alle masse.
Sono convinto che quei traditori agirono per conto della Fraternitas Draconis, una delle fazioni interne all'Ordine che si oppone all'attuale maggioranza del Consiglio, che vede alleate l'Aristocrazia Nera e il Serpente Rosso, con l'appoggio dell'Aristocrazia Bianca e di altre associazioni minori, in qualità di "soci silenziosi" e "Iniziati di Rango Segreto">>
A Riccardo pareva di essere tornato ai tempi dell'Università:
<<Ho sentito parlare del Priorato di Sion. C'entra qualcosa?>>
Albedo ebbe negli occhi un lampo di trionfo, perché sapeva di aver catturato completamente la curiosità del giovane:
<<E' solo un bluff. Pierre Plantard accettò di fondarlo per sviare l'attenzione dalla vera Dinastia del Serpente Rosso e far credere che tutto l'argomento fosse opera di romanzieri intenzionati soltanto a vendere milioni di copie.
Riguardo ai luoghi menzionati, in particolare Rennes-Le-Château in Occitania e Rosslyn in Scozia, avevamo già da tempo cancellato ogni prova, in modo che le leggende rimanessero tali e il discorso apparisse completamente campato per aria.
Tuttavia alcuni elementi non potevano essere negati.
Il testo è composto da tredici pagine e tredici strofe; nelle prime cinque troviamo l' Avant-Propos, nelle altre vi sono nell'ordine: le immagini della Chiesa di Saint-Germain de Prés; le tombe di alcuni Re Merovingi, scoperte nella stessa chiesa; la copertina di un opuscolo pubblicato nel 1861 "Gnomon Astronomique"; la Genealogia Merovingia; la Gallia del 511; la Gallia del 632 circa; la Chiesa di S. Sulpice; la pianta della stessa Chiesa (ed il meridiano di Parigi); il quartiere Saint-Germain del 1615 (anche qui vi è indicato il meridiano) e infine la descrizione degli interni della chiesa di Rennes-Le-Château.
In sé e per sé, questi riferimenti potevano solo confondere le idee, senza provare nulla, ma agli occhi di qualche studioso di esoterismo non sfuggì un dato: la simbologia del tredici.
Ogni strofa corrisponde ad un segno dello zodiaco, ma i segni qui sono tredici e la tredicesima strofa, terz'ultima in ordine di apparizione, porta il nome di Ofiuco o Serpentario.
Questo era uno dei Misteri che non dovevano essere divulgati. Gli esperti di esoterismo, simbologia e araldica hanno collegato questo nome ai Merovingi e al Sangue Reale, e hanno colto, seppure parzialmente e in maniera confusa, una delle diramazioni della Dinastia del Serpente Rosso e delle linee genetiche che sono sotto il nostro controllo>>
Riccardo, scettico per natura, aveva mille domande:
<<L'interpretazione del Sangue Reale come Sang-Real e quindi Santo Graal c'entra qualcosa? E immagino c'entreranno anche i Templari, i Catari, i Manichei, gli Gnostici, e tra i moderni anche i Rosacroce, gli Illuminati di Baviera, la Massoneria, l'Ahnenerbe e altre e leggende metropolitane?>>
Era una provocazione assolutamente esplicita, ma il Consigliere Albedo fece finta di niente:
<<Mio caro ragazzo, si sono scritti migliaia di libri sull'argomento, e immagino che tu ne abbia letti gran parte, ma questi scrittori hanno una sola cosa in comune: pensano di sapere tutto e in realtà, fortunatamente per noi, non hanno capito niente>>
Riccardo decise di rendere più esplicito il proprio parere:
<<Forse perché quelli che hanno capito qualcosa sono stati fatti fuori da voi!>>
Albedo sorrise compiaciuto :
<<Non tutti, solo quelli che erano stati troppo espliciti nel voler profanare i Misteri.
Faccio un esempio.
Da molti anni si straparla degli enigmi di Rennes-Le Château e non si viene a capo di nulla che sia veramente credibile e provato.
C’è chi assicura che a Rennes sia nascosto il Graal, oppure che vi si nascondano sconvolgenti segreti sul cristianesimo e sul Cristo stesso, la Maddalena, una loro eventuale discendenza o, ancora, il favoloso tesoro dei Templari, o quello dei Visigoti, o quello dei Catari, o la vera storia delle società segrete, o il tesoro della corona francese.
Qualcuno sostiene che nella chiesa di Rennes l'Abate Saunière avesse ritrovato il tesoro del Tempio di Salomone, portato lì dai Templari i cui Grandi Maestri sarebbero stati di stirpe con ascendenze merovingie>>
Il giovane Monterovere si stava appassionando:
<<E c'è del vero, in queste leggende?>>
Albedo sorrise in una maniera che lo fece sembrare una volpe:
<<Saunière era un Iniziato che conosceva i Misteri degli Arcani Supremi e in special modo quelli della Dinastia del Serpente Rosso.
Possedeva le Tavole Genealogiche. Questo era il suo unico vero tesoro.
Purtroppo per noi e per lui, aveva una tendenza a spendere troppo denaro da noi elargito e a dare troppo nell'occhio, esponendo antichi simboli negli edifici da lui restaurati.
Alla fine dovemmo intervenire per chiudergli la bocca una volta per tutte.
E non solo a lui. Se si considerano le varie e strane morti disseminate sulla strada che conduce alla chiesa di Rennes, si può affermare che cercare seriamente di capirci qualcosa, o averci a avuto a che fare direttamente, in qualche modo, sia stato per molti un rischio esiziale.
L'abate Gélis, amico e confidente di Saunière venne trovato con il cranio fracassato.
La sua tomba è orientata verso Rennes-le-Château e sulla stessa è impresso un simbolo dei Rosa-Croce.
La nipote di Marie Dénarnaud (amica e governante di Saunière) alla quale la Dénarnaud aveva regalato dei gioielli, verrà trovata assassinata. Questi gioielli erano antichi, e provenivano un'antica tomba visigota. L'assassino fu scoperto e gli inquirenti accertarono che era membro di una setta segreta, di cui però lui preferì non svelare il nome, anche se questo avrebbe potuto salvarlo dalla ghigliottina>>
Riccardo aveva il quadro ormai ben chiaro:
<<Dalla ghigliottina forse, ma non dalla vendetta degli Iniziati, i quali tengono sempre a ricordare che "esistono cose ben peggiori della morte">>
Albedo diede una rapida occhiata Lorenzo, che ascoltava in silenzio, con aria soddisfatta, e poi tornò a rivolgersi a Riccardo:
<<Il Professor Monterovere ti ha insegnato bene>>
Questa volta l'aveva detto con lo stesso tono di Darth Vader.
<<Se il segreto riguardava le Tavole Genealogiche, allora qualcosa è trapelato e si è diffuso in modo virale dopo la nascita del web. Ci sono alcuni alberi genealogici che circolano in rete... quanto sono credibili?>>
Albedo tornò a sorridere un aria di sufficienza:
<<In rete si trova di tutto. Può darsi che in mezzo a tante sciocchezze ci possa essere anche qualcosa che si avvicina al vero, ma noi vigiliamo affinché le prove compromettenti siano accuratamente rimosse.
La maggior parte delle cosiddette teorie complottiste o cospirazioniste sono ridicole e anche piene di errori storici macroscopici. Tuttavia un esperto di esoterismo può riconoscere alcune tracce, alcune piste che il lettore comune non è in grado di riconoscere.
In ogni caso, soltanto un vero Iniziato può conoscere le reali Tavole Genealogiche, che dimostrano una continuità dinastica tra le elite antiche, quelle medievali, quelle moderne e quelle contemporanee fino ai giorni nostri>>
<<Dunque l'Ordine degli Iniziati è solo un mezzo con cui un'elite millenaria perpetua il suo potere?>>
Il Consigliere arricciò il naso:
<<Assolutamente no! Sarebbe qualcosa di materialistico e prosaico. Al contrario noi perseguiamo un nobile scopo, e cioè un'evoluzione della specie umana>>
Quelle parole suscitarono l'ira del giovane Monterovere:
<<L'evoluzione di tutta la specie o solo di un'elite? E secondo quali criteri di giudizio? In ogni caso, a giudicare da come sono le teste coronate e i loro eredi, oppure i leader e in generale i Vip, non mi sembra che i risultati siano particolarmente esaltanti>>
Albedo e il Professore si scambiarono un'occhiata, poi il Consigliere dichiarò:
<<Il Programma Genetico ha scelto la Dinastia del Serpente Rosso come cavia, col suo consenso, nel bene e nel male. I criteri sono stati sempre quelli di un potenziamento della salute e delle qualità fisiche e psichiche dell'essere umano. I risultati non sono stati resi pubblici, ma posso garantire che si sono presentati casi di evoluzione straordinaria, di cui sarà possibile prendere atto molto presto. Bisogna pensare che fino a poco tempo fa, i mezzi a nostra disposizione erano limitati. Ora la situazione è talmente evoluta da permetterci di considerare i nostri obiettivi come a portata di mano, per il maggior numero possibile di persone.
Sono tematiche controverse, ma la stessa salvezza dell'umanità dipende dal nostro successo in questo Grande Disegno.
Si tratta di un millenario progetto di salvezza, nato dopo i cataclismi che seguirono l'ultima glaciazione. Fin da allora un'elite di Sapienti è stata consapevole della fragilità della specie umana e della necessità di un suo progresso: così è nata la Dinastia del Serpente Rosso, in un luogo che ora non esiste più, se non nella memoria mitologica che accomuna tutte le grandi civiltà antiche. Ogni tradizione ha un nome diverso per quel luogo, ma l'origine è comune così come si è sempre cercato di tenere vivo il legame di sangue tra i vari rami della Dinastia.
Tutto questo discorso prescinde da nomi e da esempi, perché questi rientrano nel processo stesso di Iniziazione, ma credo che tu, giovane Monterovere, conosca già gran parte di questi nomi e di questi esempi. Sei uno storico, e questo ti avvantaggia, e sei un letterato, per cui la tua mente è aperta a contributi che non siano meramente materialistici. Sei cresciuto alla scuola del nostro Lorenzo Monterovere, che ha giustamente sottolineato il ruolo chiave della storia delle religioni nell'approccio antropologico allo studio della storia.
Ecco, questa è la Fonte Sacra del sapere a cui sei giunto per saziare la tua sete di Verità.
Ora, se mi consenti di citare un poeta su cui hai scritto la tua ultima tesi di laurea, "la sete ti sarà lieve, meno acre la ruggine">>