Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
domenica 17 novembre 2013
La regina Vittoria con in braccio Guglielmo II, imperatore di Germania.
Questa fotografia ha qualcosa di incredibile se pensiamo che il bambino che la regina Vittoria tiene in braccio diventerà uno dei più acerrimi nemici del Regno Unito di Gran Bretagna. Il bambino è infatti il futuro imperatore tedesco Guglielmo II di Hoenzollern, Kaiser del Secondo Reich di Germania, di cui Vittoria era la nonna materna in quanto madre di Vicky di Sassonia-Coburgo-Gotha, moglie di Federico III, che fu per breve tempo re di Prussia e imperatore di Germania.
Vicky era la figlia primogenita della regina Vittoria di Hannover e del principe consorte Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha.
Vicky fu imperatrice di Germania per soli tre mesi, in quanto il marito Federico III morì per un cancro alla gola. Molti anni dopo, la stessa Vicky morì di cancro al seno, nello stesso anno in cui era morta sua madre, la regina Vittoria, il 1901.
I tre mesi di regno di Vicky e Federico III furono improntati al liberalismo e all'amicizia tra la Germania e la Gran Bretagna.
La morte prematura di Federico III, portò sul trono il dispotico figlio Guglielmo II, le cui ambizioni furono tra le principali cause della prima guerra mondiale, che vite il monarca tedesco dichiarare guerra al cugino Giorgio V Windsor. Entrambi erano nipoti della regina Vittoria.
Storia della Moda 3 - Fashion Timeline 1860-2013 -History of fashion 3.
La cronologia illustrata mostra come negli ultimi 150 anni la moda, sia maschile che femminile, si sia evoluta seguendo un criterio di semplificazione che ne ha fortemente diminuito la raffinatezza.
Confesso che rimpiango la moda del passato, specie quella dell'Ottocento.
Non mi riconosco nella moda casual attuale, preferisco sempre una ricerca dell'eleganza.
La moda femminile resta comunque più sofisticata di quella maschile, anche se, osservando l'evoluzione dal Settecento ad oggi, come è mostrata nell'immagine qui sotto, si può comunque vedere che la semplificazione sia stata fin troppa. Una donna ben vestita può essere più attraente di una donna nuda e non è detto che lo "scoprire" le parti del corpo possa essere una garanzia di seduzione. E come esempio vorrei portare quello di una donna che ha sedotto un re, il quale ha rinunciato alla corona pur di sposarla: sto ovviamente parlando di Wallis Simpson, la Duchessa di Windsor. Wallis diceva: "So bene di non essere particolarmente bella, per questo mi sono imposta di essere sempre la più elegante". E ha conquistato il cuore dell'uomo più corteggiato dell'epoca.
La destra sociale e identitaria in Italia e in Europa.
La destra sociale è una posizione ideologica e politica che coniuga alcuni valori della destra classica (tradizionalismo, sovranità nazionale, identitarismo etnico-religioso, anticomunismo, contenimento dell'immigrazione e tutela della proprietà privata) con la giustizia sociale.
Si caratterizza per una visione partecipativa della politica e per contenuti programmatici nel campo dell'economia politica che possono fare riferimento al corporativismo così come si è storicamente realizzato nei regimi fascisti. Per questa ragione le destre sociali sono considerate vicine a posizioni neofasciste.
In campo politico rifiutano buona parte delle idee liberali, differenziandosi in questo dal conservatorismo neoliberista.
In seguito alle politiche di austerità che la Banca Centrale Europea ha imposto a gran parte dei paesi dell'Eurozona e al conseguente aggravamento della crisi economica e della disoccupazione, le rivendicazioni di sovranità nazionale sono notevolmente aumentate e si sono saldate con il malcontento derivante dal dilagare dell'immigrazione clandestina, portando alla nascita o al rafforzamento di partiti di destra sociale.
Il problema dell'immigrazione clandestina è diventato insostenibile.
Altrettanto insostenibili sono i diktat provenienti dalle istituzioni dell'Unione Europea e dell'Eurozona.
In Grecia il partito di destra sociale e antieuropeista Alba Dorata ha raggiunto consensi molto elevati, secondo gli ultimi sondaggi sarebbe addirittura il primo partito.
In Francia è in constante crescita il Fronte Nazionale guidato da Marine Le Pen.
In Italia gran parte della protesta antieuropeista è stata captata da un movimento lontano dalle posizioni della destra sociale e identitaria, che è inoltre frammentata in numerosi partiti: il Movimento Sociale-Fiamma Tricolore è ora alleato con La Destra di Francesco Storace, in un progetto contestato di alleanza nazionale, però dal partito nazional-conservatore Fratelli d'Italia, guidato da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto, a loro volta impegnati, insieme ad Officina per l'Italia di Gianni Alemanno, nella rifondazione del partito Alleanza Nazionale.
E' comunque probabile che questi partiti si uniranno, dopo le elezioni europee del 25 maggio 2014, in un'unica coalizione di centro-destra con le forze moderate, liberali e conservatrici.
Il corrispondente italiano del fronte nazionale francese è il Fronte Nazionale di Adriano Tilgher, che si dichiara comunque alternativo sia alla destra che alla sinistra.
In questo ha però un rivale piuttosto forte.
L'opposizione anti-sistema di matrice neo nazionalista e neo fascista è portata avanti principalmente da Forza Nuova, erede del movimento Terza Posizione di Roberto Fiore, che rifiuta l'etichetta di "destra", preferendo appunto parlare di "terza via fascista" tra la destra e la sinistra.
Va distinta da essi una terza formazione, CasaPound, che, nata come centro sociale, si definisce associazione di promozione sociale che, pur non riconoscendosi nelle definizioni classiche di destra e sinistra, è promotrice di iniziative culturali che si possono ricondurre alle idee politiche di Ezra Pound, che aderì alla Repubblica Sociale Italiana.
Infine vanno ricordati movimenti di carattere neofascista come il Movimento Idea Sociale e il Movimento Fascismo e Libertà.
In Germania le forze di destra sociale non hanno superato la soglia di sbarramento al 5% per entrare in parlamento. Il Partito Nazionale Democratico tedesco è meno forte del suo omologo francese in quanto la Germania è l'unico paese dell'Area Euro che abbia tratto vantaggio dalla moneta unica e che quindi non soffre le condizioni di grave disagio degli altri paesi dell'Unione Monetaria.
Al di fuori dell'Eurozona si segnalano due partiti di destra sociale e identitaria.
Il British National Party del Regno Unito e il partito Jobbik dell'Ungheria.
In seguito alle politiche di austerità che la Banca Centrale Europea ha imposto a gran parte dei paesi dell'Eurozona e al conseguente aggravamento della crisi economica e della disoccupazione, le rivendicazioni di sovranità nazionale sono notevolmente aumentate e si sono saldate con il malcontento derivante dal dilagare dell'immigrazione clandestina, portando alla nascita o al rafforzamento di partiti di destra sociale.
Il problema dell'immigrazione clandestina è diventato insostenibile.
Altrettanto insostenibili sono i diktat provenienti dalle istituzioni dell'Unione Europea e dell'Eurozona.
In Grecia il partito di destra sociale e antieuropeista Alba Dorata ha raggiunto consensi molto elevati, secondo gli ultimi sondaggi sarebbe addirittura il primo partito.
In Francia è in constante crescita il Fronte Nazionale guidato da Marine Le Pen.
In Italia gran parte della protesta antieuropeista è stata captata da un movimento lontano dalle posizioni della destra sociale e identitaria, che è inoltre frammentata in numerosi partiti: il Movimento Sociale-Fiamma Tricolore è ora alleato con La Destra di Francesco Storace, in un progetto contestato di alleanza nazionale, però dal partito nazional-conservatore Fratelli d'Italia, guidato da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto, a loro volta impegnati, insieme ad Officina per l'Italia di Gianni Alemanno, nella rifondazione del partito Alleanza Nazionale.
La destra identitaria italiana comprende anche la Lega Nord e dunque può avere anche caratteristiche secessioniste, autonomiste o regionaliste ed unire elementi di liberismo con elementi di contrasto dell'immigrazione clandestina.
Il corrispondente italiano del fronte nazionale francese è il Fronte Nazionale di Adriano Tilgher, che si dichiara comunque alternativo sia alla destra che alla sinistra.
In questo ha però un rivale piuttosto forte.
L'opposizione anti-sistema di matrice neo nazionalista e neo fascista è portata avanti principalmente da Forza Nuova, erede del movimento Terza Posizione di Roberto Fiore, che rifiuta l'etichetta di "destra", preferendo appunto parlare di "terza via fascista" tra la destra e la sinistra.
Va distinta da essi una terza formazione, CasaPound, che, nata come centro sociale, si definisce associazione di promozione sociale che, pur non riconoscendosi nelle definizioni classiche di destra e sinistra, è promotrice di iniziative culturali che si possono ricondurre alle idee politiche di Ezra Pound, che aderì alla Repubblica Sociale Italiana.
Infine vanno ricordati movimenti di carattere neofascista come il Movimento Idea Sociale e il Movimento Fascismo e Libertà.
In Germania le forze di destra sociale non hanno superato la soglia di sbarramento al 5% per entrare in parlamento. Il Partito Nazionale Democratico tedesco è meno forte del suo omologo francese in quanto la Germania è l'unico paese dell'Area Euro che abbia tratto vantaggio dalla moneta unica e che quindi non soffre le condizioni di grave disagio degli altri paesi dell'Unione Monetaria.
Al di fuori dell'Eurozona si segnalano due partiti di destra sociale e identitaria.
Il British National Party del Regno Unito e il partito Jobbik dell'Ungheria.
Storia della Moda dal Trecento all'Ottocento / History of Fashion 2
In questa carrellata spiccano le tendenze ispirate da Elisabetta I Tudor, Maria Antonietta di Francia e l'imperatrice Sissi d'Austria e Ungheria.
Storia della moda dal Settecento ai giorni nostri / History of Fashion
Ecco una efficace sintesi degli ultimi tre secoli di storia della moda!
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