"Tu chiamale, se vuoi, emozioni" cantava Lucio Battisti, anche se il "guidare a fari spenti nella notte per vedere quanto è facile morire" non è propriamente un'emozione.
Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicofisiologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi.
Le emozioni primarie, secondo una recente definizione di Robert Plutchik[7] sono otto, divise in quattro coppie:
Altri autori hanno tuttavia proposto una diversa suddivisione.
Secondo vari autori, dalla combinazione delle emozioni primarie derivano le altre (secondarie o complesse):
- l'allegria
- la vergogna
- l'ansia
- la rassegnazione
- la gelosia
- la speranza
- il perdono
- l'offesa
- la nostalgia
- il rimorso
- la delusione
E' importante sapere quali sono perché spesso non riusciamo a comunicare il nostro stato d'animo e quindi gli altri non riescono a capire come stiamo e cosa proviamo. E' quindi auspicabile una alfabetizzazione emotiva, che tenga conto di queste nozioni di base.
Il tutto poi va inserito un contesto di piscologia generale dove si parla di sensazioni, percezioni, motivazioni, sentimenti, memoria, pensiero e linguaggio. Teniamo presente che l'estetica nasce come filosofia. delle sensazioni e solo successivamente diventa filosofia della bellezza e dell'arte.
P.S. Per motivi di tempo mi trovo costretto a scrivere post molto brevi, però per chi ha seguito il sequel del mio romanzo, consiglio di leggere il post precedente, perché è pieno di sorprese e colpi di scena!