domenica 20 maggio 2018

Vite quasi parallele. Capitolo 118. La verità vi farà liberi, ma prima vi renderà infelici.

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<<La situazione era un po' più complessa...>> aveva detto Jenna Burke-Roche.
La voce flautata e l'italiano fluente rendevano incredibile il pensiero che fosse nata in Inghilterra e cresciuta in America, eppure quel passato, di cui non aveva mai raccontato nulla, gettava ombre inquietanti sul presente.
Luca Bosco si accorse di non sapere quasi nulla di lei, come se per tanti anni avesse amato una perfetta sconosciuta.
<<Ti ascolto>>
Lo sguardo di Jenna si abbassò lievemente, come se non sapesse bene da che parte incominciare:
<<Immagino che Lorenzo ti abbia parlato dell'Ordine degli Iniziati...>>
Luca annuì:
<<Sì, me ne ha accennato>>
Lei annuì a sua volta:
<<Io ne faccio parte da molto tempo. Ad essere sinceri, la mia Iniziazione è avvenuta ancora prima che noi ci conoscessimo>>
Lui si accigliò:
<<Avrei dovuto immaginarlo.
  C'è sempre stata un'aura di mistero intorno a te e un carisma che ti faceva sembrare così superiore agli altri
E qualcosa mi dice che la scelta di frequentare il Dottorato sotto la supervisione del Professor Monterovere, potente Iniziato, non sia stata casuale>>
Jenna annuì:
<<Niente è stato casuale nella mia vita. La mia famiglia appartiene all'Ordine da sempre, anche se non tutti i suoi membri sono stati scelti per diventare veri e propri Iniziati. 
Alcuni non conoscono neppure l'esistenza dell'Ordine stesso. Soltanto quelli che sono ritenuti "idonei" vengono avviati agli Arcani Supremi. 
Si viene tenuti sotto osservazione per alcuni anni e poi il Consiglio Superiore decide se si hanno requisiti necessari>>
Luca la interruppe:
<<E' possibile rifiutare di essere iniziati?>>
Jenna sorrise, come se si trattasse di una domanda sciocca:
<<L'Ordine fa la proposta soltanto a chi sicuramente l'accetterà. Gli incentivi per l'accettazione e i disincentivi per il rifiuto sono altamente "personalizzati". Nel mio caso è stato più semplice, perché mi hanno "monitorata" fin da bambina>>
Luca scosse il capo:
<<Non mi piacciono questi metodi>>
Il volto di Jenna divenne improvvisamente triste:
<<E questa è solo la punta dell'iceberg>>
Anche il volto di Luca si adombrò:
<<Tutto ciò mi spaventa. A volte penso che sarebbe stato meglio, per me, non cercare di sapere nulla su questi Misteri.
Ma io sono sempre stato troppo curioso>>
Lei gli prese la mano:
<<E' anche per questo che sei stato scelto. E credo che tu sapessi già qual era il prezzo da pagare. Come dice il proverbio: la verità vi farà liberi, ma prima vi renderà infelici>>

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Luca parve perplesso:
<<La verità... E cos'è la verità? Quid est veritas? 
La domanda di Pilato è rimasta in sospeso per duemila anni. Io ammiro chi la ricerca, ma temo chi dice di averla trovata. 
E comunque, non ci renderà liberi, dal momento che, per come la vedo io, il libero arbitrio è un'illusione.
Le nostre scelte sono il risultato di un infinito numero di cause che in ultima istanza non dipendono da noi>>
Jenna sorrise:
<<Io conosco gran parte di quell'infinito numero di cause che ti ha condotto fin qui e so di doverti molte spiegazioni.
Vedi, la mia vita non è stata, al contrario di quel che si potrebbe immaginare, "un giardino di rose".
Ogni privilegio che ci viene concesso comporta degli obblighi e nel mio caso sono stati piuttosto pesanti.
Immagino che saprai che entrambe le famiglie dei miei genitori appartenevano all'aristocrazia, ma forse non sai che il loro matrimonio fu combinato>>
Lui non ne fu sorpreso:
<<Forse, ai loro tempi, poteva ancora succedere, specie se si apparteneva all'elite>>
Lei a questo punto assunse il volto delle grandi occasioni:
<< Anche ai nostri tempi.
Quello che sto cercando di dirti, e che mi riesce così difficile da confessare, è che anche il mio fidanzamento con Waldemar Richmond era stato combinato.
E io lo sapevo fin dall'inizio, ma lui no>>
Luca inarcò le sopracciglia, stupefatto.
Questo cambiava completamente le cose.
<<No, non posso crederci. Tu sembravi realmente innamorata di lui!>>
Jenna abbassò gli occhi:
<<Waldemar mi piaceva, non lo nego, ma non ne ero innamorata>>
Luca era combattuto interiormente tra un'inconfessabile contentezza nel sapere che il suo rivale non lo aveva mai veramente battuto, e la rabbia per il fatto di amare una donna capace di vivere nella menzogna:
<<Come hai potuto prestarti a questo gioco?>>
Lei rispose con un filo di voce:
<<Sono stata obbligata. Minacciata. Non avevo altra scelta>>
Lui era incredulo e arrabbiato:
<<C'è sempre un'altra scelta!>>
Negli occhi di Jenna tornò per un attimo l'altezzosità di un tempo:
<<Non eri tu a dire che il libero arbitrio è un'illusione? Sei veloce però adesso a giudicarmi! 
Ma la verità è che tu non sai niente di me!>>
Anche Luca si inalberò:
<<Ne so abbastanza per capire che hai preso in giro tutti, me compreso!>>
Lei scosse il capo:
<<Non ti ho preso in giro, ti ho protetto da una verità pericolosa!
Sei cambiato, Luca. Una volta eri più comprensivo, e non saltavi alle conclusioni prima di conoscere tutta la storia>>
A lui tornò in mente una frase di cui non ricordava più la fonte:
<<Quando ti dicono che sei cambiato, vogliono solo dire che non sei più come fa comodo a loro.
Dall'ultima volta che ti ho visto - quanti anni sono passati? - non c'è stato un giorno in cui non abbia pensato a te, in cui non abbia sognato di rivederti, e adesso che tu sei qui davanti a me, e mi racconti queste trame, io non so più che dire>>
Lei gli strinse la mano con forza:
<<Allora non parlare e ascoltami, prima di giudicare! 
E' essenziale che tu capisca che io sto dalla tua parte e sono qui per te, per metterti in guardia da un grande pericolo.
Per capire di che si tratta, ti racconterò i segreti che nascondo da una vita.
I miei genitori, Charles Burke-Roche e Marie France Tessier de Saint-Clair, non volevano che io diventassi un burattino nelle mani dell'Ordine e per questo tentarono di svincolarsi dalla tutela degli Iniziati>>
I suoi occhi si fecero lucidi e una lacrima rigò entrambe le guance.
Luca, imbarazzato, interloquì:
<<Hanno tentato e hanno fallito?>>
Jenna lo fissò, con un'espressione di dolore che non aveva mai mostrato prima di allora:
<<Hanno tentato e sono morti!
Un incidente stradale, in apparenza. Ma fu un'esecuzione. 
E' questo ciò che succede quando un Iniziato "tradisce" l'Ordine.
Avevo sette anni quando successe. I miei nonni paterni dissero che era stata una disgrazia e mi portarono in America, nella loro villa di Hollow Beach, negli Hamptons di Long Island>>
Luca rimase impietrito:
<<Mi dispiace...>>
Ebbe l'impulso di abbracciarla, e lei lo lasciò fare.
Rimasero così per un minuto intero.
Quel contatto li rese consapevoli di una verità più profonda, che li riguardava e cioè che nonostante le loro storie fossero tanto diverse, i loro cuori battevano all'unisono.
A un certo punto, Luca trovò il coraggio di porre una domanda che lo assillava:
<<Se il tuo fidanzamento con Waldemar era stato voluto dagli Iniziati, come sei riuscita a lasciarlo senza suscitare le ire dell'Ordine?>>
Era il punto cruciale.
Jenna annuì:
<<Ci sono forti divisioni all'interno del Consiglio. Una delle fazioni che si opponeva alla famiglia di Waldemar mi offrì la sua protezione.
Naturalmente quell'offerta non era dettata da spirito altruistico. In cambio del loro appoggio mi chiesero di collaborare ad un loro progetto, di cui ti parlerò.
Io ero incerta. L'idea di apparire come una traditrice agli occhi della mia famiglia e a quelli di Waldemar, a cui comunque volevo bene, mi risultava insopportabile.
Non riuscivo a prendere una decisione. Ero così angosciata e disperata che arrivai a pensare al suicidio, ma i giorni passavano e io non trovavo il coraggio.
Il fatto è che non riuscivo più a vivere, ma non riuscivo neppure a morire>>
Luca sospirò:
<<Conosco quella condizione. Per me è quasi un dato esistenziale, soprattutto da quando te ne sei andata.  Da anni io non riesco a morire e non riesco a vivere...>>
Jenna tornò a stringergli le mani:
<<Prima ti ho visto parlare con il Professore e con gli altri della Confraternita. Mi sembravi allegro, spontaneamente allegro...>>
Luca si accigliò:
<<Si può essere allegri e tristi nello stesso tempo>>
Lei lo fissò con comprensione:
<<Lo so. E mi dispiace di aver contribuito a questo. 
Ti ricordi l'ultima volta che ci vedemmo, vicino a quel luogo che qui chiamano l'Orma del Diavolo?>>

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<<Non potrei dimenticarlo nemmeno se volessi>>
<<Ero sul punto di dirti tutto. Ma oltre a non volerti mettere in pericolo, pensavo che non mi avresti creduta>>
<<E perché?>>
<<Perché è tutto così complicato da sembrare inverosimile, come nelle teorie del complotto o nei romanzi cospirazionisti>>
Luca sorrise:
<<Lorenzo mi accusa di essere un complottista e di vedere cospirazioni dappertutto, per cui non mi meraviglierei più di tanto. A volte la realtà è più fantasiosa della fantasia>>
Jenna annuì:
<<Puoi dirlo forte. La struttura dell'Ordine degli Iniziati è il riflesso di una storia millenaria, che ha visto la fusione di numerose società segrete in un'unica grande Confederazione.
Ci vorrebbero anni per spiegare tutto, ma per il momento ti anticiperò solo l'essenziale.
Ci sono quattro fazioni ufficiali, che corrispondono alle quattro Società Fondatrici dell'Ordine.
Hanno dei nomi piuttosto fiabeschi, ma non devi farti ingannare: non stiamo parlando di Hogwarts e non c'è bisogno di prendere il binario nove e tre quarti.
In ordine di notorietà, queste società fondatrici sono l'Aristocrazia Nera, l'Aristocrazia Bianca, il Serpente Rosso e la Fraternitas Draconis.
Ed è proprio quest'ultima che mi ha accordato la sua protezione, tanto che si potrebbe dire, in un certo senso, che io sia stata adottata dalla Famiglia Dracu, di cui ti parlerò in seguito.
Ci sono molte altre fazioni minori, che vengono dette "I Soci Silenziosi" e i cui membri sono per lo più "Iniziati di Rango Segreto">>
Le perplessità che affollavano la mente di Luca erano innumerevoli, ma c'era una domanda che aveva la priorità:
<<Che favore ti ha chiesto la famiglia Dracu, in cambio della sua protezione?>>
Il volto di Jenna sbiancò:
<<Molti favori, di cui ho intenzione di parlarti. Non ci saranno più segreti tra noi, anche se questo non ti sembrerà necessariamente un bene, quando saprai come stanno le cose.
Sono venuta qui apposta per informare di tutto te e il professor Monterovere>>
Luca ne fu vanamente gratificato:
<<Perché proprio io?>>
Jenna rifletté a lungo prima di rispondere, ma quando parlò, la sua voce era ferma e decisa e il suo sguardo mostrava un'inquietante convinzione:
<<Perché sei l'ultimo vero Eretico sopravvissuto sulla faccia della terra>>