Fu usata per incoronare gli imperatori tedeschi del Sacro Romano Impero Germanico da Ottone I fino a Francesco II, per oltre mille anni.
Si trova al museo delle arti di Vienna.
Non va confusa con la corona imperiale d'Austria (tedesco: Österreichische Kaiserkrone oppure Krone des Kaisertums Österreich) che era originariamente la corona di Rodolfo II del Sacro Romano Impero, e successivamente divenne la corona di stato della dinastia Asburgo d'Austria e dell'Impero austro-ungarico. La corona di Rodolfo II venne realizzata nel 1602 a Praga da Jan Vermeyen, uno dei più famosi gioiellieri dell'epoca fatto venire appositamente da Anversa. La corona è suddivisa in tre parti: il circolo (Kronreif), la mitra (Mitra) e l'arco (Kronbügel). La corona è attualmente esposta nell'Hofburg di Vienna, in Austria.
L'imperatore d'Austria era anche, per diritto ereditario della famiglia Asburgo, re apostolico di Ungheria. La corona ungherese è la seguente:
La corona è legata all’incoronazione di Stefano, primo re cristiano dell’Ungheria, avvenuta la notte do Natale del 1000 e che segna l’inizio dello stato ungherse. L’imperatore venne successivamente canonizzato.
La sua corona divennne da subito segno di regalità, tanto da essere usata per incoronare tutti i successivi sovrani a partire dal XIII secolo e da divenire lo stemma ufficiale dello stato. Attualmente, si trova nel Parlamento del governo ungherese, dopo essere stata trasferita in diverse sedi e rubata durante la seconda guerra mondiale.
L'imperatore del Sacro Romano Impero era anche re d'Italia con riferimento al regno italico dei Longobardi, la cui corona è nota come Corona Ferrea, in quanto circonda un cerchio di metallo che secondo leggende smentite dalle analisi storiche, sarebbe stato derivato da un chiodo della croce di Cristo, trovata da Sant'Elena imperatrice, la madre di Costantino.
L'ultimo sovrano a cingere la corona ferrea fu Napoleone Bonaparte, imperatore dei Francesi e re d'Italia.