Una volta parlando con una
Veridica le chiesi se pensava
veramente che
io fossi pazza e lei mi rispose: «Una di noi due
lo, è, mia
cara Emily…una di noi due lo è…».
EMILY VAN GARRETT
Emily Van Garret uscì dall’ufficio della
Dottoressa Julia Jones con la netta consapevolezza di avere parlato troppo.
Il senso di
colpa per non essere stata all’altezza della situazione le ghermì lo stomaco, e
dovette respirare a fondo per ritrovare la calma.
Ma poi la
colpa non era tutta sua! Era di quella maledetta strizzacervelli che suo
cognato le aveva messo alle calcagna.
La Jones è
troppo abile! è una Veridica, oltre che una psichiatra…
I Veridici sapevano
interpretare anche i minimi segni per stabilire se un testimone diceva la
verità.
Però anche le Veridiche eminenti come la Jones
potevano sbagliare, specie se avevano davanti un Maestro dell’OEU: per l’Ordine Economico Universale, l'ente preposto al governo del Nuovo Ordine Mondiale, l’autocontrollo ferreo dei
propri adepti era la regola basilare, che si otteneva mediante il famoso
“condizionamento psicologico”.
Ed Emily aveva
ottenuto a pieni voti il titolo di Maestro dell’Ordine.
Ma erano
altri tempi…avevo dieci anni di meno, e in questo decennio è successo di tutto.
Quegli anni
l’avevano logorata nello spirito.
Si sentì stanca, ma
era una stanchezza dell’anima, pallidamente venata da una dolorosa screziatura
di cupio dissolvi.
Prima della seduta con la Jones, Emily
si era riproposta di non dire nulla o quasi, e invece, alla fine, si era
trovata costretta a fare alcune ammissioni.
Le sue
domande erano troppo ben formulate…c’è lo zampino di Charles!
Ebbe un gesto di stizza al solo pensiero
di suo cognato e con una mano colpì uno dei robot-uscieri che pattugliavano il
corridoio dietro l’ambulatorio.
Se ne pentì subito,
pensando alle telecamere che
riprendevano tutti i locali nella grande Piramide della Alpha-Omega.
Aveva dato loro un
argomento in più per sostenere la tesi della sua incapacità di intendere.
Ci stavano
riuscendo.
Lui e mia sorella Amanda…e i cortigiani!
C'era un complotto ai suoi danni che faceva parte di una più ampia Cospirazione, di cui lei sapeva troppe cose per poter essere lasciata libera di agire e soprattutto di parlare.
Il modo migliore per metterla a tacere era farla dichiarare pazza.
Lui e mia sorella Amanda…e i cortigiani!
C'era un complotto ai suoi danni che faceva parte di una più ampia Cospirazione, di cui lei sapeva troppe cose per poter essere lasciata libera di agire e soprattutto di parlare.
Il modo migliore per metterla a tacere era farla dichiarare pazza.
Le stavano provando tutte per farla crollare e se ci
fossero riusciti l’avrebbero anche fatta interdire, magari con una bella
diagnosi di paranoia firmata dai Veridici più quotati.…e così non sono
avrebbero ottenuto il controllo del suo consistente pacchetto azionario nella
Alpha-Omega, ma sarebbero anche
riusciti a zittirla per sempre.
Loro
sospettano di me! E non si sbagliano!
Emily era l'ultimo ostacolo che si frapponeva tra i vertici della Alpha-Omega e la conquista della maggioranza nel Consiglio dell'OEU.
Se Emily avesse rivelato i segreti della Alpha-Omega e del suo inspiegabile successo, sarebbe potuto accadere di tutto.
Ed era chiaro che sua sorella Amanda e il marito di lei, il Maestro Charles Louis Correnson, Presidente della Alpha-Omega Investment Corporation, erano disposti a tutto pur di far tacere Emily Van Garrett.
Emily era l'ultimo ostacolo che si frapponeva tra i vertici della Alpha-Omega e la conquista della maggioranza nel Consiglio dell'OEU.
Se Emily avesse rivelato i segreti della Alpha-Omega e del suo inspiegabile successo, sarebbe potuto accadere di tutto.
Ed era chiaro che sua sorella Amanda e il marito di lei, il Maestro Charles Louis Correnson, Presidente della Alpha-Omega Investment Corporation, erano disposti a tutto pur di far tacere Emily Van Garrett.
Ma lei aveva ancora molti alleati e diverse carte da giocare…persino un asso nella
manica.
Respirò di nuovo profondamente e cercò di
rilassarsi.
Non era facile, ma non poteva certo permettersi di
cedere ora, a un passo dal momento cruciale.
Se io crollo, sarà la fine per
tutti. Per tutti! Nessuno escluso…
Il peso della responsabilità la stava schiacciando.
Ma non era solo questo.
Da quando suo padre era morto, dieci anni prima,
niente aveva più funzionato nella sua vita. Se solo fosse vissuto un po’ più a
lungo, non avrebbe mai permesso a Correnson di rovinare tutto.
Questi
pensieri non mi aiutano…
E allora, che fare?
Da mesi stava meditando sulle strategie: il piano era quasi del tutto definito.
I contatti con le persone giuste erano
stati presi e i segnali necessari erano stati lanciati… non restava che
attendere gli eventi e prepararsi ad intervenire appena se ne fosse
presentata l’opportunità.
Devo reggere ancora per un po’…presto tutto
sarà compiuto…
Anche per lei sarebbe
arrivato il momento in cui poter esclamare: consummatum est.
Ancora pochi mesi,
forse anche meno e la Cospirazione sarebbe stata svelata, se i suoi calcoli erano esatti.
Dovevano essere
esatti! In questo si fidava ciecamente dei dati che gli sussurravano
all'orecchio i suoi informatori, coloro che la tenevano in contatto con Nayan e
con i ribelli.
Di Nayan mi
fido!
Pensare a lui la
faceva sentire meglio…
Ma nessun Veridico
avrebbe mai dovuto nemmeno sospettare tutto ciò!
Per fortuna le
rivelazioni di quel giorno non avevano nemmeno sfiorato quel delicato
“versante” dei suoi segreti.
Però quanta energia
le costava quella recita!
Sono stanca,
stanca, stanca…
In fondo al breve
tratto di corridoio, trovò il suo
seguito di androidi, guardie del corpo e dame di compagnia. Persino di loro
aveva incominciato a dubitare: tutti ormai potevano tradirla, soprattutto ora
che le voci sulle sue presunte turbe psichiche avevano cominciato a circolare
alla Corte di Correnson.
Ah, erano stati
abili! Un’ottima strategia!
E poi c’era quella
maledetta Jones! Le sue domande…i suoi perché…
Non c’era modo di eludere quei
test.
Se si fosse tirata
indietro, però, avrebbero sospettato di più.
Il Giuramento dell’Ordine parlava chiaro: “Nessuno
può rifiutarsi di essere sottoposto a perizia psichiatrica e ad esame
veridico”.
Certo, se solo avesse
anche lontanamente immaginato come sarebbero andate a finire le cose, mai
avrebbe accettato di entrare a far parte dell’Ordine, ma allora era una
ragazzina inesperta e suo padre era appena mancato.
Basta con
questi pensieri!
Notò lo sguardo muto
e interrogativo del suo seguito, che attendeva le sue decisioni.
Rimase per un attimo
incerta su come trascorrere il resto della giornata. Avrebbe avuto molti lavori
da concludere, ma si sentiva troppo male.
Cercò di non lasciar trapelare il suo disagio,
mantenendo il consueto atteggiamento altero che metteva in soggezione tutti
coloro che le stavano intorno. Era
consapevole di essere una donna di rara bellezza naturale ed innata eleganza:
alta, snella, sguardo intenso, labbra carnose, lunghi capelli scuri. Aveva una
classe, un garbo nei movimenti, nei gesti, nelle parole, che le davano
autorevolezza.
«Andiamo nel mio giardino pensile»
ordinò, dirigendosi verso l’ascensore. Il corteo di servitori la seguì senza
fiatare. Nessuno osava contraddirla e nemmeno interloquire senza essere
interrogato.
Il guaio di crescere
come regine. Si diventava glaciali…
Ah, se solo
potessi permettermi di amare qualcuno…di fidarmi…
E invece neppure sua
madre e sua sorella Amanda erano affidabili.
Mio padre era affidabile, mia zia Greta lo
era…
A dire il vero Greta
era una pro-pro-zia, che nascondeva molti segreti ed era sparita nel nulla,
come quella parte di umanità che si era volatilizzata ai tempi del Grande
Cataclisma.
Chi era rimasto sulla Terra, aveva dovuto piegarsi al
dominio dell’Ordine Economico Universale e, all’interno di esso, a quello dell’Alpha-Omega Investment Corporation.
E lei, come azionista di rilievo della società,
continuava ad essere un bersaglio di chiunque volesse conquistarne il
controllo, familiari compresi.
Anzi, lo erano meno di tutti gli altri. E gli
amici…bah…quali amici? Aveva solo alleati, e nessuno era
all’altezza della situazione…
L’amicizia era
un’altra cosa, e l’amore, poi, meglio non parlarne, in quel momento e in quelle
condizioni…no, non era il caso.
Aveva un bel
domandare la Jones: “Perché”? Nemmeno lei, Emily, riusciva veramente a capire
perché le cose dovevano andare così, e soprattutto perché anche in passato
erano andate in quel modo…
A parte l’elemento
di predestinazione, se così si poteva chiamare l’insieme di circostanze che avevano
determinato quel maledetto imbroglio della Alpha-Omega, c’era da capire come mai lei stessa avesse deciso di seguire una
strategia alternativa a quella di Correnson.
Lui aveva sempre
voluto eliminarla: era un intralcio nel suo “grande disegno”.
Quindi all’inizio per lei si era trattato solo
di una legittima difesa…ma poi…
Poi aveva capito tutta la verità, e si era resa conto
delle conseguenze del piano di Correnson. Conseguenze che avrebbero riguardato
tutti…
Rabbrividì al
pensiero.
Appena l’ascensore arrivò alla piattaforma di
imbarco, si introdusse nella sua navicella personale, sempre col suo seguito
dietro. Ogni volta che saliva sul
suo mezzo di trasporto aveva per un attimo il timore di un incidente…magari
provocato dagli uomini di suo cognato…
No, non gli
converrebbe agire in modo così scoperto.
La guerra sarebbe esplosa troppo presto per gli
interessi di Correnson… dopotutto il
Grande Maestro Orcfeller non era ancora morto e uno scandalo non sarebbe
giovato certo alla causa della Alpha-Omega.
C’erano dei tempi
ben precisi, e tutti lo sapevano.
Emily si sedette nel
suo divano, accanto al finestrino e osservò il paesaggio sotto di lei. La Piramide di plastacciaio, cemento e
vetroresina della Alpha-Omega si ergeva mostruosa a fianco della navicella.
C’erano voluti solo pochi mesi per erigere quell’immenso Moloch, una
vera è propria montagna d’acciaio alta 2000 metri standard, nel bel mezzo di un
deserto di asfalto.
La nuova Torre di Babele! Il
monumento a Correnson! Mio padre non avrebbe mai permesso una simile
mostruosità…
E pensare che quelle zone dell’antico Quebec un tempo erano state
ricoperte di foreste! Vicino ai grandi laghi, alcune erano sopravvissute
persino alla grande crisi della fine del XXI secolo.
Se chiudeva gli occhi, Emily poteva
ancora rivedere nella memoria le ultime foreste e praterie degli anni della sua
infanzia…quando suo padre, lasciate le zone ormai allagate dell’Olanda, si era
trasferito nelle campagne vicino a Montreal.
Altri tempi!
Altra felicità fingendo al
viver mio…
Nel giro di vent’anni la Alpha-Omega aveva devastato anche quel poco di
verde che il Canada francese era riuscito a conservare.
Hanno distrutto ogni cosa, e questo è solo l’inizio!
Scacciò l’orrendo pensiero…non voleva nemmeno immaginare cosa sarebbe
potuto succedere se…
Ma poi non era solo la paura per
la sorte del Quebec: ciò che era accaduto lì erano solo la prova generale per
quello che sarebbe accaduto all’intero pianeta, forse persino all’intero
sistema solare…
Se rivelassi ciò che so mi prenderebbero per pazza!
I profeti inascoltati erano sempre presi per pazzi…
“Vox clamantis in deserto”: voce di uno che grida nel deserto.
Quello era il suo motto.
Sorrise fra sé,
mentre la navicella si avvicinava ad un enorme giardino pensile, che sporgeva
dalla Piramide a mo’ di terrazza ricoperta da una serra.
«Ecco, il mio piccolo paradiso artificiale!
Il mio Petit Trianon» esclamò mentre vi entravano: «Ditemi la verità ragazze, è molto più bello, intimo e accogliente dei
giardini della Nouvelle Versailles di mio
cognato!»
Le dame di compagnia
sorrisero diplomaticamente, annuendo senza sbilanciarsi troppo.
Emily sospirò.
Avevano paura di
Correnson, alcune persino lo rispettavano e forse avevano già deciso di stare
dalla sua parte.
Gli uomini
hanno sempre preferito le tenebre alla luce… non vogliono sapere, non vogliono vedere, si rifiutano di farlo.
Lo avrebbero fatto anche stavolta?
Era quasi sicuro, ma esisteva un barlume di speranza.
«Fate il bagno con me?»
Almeno quello!
Non
lasciatemi sola!
Il tepore che
regnava in quell’Eden la fece sentire meglio.
Mentre si svestiva e
si immergeva nelle acque della piscina, le ritornarono in mente i bagni che
faceva nell’ultimo dei Grandi Laghi: l’acqua era fredda, ma tutto era così
bello. Ora quel lago era stato prosciugato per favorire la costruzione di Nouvelle
Versailles.
Non ho saputo impedire che tutto ciò venisse
distrutto, ma posso ancora impedire il peggio…