Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
giovedì 14 giugno 2018
Vite quasi parallele. Capitolo 123. Come in uno specchio e in maniera confusa
<<Videmus nunc per speculum in aenigmate, tunc autem facie ad faciem>>
La citazione tratta dalla Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi, uno dei testi più celebri e letterariamente più potenti del Nuovo Testamento, fu pronunciata da Jenna Burke-Roche, lady Fitzroy, Iniziata agli Arcani Supremi col nome di Virginia Dracu, per rispondere ad una domanda che il dottor Luca Bosco le aveva rivolto, in merito alle varie fasi dell'Iniziazione, fino a quella massima, a cui solo pochi eletti potevano aspirare, ossia l'intuizione mistica, l'Illuminazione.
Luca aveva subito colto il senso del discorso:
<<Dunque ciò che ora io vedo è solo un riflesso sfocato della realtà. Ma tu che, tramite l'Iniziazione, hai potuto, almeno in parte, "vedere faccia a faccia" la Verità, che impressione ne hai tratto?
So che non me ne puoi parlare, quello che ti chiedo è semplicemente se la risposta è appagante riguardo alle esigenze di Giustizia che la crudeltà della vita fa sorgere, presto o tardi, in ognuno di noi>>
Jenna chiuse gli occhi, come se stesse meditando, e rispose a bassa voce, quasi in un sussurro, perché ciò che stava per dire si avvicinava pericolosamente all'essenza stessa dei Misteri:
<<Io sono un'Iniziata di rango elevato, poiché fin dalla nascita fui educata a questo fine.
E fin da bambina ho conosciuto quanto la vita può essere crudelmente ingiusta.
Tutto quello che mi è concesso di dirti, riguardo alle risposte che i vari gradi dell'Iniziazione possono offrire, è che esse mostrano un principio di Equilibrio su cui si regge la Realtà.
E noi Iniziati ne siamo i Custodi>>
Non era una risposta soddisfacente, e nemmeno consolatoria, anzi, sembrava implicare qualcosa di cui forse era saggio avere paura.
<<Cum metu et tremore vestram salutem operamini. Sempre San Paolo, ma questa volta ai Filippesi. Attendete alla vostra salvezza con timore e tremore. Lo dico perché è così che mi sento, di fronte a ciò che mi descrivi>>
Jenna annuì:
<<Ed è giusto che sia così. L'unica cosa strana è il fatto che ci serviamo delle parole di San Paolo per parlare di un rituale che lui non approverebbe.
Oserei dire che noi siamo eretici, e tu, Luca Bosco, lo sei più di tutti gli altri, perché ti sei avvicinato ai Misteri con le tue sole forze>>
Luca accennò un sorriso, ma era un sorriso amaro:
<<Per ogni forza, una debolezza, o io non sarei qui>>
Anche lei sorrise:
<<E immagino che tra queste debolezze ci sia anche la sottoscritta>>
Lui annuì platealmente:
<<Al primo posto>>
Jenna scosse il capo:
<<Non esageriamo... Il tuo primo movente è sempre stato la curiosità verso l'ignoto.
E il secondo la sete di giustizia. L'amore, per te, viene solo al terzo posto, e forse è giusto che sia così, anche se San Paolo poneva la "charitas" davanti alla fede e alla speranza.
Ma l'amore, come tutti sanno, è un concetto ambiguo e sfuggente>>
Luca puntò il dito indice verso di lei:
<<Non parlavo dell'amore in generale. Io parlavo di te>>
Lei si avvicinò, lo fissò.
Se si fosse trattato di una storia banale, a quel punto ci sarebbe stato un bacio.
Ma Luca Bosco era tutto tranne che una persona banale.
Jenna lo sapeva, e non si meravigliò della sua indecisione:
<<Non ti fidi ancora di me>>
Lui decise di rispondere con sincerità:
<<Ti conosco da anni, eppure per me sei ancora un mistero. Fai parte di quell'ignoto che voglio conoscere. Ma con cautela, questa volta>>
Lei sembrò improvvisamente più debole:
<<Non posso darti torto. Ora che conosci la mia vera storia, e chi c'è dietro, ti sembrerò un mostro. E come si suol dire, il mostro più pericoloso è quello a cui abbiamo permesso di entrare in casa nostra.
Io ho profanato la casa della tua anima, nel momento in cui eri più indifeso, e questo rimorso mi perseguita e mi soffoca.
Sono qui per farmi perdonare, e spero che un giorno...>>
Luca scosse il capo:
<<Ma io ti ho già perdonata. Saper perdonare, a volte, è l'unico punto di forza che abbiamo rispetto a chi, più o meno consapevolmente, ci fa del male.
Forte è chi riesce a passare oltre, a guardare oltre.
Ed è quello che sto facendo adesso.
Io non metto in dubbio le tue buone intenzioni, ma sarei uno sciocco se non temessi le trame degli Iniziati.
Non ho ancora capito che cosa vogliano da me>>
Jenna inarcò le sopracciglia:
<<Te l'ho già detto. Tu sei l'unico vero Eretico sopravvissuto sulla faccia della Terra.
E gli Iniziati, la cui Dottrina Segreta è certamente eretica, hanno bisogno di qualcuno che ne dia una codificazione sistematica>>
Luca non capiva:
<<E perché mai?>>
Jenna rispose con aria solenne:
<<Perché si avvicina il Grande Cataclisma, e noi camminiamo verso il Regno Millenario, perché è giunta l'Età dei Profeti, quelli in cui alcuni Misteri dovranno essere rivelati, prima che la specie umana finisca per autodistruggersi>>
Ci volle più di un minuto prima che Luca Bosco potesse metabolizzare appieno il contenuto di quella risposta:
<<Che i tempi siano apocalittici è una cosa a cui credono in molti, specie in questo anno 2012. Personalmente credo che abbiamo a disposizione qualche decennio in più, per evitare quello che tu chiami il Grande Cataclisma e che altri chiamano Armageddon o Ragnanok o Kralizec.
Ciò che non capisco, tuttavia, è il motivo per cui gli Iniziati abbiano bisogno di aiuto esterno.
Mi era parso di capire che l'Ordine tenesse sotto controllo i potenti dell'umanità e che dunque non ci fosse alcun bisogno di fare proselitismo tra le masse, per risolvere i problemi del pianeta>>
Jenna negò vigorosamente con l'indice della mano destra:
<<Ma allora non mi stai a sentire! Ti ho detto molto chiaramente che è in atto una guerra fratricida tra le fazioni in cui l'Ordine è suddiviso.
Ogni fazione ha priorità diverse e questo paralizza le decisioni del Consiglio.
Abbiamo bisogno di mediatori, di personalità super partes che cerchino di elaborare una sintesi sia sul piano dottrinale che su quello programmatico, una piattaforma che tenga conto anche delle esigenze dei profani.
Lorenzo Monterovere lavora da anni a questo progetto, ma ha bisogno di aiuto e ha proposto il tuo nome al Consiglio.
E' anche per questo motivo che il Consigliere Albedo si trova qui.
Non so se te ne rendi conto, ma ti è stato tributato un grandissimo onore>>
Luca era sempre più scettico:
<< Io non cerco onori! E tutto questo discorso sull'Apocalisse e il bisogno di mediatori tra le avverse fazioni, mi pare una giustificazione piuttosto campata in aria.
Sono certo che il Consiglio abbia dei secondi fini che forse nemmeno tu conosci.>>
Jenna si fece serissima:
<<Non far finta di non capire! Sono anni che studi le religioni misteriche e le società segrete.
Le tue pubblicazioni non sono passate inosservate.
E nemmeno le tue esternazioni polemiche contro l'elite globalista.
E' troppo tardi, adesso, per tirarsi indietro.
Inoltre, il fatto che tu non cerchi onori è la prova che sei veramente colui di cui abbiamo bisogno.
Molto spesso le persone destinate al successo sono quelle che fanno qualcosa per passione e non per profitto.
Io credo in te. So benissimo che se non fosse stato per le delusioni che proprio io ti ho causato, a quest'ora saresti diventato come minimo Imperatore della Galassia!>>
La battuta stemperò la tensione.
Luca rise, ma continuò a rimanere sulla difensiva:
<<Molto divertente! Ma non sono in vena di scherzi. In fondo anche tu conosci il paradosso secondo cui, soprattutto quando si scherza, bisogna essere seri>>
Lei annuì:
<<Mai stata più seria in vita mia. Tu hai colto meglio di tutti gli altri i limiti dell'elitismo, la malattia mortale che potrebbe portare l'Ordine degli Inziati alla rovina.
Il pregiudizio universale.
Arroganza, boria, strafottenza, snobismo, dogmatismo, disprezzo per il concetto di popolo e per quello di nazione, distanza siderale dalla quotidianità della gente comune.
Alcuni di loro giocano col fuoco, e vanno fermati.
I tecnocrati si sono spinti troppo oltre nel voler trasformare il mondo.
Voi in Italia incominciate ad accorgervene solo adesso, nel 2012, ma nel giro di due o tre anni vi renderete conto, quando sarà troppo tardi, che ciò che i settori deviati dell'elite stanno provocando è la rivincita di Cartagine!>
Luca sosteneva queste tesi da anni:
<<E' quel che penso anch'io, e ho litigato con Lorenzo Monterovere e con i suoi adepti proprio per portare avanti questa tesi.
Però in tutto questo discorso manca l'elemento esoterico.
Tutto questo riguarda le oligarchie normali, non coloro che conoscono la Verità!
Se l'Iniziazione dà tutte le risposte, per quale motivo si dovrebbe discutere e trovarsi su fronti opposti. Insomma, non capisco quale sia il casus belli!>>
Jenna lo fissò con l'aria di una donna navigata, che conosce ormai tutto ciò che c'è da conoscere, e si meraviglia dell'ingenuità del suo interlocutore:
<<Il casus belli, come sempre, è il potere.
E tu dovresti sapere meglio di tutti gli altri che chi detiene il potere non necessariamente agisce in maniera coerente con la verità dei fatti, anzi, fa di tutto per insabbiarla, a proprio vantaggio.
Oh, certo, molti dicono che questo è necessario per il bene di tutti.
Ognuno proclama di agire per altruismo, ma molto spesso la professione di altruismo è il miglior modo per salvaguardare la propria egoistica supremazia.
Alcuni ne sono pienamente consapevoli, e agiscono in malafede.
Altri, e sono più pericolosi, credono davvero di essere nel giusto, e vogliono imporre a tutti la propria concreta applicazione di un'etica che ritengono sia l'inevitabile riflesso della verità.
Tutto questo fa parte della natura umana, e si manifesta anche tra i più sapienti.
Che ci piaccia o no, è questo quello che siamo>>
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