La sua costruzione ha avuto inizio nel
1994, durante la presidenza Clinton, secondo l'ottica di un triplice progetto antimmigrazione: il progetto
Gatekeeper in
California, il progetto
Hold-the-Line in
Texas ed il progetto
Safeguard in
Arizona. Secondo alcuni esperti queste operazioni sarebbero solo una manovra per convincere i cittadini statunitensi della sicurezza ed impenetrabilità dei confini, mentre l'economia continuerebbe a beneficiare del continuo flusso di forza lavoro a basso costo in arrivo da oltre frontiera.
La barriera è fatta di lamiera metallica sagomata, alta dai due ai quattro metri, e si snoda per chilometri lungo la frontiera tra
Tijuana e
San Diego. Il muro è dotato di illuminazione ad altissima intensità, di una rete di sensori elettronici e di strumentazione per la visione notturna, connessi via radio alla polizia di frontiera statunitense, oltre ad un sistema di vigilanza permanente, effettuato con veicoli ed elicotteri armati. Altri tratti di barriera si trovano in
Arizona,
Nuovo Messico e
Texas.
Il confine tra Stati Uniti d'America e Messico, lungo 3.140 km, attraversa territori di diversa conformazione, aree urbane e desertiche. La barriera è situata nelle sezioni urbane del confine, le aree che in passato hanno visto il maggior numero di attraversamenti clandestini. Queste aree urbane comprendono
San Diego in California ed
El Paso in Texas. Il risultato immediato della costruzione della barriera è stato un numero sempre crescente di persone che hanno cercato di varcare illegalmente il confine, attraverso il
deserto di Sonora, o valicando il monte Baboquivari, in
Arizona. Questi clandestini hanno dovuto percorrere circa 80 km di territorio inospitale prima di raggiungere la prima strada, nella
riserva indiana Tohono O'odham. Tra il 1º ottobre
2003 ed il 30 aprile
2004, 660.390 persone sono state arrestate dalla polizia di confine statunitense mentre cercavano di attraversare illegalmente il confine. In quello stesso periodo dalle 43 alle 61 persone sono morte mentre cercavano di attraversare il deserto della Sonora, tre volte tante quelle che nello stesso lasso di tempo hanno incontrato il medesimo destino nell'anno precedente. Nell'ottobre
2004 la polizia di confine ha dichiarato che 325 persone sarebbero morte negli ultimi 12 mesi, nel tentativo di passare la frontiera. Dal
1998 al
2004, secondo i dati ufficiali, lungo il confine tra Stati Uniti e Messico, sono morte in totale 1.954 persone.
L'iter burocratico della risoluzione
Il 3 novembre
2005, il parlamentare statunitense repubblicano Duncan Hunter (della
California), ha proposto al
Senato degli Stati Uniti d'America un piano per rafforzare la barriera di separazione tra i due paesi. La proposta è stata approvata il 15 dicembre
2005, prevedendo la costruzione di un muro di 1.123 km. Le dimensioni sarebbero paragonabili solo a quelle della
Grande muraglia cinese. Infine, il Senato, il 17 maggio
2006 ha approvato a maggioranza (83 voti a favore e 16 contrari) l'emendamento che prevede la costruzione di un muro di 595 km di estensione, più 800 km di barriere per impedire il passaggio di automobili.
Il 29 settembre
2006, il
Senato, ha confermato l'autorizzazione, con una votazione di 80 a favore e 19 contrari. Tra i democratici che, in quell'occasione, votarono a favore vi furono, sorprendentemente, anche la futura candidata alla presidenza Hillary Clinton nonché l'allora senatore dell'Illinois Barack Obama.
[1]
Note
- ^ H.R. 6061 (109th): Secure Fence Act of 2006 -- Senate Vote #262 -- Sep 29, 2006, su GovTrack.us. URL consultato il 17 novembre 2016.