Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
lunedì 11 gennaio 2016
Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 28. Il sogno di Joelle
La notte prima di essere rimessa in libertà, Joelle Burke-Roche fece un sogno, che a dire il vero era un incubo con preoccupanti sfumature profetiche.
La stessa ambientazione era di per sé terrificante.
Si trovava in mezzo ad un cerchio di fuoco, di notte.
Sopra di lei vi erano i rami di un albero, e anch'essi bruciavano.
Le fiamme erano così vicine a lei da impedirle ogni movimento: era in trappola.
Gridò per chiedere aiuto e soccorso.
Una voce femminile rispose:
<<Il fuoco non ti farà del male: ti trovi infatti in un sogno premonitore, dove tutto ciò che vedi ha un valore simbolico.
Naturalmente il fuoco rappresenta il Signore Atar, che è adirato con te, perché stai cercando di creare un'alleanza tra i Signori Eclion e Gothar. la qual cosa potrebbe scardinare l'Antico Patto tra gli uomini e gli Immortali.
Vedi quell'albero? E' il simbolo delle tre Principesse del Sangue, le tre figlie di Waldemar, una delle quali sarà tua figlia. Non si può sfuggire a questa Profezia.
I Cieli sanno cosa serve per mantenere in vita il genere umano. Ognuno è alla ricerca del proprio complice, come in un crimine, sotto i tavoli e dietro le sedie.
Tu hai scelto Vlad e allo stesso modo Waldemar sceglierà un'altra donna, ma il suo destino dovrà comunque incrociarsi col tuo.
Per tre rami fiorirà la sua stirpe, per sette manieri silvani. L'antico retaggio degli avi sarà ciò che egli reca ed apporta. Poi sarà libero di amare chi vuole, e di vagar senza patria tra i mondi.
Ma attenzione, Joelle: se dovesse nascere una guerra tra te e Waldemar, allora tu brucerai, come ora bruci in sogno!>>
Joelle sfoderò tutto il suo coraggio:
<<Chi sei? Cosa vuoi da me! Rivelati! Non voglio profezie o altre minacce più o meno velate!>>
<<Una Dea Immortale>> disse lei, assisa su uno splendido Trono, che brillava in una cupa Notte, e continuò <<Non sono qui per dissuaderti dai tuoi piani, ma per indicarti la strada.
Nessuna delle visioni delle sacerdotesse di rango segreto è arrivata fino a qui: esiste un luogo che le terrorizza tutte. Possono arrivare soltanto fino alla nona porta, circondata da fiori marci: oltre quella porta ci sono io, Ecate, la Signora della Morte, e Prima Consorte di Gothar.
E non ti deve meravigliare il fatto che la morte sia governata da un'Immortale: tutti i Signori degli Elementi sono Immortali, ed ogni elemento della realtà è stato plasmato da loro.
Gli antichi dei non hanno mai abbandonato gli uomini, sono stati loro a dimenticarli.
A me è toccato un elemento che per molti è spiacevole, mentre per alcuni è una liberazione.
In ogni caso, io sono tenuta al silenzio, perché la morte deve rimanere un mistero, così come ciò che potrebbe esserci dopo, ma che potrebbe anche non esserci.
Ti parlo perché c'è una questione che mi riguarda: gli Iniziati hanno di troppo allungato le loro vite e, come te, aspirano all'immortalità. >>
Joelle, che aveva compreso la vera natura di quel sogno, giocò d'astuzia, perché sapeva essere in grado persino di ingannare gli Immortali:
<<Io non ho mai dichiarato nulla riguardo all'immortalità. Le mie aspirazioni sono profonde, ma non intendo di certo mettere in pericolo i Troni degli Dei Immoortali
Quando ero molto piccola, mia madre, Marie Claire Tessier, che era una stilista, mi diceva: "figlia mia, il successo non è quando diventi uguale a una Barbie, ma quando viene creata una Barbie uguale a te". Non so se ho reso l'idea>>
Ecate era divertita:
<<L'hai resa perfettamente. Tu vuoi la gloria, certo, perché anche la gloria è una prima forma di immortalità, ma non provare nemmeno a farmi credere che le tue aspirazioni si fermano lì.
Io posso leggere i tuoi pensieri e so che vuoi davvero l'immortalità e l'eterna giovinezza e ti sei convinta che c'è qualcuno in grado di darti tutto questo.
Hai già fatto la tua scelta. Seguirai Vlad Dracu e quindi Gothar, e dunque anche me!
Del resto era inevitabile che una delle tre sorelle dovesse scegliere la via del dolore, e tu sei sempre stata la più forte>>
Joelle negò sdegnata:
<<Vlad non mi ha promesso nulla!>>
<<Cionondimeno, se, come è quasi certo, entrerai nelle grazie di Vlad Dracu, potrai guardare qualcosa che solo gli appartenenti alla Fonte Sacra hanno osservato: ciò che c'è oltre la soglia della morte e rispondere così alla domanda più assillante che l'umanità si pone da che mondo è mondo.
Io ti invito a mantenere il segreto e in cambio posso concederti l'unico dono che, per un umano, può avvicinarsi il più possibile all'immortalità, e cioè la condizione di "non morte", detta anche la "morte vivente", il Dono del Vampiro.
Vlad reciterà varie formule e ti chiederà di ripeterle.
Alcune provengono dal Necronomicon, e dalla magia nera, altre sono travisamenti delle Sacre Scritture. In ogni caso, si tratta di parole blasfeme, se pronunciate in quel contesto.
Non è morto ciò che in eterno può attendere, e con il passare delle ere anche la morte può morire.
Ti sarà concesso di scampare alla morte in numerose occasioni, e vivere pertanto molte vite, più di quante ne può contare un gatto, e questo è il dono che ti faccio, poiché anche la morte può fare doni.
Spetterà a Vlad pronunciare, travisandole per te, le Scritture:
Io sono la Resurrezione e la Vita, chi crede in Me, anche se morto, vivrà, chi vive e crede in Me,
non morirà in eterno.
Ma tutto questo ha un prezzo.
Un giorno incontrerai Waldemar, divenuto più forte e carico d'esperienza, per le lunghe avventure tra i mondi.
Sarà vostro dovere generare Helena, futura sposa di Eclion.
Ma attenta, quello sarà il momento più pericoloso! Quando ti sentirai invincibile, quando la tua autostima sarà alle stelle, quando la tua sicurezza diventerà troppo audace, allora sarai nel massimo pericolo>>
Joelle era stanca di sentire quegli avvertimenti minacciosi:
<<Cosa intendi dire? Ti sei manifestata a me per aiutarmi o per infondermi terrore?>>
<<Intendo dire che, se non sarai prudente, verrà una donna più forte e più abile di te e ti porterà via tutto ciò che avrai di più caro, compresa tua figlia Helena da cui nascerà Arexatan Eclionner, primo Imperatore dei Lathear>>
Joelle non aveva paura:
<<In tanti hanno provato a distruggermi, ma nessuno c'è riuscito, nemmeno gli Iniziati! E per quel che ne so, nemmeno gli Immortali! Nemmeno la morte! Io ho Eclion a farmi da scudo!>>
Ecate si era spazientita:
<<Ma tu sei solo all'inizio, mentre i conti si fanno alla fine, perché niente è indistruttibile, ricordatelo bene: niente è indistruttibile!
Ad ogni modo, non sono io la tua nemica. Già sei stata avvertita sul fatto che Jessica tornerà per vendicarsi di te, ma quello non è l'unico pericolo dal quale voglio metterti in guardia.
Ci sono altri pericoli lungo la via che vuoi percorrere.
C'è un'altra rivale, ancora più giovane e ancora più potente.
E quando il duello con la tua rivale sarà finito e non ti resteranno più lacrime, perché il dolore ti avrà prosciugata, allora un altro Vampiro si farà avanti e premerà la sua bocca rossa contro il tuo collo pallido, fino a quando non sopraggiungerà la morte>>
Joelle rimase impassibile:
<<Io rifiuto anche di credere nel destino!>>
Ecate era divenuta ancora più oscura e terribile:
<<Non sto parlando di predestinazione, ma di probabilità. Alcuni eventi hanno una probabilità così elevata da poter essere previsti da chiunque. Altri hanno una probabilità minore e soltanto chi è dotato del potere della premonizione può vedere tutte le alternative e i livelli di probabilità ad esse legati.
Nessuno può sapere come andrà a finire tutta questa vicenda.
Alcuni dicono che finirà nel Fuoco, altri nel Ghiaccio, ma una cosa è certa: le premonizioni, le profezie, le visioni... sono reali... e ciò che dicono è vero. E' tutto vero>>
Joelle scosse il capo:
<<La verità è che nemmeno tu, potente Ecate, puoi dire con certezza come andrà a finire!>>
E invece Ecate lo sapeva:
<<Finirà nel ghiaccio, Joelle! Almeno per te... Lo scoprirai stagione dopo stagione, quando gli anni si aggiungeranno agli anni, e gli inverni agli inverni.
E dopo un altro inverno che soffierà neve su di te, rivedrai la mia ombra al tuo fianco, e solo allora, quando sarà troppo tardi, ti renderai conto di esserti immolata in sacrificio a tutte le forze del Male>>
L'incubo di Joelle toccò allora il suo apice e vide una cantina in cui si stava svolgendo un orribile rito satanico con sacrifici umani,
Era dunque quello il destino degli adoratori di Eclion e Gothar? E se davvero quella cantina esisteva, in qualche oscuro e tremendo luogo sotterraneo, lei, Joelle Burke-Roche, sarebbe stata tra gli aguzzini o tra le vittime?
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