lunedì 31 luglio 2017

La meditazione trascendentale

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La meditazione trascendentale è una tecnica "mentale" per lo sviluppo di presunte potenzialità umane; la sua origine è da ricondursi alla tradizione vedica ed è stata introdotta in occidente nel 1958 da Maharishi Mahesh Yogi. La meditazione trascendentale è praticata da milioni di persone in tutto il mondo.
La MT si basa sulla ripetizione per alcuni minuti, due volte al giorno, di uno specifico suono (mantra), che permetterebbe, secondo i suoi sostenitori, alla mente di raggiungere uno stato naturale di "consapevolezza senza oggetto" o "senza pensieri" chiamato "trascendenza", il quale rilasserebbe profondamente il corpo e rinfrescherebbe la mente stessa, apportando vari benefici al praticante.

Ricerche scientifiche

A tutt'oggi (giugno 2012), la tecnica di meditazione trascendentale è stata studiata attraverso 524 ricerche scientifiche, pubblicate in 160 riviste scientifiche. Tra queste ricerche, 364 sono state revisionate dai pari, e sono state pubblicate su alcune tra le più autorevoli riviste scientifiche revisionate dai pari, quali, ad esempio, Science e Scientific American[1].
Nel 1970 vengono pubblicati i primi articoli scientifici sugli effetti della MT: i risultati indicherebbero una riduzione di ansia e tensioni nei praticanti[2]. Quello che i sostenitori chiamerebbero "quarto stato di coscienza" o di "trascendenza", con un linguaggio esotico, sarebbe stato individuato nel 1971 nelle ricerche di tre medici di Harvard, che l'hanno definito più scientificamente "stato di veglia ipometabolico"[3] e l'hanno considerato differente dai tre ben noti stati di veglia, sonno, sogno (REM).
Negli anni settanta vengono pubblicati molti altri articoli del genere, non solo di fisiologia, ma anche di neurologia e psicologia tra cui uno su Le Scienze, in italiano[4]La MT resterà l'unica tecnica di meditazione ad ottenere riscontri scientifici fino agli anni '80.
Negli anni ottanta e novanta tramite i lavori di psicologi come Stanislav GrofRoberto Assagioli e Ken Wilber si sviluppa la psicologia transpersonale, branca non riconosciuta dalla psicologia scientifica, che racchiude e si avvicina in senso teorico e di supporto alla meditazione trascendentale.

La meditazione trascendentale nelle scuole e nelle università


La meditazione trascendentale (MT) è insegnata in 2.000 scuole in America Latina (in Perù, nella foto), grazie anche al contributo della Fondazione David Lynch per l'istruzione basata sulla coscienza e per la pace mondiale.
Dal 1979 la meditazione trascendentale è stata introdotta in varie scuole in diverse parti del mondo: negli USA, in America Latina, Asia, Irlanda del Nord, Sud Africa e Israele[5][6][7].
In Gran Bretagna la Scuola Maharishi di Skelmersdale[8] è attualmente tra le scuole finanziate dal Ministero dell'istruzione[9] quale "Scuola Libera"[10]. La scuola ottiene regolarmente risultati eccellenti[11].

Controversie

Nel 1979 una sentenza nel New Jersey (USA) ha suggerito che la "scienza dell'intelligenza creativa" (un corso teorico insegnato dalla stessa organizzazione che insegna la MT), possa essere considerata una religione. La sentenza non si riferiva specificamente alla pratica dell'MT[12].
Nel 1993 il medico Deepak Chopra, personalità di spicco, abbandona il movimento[13]. A partire dallo stesso anno i prezzi della MT diventano sempre più alti[14] e il malcontento tra gli istruttori di MT sempre più diffuso. Nei primi anni 2000 molti istruttori della MT, costretti dal movimento ad un nuovo e costoso corso di "ricertificazione"[15], sono usciti dal movimento.
Dalla parte dell'organizzazione (non profit) che insegna la meditazione, il corso di ricertificazione sarebbe necessario per garantire la qualità dell'insegnamento, soprattutto considerato il fatto che molti insegnanti di MT avevano effettuato il corso per diventare insegnanti anni o decenni prima. Inoltre, nuovi aspetti dell'insegnamento erano stati sviluppati nel frattempo, e i "vecchi" insegnanti non erano stati formati ad insegnarli[16].
In molti paesi (tra i quali l'Italia), i costi sono poi stati ridotti significativamente. I corsi della MT in Italia e Stati Uniti sono reperibili sui relativi siti. In tale sito si menziona anche il fatto che l'organizzazione che insegna l'MT è riconosciuta ufficialmente quale non profit ed utilizza le varie entrate esclusivamente per sostenere le proprie attività. Vi si legge inoltre che, negli ultimi cinque anni (al giugno 2013), oltre 250.000 studenti "a rischio" e altre persone in difficoltà economiche hanno potuto imparare gratuitamente la tecnica di MT, grazie anche a collaborazioni con altre organizzazioni benefiche (non profit)[17].

Note

  1. ^ (EN) . Issue: Has the research on the Transcendental Meditation and TM-Sidhis been published in peer-Reviewed journals? ; ‘'Domanda: La ricerca sulla meditazione trascendentale e le MT-Sidhi è stata pubblicata su delle riviste scientifiche indipendenti esoggette a revisione dei pari ?'’
  2. ^ Primo articolo sull'efficacia della MT: Wallace, Physiological effects of Transcendental Meditation, Science (1970), vol.167, 1751–1754
  3. ^ Wallace, Benson Wilson, A wakeful hypometabolic physiologic state, American Journal of Physiology, vol.221, 795:799
  4. ^ Benson e Wallace, Fisiologia della meditazione, Le Scienze (1972), vol.45, pagg.70-76
  5. ^ Stress-free urban schools, David Lynch Foundation. (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2010).
  6. ^ At-risk children in developing countries, David Lynch Foundation. (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2010).
  7. ^ Ehud Zion Waldoks, "School crisis? Send the kids to the corner – to count to 10 cross their legs and hum..." The Jerusalem Post November 22, 2007
  8. ^ (EN) ) Sito della Scuola Maharishi
  9. ^ (ENSito del Ministero dell'Istruzione del Regno Unito che descrive la Scuola Libera Maharishi
  10. ^ (FRRTBF : a 22 min 38 ".../... il governo ora finanzia la Scuola Maharishi che diventa una "Scuola Libera""
  11. ^ (EN) Daily Mail, The youngest yogis; Maharishi technique is helping school top exam table, 28 janvier 2002.
  12. ^ Sentenza su presunto misticismo della MT (Malnak vs Yogi)
  13. ^ Chopra abbandona il movimento di Maharishi
  14. ^ Costo della MT negli Stati Uniti (2000 dollari)
  15. ^ Costo di "ricertificazione" necessario per gli istruttori di MT
  16. ^ Sito estero
  17. ^ Quote USA

domenica 30 luglio 2017

La meditazione

What is meditation and mindfulness? How do you do it? What are the different types? And what does science say about the effects on the body and brain?:

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La meditazione (dal latino meditatio, riflessione) è, in generale, una pratica che si utilizza per raggiungere una maggiore padronanza delle attività della mente, in modo che essa smetta il suo usuale chiacchierio di sottofondo e divenga assolutamente acquietata, pacifica. Tradizionalmente per meditazione si intende la concentrazione della mente in un sol punto mentre, per contemplazione si intende la capacità di lasciar riposare la mente nel suo stato naturale, o talità. È una pratica volta quindi all'auto-realizzazione. Lo scopo religiosospiritualefilosofico o il miglioramento delle condizioni psicofisiche nella meditazione sono una scelta prettamente personale.
Questa pratica, in forme differenti, è riconosciuta da molti secoli come parte integrante di tutte le principali tradizioni religiose. Nelle Upaniṣad, scritture sacre induiste compilate approssimativamente a partire dal IX - VIII secolo a.C., è presente il primo riferimento esplicito alla meditazione che sia giunto fino a noi, indicata con il termine sanscrito dhyāna (ध्यान).
Nell'ambito della psicosintesi è definita uno stato della coscienza che può essere ottenuto mediante l'indirizzamento volontario della nostra attenzione verso un determinato oggetto (meditazione riflessiva) o mediante la completa assenza di pensieri (meditazione recettiva)[1].
Nella meditazione riflessiva l'oggetto della meditazione può essere qualsiasi cosa. In genere nella pratica vengono utilizzate visualizzazioni di elementi che riguardano il mondo interiore o di semplici oggetti, per raggiungere un maggiore stato di concentrazione e di ponderazione. Questo è un tipo di meditazione usato spesso dalla cultura occidentale.
La meditazione recettiva ha come scopo l'assenza di pensieri e permette alla mente di raggiungere un livello di "consapevolezza senza pensieri", ovvero libero dall'attività psichica dell'essere umano, talvolta caotica e confusionaria. È un tipo di meditazione tipica di numerose filosofie e religioni orientali. Entrambi richiedono fasi di concentrazione e la visualizzazione.

Religioni e filosofie orientali


Meditazione Taoista dal testo classico Il segreto del fiore d'oro
Attraverso la dinamica del modo di operare della mente si può riuscire a riconoscere la distinzione tra un io egocentrico, che si identifica con l'essere io (nome) e l'Io (sé) in grado di osservare l'osservatore (oggettivizzare il soggetto). Questo metodo comporta quattro stati di coscienza:
  • vedo l'oggetto;
  • mi accorgo di vedere che vedo l'oggetto;
  • mi accorgo di vedere il vedere che vedo l'oggetto;
  • assorbimento in uno stato che supera la dualità soggetto/oggetto al di là dell'espressione e della comunicazione convenzionale.
Anche nello yoga lo stato raggiunto tramite la pratica della dhyana favorirebbe l'esperienza della "visione" e, ad un livello superiore, dell'illuminazione, ossia della rivelazione della divinità onnipresente. Nell'ambito dello Yoga, la meditazione è il 7º degli otto stadi indicati da Patanjali e si dice che la mente è nello stato di meditazione, dhyana, non sta meditando è la meditazione stessa, e mentre ci sono molte tecniche di concentrazione, dharana, non esiste una vera e propria tecnica di meditazione.
Nella pratica di Sahaja Yoga la meditazione è considerato uno stato d'essere che si manifesta come assenza di pensieri, chiamato consapevolezza senza pensieri, dove la mente smette il suo usuale chiacchierio di sottofondo e diventa assolutamente tranquilla[2].
Questo stato di "pura consapevolezza senza oggetto" può essere raggiunto anche con altri generi di pratiche meditative: ad esempio la Meditazione Trascendentale si basa sulla ripetizione mentale di un mantra. In ogni caso il termine "meditazione", com'è inteso normalmente nella lingua italiana, si rivela inadeguato a dare un'idea efficace di questo tipo di pratiche: un termine meno impreciso potrebbe essere contemplazione.

Buddhismo

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Meditazione buddhista.

Cristianesimo

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Meditazione cristiana.
Nel Cattolicesimo la meditazione è una forma di preghiera interiore. Viene fatta in una chiesa o cappella, in presenza dell'Eucaristia, o in un ambiente privato, ed è strettamente legata al pensiero e alla riflessione sulla parola di Dio. Preferibilmente si fa di mattina presto, prima di ogni altra azione della giornata.
Nella sua forma più generale si sviluppa attraverso diversi passi successivi:
  • Inizia con la invocazione dello Spirito Santo perché sia luce interiore di colui che medita.
  • Si apre alla contemplazione di una scena evangelica o dalla lettura di un brano della Bibbia o di un altro libro che possa aiutare.
  • Approfondisce il significato dell'episodio o dell'insegnamento in questione. Lo fa attraverso il ragionamento e la ricerca di situazioni o passi biblici simili o correlati.
  • Si sofferma su qualche parola o immagine o concetto, "ruminandolo" interiormente.
  • Chiede a Dio la grazia di vivere il mistero che si è contemplato.
  • Fissa l'impegno di un qualche gesto da vivere durante la giornata, per trasformare in carità quello che si è contemplato.
  • Ringrazia il Signore per il dono della luce dell'alto.
Una forma particolare di meditazione è la lectio divina, che è una lettura orante di un passo biblico.

Islam

Il concetto di meditazione è espresso in arabo dal termine tafakkur, che va distinto da dhikr, meglio tradotto come "invocazione" o "memoria". Si può dire che il termine dhikr sia il ricordo di uno stato precedente, un modo di far riemergere qualcosa che, fortunatamente, non si è perso del tutto.
Comunque i due termini sono unificati nella pratica mistica dell'islam, perché è proprio grazie al dhikr Allah, l'invocazione del nome di Dio, che si raggiunge lo stato adeguato alla meditazione. Il dhikr come metodo spirituale di concentrazione è stato elaborato dai sufi.
Questa pratica, sorta ben presto nell'Islam e già sviluppata nei secoli IX e X, prevede la ripetizione di uno dei novantanove nomi di Dio o di formule sacre sotto la direzione di un maestro spirituale. Questo maestro, chiamato in arabo shaykh o anche murshid (guida) mentre in Iran e in India è detto pir, rende il metodo praticabile per i partecipanti al rito.
Dei vari tipi di shaykh, il più simile al pandit degli hindù è lo shaykh at-ta'lim, colui che conosce la dottrina.
L'invocazione del nome di Dio raggiunge livelli decisamente ossessivi e può essere pericolosa per chi non sia guidato in modo corretto e deve essere accompagnata dall'osservanza di una serie di riti. Se praticata senza vera adesione all'Islam, risulta tanto inefficace quanto pericolosa.

Sant Mat

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Surat Shabd Yoga.
Nel Surat Shabd Yoga vengono praticate parallelamente due tecniche di meditazione, una mirata alla visione della Luce Interiore e una mirata all'ascolto della Corrente Sonora (o Shabd). La prima pratica è sempre accompagnata dal Simran o ripetizione dei Nomi Divini, pratica del tutto analoga alla ripetizione di mantra nell'induismo o buddhismo o al dhikhr sufi. Viene raccomandato dal Guru di praticare perlomeno due ore al giorno di meditazione, e progressivamente aumentare.

Percorsi personali

Esistono molti percorsi personali che non sono all'interno di una religione o una filosofia e di cui la meditazione è strumento indispensabile per approfondire i lati oscuri di noi stessi. Molti si avvalgono di un maestro che permette loro di fare un cammino, un percorso che attraversa nuove realtà e che si lascia alle spalle vecchi mondi, in un procedere verso la maggiore consapevolezza di se stessi e della realtà.
Un aspetto fondamentale è la riduzione della sofferenza che insieme alla maggiore consapevolezza abbisognano di un maestro. A tal fine occorrerà conquistarsi un cammino e capacità di meditazione nella relazione con la figura di riferimento. È importante che il maestro non sia solo "padre"/"madre" ma una figura che possa essere lasciata per una nuova realtà affettiva.
In particolare la meditazione del Buddha Śākyamuni e di altri saggi (come Osho Rajneesh) non era ascritta a nessuna religione o filosofia ma seguiva un cammino personale.

Ricerche scientifiche

Parecchi studi condotti fin dal 1970 su una tecnica specifica, la Meditazione Trascendentale, hanno evidenziato la sua efficacia nella diminuzione di ansia e stress e nel miglioramento della salute[3][4][5]. In seguito furono condotte altre ricerche e meta analisi coinvolgendo altri metodi di meditazione.
Nella loro analisi comparativa sugli studi scientifici sulla meditazione, pubblicato nel 2000 nell'International Journal of Psychotherapy, Perez-De-Albeniz e Holmes[6] hanno identificato le seguenti componenti in comune con tutti i metodi meditativi:
  1. rilassamento
  2. concentrazione
  3. alterato stato di coscienza
  4. sospensione dei processi di pensiero logico e razionale
  5. presenza di una attitudine alla autocoscienza ed alla auto-osservazione.
Numerosissimi sono gli studi della comunità medica sugli effetti fisiologici della meditazione[7][8][9][10].
Il Dr. James Austin, neuropsicologo dell'Università del Colorado, ha indicato come la meditazione Zen possa modificare le connessioni nervose del cervello nel suo libro Zen and the Brain (Austin, 1999). Questo è stato confermato mediante risonanza magnetica funzionale sull'attività del cervello[11].
Recentemente uno studio scientifico americano pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, ha dimostrato effetti rilevanti della meditazione secondo il metodo Integrative body-mind training (tecnica nata in Cina negli anni '90) sul miglioramento delle condizioni di vita: la depressione si attenua, e le difese immunitarie si rinforzano. I ricercatori hanno verificato che il gruppo di studenti che avevano applicato avevano una concentrazione di cortisolo molto inferiore e una migliore risposta immunitaria rispetto al gruppo di controllo. Dai questionari è anche emerso che la meditazione aveva abbassato i livelli di rabbiaansia, depressione e fatica. Il dottor Yi-Yuan Tang, il coordinatore della ricerca, ha così dedotto che i processi mentali, la consapevolezza e l'attenzione sono aspetti della vita che possono essere esercitati, esattamente come i muscoli[12].
In psicoterapia le tecniche di meditazione di mindfulness sono utilizzate per accrescere la consapevolezza dei pazienti e hanno svariate applicazioni, fra cui la prevenzione delle recidive depressive e il trattamento dei disturbi d'ansia.[13]

Note

  1. ^ Osho Rajneesh (1983) Il Libro Arancione. Tecniche di meditazione. Edizioni Mediterranee, Roma. ISBN 88-272-0145-9
  2. ^ LI Aftanas, Golocheikine, Non-linear dynamic complexity of the human EEG during meditation, in Neuroscience Letters, vol. 330, luglio 2002.
  3. ^ Primo articolo sull'efficacia della MT: Wallace, Physiological effects of Transcendental Meditation, Science (1970), vol.167, 1751–1754
  4. ^ Wallace, Benson Wilson, A wakeful hypometabolic physiologic state, American Journal of Physiology, vol.221, 795:799
  5. ^ Benson e Wallace, Fisiologia della meditazione, Le Scienze (1972), vol.45, pagg.70-76
  6. ^ Alberto Perez-De-Albeniz, Jeremy Holmes, Meditation: concepts, effects and uses in therapy, in International Journal of Psychotherapy, vol. 5, nº 1, marzo 2000, pp. 49–59, DOI:10.1080/13569080050020263URL consultato il 23 agosto 2007.
  7. ^ Venkatesh S, Raju TR, Shivani Y, Tompkins G, Meti BL. (1997) A study of structure of phenomenology of consciousness in meditative and non-meditative states. Indian J Physiol Pharmacol. 1997 Apr;41(2): 149–53. PubMed Abstract PMID 9142560
  8. ^ Peng CK, Mietus JE, Liu Y, Khalsa G, Douglas PS, Benson H, Goldberger AL. (1999) Exaggerated heart rate oscillations during two meditation techniques. Int J Cardiol. 1999 Jul 31;70(2):101–7. PubMed Abstract PMID 10454297
  9. ^ Lazar, S.W.; Bush, G.; Gollub, R. L.; Fricchione, G. L.; Khalsa, G.; Benson, H. Functional brain mapping of the relaxation response and meditation" NeuroReport: Volume 11(7) 15 maggio 2000 pp. 1581–1585 PubMed abstract PMID 10841380
  10. ^ Carlson LE, Ursuliak Z, Goodey E, Angen M, Speca M. (2001) The effects of a mindfulness meditation-based stress reduction program on mood and symptoms of stress in cancer outpatients: 6-month follow-up. Support Care Cancer. 2001 Mar;9(2):112-23.PubMed abstract PMID 11305069
  11. ^ Mark Kaufman, Meditation Gives Brain a Charge, Study Finds, The Washington Post Company, 3 gennaio 2005. URL consultato il 2 settembre 2007.
  12. ^ Yi-Yuan Tang Tang, et al., Short-term meditation training improves attention and self-regulation, in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 104, nº 43, agosto 2007.
  13. ^ Ennio Preziosi, Corso di Meditazione di Mindfulness. Conosco, conduco, calmo il mio pensare (con 8 brani per la pratica da scaricare online), Milano, Franco Angeli, 2014, 2a ed. 2016, ISBN 978-88-917-0737-6.

Voci correlate