domenica 16 agosto 2015

Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 4. Lady Helena e Joelle Burke-Roche



Quando all'onorevole lady Helena Waldemar, Contessa di Richmond e Reverenda Madre dell'Ordine degli Iniziati, fu annunciato che la giovane ereditiera newyorkese Joelle Burke-Roche si stava per presentare, senza invito, né preavviso, alle porte del castello di Estgoth,
la nobildonna decise di accoglierla di persona, ma non appariva per niente felice di conoscerla.
E questo era comprensibile.
Mi chiedo per quante volte sarò costretta a rivedere una copia di Virginia Dracu che cerca di entrare nella vita della mia famiglia.
Sospirò.
Virginia Dracu... l’unica donna che mio figlio abbia follemente amato, o creduto di amare, il che è lo stesso...
E quell’amore era sopravvissuto alla morte di lei, anzi, era persino aumentato, come spesso succede quando una storia si interrompe prematuramente e la verità diventa leggenda, e la leggenda diventa mito.
Nessun'altra è riuscita a cancellare il ricordo ossessivo di Virginia, che si ripresenta come un incubo. E del resto, come si fa a competere con un fantasma?


Nemmeno i “cloni” di Virginia ne erano stati capaci.
“Ovunque tu sia” aveva scritto Roman Waldemar dopo la morte dell'amata,  “la mia anima si distaccherà dal corpo per congiungersi alla tua
Forse, in parte, ciò era realmente accaduto.
Joelle intuì i pensieri di lady Helena:
<<Immagino che faccia sempre lo stesso effetto, la prima volta, non è così, Reverenda Madre?>>




Lady Helena capì subito, da questo approccio diretto, che la nuova interlocutrice era quella che maggiormente si avvicinava all’originale:
<<Non credo che riuscirò mai ad abituarmi a questa storia dei cloni>>
Joelle sorrise:
<<Fatevi coraggio, Reverenda Madre: io sono l’ultima>>
Lady Helena annuì:
<<Dulcis in fundo… et in cauda venenum>>




<<So che la gente parla male di me, perché sono devota a Eclion, ma il Patto per la colonizzazione della Nuova Terra è stato suggellato anche da lui, ed io ne sono vincolata. Sono qui per dimostrare le mie buone intenzioni>>

Lady Helena scosse il capo:
<<La via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni>>

Joelle la fissò:
<<Voi non avete ancora perdonato Virginia, e non avete accettato Jessica, per cui non posso certo pretendere che mi accogliate a braccia aperte, ma io vi stimo, e vi ammiro>>



Lady Helena congiunse i polpastrelli delle mani, con espressione scettica:
<<Le adulazioni non ti aiuteranno, con me, Joelle>>



Joelle però era sincera nell'ammirare la classe della nobildonna.
<<Ho sentito molto parlare di voi, Reverenda Madre. La fama della vostra eleganza è ben nota anche oltreoceano. Ditemi, qual è il vostro segreto?>>
Lady Helena scosse il capo:
<<Non ho nessun segreto. Ho semplicemente dato ascolto ai consigli di mia madre, che era una donna di buon gusto. Riguardo all'eleganza, per esempio, diceva che: "La persona distinta abbandona una moda quando è diventata troppo popolare". Si attenne sempre a questo principio, e tutti la ricordano ancora con grande ammirazione>>
Joelle parve ricordare:
<<Vostra madre era italiana, vero? Mi è stato detto che lord Waldemar aveva un'adorazione per lei>>



Lady Helena annuì:
<<Sì, era italiana. Di Roma. Per questo mio figlio si chiama Roman. Ed è vero, lui la adorava. 
E tutto ciò che di buono e di giusto c'è in lui, gli è derivato dai consigli di mia madre, più che dai miei. Il loro era un rapporto privilegiato, ed io ho sempre evitato di interferire>>



Joelle passò all'attacco:
<<Virginia non era d’accordo con la mentalità elitaria e conservatrice della vostra famiglia>>
Helena non si scompose:
<<Virginia è morta>>
Joelle scosse il capo:
<<Gli Iniziati non muoiono mai del tutto. Non ne hanno il diritto,  almeno non finché la loro missione resta incompiuta. Per questo la loro anima è destinata a vagare e a reincarnarsi, fino a che tutto non sia consumato>>
Helena inarcò le sopracciglia:
<<E qual era lo scopo di Virginia? Uccidere o amare?>>


Joelle sorrise:
<<Oscar Wilde scrisse: “Ognuno uccide ciò che ama, ma non è tenuto a morirne>>
Helena la fissò:
<<Cosa intendi dire?>>
Joelle ricambiò lo sguardo:
<<Il loro fu un vero amore. Ma talvolta succede che i grandi amori portino alla distruzione di entrambi gli innamorati. Un po’ come Heathcliff e Catherine in Cime Tempestose>>
Helena sospirò:
<<Avrei preferito che mio figlio non dovesse apprendere questa lezione. Io ho sempre saputo che amare significa anche essere preparati all’eventualità del fallimento. Ma Roman era un ragazzo così dolce, così idealista. Non era pronto ad accettare questa realtà. Una volta, quando era bambino, mi chiese: “Madre, cos’è l’amore? Come farò a riconoscerlo?” ed io gli risposi: “Quando arriverà, lo riconoscerai”. Ma non avevo fatto i conti con Virginia>>

Joelle sorrise di nuovo:
<<Virginia ritornerà. Forse non avrà nemmeno bisogno di reincarnarsi. Ha condiviso le sue memorie con Jessica e Jennifer. Un sortilegio della famiglia Dracu sarebbe sufficiente per provocare una possessione.
L’anima di Virginia si impossesserà del corpo di Jessica, molto probabilmente, sfruttando la debolezza che seguirà al parto>>

Helena si alzò di scatto:
<<Non mi fido di te. Sarai tenuta sotto stretta sorveglianza. La vita qui a Estgoth è già sufficientemente crudele senza che ti ci metta anche tu, a complicare le cose>>


Joelle rimase seduta, con aria quasi annoiata, come se la vita le sembrasse uno scialo di triti fatti, vano più che crudele:
<<Reverenda Madre, sia io che voi apparteniamo all’Aristocrazia Nera. Le nostre famiglie sono alleate da secoli. Perché non vi fidate di me?>>

Helena ricordò le parole di sua madre: "Un filo si spezza, un altro si addipana, e la vita è crudele più che vana":
<<L’alleanza tra i Richmond e i Burke-Roche ebbe fine nel momento in cui lady Margaret tradì l’Ordine e colpì al cuore l’Aristocrazia Nera, causando l'abdicazione di Edoardo VIII, l'ultimo vero re d'Inghilterra! 
Quella fu la fine dell’Impero Britannico, e anche della nobiltà inglese!
Ora quel mondo non esiste più: è morto, e l'alleanza tra le nostre famiglie è morta con lui>>