Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
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lunedì 12 novembre 2012
Gothian. Capitolo 121. Sephir reagisce alla notizia della morte di Masrek
Quella notte Sephir Eclionner aveva sognato per l'ennesima volta la giornata che gli aveva cambiato la vita.
Lo stesso incubo, da vent'anni! La Primavera di Sangue...
La città di Elenna sul Dhain bruciava, e le acque del fiume erano tinte di porpora.
E lui era là! In piedi davanti alla rocca infuocata! Il Conte di Gothian!
L'uomo che mi ha rovinato la vita... e che mi ha trasformato in un mostro peggiore di lui...
Prima di quel giorno Sephir non era il demone sanguinario che poi sarebbe diventato.
Aveva condotto una campagna militare per ordine di suo padre, l'imperatore Wechtigar XVI.
Era la mia grande occasione per provare a tutti che non ero solo un principe viziato e invecchiato nell'attesa della successione al trono.
Voleva dimostrare a suo padre e suo suocero, il senatore Fuscivarian, che era degno di guidare un esercito e quindi anche un impero.
Mio padre voleva scavalcarmi, e nominare mio figlio come successore. Poi scoppiò lo scandalo dell'incesto, e Masrek decise di seguirmi, mentre Ellis sposava suo cugino, per regolarizzare la gravidanza...
Sua moglie Wensy aveva tentato di dissuaderli dalla partenza, ma non c'era stato niente da fare.
Volevo renderti fiera di me, Wensy, e invece ho rovinato tutto...
Nel sogno, ogni notte, il conte Fenrik affondava la spada nella sua coscia destra, fino a spezzarne il femore, e il dolore riesplodeva immenso, mentre il vampiro gli rideva in faccia:
<<Ti lascio sopravvivere, Sephir Eclionner, perché ucciderti sarebbe un atto di misericordia! La vita, se anche ti sarà concessa, non ti servirà ad altro che per piangere ciò che hai perduto>>
E così era stato.
Umiliato, disprezzato, esiliato, diseredato, mutilato e deforme, costretto a nascondermi come un ratto e a circondarmi di delinquenti per potermi riprendere ciò che di diritto era mio!
Tanti erano stati i dolori.
Il più grande fu quando venne a sapere della morte di sua moglie, ufficialmente un suicidio, in realtà un omicidio
Non ero al tuo fianco per proteggerti, Wensy... e non ero con te nemmeno per darti l'estremo saluto...
Gli avevano riferito che per i funerali di Wensy Fuscivarian, l'amata principessa della corona, le strade di Lathena si erano riempite di una interminabile processione, che era durata per giorni.
Dicono che il senatore Fuscivarian e mia figlia Ellis abbiano finto un grande dolore quel giorno, proprio loro che l'avevano istigata al suicidio! Suo padre e sua figlia!
Ma forse il dolore di Ellis era sincero, anche se quella morte le aveva spianato l'ascesa al trono imperiale.
Fuscivarian no, lui non ha mai pianto per nessuno...
Era sopravvissuto a tutti, il vecchio senatore, ed ora si trovava lì, davanti a lui, dopo vent'anni.
Invecchiato, certo, ma la sua faccia da volpe e i suoi occhi assassini erano sempre gli stessi.
<<Fuscivarian! Perché sei qui? La tua sola presenza mi disgusta!>>
<<Riserva il tuo disgusto per il Conte Fenrik!>>
Lo sguardo di Fuscivarian non prometteva buone notizie.
Sephir fissò il suocero con aria interrogativa:
<<E' giunta dunque notizia della battaglia?>>
Il vecchio senatore annuì, facendo ondeggiare il saio nero da monaco, indossato dopo che Elner l'aveva spedito in esilio e conservato per coprire agli altri i segni della sua estrema vecchiaia.
<<Elner e Marvin, hanno fermato il Conte!>> dichiarò, e poi alzò un dito indice dalle falangi deformate dall'artrosi:<< Ma ad un grave prezzo....>>
Sephir sentì una stretta al cuore:
<<Quale prezzo?>>
Il suocero gli puntò contro quell'indice accusatorio:
<<Davvero non lo immagini, Sephir? Hai spedito Ellis e Masrek con sole cinque legioni, a combattere gli enormi eserciti del Conte di Gothian! Li hai mandati al massacro!>>
Sephir Eclionner fu come trafitto da una pugnalata al petto:
<<I miei figli? Al massacro? Cos'è successo ai miei figli?>>
Fuscivarian sospirò in modo teatrale:
<<Masrek è morto, ucciso dal conte Fenrik in persona, con una ferita nella coscia destra, proprio come fece con te. Solo che questa volta la spada era avvelenata. Non c'è stato niente da fare>>
Sephir rimase impietrito.
E' un incubo... forse sto ancora sognando? Non è possibile che Masrek sia morto! E' sempre stato così prudente...
<<Ed Ellis?>>
Fuscivarian gli si avvicinò:
<< Beh, tu sai quanto amava suo fratello...>> ridacchiò, per l'allusione al peccato indicibile dei suoi nipoti: <<... ha giurato che lo vendicherà anche a costo di dover seguire Fenrik fino a Gothian... e da lì tutti sappiamo che non si torna vivi...>>
La reazione di Sephir alle notizie dategli dal vecchio suocero fu prima di incredulità, e poi di rabbia.
Una rabbia immensa crebbe dentro di lui. Doveva sfogarla in qualche modo.
In preda ad un raptus, afferrò Fuscivarian, lo spinse fino al muro.
Il senatore non si scompose:
<<Cosa credi di fare, Sephir Eclionner?>>
<<Quello che avrei dovuto fare molto tempo fa, quando tu seminasti discordia e morte nella mia famiglia!>>
Fuscivarian digrignò i denti, e lo fissò con gli occhi iniettati di sangue:
<<No, la discordia e la morte sono sempre esistite nella famiglia Eclionner... vallo a chiedere alla Dama Gialla, lei lo sa... lei c'era, fin dall'inizio, fin da quando il primo Wechtigar uccise suo padre Arexatan!>>
Sephir scosse il capo:
<<Tu hai sobillato mio padre e mia figlia contro di me, hai rovinato me e mio figlio, hai ucciso mia moglie, che era la tua stessa figlia!>>
Fuscivarian, consapevole ormai della propria fine imminente, sibilò:
<<Fu Ellis a spingere Wensy giù dalla torre, così come sei stato tu a mandare Masrek al massacro! Uccidimi pure! Abbattimi, sono disarmato! Regalami una morte da vittima... ho novantasei anni, sono malato.... non ho più nulla da perdere, mi faresti solo un favore!>>
Sephir, rosso di rabbia:
<<Non mi incanti, vecchio! Vuoi davvero la morte? Te ne faccio dono! Ci vediamo all'inferno, Sibelius Fuscivarian!>>
Detto questo lo sollevò come se fosse una piuma e infine lo scagliò fuori dalla finestra.
Lo osservò schiantasi al suolo, nello stesso punto in cui vent'anni prima era stato trovato il corpo di Wensy.
Ecco, Wensy... ora sei vendicata! Tuo padre, il tuo assassino è morto... e ti prometto che presto lo sarà anche l'assassino di nostro figlio!
N.d.A.
Sephir Eclionner è rappresentato da Tywin Lannister.
Sibelius Fuscivarian è rappresentato dall'imperatore Palpatine di Star Wars, alias Darth Sidious.
Wensy Fuscivarian Eclionner è interpretata da Nathalie Portman nel ruolo di Padme Amidala.
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