lunedì 26 marzo 2012

Gothian. Capitolo 32. Alienor, Lilieth, Vyghar e i Pirati di Fiume.

      La mattina del 18 dicembre Alienor, Lilieth e Vyghar avevano raggiunto a cavallo il luogo da cui il fiume Tadnius, affluente dell'Amnis, diventava navigabile. Lì si erano imbarcati su una nave di piccole dimensioni, perfetta per il tragitto lungo i fiumi, insieme ad altri sette pirati che vivevano da quelle parti.. Erano entrati ufficialmente nella Federazione Keltar, e seguendo il corso del Tadnius si sarebbero immessi nell'Amnis presso la città di Tadna, completamente circondata dalle acque fluviali.

   
         Vyghar pareva molto felice di essere finalmente tornato a bordo di una imbarcazione, ma ci tenne a far notare che "in mare è tutta un'altra cosa" e a chiamare il suo equipaggio col termine di "pirati di fiume".




Tra di loro ce n'era uno più giovane, che Alienor aveva subito notato, perché doveva avere pochi anni più di lei. Si chiamava Lorran, ed era, secondo quanto aveva sentito dire, una grande promessa all'interno dell'Alleanza di Tupile. Anche lui era di stirpe Lathear, ma era di umili origini.









Alienor ne era rimasta subito colpita, e lui stesso l'aveva guardata con interesse.


Vyghar, vedendo quell'incrocio di sguardi, scosse la testa, e poi, rivolto all'altra donna, disse:
 «Lilieth, tieni d'occhio quei ragazzini! Devono aver scambiato questa missione per una romantica gita al lago!» 
Lilieth sorrise: «Il gelo e la nebbia saranno più che sufficienti per raffreddare i loro bollenti spiriti!»

 


La nebbia era in effetti così fitta che la nave pareva come sospesa nel vuoto, in una nuvola, o addirittura separata dal resto del mondo, nascosta come per incantesimo.

 
Mentre osservava da una finestra quel paesaggio surreale, Alienor espresse queste sue idee alla compagna di avventure.
Lilieth annuì: «I druidi dicono che nei giorni come questo, le porte tra il nostro mondo e quello degli spiriti sono aperte, e ci sono dei luoghi dove il varco tra i mondi è più accessibile. I Lathear non ci credono più, ma gli antichi dei possono ancora sentire le preghiere dei Keltar»
Alienor si sentiva quasi protetta da quella nebbia: «Certe volte vorrei che tutto rimanesse così, eternamente sospeso nel vuoto»
L'altra donna rimase colpita dal fatto che quello era lo stesso pensiero che la nebbia suscitava anche su di lei: «Sì, meglio quest'ombra, questa caligine... meglio adagiarsi in un sogno che duri infinito... o Nebbia, ti invoco: nascondi le cose lontane! Le cose sono ebbre di pianto!»
C'era una tristezza infinita, un pianto antico nella sua voce.

 

«Tu lo senti, vero, questo pianto?» chiese la principessa.
«Sì, Alienor. E’ la guerra che sta arrivando, bambina mia, ed io la vidi già una volta, nell'anno della Primavera di Sangue. Ma questa sarà una guerra ancora più terribile: ci sono forze oscure che sono state evocate, poteri soprannaturali che non hanno nulla di umano»
La ragazza sentì un brivido: «Di cosa parli?»
La voce di Lilieth assunse un tono solenne:
«Dai ghiacci del nord si leva un pericolo mostruoso. La Profezia lo dice chiaramente: “Quando le nevi scenderanno dal Nord e il sole al Sud sarà oscurato, allora la grande Conflagrazione Universale potrà avere inizio, e tutti avranno quello che gli spetta.” La prima frase riguarda Gothian e la seconda riguarda Lathena, dove si scoprirà che Eclion non è il dio del sole, ma il Signore delle Tenebre»
Vyghar, che aveva ascoltato qualcosa, intervenne: «Alienor è troppo giovane per essere iniziata agli Arcani Sopremi!»
La principessa, seccata quel tipo di interventi con cui il Pirata la faceva sentire una stupida, ribatté: «Sono vissuta diciassette anni con la Contessa di Gothian. Credo che come esperienza possa bastare!»
 Il Pirata sorrise:«Hai mai dovuto contrattare qualcosa con suo marito, il Conte Fenrik?» 


Alienor dovette ammettere di no.
Vyghar allora rispose: «Io sì, e non  è la stessa cosa!»
La principessa, stizzita, non volle chiedergli in che occasione gli fosse successo di dover trattare con il Conte, ma poté fare a meno di ricordare le voci che aveva sentito riguardo ai suoi Albini.
Ad Elenna sul Dhain, i caduti di Gothian resuscitarono dalle loro tombe, e si gettarono sugli Alfar per bere il loro sangue!


Lilieth riprese pacatamente il controllo della conversazione: «Comunque sia, Vyghar, devi capire che Alienor è stata vittima della perfidia di Marigold. La Dama Gialla ha fatto credere che fosse Alienor la Fanciulla Dorata delle Nevi, e invece era lei! Era lei che dovevamo temere! Anche su questo, sia Ellis che i nostri druidi credevano di sapere tutto, e non avevano capito niente! Ormai è troppo tardi per impedire a Marigold di soggiogare Elner e colpirci da Sud, mentre Fenrik colpirà da Nord. Ci vogliono schiacciare come tra l'incudine e il martello»
Alienor vide l'angoscia disegnarsi sul viso dell’altra donna: «C’è qualcos'altro dietro ai Conti di Gothian, vero?»
Lilieth annuì:: «Padre Ulume ha rivelato i suoi sospetti a Vyghar, il giorno del tuo rapimento. Dietro Marigold e Fenrik ci sono demoni potenti...


...tra cui Gothar, il signore dei Ghiacci, padre del Conte Fenrik...


.... e Atar, il signore del Fuoco Segreto, padre di Marigold...


.... e tutti dipendono gerarchicamente da Eclion, il Principe delle Tenebre, da cui discende la Dinastia imperiale Eclionner...


...compresi mio marito e di mio figlio...»
La sola idea le toglieva il respiro.
Vyghar le appoggiò una mano sulla spalla, come per infonderle forza e sicurezza.
Nel volto di Lilieth c'era una infinita tristezza, ma vedendo Alienor preoccupata, volle aggiungere: «Abbiamo però anche i nostri alleati. La dea della luna, Ulien...



... la dea della luce, Aenor, tua antenata...



 ed il dio del Sole, Belenos, di cui io sono discendente...



e quindi anche mio figlio, nella cui anima la luce ce e la tenebra si fonderanno, in perenne equilibrio»
Vyghar si sentì in dovere di sdrammatizzare: «E poi ci sono io! Non sottovalutatemi, mie signore! A volte riesco ad essere più utile e più rapido degli dei e dei demoni, nel risolvere i problemi immediati e nel salvare le situazioni!»
Alienor e Lilieth non poterono fare a meno di sorridere.



N.d.A.

La pianura amnisiana è ispirata alla pianura padana, come è evidente dalla mappa.
Vyghar di Linthael è Johnny Depp nel ruolo di Jack Sparrow.
Lorran Plum è Orlando Bloom nel ruolo di Will Turner.
Alienor di Alfarian è interpretata da Isabel Lucas.
Lilieth Vorkidian è interpretata da Claire Forlani nel ruolo di Igraine Pendragon in "Camelot".
Il capitolo contiene due citazioni poetiche, una da Carducci e una da Pascoli.
La nebbia riprende anche il romanzo "Le nebbie di Avalon".
Nel capitolo emerge finalmente che gli Albini di Gothian sono dei vampiri.
Il Conte Fenrik è interpretato da Alucard di Castlevania.
Belenos (o Belenus), dio celtico del sole e della luce, è rappresentato come Jaime Lannister.

domenica 25 marzo 2012

Athenais de Montespan, l'amante di Luigi XIV

Françoise-Athénaïs de Rochechouart de Mortemartmarchesa di Montespan (Lussac-les-Châteaux5 ottobre 1640 – Bourbon-l'Archambault26 maggio 1707), meglio conosciuta come Madame de Montespan, fu la più famosa Maîtresse-en-titre del re Luigi XIV di Francia, al quale diede sette figli (sei dei quali legittimati) 




































Nata in una delle più antiche e nobili famiglie di Francia il Casato di Rochechouart, Madame de Montespan fu chiamata da alcuni la vera Regina di Francia durante la sua relazione amorosa con Luigi XIV .   Questo appellativo è dovuto alla grandezza e alla pervasività della sua influenza a corte in quel periodo.
Il suo cosiddetto "regno" durò circa dal 1667, quando danzò per la prima volta con Luigi in un ballo tenuto al Louvre fino al suo coinvolgimento nel famigerato Affaire des Poisons, lo scandalo dei veleni, al principio del 1680.


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Il re e la Montespan divennero amanti effettivi nel maggio del 1667.
La reazione del marito di lei, il marchese di Montespan, fu violenta: mentre in genere i mariti delle favorite reali erano felici e compiacenti di dover dividere le proprie consorti con il sovrano, il marchese fece violente scenate alla moglie e arrivò addirittura a picchiarla; a palazzo chiedeva beffardo che fossero alzate le porte perché le sue corna erano così grandi da non permettergli di passare. Alla fine, il marchese dovette accettare questa situazione, perché Luigi aveva l'abitudine di rinchiudere alla Bastiglia chiunque lo contrariasse, e lo lasciava marcire in umide e gelate celle perché potesse "riflettere sui propri errori".  
La Montespan divenne dunque il centro della corte di Versailles.

 

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La marchesa ostentava una ipocrita devozione: frequentava i conventi e le chiese, si confessava e comunicava regolarmente, ma la sua fede era fatta di esteriorità e di finta pietà.
Quando ancora la relazione del re con Louise de La Vallière non era del tutto conclusa, Athénaϊs non esitò a chiedere aiuto ad una fattucchiera, chiamata "La Voisin", chiedendole di togliere a tutti i costi dal cuore del re la rivale. Il ricorso a sortilegi e fattucchiere, a filtri d’amore, ad afrodisiaci e altre diavolerie, erano molto comuni in quel periodo.
Il re era un uomo incostante e capriccioso e mentre la relazione con Madame de La Vallière, era durata sei anni, le altre favorite cadevano quasi subito in disgrazia. 
Athénaϊs de Montespan voleva però essere "la sola e l'unica" nel cuore del sovrano, e questo la spinse a compiere atti esecrabili. La cronaca dell’Affare dei Veleni è molto complessa: da anni le dicerie riguardo alle pratiche di stregoneria della Voisin erano aumentate, così come i casi di avvelenamenti e di morti sospette. Le prime denunce e i primi processi iniziarono verso la metà del 1679 e l’intrigo mise a soqquadro la Francia e infangò molte reputazioni tra cui, appunto, quella di Madame de Montespan. Dopo l’arresto della fattucchiera cominciò a circolare l’inquietante voce che la marchesa si fosse rivolta a lei per tentare di avvelenare prima Louise de La Vallière e poi altre amanti più giovani dell'instancabile e insaziabile sovrano. Il vero scandalo furono le messe nere.



Le messe nere alle quali partecipò la Montespan furono tre con un intervallo di quindici giorni l’una dall’altra; nella terza, secondo quanto si legge dai verbali, sarebbe avvenuto persino un sacrificio umano, e preferisco non entrare nei dettagli di questa vicenda allucinante.
Dal diario del primo medico del re apprendiamo che il sovrano, in quel periodo, soffrì di forti emicranie e di improvvisi malori e mancamenti e non è azzardato supporre che questi sintomi fossero il risultato dei filtri d’amore a base di sostanze tossiche che la marchesa gli somministrava, di nascosto, per dominarlo.
Madame de Montespan non subì alcuna conseguenza giudiziaria ma perse definitivamente l’amore del sovrano che vide per l’ultima volta nel 1680. Nel drammatico incontro Athénaϊs ammise le sue colpe e le sue responabilità, dichiarando fieramente che era stata spinta a quei delitti dall'infedeltà del re. Luigi inorridito non volle più saperne di lei e non volle più ammetterla al suo cospetto, ed affidò la custodia dei figli alla governante Madame de Maintenon, che colse l'occasione al volo per diventare l'ultima amante, e in seguito la seconda moglie (anche se non fu mai incoronata regina) del sovrano. 
Ne parlerò nel prossimo post storico.

sabato 24 marzo 2012

Gothian. Capitolo 31. Lady Marigold seduce Elner XI


Solo due settimane mancavano ormai allo scadere del Millennio e al risveglio di Arexatan Eclionner nel corpo del suo discendente, il giovane Elner XI, imperatore dei Lathear.



Lady Marigold Steinberg, Contessa di Gothian, detta la Dama Gialla, lo sapeva molto bene.
Quel Millennio lei l'aveva vissuto, resa immortale ed eternamente giovane in virtù dell'Antico Patto.



Ho attraversato gli oceani del tempo per reincontrarti, Arexatan! 
Forse anche altri avevano aspettato a lungo quel momento, ma sicuramente la Dama Gialla lo aveva atteso più di chiunque altro.
Mille anni, in un castello ai confini del mondo, nelle nevi perenni, tra creature orribili. Durante le interminabili notti artiche, ho fatto credere a tutti che il mio unico desiderio fosse il potere. Solo così ho ottenuto l'alleanza del Conte di Gothian! L'ho fatto per te, Arexatan, per dare a noi due una seconda possibilità.
Questa volta non avrebbe permesso a nessuno di uccidere il suo uomo, e sarebbe riuscita a dargli un erede, ed a rifondare la dinastia imperiale, rafforzandola col sangue caldo di Atar, il dio del Fuoco Segreto, di cui era figlia e sacerdotessa, quando ancora si chiamava Edwina Ataris.


La lunga attesa era finita.
Quel giorno aveva finalmente ottenuto un'udienza privata da parte di Elner XI.
L'Imperatrice Madre aveva dato il suo consenso a quell'incontro.
C'era un tacito accordo tra Marigold ed Ellis: la Dama Gialla avrebbe permesso alla Vedova Nera di lasciare Lathena alla testa di quindici legioni di Lathear, e in cambio l'imperatrice avrebbe permesso alla rediviva Edwina Ataris di sedurre Elner, il Predestinato.
Tutto secondo l'antico Patto, quando mille anni prima gli dei, i demoni e gli uomini si erano riuniti per l'ultima volta per stabilire una tregua.
Io c'ero quel giorno... e c'era Atar, il mio divino genitore, che accese un fuoco destinato a non spegnersi mai...

 


Il fuoco della passione che brucia l'anima: questo c'era stato tra lei e fondatore dell'Impero Lathear, di cui era stata la sesta moglie.
Arexatan ed Edwina, divenuti ora Marigold ed Elner.
Non si illudeva che tutto potesse ritornare come prima. Lo aveva detto anche al Conte di Gothian.
Il sogno che interrompi non tornerà più uguale.
Non ci voleva pensare.
Ora è il tempo della passione.
Nient'altro importava.
 Questo aveva scritto negli occhi, nel momento in cui venne ammessa alla presenza di Elner XI.



































Fin da quando era diventata Prima Dama di compagnia dell'Imperatrice Madre, aveva fatto tutto il possibile per farsi notare da Elner, che normalmente non compariva mai a corte, per ordine della Reggente.
L'hai trattato come un bambino per diciotto anni, Ellis, ma adesso io farò di lui un uomo!
Mentre avanzava verso il seggio dorato, nella stanza dell'imperatore, Marigold si rese conto che lui la guardava con desiderio, pur non potendola ancora riconoscere.
Si inginocchiò davanti a lui.
Elner si alzò e le prese una mano: «Vi prego, alzatevi, Contessa!»
Lei sentì il brivido che dal suo corpo passava attraverso quello del giovane sovrano.
«Solo Marigold, vi prego, Maestà!» 

E gli rivolse uno sguardo magnetico.


L'imperatore, completamente soggiogato, le rispose: «Potete chiamarmi Elner, se lo vorrete»
La Dama Gialla vedeva ancora l'adolescente timido, ma trovava che la rassomiglianza fisica con Arexatan fosse eccezionale.
«Assomigliate molto al vostro antenato... il fondatore della dinastia, che è rappresentato in tante statue e dipinti» 

Elner sorrise: «Vorrei avere anche solo un centesimo della forza di Arexatan! Purtroppo mi mancano le sue doti, forse perché mia madre mi tiene isolato dal mondo e dice che sono troppo fragile per stare tra la gente»
Marigold sapeva che la ragione era un'altra.
Maledetta! Lo hai convinto di essere un debole, perché non costituisse una minaccia per il tuo potere! Pagherai anche per questo!
Scosse il capo: «Elner, come potete dire di essere fragile, se non avete mai avuto occasione di constatarlo di persona, vivendo in mezzo agli altri?»
Lui le rivolse uno sguardo intenso. 


«Io lo vorrei, ma sono come prigioniero in una gabbia dorata. Tutti qui obbediscono a mia madre, ogni mia protesta non viene nemmeno ascoltata. L'Imperatrice ha convinto tutti che io sia debole di mente, e quindi tutti interpretano la mia rabbia come il delirio di un pazzo. Mi somministrano delle pozioni di sedativi che mi intorpidiscono il corpo e la mente. Mettono in giro voci false, secondo cui io vivrei circondato da amanti che mi manovrano, ma mia madre ha il terrore che io possa concepire un figlio, e quindi mi nega la compagnia delle dame: voi siete la prima ad ottenere il permesso della Reggente per una udienza privata. Come avete fatto a convincerla, Marigold?» 

La Contessa di Gothian, ascoltando quel discorso, si rese conto che Elner non era affatto quell'incapace che tutti credevano. Era consapevole delle cause della sua reclusione e della responsabilità di Ellis.
Purtroppo però doveva mentirgli. Non era ancora pronto per la verità.
«Vostra madre non mi ritiene una rivale, perché sono una donna sposata, e quindi non potrei mai aspirare a diventare vostra moglie. E se anche avessi dei figli, sarebbero tutti considerati eredi del Conte di Gothian»
Elner si accigliò:  «Forse ve l'avranno chiesto in tanti, ma ditemi, perché avete sposato quel vecchio, che vive in un remoto castello nei ghiacci?»
Marigold aveva una risposta plausibile, ma falsa, anche per quella domanda:
«Mio padre mi ha costretta a un matrimonio combinato. E' molto doloroso essere sposata con un uomo che non amo, e così diverso da me» 




L'imperatore le fece segno di sedersi nell'ampio seggio, di fianco a lui. Seppur nella sua ingenua timidezza, Elner la guardava con desiderio, e forse si era accorto che sotto quel vestito principesco, lei era nuda.
Marigold fu colpita dalla gentilezza del giovane. Prima di parlargli, pensava a lui solo come all'involucro dove l'anima di Arexatan avrebbe trovato asilo: ma ora capiva che lui aveva una sua personalità.
Questo rende tutto più difficile... Arexatan era cinico, come me... invece questo ragazzo è così innocente... non sembra nemmeno un Eclionner... 
Vedendola pensierosa, Elner si ritrasse:
 «Vi ho forse offesa?»
Marigold gli sorrise: 
«No, anzi... sto bene in vostra compagnia... i miei pensieri sono rivolti alla fortunata che avrà il privilegio di diventare vostra moglie... provavate qualcosa per Alienor di Alfarian?»
Elner scosse il capo:  «Non l'ho mai vista. Non le ho mai parlato. L'idea di sposare una principessa viziata non era il massimo, ma l'avrei fatto per senso del dovere. Un sovrano deve nobilitare la sua stirpe...»
La Dama Gialla apprezzò quella risposta onesta: «Alienor era veramente viziata! Le ho fatto da serva per molto tempo. Ci è voluta molta pazienza, quasi di più di quella che mi ci vuole adesso con vostra madre!»
Il giovane rise di gusto: «Ah, non vi invidio, Marigold! Invidio invece mia madre, che può godere sempre della vostra compagnia»
Anche lei rise, e ne approfittò per avvicinarsi a lui fino a toccarlo.
Non ci fu bisogno di altro. La virilità di Elner, per troppo tempo rimasta frustrata, ebbe il sopravvento.
Era impacciato, ma la Dama Gialla sapeva alla perfezione cosa doveva fare per iniziarlo alla sessualità.
Anche in questo campo, sono la migliore!

fire woman, fantasy

Ed anche se quello che stava accadendo era premeditato e accuratamente studiato da anni, 
Marigold sentì che era il primo amplesso che trovava piacevole dopo tanti anni.
Ad Alfarian il suo amante era Ser Gahel, ma l'idea che fosse una pedina del Conte Fenrik la disturbava. Ora invece era il contrario: Elner era una pedina nelle sue mani. Ed era un Eclionner... finalmente!
Il desiderio travolse anche lei e la collisione sessuale ebbe inizio.
Come c'era da aspettarsi, l' "udienza" durò molto di più del previsto.


N.d.A.

Marigold di Gothian è rappresentata da Melisandre di Asshai, da Emmanuelle Seigner nel film "La nona porta" di Roman Polanski con Johnny Depp, e infine da Blake Lively nei panni di Serena Van der Woodsen in "Gossip girl".
Elner XI Eclionner è rappresentato da Renly Baratheon.


venerdì 23 marzo 2012

Le donne del Re Sole (prima parte)

Luigi XIV di Borbone (Saint-Germain-en-Laye5 settembre 1638 – Versailles1º settembre 1715 regnò per 72 anni, dal 14 maggio 1643 fino alla sua morte divenendo così il sovrano più longevo della storia europea. Fu chiamato il Re Sole. Fece costruire la reggia di Versailles.


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Nell'arco della sua lunga vita, il Re Sole ebbe moltissime amanti, una moglie ufficiale ed una moglie segreta. Di madre, però, persino lui, ne aveva una sola, Anna d'Asburgo, conosciuta come Anna d'Austria (Valladolid22 settembre 1601 – Parigi20 gennaio 1666)


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Fintanto che visse il cardinale Mazzarino, primo ministro, Anna d'Austria esercitò il potere al posto del figlio, prima come reggente ufficiale, poi come regina madre. Dopo la morte di Mazzarino, nel 1661, Luigi assunse in prima persona la guida del governo.
Sua moglie, quella ufficiale, che fu regina al suo fianco, era la cugina Maria Teresa di Spagna, che vediamo col figlio primogenito, il Gran Delfino, che continuò la dinastia, ma morì prima del padre.

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La prima amante di Luigi XIV, tra il 1658 e il 1659,  fu una nipote del cardinale Mazzarino:
Maria Mancini
File:Marie-mancini.jpg 



Il re, innamoratissimo di Maria, fu costretto a lasciarla per sposare Maria Teresa di Spagna, su ordine della regina madre e dello stesso Mazzarino per facilitare la stipulazione del trattato di Pace dei Pirenei, nel 1659, tra la Francia e la Spagna.


Nel 1661, dopo le trionfali nozze di Luigi con Maria Teresa di Spagna, entrò in scena la principessa Enrichetta Anna Stuart, che sposò il fratello del re, Filippo d'Orleans, e organizzò la propria corte presso Fontainebleau
Fu la seconda amante di Luigi XIV.


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Enrichetta Anna ed il re si frequentavano assiduamente, con grande disappunto della regina Maria Teresa e della regina madre Anna d'Austria. Quest'ultima rimproverò Enrichetta, ordinandole di stare lontana da Luigi. 
Non potendo disubbidire all'ammonizione della regina madre, Enrichetta escogitò un piano per poter vedere ancora il suo innamorato.  Il piano era semplice: Luigi doveva fingere di essersi infatuato di una delle dame di corte di Enrichetta, così, andando a trovare il suo fantomatico amore, in realtà aveva la possibilità di passare del tempo con la cognata. Così Luigi iniziò a corteggiare Louise de la Vallière, che all'epoca aveva appena diciassette anni e la sua bellezza stupiva anche i più severi osservatori non tanto per la sua immediatezza, ma per la sua particolarità. Luigi se ne innamorò. Cacciati tutti i possibili rivali, Luigi la prese come amante ufficiale. Ma numerosi erano coloro che la volevano distante dal re. Primo fra tutti Nicolas Fouquet, l'intendente del tesoro, fedelissimo della regina madre, per conto della quale offrì una grande somma di denaro a Louise perché lasciasse il sovrano. Sdegnata, Louise informò il re, che ebbe così il pretesto per far arrestare quell'ingombrante personaggio. L'arresto fu effettuato ad opera del moschettiere d'Artagnan, che da quel momento divenne una figura leggendaria e poi anche letteraria.

Louise de la Valliere, terza amante del re, gli diede tre figli, che egli riconobbe. Quando però Luigi incominciò a tradirla con la perfida Athenais de Montespan, la dolce Louise, sentendosi oltraggiata, si ritirò in convento, dove visse a lungo fino al 1710.

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File:Louise de la Valliere.jpg


La quarta amante del re, la più famosa e famigerata, fu Madame Athenais de Montespan, a cui dedicherò il prossimo post storico.


Fine prima parte.

giovedì 22 marzo 2012

Gothian. Capitolo 30. Masrek e Sephir Eclionner organizzano la riscossa.



Era ormai un mese che Masrek Eclionner, l'Eremita, risiedeva a Terramara,
   fangoso villaggio di palafitte, covo  segreto della Piovra, l'organizzazione criminale guidata da suo padre, Sephir Eclionner, lo Sciancato, che un tempo era stato il Principe della Corona Imperiale.



Non si erano ancora incontrati. E non si vedevano da diciassette anni.
C'era una antica ruggine che li divideva: Masrek non aveva perdonato al padre di averlo separato da sua moglie Lilieth e da loro figlio Marvin, nell'anno della Primavera di Sangue.
L'anno in cui tutte le cospirazioni avevano avuto inizio.
Ci ha rapiti e separati per la nostra sicurezza, ma non solo per questo... voleva punirmi per ciò che era successo tra me ed Ellis.
Masrek e sua sorella avevano commesso un incesto. Elner XI era loro figlio.
 Sephir Eclionner, all'epoca Principe della Corona, era stato informato dal senatore Fuscivarian riguardo alla reale paternità di Elner.
Non era la prima volta che accadeva un incesto nella dinastia Eclionner, il cui albero genealogico Masrek conosceva a memoria. Ma si trattava di eventi successi quasi mille anni prima.

Eclion, Signore delle Tenebre
    |
Arexatan Eclionner, fondatore dell'Impero Lathear
   +                                +                +              +                +                   +
Wechtigalia                   Kleope         Olivia        Sloann         Claireen        Edwina
Shazirai                       Hallenhal       Kermode  Darring        Wagall          Ataris
   |                                   |                       |            |                     |               (poi conosciuta come
Wechtigar I il Pio   +    Sephiria          Kerl          Ludor     +     Falise           Lady Marigold
                              |                         il Sommo     il Primo   |                          di Gothian)
                              |                        Sacerdote     Ministro  |
                              |                                                           |
                       Elner I il Crudele-----------+-----------Sidonie Eclionner
                                                                  |
                                                       Wechtigar II il Calvo      
                                                                  |
                                                      42 generazioni
                                                                     |
                                                                     | ---------------------------- -|
                                                        Wechtigar XVI Barbablù          Vorian Eclionner
                                                    +                                                             +
                                     Sophie Tessier-Ashpool                                     Melania Orwell
                                                     |                                                              |
                                        Sephir Eclionner    Sen. Sibelius Fuscivarian   Ivar Eclionner
                                                    +               |                                        |         +
                                          Wensy Fuscivarian                             Susan Fuscivarian    
                                   ________ |________________                               |
                                  |                                            |                                    |
                         Masrek Eclionner --- --+ ----Ellis Eclionner---+  Elner X Eclionner
                                   +                            |
                       Lilieth Vorkidian           Elner XI                              
                                    |                          il Predestinato
                          Marvin 
                      Eclionner-Vorkidian

All'epoca, Sephir aveva deciso di rimandare a dopo la guerra con gli Alfar la punizione esemplare nei confronti dei figli, ma la battaglia di Elenna sul Dhain era stata una tale catastrofe che egli non aveva più avuto il coraggio di rientrare a corte. Nel frattempo infatti Ellis aveva preso il potere, con l'appoggio del Senato e dei Servizi Segreti.
Masrek si trovava ad Amnisia, per sfuggire alla vendetta della sorella.
Non avrei mai dovuto cedere al suo fascino. Ho rovinato la sua vita, e la mia...
Ellis era veramente innamorata. Anche Masrek lo era, ma si sentiva in colpa per quella passione proibita. Lei al contrario voleva sposarlo. Ricordò quello che lei gli aveva detto, la notte in cui avevano concepito Elner:
"Prometti che mi amerai  per sempre, non come un fratello ama la sorella, ma come uno sposo ama la sua sposa. Promettilo, Masrek!”
Lui aveva promesso, ma non aveva mantenuto.
Ellis era ancora una fanciulla normale. Se lui non l'avesse abbandonata, forse sarebbe rimasta dolce e splendida come se la ricordava.



All'epoca anche Masrek era al massimo della sua gloria e della sua bellezza. 


Era un cavaliere destinato a grandi imprese, e il principe di un Impero che, nei disegni di Ellis, sarebbe tornato al suo massimo splendore.
Ma lui non aveva il coraggio di affrontare lo scandalo che avrebbe causato sposando sua sorella.

"Promettilo, Masrek! Prometti che mi amerai per sempre!" 
E invece lui era fuggito, ed Ellis aveva dovuto ripiegare sul cugino Elner X, perché solo così poteva nascondere l'origine della sua gravidanza. Al figlio, opportunamente, era stato dato il nome dell'ingenuo sposo di Ellis. Ma Elner XI restava comunque un abominio. Il ricettacolo perfetto per la reincarnazione.
Ormai il tempo è giunto: i due eterni rivali si stanno per risvegliare: Arexatan in Elner e Vorkidex in Marvin.
Ma non era così semplice. Arexatan  Eclionner si sarebbe risvegliato anche in Marvin.



E come nella sua prima vita, Arexatan avrebbe obbedito agli ordini del suo oscuro e crudele genitore  il demone Eclion, Signore delle Tenebre, che per mille anni, in virtù del Patto, era stato tenuto fuori dalle vicende degli umani.



Devo impedirlo! Perché mio padre non mi chiama? Il Millennio sta per scadere...
Masrek era impaziente di parlarne con Sephir. Attendeva da troppo tempo di essere convocato!
E poi le giornate nella palafitta non passavano mai. Persino il suo cane Arf moriva di noia.
 Come unica lettura gli era stata portata una copia in rotoli di papiro di “All’ombra di mio padre”, una autobiografia del secondo imperatore della dinastia Eclionner, Wechtigar I il Pio, il primogenito del grande Arexatan, al quale succedette in tarda età.


Quell’autobiografia era un elogio apparentemente entusiasta della figura di Arexatan, verso cui il figlio mostrava di nutrire una esagerata venerazione, probabilmente per mettere a tacere i sospetti che circolavano su di lui, riguardo alla morte violenta dello stesso Arexatan, ufficialmente attribuita al pugnale di Kevin Vorkidian.
Dopo di che si strinse il Patto, di cui però Wechtigar dice solo quello che gli conviene, cioè pochissimo.
La religiosità di Wechtigar era ferrea. Pareva che tutto ciò che il padre aveva fatto fosse una pura realizzazione della volontà divina. Persino i numerosi matrimoni di Arexatan erano visti come un “inno alla vita e alla famiglia”, e Wechtigar considerava grandiosa l’idea che “mio padre avrebbe potuto disporre di un intero esercito solo chiamando a raccolta tutti i suoi figli”.
La simpatia di Wechtigar svaniva quando entrava in scena Edwina Ataris, l’ultima moglie di Arexatan.
Scriveva Wechtigar : “Edwina era una pagana del nord, e riuscì ad ammaliare mio padre solo grazie ai suoi poteri di strega”.
In quel punto, c’erano alcune glosse scritte a mano in pessima calligrafia tremolante.
Le ha scritte mio padre.. La sua destra non si è ripresa del tutto delle ferite che gli ha inferto il Conte di Gothian, ad Elenna sul Dhain...
L'Eremita cercò di decifrare il commento di Sephir: “Wechtigar si scaglia contro Edwina, perché è stata l’unica che gli ha contestato il diritto alla successione. Avrebbe voluto un figlio da Arexatan, ma non ha fatto in tempo. Wechtigar ha spezzato il loro sogno, macchiandosi di parricidio. Da allora noi Eclionner siamo una stirpe maledetta
I rapporti padre-figlio, nella Dinastia, erano sempre stati tormentati. Mai una via di mezzo, mai un rapporto paritario di amicizia!
E’  questo che Sephir vuole offrirmi? La sua amicizia? Dopo avermi imposto diciassette anni di esilio?
Probabilmente ora voleva punire Ellis, o abbattere Elner.
L'Eremita provò pietà per sua sorella. Le sue parole gli rimbombavano nella mente:
“Prometti che mi amerai per sempre! Prometti, Masrek!



Lei era cresciuta all’ombra di suo fratello. Tutti lodavano lui e trascuravano lei.
Fu questo a farla innamorare di me:  viveva di luce riflessa… e quando me ne sono andato è rimasta al buio. La sua unica consolazione era il potere, a qualsiasi prezzo. E l'ha ottenuto!
E così è diventata la Vedova Nera...



 Ma forse può ancora salvarsi...
Lo Sciancato glie l'avrebbe permesso?  Forse. Dopotutto, con lo scadere del Millennio, Sephir poteva giocare la sua carta più importante: la restaurazione dell’erede legittimo.
Ma come farà a dimostrare che io sono Masrek? Non ha il mio sigillo, Lilieth l'avrà sicuramente spedito a sua madre. E senza il sigillo, io potrei essere chiunque.
Era ben consapevole che gli anni erano stati impietosi con lui e che appariva più vecchio della sua reale età. Mentre pensava queste cose, osservava distrattamente lo squallore di quel villaggio impantanato e cencioso.
Fu allora che alcuni sgherri di Sephir lo chiamarono. Era giunto il momento. Lo condussero verso una palafitta più rialzata e circondata da un recinto e da un piccolo bosco.
Non saranno certo quattro alberi su un fazzoletto di terra a rendere meno rozza la tua "reggia", padre!
Entrò nella palafitta, le cui finestre erano chiuse e il cui camino era acceso.
In fondo alla stanza, nella penombra, il vecchio storpio sembrava un mostro.
Infine ci incontriamo...
Ebbe un brivido.
Le tenebre deformavano ancora di più i lineamenti dello Sciancato.
Masrek si era immaginato tante volte quel momento.
Eccomi, padre... forse anche tu non mi riconosci... 
Il vecchio lo fissava impassibile, come una mummia.
Non è solo questione di aspetto... è che siamo diventati due estranei... e forse lo siamo sempre stati... cosa so io di te? cosa sai tu di me? 
Non ci furono né saluti, né abbracci.
Gli Eclionner non hanno mai avuto veri figli, ma solo degli eredi... e come tali venivano trattati dai loro padri... una dinastia senza amore... senza comprensione...
L'Eremita rimpianse la sua capanna sui monti.
Cosa ci faccio qui? 
Lo Sciancato aveva assunto un'espressione di disgusto.
Dopo alcuni interminabili istanti, parlò con voce cavernosa: «Non intendo chiedere né il tuo perdono, né tanto meno la tua gratitudine per averti salvato la vita nell’unico modo possibile» 
Masrek detestava quel modo di manipolare la realtà con le parole. 
«Sai già quello che penso, padre! Non avevi il diritto di disporre della mia vita a tuo piacimento»
«Se ti avessi lasciato andare a fare il martire a Lathéna, tua moglie sarebbe morta con te e Marvin sarebbe stato presto individuato e fatto fuori»
Era vero.Questo l'Eremita non poteva negarlo, ma la realtà era stata quella di un rapimento.
«Forse c’erano altri modi per difendere mio figlio…»
Lo Sciancato rise: «Altri modi? E quali? Farlo vivere con me in questo porcile?»
Masrek scosse il capo.
«Potevi darlo in adozione a qualche buona famiglia»
Il vecchio ridacchiò.
«Ah! Che idiozia! Credi che una buona famiglia l’avrebbe amato più di sua nonna, Lady Ariellin ? Lei gli ha garantito un’infanzia e un’adolescenza felici, e lo ha reso pronto alla grande missione che lo attende»
Masrek si inalberò:
«La missione! Ecco l’unica cosa che ti importa: il potere! Vuoi prenderti la tua rivincita su Ellis usando mio figlio!»
«Sei fuori strada, Masrek. La rabbia non ti rende lucido. O forse aveva ragione Fuscivarian nel dire che Ellis era più intelligente di te?»
L'Eremita fece per dire qualcosa, ma lo Sciancato lo zittì alzando una mano artigliata, e continuò a parlare calcando la voce:
«Chi mi fa paura è Marigold di Gothian, che userà Elner per i suoi scopi! Intendo porre rimedio a tutto questo»
Masrek era scettico:
«E come farai?  Pensi che i Lathear preferiranno avere sul trono un vecchio storpio, un folle eremita e un ragazzino mezzosangue?»
Sephir gli puntò addosso l'indice grinzoso:
«Tra meno di due settimane scoppierà la guerra. E quando l'avremo vinta, la gente crederà a quello che noi le diremo di credere!»
Masrek rise di nuovo:
«Ah ah! Una guerra! E' la tua specialità, padre! Non ti è bastata la disfatta di Elenna sul Dhain? Come speri di vincere questa nuova guerra? Con i tuoi quattro ladri di polli?»
Lo Sciancato non diede segno di aver colto alcuna ironia:
«La Piovra ha infiltrati in ogni ambiente dell’Impero, e anche oltre, presso gli altri popoli.  Ho comprato la fedeltà di Ser Yvain de Bors, che condurrà Marvin a Floriana, dove sarà ricevuto dall'Arciduido ...


... che lo aiuterà nel momento in cui Vorkidex ed Arexatan si risveglieranno in lui, e lo istruirà sul percorso per diventare Re dei Keltar e Imperatore dei Lathear!»
Masrek provò un momento di delusione.
Dunque io sono stato tagliato fuori dalla successione! Scavalcato da un figlio che non so nemmeno che faccia abbia! E' il destino di ogni Eclionner... 
Cercò di deviare il discorso.
«Mi hanno detto che Ser Yvain sia inaffidabile!»
Sephir rise:
«Ser Yvain recita la parte dell' inaffidabile, perché io lo pago per questo! Il vero traditore è suo padre, il Duca di Amnisia, che si fingeva tanto amico tuo. Aspira alla corona dei Keltar, e sta trattando con la Contessa di Gothian!»
L'Eremita rimase sconvolto da quella rivelazione.
«Perché non glielo impedisci?»
Lo Sciancato sospirò: «Perché sono venuto a sapere che Marigold è in realtà Edwina Ataris!»
Masrek non riusciva a capacitarsene:
«Come? Chi...»
Sephir indicò una pergamena con il sigillo a forma di cane albino. Masrek vide che era indirizzata a Marigold, e si concentrò sulla firma:
Lord Fenrik Steinberg, Conte di Gothian!


Masrek non capiva: «Come sei riuscito a intercettarla?»
Sephir scrollò le spalle: «Tu sottovaluti la potenza della mia organizzazione...»
L'Eremita annuì: «Fenrik ti ha ridotto in questo stato, e i suoi Albini hanno terrorizzato le campagne di Elenna! Io non volevo credere che fossero vampiri, ma Lilieth diceva: Ci sono cose che non si possono spiegare in altro modo. Non ci manca un forse un altro senso, per sentire un altro mondo, ovunque, intorno a noi? Cosa c'è intorno a noi che non possiamo sentire?»


Lo Sciancato parve per la prima volta colpito dall’argomentazione del figlio: «Lilieth era pronta già da allora.  Lei ha capito subito la bontà delle mie intenzioni ed ha stretto un patto con me e con l'Alleanza di Tupile, guidata dal pirata Vyghar di Linthael ! Ora lui, Lilieth e un'altra importante pedina del nostro gioco, si stanno dirigendo verso sud. Marvin al contrario salirà a nord e presto arriverà a Floriana, nel cuore del mondo Keltar. E tu...»
Masrek, travolto da un mare di ricordi e di gelosia, per l'idea che Lilieth fosse ancora, per sua libera scelta, in compagnia del Pirata, esclamò: «Mi poni dunque di fronte alla scelta se raggiungere mia moglie o mio figlio?»
Lo Sciancato scosse il capo, serissimo:  «No. Tu hai un altro compito. Devi portare a termine la tua missione, ora che i tempi sono maturi! Dovrai incontrare Ellis, e portarla dalla nostra parte!»
L'Eremita non se l'aspettava:
«Ma Ellis mi odia! La causa di ogni suo dolore sono io!»



Gli avevano riferito persino che Ellis aveva meditato di uccidersi come la loro madre, Wensy, gettandosi da un'alta torre.



Da allora erano passati diciassette anni, ed Ellis era diventata l'onnipotente Imperatrice Vedova. Tutto il continente tremava, al solo sentir pronunciare il suo nome.



Lo Sciancato fu irremovibile:
«Mi hanno riferito che è cambiata. E' diventata sentimentale, vulnerabile. Teme la vendetta di Eclion e i disegni della Dama Gialla. Secondo il mio informatore, Padre Ulume, Ellis sarebbe pronta a lasciare Lathena tra due settimane, alla testa di quindici legioni di Lathear!»
Masrek inarcò le sopracciglia irsute:
«E' una follia! Crede forse di crearsi un altro regno, in modo da sfuggire alla punizione divina?»
Sephir fece segno di no con la testa:
«No, tua sorella vuole preparare la resistenza contro Marigold! E' un atto disperato, certo, ma se lei unisse le sue forze con le nostre, allora potremmo avere qualche speranza. Dipende tutto da te, Masrek. Ti offro l'opportunità di espiare la tua colpa, e di redimere tua sorella. Se ci riuscirai, allora tu e lei tornerete ad essere miei figli, e Marvin avrà il trono del Sole. In caso contrario, sarà la fine della Dinastia!»







 N.d.A.

In questo capitolo:
Masrek Eclionner è rappresentato da Benjen Stark.
Sephir Eclionner da Balon Greyjoy.
Wechtigar I Eclionner il Pio da Aenys Targaryen.
Ellis Eclionner è rappresentata prima come l'imperatrice Cixi della Cina, poi come la regina dei Vampiri, poi come Esmeralda in Notre Dame de Paris e infine come Viviana di Avalon (interpretata da Anjelica Houston).