Di nobili origini, ma povera e senza dote, nell'aprile 1652, a 17 anni, le fu proposto di sposare il poeta Paul Scarron (1610–1660), più vecchio di lei di 25 anni e costretto all'immobilità a causa di una artrite reumatoide. Egli offrì alla ragazza l'alternativa tra sposarlo senza dote o ricevere la dote per entrare in convento. La giovane Françoise avrebbe detto - "Meglio sposare lui che finire in un convento". Scelta molto saggia, il matrimonio infatti le offriva la possibilità di una vita mondana e intellettuale che il convento le avrebbe negato. Lo sposò, quindi, il 4 aprile 1652.
Il matrimonio durò 8 anni, durante i quali Madame Scarron, divenne l'animatrice del salotto letterario più frequentato dagli intellettuali dell'epoca, tra cui Jean Racine e Madame de Sevigné. Il marito Scarron la educò nelle arti e nella letteratura, rendendo gradevole e interessante la sua conversazione. Lei, per parte sua, riuscì a crearsi, attraverso il salotto letterario del marito, una solida rete di relazioni mondane e intellettuali, tra le quali si contava Athénais de Montespan, che come ho raccontato nell'ultimo post storico, fu la favorita di Luigi XIV dal 1667 al 1679.
Rimasta vedova proprio nel 1667, Madame Scarron ottenne l'incarico di governante dei figli illegittimi del re e della Montespan, entrando così a far parte della sfarzosa vita di Versailles.
Mentre Luigi XIV si allontanava dalla Montespan, vanitosa e collerica, la governante dei loro figli si mostrava dolce e comprensiva col re, che, invecchiando, sentiva il bisogno di una compagna dal carattere mansueto. In realtà Francoise fingeva soltanto di esserlo, ma il suo carattere era ferreo.
I risultati della compiacenza di Madame Scarron nei confronti del re non tardarono ad arrivare.
Nel 1675 Luigi la proclamò Marchesa di Maintenon, e le donò il castello collegato a quel titolo.
Dopo la caduta in disgrazia della Montespan, in seguito all'Affare dei Veleni (di cui ho parlato nel precedente post storico) la Maintenon divenne la "Maitresse en titre", cioè l'amante ufficiale del re.
Per giustificare la sua presenza negli appartamenti privati, fu però necessario nominarla prima dama della corte del Delfino, che era rimasto vedovo da poco tempo.
La Maintenon non era più né giovane, né bella, ma dopo gli scandali provocati dalla Montespan, il re voleva al suo fianco una donna equilibrata, garbata, discreta, colta e amata dai figli della precedente Maitresse, caduta in disgrazia. La Maintenon recitò questo ruolo alla perfezione, tanto che...
... alla morte della regina Maria Teresa, nel 1683, il Re decise addirittura di sposarla, con una cerimonia segreta nella notte fra il 9 e il 10 ottobre, facendone la propria moglie morganatica (il matrimonio morganatico sancisce la relazione personale tra due soggetti di condizione sociale diversa - ciascuno dei due mantiene la propria posizione sociale originaria, e i figli nati in questo tipo di matrimonio non ereditano i titoli paterni. Francoise non era di stirpe reale, e quindi non poteva diventare regina, ma di fatto fu più influente sia di Maria Teresa che della Montespan messe insieme.
Con lei Luigi, ormai anziano e addolorato per la morte del figlio e del nipote, abbandonò la vita dissoluta degli anni precedenti e trascorse dignitosamente la vecchiaia, fino alla morte, nel 1715.
La Maintenon lasciò Versailles tre giorni dopo il funerale del re, e da allora mantenne un lutto strettissimo.
Le fu attribuita una grande influenza sul re e sulla corte, fatta di rigore e di austerità. A questa influenza si disse dovuta la revoca dell'Editto di Nantes nel 1685, che, provocando l'esodo massiccio dei protestanti e dei loro capitali, ebbe per effetto la rovina delle finanze e dell'economia francesi, e lo scatenamento della Guerra di successione spagnola nel 1701.
Ebbe però il merito di mostrarsi sensibile alle condizioni di miseria in cui versava il popolo.
Memore delle propria povertà giovanile, fondò a Saint-Cyr-l'École la Maison royale de Saint-Louis, un collegio dove fanciulle povere venivano educate in vista del matrimonio e del loro futuro nel mondo.
Gli ultimi 30 anni della vita di madame de Maintenon furono consacrati all'istituzione che aveva creato e alla salvezza delle anime, in particolare di quella del re.
Tre giorni dopo la morte del re, si ritirò a Saint-Cyr, dove restò fino alla propria morte, nel 1719.