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martedì 27 marzo 2012

Françoise de Maintenon, la moglie segreta del Re

 Françoise Scarron d'Aubigné, marchesa di Maintenon (Niort27 novembre 1635 – Saint-Cyr-l'École15 aprile 1719), fu l'ultima amante e la moglie morganatica di Luigi XIV di Francia.


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Di nobili origini, ma povera e senza dote, nell'aprile 1652, a 17 anni, le fu proposto di sposare il poeta Paul Scarron (16101660), più vecchio di lei di 25 anni e costretto all'immobilità a causa di una artrite reumatoide. Egli offrì alla ragazza l'alternativa tra sposarlo senza dote o ricevere la dote per entrare in convento. La giovane Françoise avrebbe detto - "Meglio sposare lui che finire in un convento". Scelta molto saggia, il matrimonio infatti le offriva la possibilità di una vita mondana e intellettuale che il convento le avrebbe negato. Lo sposò, quindi, il 4 aprile 1652




Il matrimonio durò 8 anni, durante i quali Madame Scarron, divenne l'animatrice del salotto letterario più frequentato dagli intellettuali dell'epoca, tra cui Jean Racine e Madame de Sevigné. Il marito Scarron la educò nelle arti e nella letteratura, rendendo gradevole e interessante la sua conversazione. Lei, per parte sua, riuscì a crearsi, attraverso il salotto letterario del marito, una solida rete di relazioni mondane e intellettuali, tra le quali si contava Athénais de Montespan, che come ho raccontato nell'ultimo post storico, fu la favorita di Luigi XIV dal 1667 al 1679.
Rimasta vedova proprio nel 1667, Madame Scarron ottenne l'incarico di governante dei figli illegittimi del re e della Montespan, entrando così a far parte della sfarzosa vita di Versailles.





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Mentre Luigi XIV si allontanava dalla Montespan, vanitosa e collerica, la governante dei loro figli si mostrava dolce e comprensiva col re, che, invecchiando, sentiva il bisogno di una compagna dal carattere mansueto. In realtà Francoise fingeva soltanto di esserlo, ma il suo carattere era ferreo.





I risultati della compiacenza di Madame Scarron nei confronti del re non tardarono ad arrivare.
Nel 1675 Luigi la proclamò Marchesa di Maintenon, e le donò il castello collegato a quel titolo.

File:Le château de Maintenon..jpg

Dopo la caduta in disgrazia della Montespan, in seguito all'Affare dei Veleni (di cui ho parlato nel precedente post storico) la Maintenon divenne la "Maitresse en titre", cioè l'amante ufficiale del re.
Per giustificare la sua presenza negli appartamenti privati, fu però necessario nominarla prima dama della corte del Delfino, che era rimasto vedovo da poco tempo.
La Maintenon  non era più né giovane, né bella, ma dopo gli scandali provocati dalla Montespan, il re voleva al suo fianco una donna equilibrata, garbata, discreta, colta e amata dai figli della precedente Maitresse, caduta in disgrazia. La Maintenon recitò questo ruolo alla perfezione, tanto che... 

File:Pierre Mignard - Françoise d'Aubigné, marquise de Maintenon (1694).jpg


... alla morte della regina Maria Teresa, nel 1683, il Re decise addirittura di sposarla, con una cerimonia segreta nella notte fra il 9 e il 10 ottobre, facendone la propria moglie morganatica (il matrimonio morganatico sancisce la relazione personale tra due soggetti di condizione sociale diversa - ciascuno dei due mantiene la propria posizione sociale originaria, e i figli nati in questo tipo di matrimonio non ereditano i titoli paterni. Francoise non era di stirpe reale, e quindi non poteva diventare regina, ma di fatto fu più influente sia di Maria Teresa che della Montespan messe insieme.
Con lei Luigi, ormai anziano e addolorato per la morte del figlio e del nipote, abbandonò la vita dissoluta degli anni precedenti e trascorse dignitosamente la vecchiaia, fino alla morte, nel 1715.
La Maintenon lasciò Versailles tre giorni dopo il funerale del re, e da allora mantenne un lutto strettissimo.


File:Madame de Maintenon Louis Elle Detail.jpg
Le fu attribuita una grande influenza sul re e sulla corte, fatta di rigore e di austerità. A questa influenza si disse dovuta la revoca dell'Editto di Nantes nel 1685, che, provocando l'esodo massiccio dei protestanti e dei loro capitali, ebbe per effetto la rovina delle finanze e dell'economia francesi, e lo scatenamento della Guerra di successione spagnola nel 1701.
Ebbe però il merito di mostrarsi sensibile alle condizioni di miseria in cui versava il popolo.
Memore delle propria povertà giovanile, fondò a Saint-Cyr-l'École la Maison royale de Saint-Louis, un collegio dove fanciulle povere venivano educate in vista del matrimonio e del loro futuro nel mondo.
Gli ultimi 30 anni della vita di madame de Maintenon furono consacrati all'istituzione che aveva creato e alla salvezza delle anime, in particolare di quella del re.
Tre giorni dopo la morte del re, si ritirò a Saint-Cyr, dove restò fino alla propria morte, nel 1719.




domenica 25 marzo 2012

Athenais de Montespan, l'amante di Luigi XIV

Françoise-Athénaïs de Rochechouart de Mortemartmarchesa di Montespan (Lussac-les-Châteaux5 ottobre 1640 – Bourbon-l'Archambault26 maggio 1707), meglio conosciuta come Madame de Montespan, fu la più famosa Maîtresse-en-titre del re Luigi XIV di Francia, al quale diede sette figli (sei dei quali legittimati) 




































Nata in una delle più antiche e nobili famiglie di Francia il Casato di Rochechouart, Madame de Montespan fu chiamata da alcuni la vera Regina di Francia durante la sua relazione amorosa con Luigi XIV .   Questo appellativo è dovuto alla grandezza e alla pervasività della sua influenza a corte in quel periodo.
Il suo cosiddetto "regno" durò circa dal 1667, quando danzò per la prima volta con Luigi in un ballo tenuto al Louvre fino al suo coinvolgimento nel famigerato Affaire des Poisons, lo scandalo dei veleni, al principio del 1680.


File:Francois-Athenais de Rochechouart.jpg


Il re e la Montespan divennero amanti effettivi nel maggio del 1667.
La reazione del marito di lei, il marchese di Montespan, fu violenta: mentre in genere i mariti delle favorite reali erano felici e compiacenti di dover dividere le proprie consorti con il sovrano, il marchese fece violente scenate alla moglie e arrivò addirittura a picchiarla; a palazzo chiedeva beffardo che fossero alzate le porte perché le sue corna erano così grandi da non permettergli di passare. Alla fine, il marchese dovette accettare questa situazione, perché Luigi aveva l'abitudine di rinchiudere alla Bastiglia chiunque lo contrariasse, e lo lasciava marcire in umide e gelate celle perché potesse "riflettere sui propri errori".  
La Montespan divenne dunque il centro della corte di Versailles.

 

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La marchesa ostentava una ipocrita devozione: frequentava i conventi e le chiese, si confessava e comunicava regolarmente, ma la sua fede era fatta di esteriorità e di finta pietà.
Quando ancora la relazione del re con Louise de La Vallière non era del tutto conclusa, Athénaϊs non esitò a chiedere aiuto ad una fattucchiera, chiamata "La Voisin", chiedendole di togliere a tutti i costi dal cuore del re la rivale. Il ricorso a sortilegi e fattucchiere, a filtri d’amore, ad afrodisiaci e altre diavolerie, erano molto comuni in quel periodo.
Il re era un uomo incostante e capriccioso e mentre la relazione con Madame de La Vallière, era durata sei anni, le altre favorite cadevano quasi subito in disgrazia. 
Athénaϊs de Montespan voleva però essere "la sola e l'unica" nel cuore del sovrano, e questo la spinse a compiere atti esecrabili. La cronaca dell’Affare dei Veleni è molto complessa: da anni le dicerie riguardo alle pratiche di stregoneria della Voisin erano aumentate, così come i casi di avvelenamenti e di morti sospette. Le prime denunce e i primi processi iniziarono verso la metà del 1679 e l’intrigo mise a soqquadro la Francia e infangò molte reputazioni tra cui, appunto, quella di Madame de Montespan. Dopo l’arresto della fattucchiera cominciò a circolare l’inquietante voce che la marchesa si fosse rivolta a lei per tentare di avvelenare prima Louise de La Vallière e poi altre amanti più giovani dell'instancabile e insaziabile sovrano. Il vero scandalo furono le messe nere.



Le messe nere alle quali partecipò la Montespan furono tre con un intervallo di quindici giorni l’una dall’altra; nella terza, secondo quanto si legge dai verbali, sarebbe avvenuto persino un sacrificio umano, e preferisco non entrare nei dettagli di questa vicenda allucinante.
Dal diario del primo medico del re apprendiamo che il sovrano, in quel periodo, soffrì di forti emicranie e di improvvisi malori e mancamenti e non è azzardato supporre che questi sintomi fossero il risultato dei filtri d’amore a base di sostanze tossiche che la marchesa gli somministrava, di nascosto, per dominarlo.
Madame de Montespan non subì alcuna conseguenza giudiziaria ma perse definitivamente l’amore del sovrano che vide per l’ultima volta nel 1680. Nel drammatico incontro Athénaϊs ammise le sue colpe e le sue responabilità, dichiarando fieramente che era stata spinta a quei delitti dall'infedeltà del re. Luigi inorridito non volle più saperne di lei e non volle più ammetterla al suo cospetto, ed affidò la custodia dei figli alla governante Madame de Maintenon, che colse l'occasione al volo per diventare l'ultima amante, e in seguito la seconda moglie (anche se non fu mai incoronata regina) del sovrano. 
Ne parlerò nel prossimo post storico.

venerdì 23 marzo 2012

Le donne del Re Sole (prima parte)

Luigi XIV di Borbone (Saint-Germain-en-Laye5 settembre 1638 – Versailles1º settembre 1715 regnò per 72 anni, dal 14 maggio 1643 fino alla sua morte divenendo così il sovrano più longevo della storia europea. Fu chiamato il Re Sole. Fece costruire la reggia di Versailles.


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Nell'arco della sua lunga vita, il Re Sole ebbe moltissime amanti, una moglie ufficiale ed una moglie segreta. Di madre, però, persino lui, ne aveva una sola, Anna d'Asburgo, conosciuta come Anna d'Austria (Valladolid22 settembre 1601 – Parigi20 gennaio 1666)


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Fintanto che visse il cardinale Mazzarino, primo ministro, Anna d'Austria esercitò il potere al posto del figlio, prima come reggente ufficiale, poi come regina madre. Dopo la morte di Mazzarino, nel 1661, Luigi assunse in prima persona la guida del governo.
Sua moglie, quella ufficiale, che fu regina al suo fianco, era la cugina Maria Teresa di Spagna, che vediamo col figlio primogenito, il Gran Delfino, che continuò la dinastia, ma morì prima del padre.

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La prima amante di Luigi XIV, tra il 1658 e il 1659,  fu una nipote del cardinale Mazzarino:
Maria Mancini
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Il re, innamoratissimo di Maria, fu costretto a lasciarla per sposare Maria Teresa di Spagna, su ordine della regina madre e dello stesso Mazzarino per facilitare la stipulazione del trattato di Pace dei Pirenei, nel 1659, tra la Francia e la Spagna.


Nel 1661, dopo le trionfali nozze di Luigi con Maria Teresa di Spagna, entrò in scena la principessa Enrichetta Anna Stuart, che sposò il fratello del re, Filippo d'Orleans, e organizzò la propria corte presso Fontainebleau
Fu la seconda amante di Luigi XIV.


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Enrichetta Anna ed il re si frequentavano assiduamente, con grande disappunto della regina Maria Teresa e della regina madre Anna d'Austria. Quest'ultima rimproverò Enrichetta, ordinandole di stare lontana da Luigi. 
Non potendo disubbidire all'ammonizione della regina madre, Enrichetta escogitò un piano per poter vedere ancora il suo innamorato.  Il piano era semplice: Luigi doveva fingere di essersi infatuato di una delle dame di corte di Enrichetta, così, andando a trovare il suo fantomatico amore, in realtà aveva la possibilità di passare del tempo con la cognata. Così Luigi iniziò a corteggiare Louise de la Vallière, che all'epoca aveva appena diciassette anni e la sua bellezza stupiva anche i più severi osservatori non tanto per la sua immediatezza, ma per la sua particolarità. Luigi se ne innamorò. Cacciati tutti i possibili rivali, Luigi la prese come amante ufficiale. Ma numerosi erano coloro che la volevano distante dal re. Primo fra tutti Nicolas Fouquet, l'intendente del tesoro, fedelissimo della regina madre, per conto della quale offrì una grande somma di denaro a Louise perché lasciasse il sovrano. Sdegnata, Louise informò il re, che ebbe così il pretesto per far arrestare quell'ingombrante personaggio. L'arresto fu effettuato ad opera del moschettiere d'Artagnan, che da quel momento divenne una figura leggendaria e poi anche letteraria.

Louise de la Valliere, terza amante del re, gli diede tre figli, che egli riconobbe. Quando però Luigi incominciò a tradirla con la perfida Athenais de Montespan, la dolce Louise, sentendosi oltraggiata, si ritirò in convento, dove visse a lungo fino al 1710.

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File:Louise de la Valliere.jpg


La quarta amante del re, la più famosa e famigerata, fu Madame Athenais de Montespan, a cui dedicherò il prossimo post storico.


Fine prima parte.