Luigi XIV di Borbone (Saint-Germain-en-Laye, 5 settembre 1638 – Versailles, 1º settembre 1715) regnò per 72 anni, dal 14 maggio 1643 fino alla sua morte divenendo così il sovrano più longevo della storia europea. Fu chiamato il Re Sole. Fece costruire la reggia di Versailles.
Nell'arco della sua lunga vita, il Re Sole ebbe moltissime amanti, una moglie ufficiale ed una moglie segreta. Di madre, però, persino lui, ne aveva una sola, Anna d'Asburgo, conosciuta come Anna d'Austria (Valladolid, 22 settembre 1601 – Parigi, 20 gennaio 1666)
Fintanto che visse il cardinale Mazzarino, primo ministro, Anna d'Austria esercitò il potere al posto del figlio, prima come reggente ufficiale, poi come regina madre. Dopo la morte di Mazzarino, nel 1661, Luigi assunse in prima persona la guida del governo.
Sua moglie, quella ufficiale, che fu regina al suo fianco, era la cugina Maria Teresa di Spagna, che vediamo col figlio primogenito, il Gran Delfino, che continuò la dinastia, ma morì prima del padre.
La prima amante di Luigi XIV, tra il 1658 e il 1659, fu una nipote del cardinale Mazzarino:
Maria Mancini
Il re, innamoratissimo di Maria, fu costretto a lasciarla per sposare Maria Teresa di Spagna, su ordine della regina madre e dello stesso Mazzarino per facilitare la stipulazione del trattato di Pace dei Pirenei, nel 1659, tra la Francia e la Spagna.
Nel 1661, dopo le trionfali nozze di Luigi con Maria Teresa di Spagna, entrò in scena la principessa Enrichetta Anna Stuart, che sposò il fratello del re, Filippo d'Orleans, e organizzò la propria corte presso Fontainebleau.
Fu la seconda amante di Luigi XIV.
Enrichetta Anna ed il re si frequentavano assiduamente, con grande disappunto della regina Maria Teresa e della regina madre Anna d'Austria. Quest'ultima rimproverò Enrichetta, ordinandole di stare lontana da Luigi.
Non potendo disubbidire all'ammonizione della regina madre, Enrichetta escogitò un piano per poter vedere ancora il suo innamorato. Il piano era semplice: Luigi doveva fingere di essersi infatuato di una delle dame di corte di Enrichetta, così, andando a trovare il suo fantomatico amore, in realtà aveva la possibilità di passare del tempo con la cognata. Così Luigi iniziò a corteggiare Louise de la Vallière, che all'epoca aveva appena diciassette anni e la sua bellezza stupiva anche i più severi osservatori non tanto per la sua immediatezza, ma per la sua particolarità. Luigi se ne innamorò. Cacciati tutti i possibili rivali, Luigi la prese come amante ufficiale. Ma numerosi erano coloro che la volevano distante dal re. Primo fra tutti Nicolas Fouquet, l'intendente del tesoro, fedelissimo della regina madre, per conto della quale offrì una grande somma di denaro a Louise perché lasciasse il sovrano. Sdegnata, Louise informò il re, che ebbe così il pretesto per far arrestare quell'ingombrante personaggio. L'arresto fu effettuato ad opera del moschettiere d'Artagnan, che da quel momento divenne una figura leggendaria e poi anche letteraria.
Louise de la Valliere, terza amante del re, gli diede tre figli, che egli riconobbe. Quando però Luigi incominciò a tradirla con la perfida Athenais de Montespan, la dolce Louise, sentendosi oltraggiata, si ritirò in convento, dove visse a lungo fino al 1710.
La quarta amante del re, la più famosa e famigerata, fu Madame Athenais de Montespan, a cui dedicherò il prossimo post storico.
Fine prima parte.
Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
venerdì 23 marzo 2012
Le donne del Re Sole (prima parte)
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giovedì 22 marzo 2012
Gothian. Capitolo 30. Masrek e Sephir Eclionner organizzano la riscossa.
Era ormai un mese che Masrek Eclionner, l'Eremita, risiedeva a Terramara,
fangoso villaggio di palafitte, covo segreto della Piovra, l'organizzazione criminale guidata da suo padre, Sephir Eclionner, lo Sciancato, che un tempo era stato il Principe della Corona Imperiale.
Non si erano ancora incontrati. E non si vedevano da diciassette anni.
C'era una antica ruggine che li divideva: Masrek non aveva perdonato al padre di averlo separato da sua moglie Lilieth e da loro figlio Marvin, nell'anno della Primavera di Sangue.
L'anno in cui tutte le cospirazioni avevano avuto inizio.
Ci ha rapiti e separati per la nostra sicurezza, ma non solo per questo... voleva punirmi per ciò che era successo tra me ed Ellis.
Masrek e sua sorella avevano commesso un incesto. Elner XI era loro figlio.
Sephir Eclionner, all'epoca Principe della Corona, era stato informato dal senatore Fuscivarian riguardo alla reale paternità di Elner.
Non era la prima volta che accadeva un incesto nella dinastia Eclionner, il cui albero genealogico Masrek conosceva a memoria. Ma si trattava di eventi successi quasi mille anni prima.
Eclion, Signore delle Tenebre
|
Arexatan Eclionner, fondatore dell'Impero Lathear
+ + + + + +
Wechtigalia Kleope Olivia Sloann Claireen Edwina
Shazirai Hallenhal Kermode Darring Wagall Ataris
| | | | | (poi conosciuta come
Wechtigar I il Pio + Sephiria Kerl Ludor + Falise Lady Marigold
| il Sommo il Primo | di Gothian)
| Sacerdote Ministro |
| |
Elner I il Crudele-----------+-----------Sidonie Eclionner
|
Wechtigar II il Calvo
|
42 generazioni
|
| ---------------------------- -|
Wechtigar XVI Barbablù Vorian Eclionner
+ +
Sophie Tessier-Ashpool Melania Orwell
| |
Sephir Eclionner Sen. Sibelius Fuscivarian Ivar Eclionner
+ | | +
Wensy Fuscivarian Susan Fuscivarian
________ |________________ |
| | |
Masrek Eclionner --- --+ ----Ellis Eclionner---+ Elner X Eclionner
+ |
Lilieth Vorkidian Elner XI
| il Predestinato
Marvin
Eclionner-Vorkidian
All'epoca, Sephir aveva deciso di rimandare a dopo la guerra con gli Alfar la punizione esemplare nei confronti dei figli, ma la battaglia di Elenna sul Dhain era stata una tale catastrofe che egli non aveva più avuto il coraggio di rientrare a corte. Nel frattempo infatti Ellis aveva preso il potere, con l'appoggio del Senato e dei Servizi Segreti.
Masrek si trovava ad Amnisia, per sfuggire alla vendetta della sorella.
Non avrei mai dovuto cedere al suo fascino. Ho rovinato la sua vita, e la mia...
Ellis era veramente innamorata. Anche Masrek lo era, ma si sentiva in colpa per quella passione proibita. Lei al contrario voleva sposarlo. Ricordò quello che lei gli aveva detto, la notte in cui avevano concepito Elner:
Masrek e sua sorella avevano commesso un incesto. Elner XI era loro figlio.
Sephir Eclionner, all'epoca Principe della Corona, era stato informato dal senatore Fuscivarian riguardo alla reale paternità di Elner.
Non era la prima volta che accadeva un incesto nella dinastia Eclionner, il cui albero genealogico Masrek conosceva a memoria. Ma si trattava di eventi successi quasi mille anni prima.
Eclion, Signore delle Tenebre
|
Arexatan Eclionner, fondatore dell'Impero Lathear
+ + + + + +
Wechtigalia Kleope Olivia Sloann Claireen Edwina
Shazirai Hallenhal Kermode Darring Wagall Ataris
| | | | | (poi conosciuta come
Wechtigar I il Pio + Sephiria Kerl Ludor + Falise Lady Marigold
| il Sommo il Primo | di Gothian)
| Sacerdote Ministro |
| |
Elner I il Crudele-----------+-----------Sidonie Eclionner
|
Wechtigar II il Calvo
|
42 generazioni
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| ---------------------------- -|
Wechtigar XVI Barbablù Vorian Eclionner
+ +
Sophie Tessier-Ashpool Melania Orwell
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Sephir Eclionner Sen. Sibelius Fuscivarian Ivar Eclionner
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Wensy Fuscivarian Susan Fuscivarian
________ |________________ |
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Masrek Eclionner --- --+ ----Ellis Eclionner---+ Elner X Eclionner
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Lilieth Vorkidian Elner XI
| il Predestinato
Marvin
Eclionner-Vorkidian
All'epoca, Sephir aveva deciso di rimandare a dopo la guerra con gli Alfar la punizione esemplare nei confronti dei figli, ma la battaglia di Elenna sul Dhain era stata una tale catastrofe che egli non aveva più avuto il coraggio di rientrare a corte. Nel frattempo infatti Ellis aveva preso il potere, con l'appoggio del Senato e dei Servizi Segreti.
Masrek si trovava ad Amnisia, per sfuggire alla vendetta della sorella.
Non avrei mai dovuto cedere al suo fascino. Ho rovinato la sua vita, e la mia...
Ellis era veramente innamorata. Anche Masrek lo era, ma si sentiva in colpa per quella passione proibita. Lei al contrario voleva sposarlo. Ricordò quello che lei gli aveva detto, la notte in cui avevano concepito Elner:
"Prometti che mi amerai per sempre, non come un fratello ama la sorella, ma come uno sposo ama la sua sposa. Promettilo, Masrek!”
Lui aveva promesso, ma non aveva mantenuto.
Ellis era ancora una fanciulla normale. Se lui non l'avesse abbandonata, forse sarebbe rimasta dolce e splendida come se la ricordava.
Lui aveva promesso, ma non aveva mantenuto.
Ellis era ancora una fanciulla normale. Se lui non l'avesse abbandonata, forse sarebbe rimasta dolce e splendida come se la ricordava.
All'epoca anche Masrek era al massimo della sua gloria e della sua bellezza.
Era un cavaliere destinato a grandi imprese, e il principe di un Impero che, nei disegni di Ellis, sarebbe tornato al suo massimo splendore.
Ma lui non aveva il coraggio di affrontare lo scandalo che avrebbe causato sposando sua sorella.
"Promettilo, Masrek! Prometti che mi amerai per sempre!"
E invece lui era fuggito, ed Ellis aveva dovuto ripiegare sul cugino Elner X, perché solo così poteva nascondere l'origine della sua gravidanza. Al figlio, opportunamente, era stato dato il nome dell'ingenuo sposo di Ellis. Ma Elner XI restava comunque un abominio. Il ricettacolo perfetto per la reincarnazione.
Era un cavaliere destinato a grandi imprese, e il principe di un Impero che, nei disegni di Ellis, sarebbe tornato al suo massimo splendore.
Ma lui non aveva il coraggio di affrontare lo scandalo che avrebbe causato sposando sua sorella.
"Promettilo, Masrek! Prometti che mi amerai per sempre!"
E invece lui era fuggito, ed Ellis aveva dovuto ripiegare sul cugino Elner X, perché solo così poteva nascondere l'origine della sua gravidanza. Al figlio, opportunamente, era stato dato il nome dell'ingenuo sposo di Ellis. Ma Elner XI restava comunque un abominio. Il ricettacolo perfetto per la reincarnazione.
Ormai il tempo è giunto: i due eterni rivali si stanno per risvegliare: Arexatan in Elner e Vorkidex in Marvin.
Ma non era così semplice. Arexatan Eclionner si sarebbe risvegliato anche in Marvin.
E come nella sua prima vita, Arexatan avrebbe obbedito agli ordini del suo oscuro e crudele genitore il demone Eclion, Signore delle Tenebre, che per mille anni, in virtù del Patto, era stato tenuto fuori dalle vicende degli umani.
Devo impedirlo! Perché mio padre non mi chiama? Il Millennio sta per scadere...
Masrek era impaziente di parlarne con Sephir. Attendeva da troppo tempo di essere convocato!
Ma non era così semplice. Arexatan Eclionner si sarebbe risvegliato anche in Marvin.
E come nella sua prima vita, Arexatan avrebbe obbedito agli ordini del suo oscuro e crudele genitore il demone Eclion, Signore delle Tenebre, che per mille anni, in virtù del Patto, era stato tenuto fuori dalle vicende degli umani.
Devo impedirlo! Perché mio padre non mi chiama? Il Millennio sta per scadere...
Masrek era impaziente di parlarne con Sephir. Attendeva da troppo tempo di essere convocato!
E poi le giornate nella palafitta non
passavano mai. Persino il suo cane Arf moriva di noia.
Come unica lettura gli era stata portata una copia in rotoli di papiro di “All’ombra di mio padre”, una autobiografia del secondo imperatore della dinastia Eclionner, Wechtigar I il Pio, il primogenito del grande Arexatan, al quale succedette in tarda età.
Come unica lettura gli era stata portata una copia in rotoli di papiro di “All’ombra di mio padre”, una autobiografia del secondo imperatore della dinastia Eclionner, Wechtigar I il Pio, il primogenito del grande Arexatan, al quale succedette in tarda età.
Quell’autobiografia era un elogio
apparentemente entusiasta della figura di Arexatan, verso cui il
figlio mostrava di
nutrire una esagerata venerazione, probabilmente per mettere a tacere i sospetti che circolavano su di lui, riguardo alla morte violenta dello stesso Arexatan, ufficialmente attribuita al pugnale di Kevin Vorkidian.
Dopo di che si strinse il Patto, di cui però Wechtigar dice solo quello che gli conviene, cioè pochissimo.
Dopo di che si strinse il Patto, di cui però Wechtigar dice solo quello che gli conviene, cioè pochissimo.
La religiosità di Wechtigar era ferrea. Pareva che tutto ciò che il padre aveva fatto fosse una pura realizzazione della volontà
divina. Persino i numerosi matrimoni di
Arexatan erano visti come un “inno alla vita e alla
famiglia”, e Wechtigar considerava grandiosa l’idea che “mio padre avrebbe potuto disporre di un intero esercito solo chiamando
a raccolta tutti i suoi figli”.
La simpatia di Wechtigar svaniva quando entrava in scena Edwina Ataris, l’ultima moglie di Arexatan.
Scriveva Wechtigar : “Edwina era una pagana del nord, e riuscì ad ammaliare mio padre solo grazie ai suoi poteri di strega”.
La simpatia di Wechtigar svaniva quando entrava in scena Edwina Ataris, l’ultima moglie di Arexatan.
Scriveva Wechtigar : “Edwina era una pagana del nord, e riuscì ad ammaliare mio padre solo grazie ai suoi poteri di strega”.
In quel punto, c’erano alcune
glosse scritte a mano in pessima calligrafia tremolante.
Le ha scritte mio padre.. La sua destra non si è ripresa del tutto delle ferite che gli ha inferto il Conte di Gothian, ad Elenna sul Dhain...
L'Eremita cercò di decifrare il
commento di Sephir: “Wechtigar si scaglia contro Edwina, perché è stata l’unica che gli ha contestato il
diritto alla successione. Avrebbe voluto un figlio da Arexatan, ma non ha fatto in tempo. Wechtigar ha spezzato il loro sogno, macchiandosi di parricidio. Da allora noi Eclionner siamo una stirpe maledetta”
I rapporti padre-figlio, nella
Dinastia, erano sempre stati tormentati. Mai una via di mezzo, mai un rapporto paritario di amicizia!
E’ questo che Sephir vuole
offrirmi? La sua amicizia? Dopo avermi imposto diciassette anni di esilio?
Probabilmente ora voleva punire Ellis, o abbattere Elner.
L'Eremita provò pietà per sua sorella. Le sue parole gli rimbombavano nella mente:
“Prometti che mi amerai per sempre! Prometti, Masrek!”
Probabilmente ora voleva punire Ellis, o abbattere Elner.
L'Eremita provò pietà per sua sorella. Le sue parole gli rimbombavano nella mente:
“Prometti che mi amerai per sempre! Prometti, Masrek!”
Lei era cresciuta all’ombra di suo fratello. Tutti lodavano lui e trascuravano lei.
Fu questo a farla innamorare di me: viveva di luce riflessa… e quando me ne sono andato è rimasta al buio. La sua unica consolazione era il potere, a qualsiasi prezzo. E l'ha ottenuto!
E così è diventata la Vedova Nera...
Ma forse può ancora salvarsi...
Masrek non capiva: «Come sei riuscito a intercettarla?»
Sephir scrollò le spalle: «Tu sottovaluti la potenza della mia organizzazione...»
L'Eremita annuì: «Fenrik ti ha ridotto in questo stato, e i suoi Albini hanno terrorizzato le campagne di Elenna! Io non volevo credere che fossero vampiri, ma Lilieth diceva: Ci sono cose che non si possono spiegare in altro modo. Non ci manca un forse un altro senso, per sentire un altro mondo, ovunque, intorno a noi? Cosa c'è intorno a noi che non possiamo sentire?»
E così è diventata la Vedova Nera...
Lo Sciancato glie l'avrebbe permesso? Forse. Dopotutto, con lo scadere del Millennio, Sephir poteva giocare la sua carta più importante: la restaurazione dell’erede
legittimo.
Ma come farà a dimostrare che io sono Masrek? Non ha il mio sigillo, Lilieth l'avrà
sicuramente spedito a sua madre. E senza il sigillo, io potrei essere chiunque.
Era ben consapevole che gli anni
erano stati impietosi con lui e che appariva più vecchio della sua reale età. Mentre pensava queste cose,
osservava distrattamente lo squallore di quel villaggio impantanato e cencioso.
Fu allora che alcuni sgherri di Sephir lo chiamarono. Era giunto il momento. Lo condussero verso una palafitta
più rialzata e circondata da un recinto e da un piccolo bosco.
Non saranno certo quattro alberi su un fazzoletto di terra a rendere meno rozza la tua "reggia", padre!
Entrò nella palafitta, le cui
finestre erano chiuse e il cui camino era acceso.
In fondo alla stanza, nella
penombra, il vecchio storpio sembrava un mostro.
Infine ci incontriamo...
Ebbe un brivido.
Ebbe un brivido.
Le tenebre deformavano ancora di più i
lineamenti dello Sciancato.
Masrek si era immaginato tante volte quel momento.
Eccomi, padre... forse anche tu non mi riconosci...
Il vecchio lo fissava impassibile, come una mummia.
Non è solo questione di aspetto... è che siamo diventati due estranei... e forse lo siamo sempre stati... cosa so io di te? cosa sai tu di me?
Non ci furono né saluti, né abbracci.
Gli Eclionner non hanno mai avuto veri figli, ma solo degli eredi... e come tali venivano trattati dai loro padri... una dinastia senza amore... senza comprensione...
L'Eremita rimpianse la sua capanna sui monti.
Cosa ci faccio qui?
Lo Sciancato aveva assunto un'espressione di disgusto.
Masrek si era immaginato tante volte quel momento.
Eccomi, padre... forse anche tu non mi riconosci...
Il vecchio lo fissava impassibile, come una mummia.
Non è solo questione di aspetto... è che siamo diventati due estranei... e forse lo siamo sempre stati... cosa so io di te? cosa sai tu di me?
Non ci furono né saluti, né abbracci.
Gli Eclionner non hanno mai avuto veri figli, ma solo degli eredi... e come tali venivano trattati dai loro padri... una dinastia senza amore... senza comprensione...
L'Eremita rimpianse la sua capanna sui monti.
Cosa ci faccio qui?
Lo Sciancato aveva assunto un'espressione di disgusto.
Dopo alcuni interminabili istanti, parlò con voce cavernosa: «Non intendo chiedere né il tuo perdono, né tanto meno la tua gratitudine
per averti salvato la vita nell’unico modo possibile»
Masrek detestava quel modo di manipolare la realtà con le parole.
Masrek detestava quel modo di manipolare la realtà con le parole.
«Sai già quello che penso, padre! Non
avevi il diritto di disporre della mia vita a tuo piacimento»
«Se ti avessi lasciato andare a fare il martire a Lathéna, tua
moglie sarebbe morta con te e Marvin sarebbe stato presto individuato e
fatto fuori»
Era vero.Questo l'Eremita non poteva
negarlo, ma la realtà era stata quella di un rapimento.
«Forse c’erano altri modi per
difendere mio figlio…»
Lo Sciancato rise: «Altri modi? E
quali? Farlo vivere con me in questo porcile?»
Masrek scosse il capo.
«Potevi darlo in adozione a
qualche buona famiglia»
Il vecchio ridacchiò.
Il vecchio ridacchiò.
«Ah! Che idiozia! Credi che una buona famiglia l’avrebbe amato più di sua nonna, Lady Ariellin ? Lei gli ha garantito un’infanzia e
un’adolescenza felici, e lo ha reso pronto alla grande missione che lo
attende»
Masrek si inalberò:
«La missione! Ecco l’unica cosa
che ti importa: il potere! Vuoi prenderti la tua rivincita su Ellis usando mio
figlio!»
«Sei fuori strada, Masrek. La rabbia non ti rende lucido. O forse
aveva ragione Fuscivarian nel dire che Ellis era più intelligente di te?»
L'Eremita fece per dire qualcosa,
ma lo Sciancato lo zittì alzando una mano artigliata, e continuò a parlare calcando la voce:
«Chi mi fa paura è Marigold di Gothian, che userà Elner per i suoi scopi! Intendo porre rimedio a tutto questo»
Masrek era scettico:
«E come farai? Pensi che i Lathear preferiranno avere sul trono un vecchio
storpio, un folle eremita e un ragazzino mezzosangue?»
Sephir gli puntò addosso l'indice grinzoso:
«Tra meno di due settimane scoppierà la guerra. E quando l'avremo vinta, la gente crederà a quello che noi le diremo di credere!»
Masrek rise di nuovo:
«Ah ah! Una guerra! E' la tua specialità, padre! Non ti è bastata la disfatta di Elenna sul Dhain? Come speri di vincere questa nuova guerra? Con i tuoi quattro ladri di polli?»
Lo Sciancato non diede segno di aver colto alcuna ironia:
«La Piovra ha infiltrati in ogni ambiente dell’Impero, e anche
oltre, presso gli altri popoli. Ho comprato la fedeltà di Ser Yvain de Bors, che condurrà Marvin a Floriana, dove sarà ricevuto dall'Arciduido ...
... che lo aiuterà nel momento in cui Vorkidex ed Arexatan si risveglieranno in lui, e lo istruirà sul percorso per diventare Re dei Keltar e Imperatore dei Lathear!»
Masrek provò un momento di delusione.
Dunque io sono stato tagliato fuori dalla successione! Scavalcato da un figlio che non so nemmeno che faccia abbia! E' il destino di ogni Eclionner...
Cercò di deviare il discorso.
Dunque io sono stato tagliato fuori dalla successione! Scavalcato da un figlio che non so nemmeno che faccia abbia! E' il destino di ogni Eclionner...
Cercò di deviare il discorso.
«Mi hanno detto che Ser Yvain sia inaffidabile!»
Sephir rise:
«Ser
Yvain recita la parte dell' inaffidabile, perché io lo
pago per questo! Il vero
traditore è suo padre, il Duca di Amnisia, che si fingeva tanto amico tuo. Aspira alla corona dei Keltar, e sta trattando con la Contessa di Gothian!»
L'Eremita rimase sconvolto da
quella rivelazione.
«Perché non glielo impedisci?»
Lo Sciancato sospirò: «Perché sono venuto a sapere che Marigold è in realtà Edwina Ataris!»
Masrek non riusciva a capacitarsene:
«Come? Chi...»
Sephir indicò una pergamena con il sigillo a forma di cane albino. Masrek vide che era indirizzata a Marigold, e si concentrò sulla firma:
Lord Fenrik Steinberg, Conte di Gothian!
Masrek non capiva: «Come sei riuscito a intercettarla?»
Sephir scrollò le spalle: «Tu sottovaluti la potenza della mia organizzazione...»
L'Eremita annuì: «Fenrik ti ha ridotto in questo stato, e i suoi Albini hanno terrorizzato le campagne di Elenna! Io non volevo credere che fossero vampiri, ma Lilieth diceva: Ci sono cose che non si possono spiegare in altro modo. Non ci manca un forse un altro senso, per sentire un altro mondo, ovunque, intorno a noi? Cosa c'è intorno a noi che non possiamo sentire?»
Lo Sciancato parve per la prima
volta colpito dall’argomentazione del figlio: «Lilieth era pronta già da allora. Lei ha capito subito la bontà delle mie intenzioni ed ha stretto un patto con me e con l'Alleanza di Tupile, guidata dal pirata Vyghar di Linthael ! Ora lui, Lilieth e un'altra importante pedina del nostro gioco, si stanno dirigendo verso sud. Marvin al contrario salirà a nord e presto arriverà a Floriana, nel cuore del mondo Keltar. E tu...»
Masrek, travolto da un mare di ricordi e di gelosia, per l'idea che Lilieth fosse ancora, per sua libera scelta, in compagnia del Pirata, esclamò: «Mi poni dunque di fronte alla scelta se raggiungere mia moglie o mio figlio?»
Lo Sciancato scosse il capo, serissimo: «No. Tu hai un altro compito. Devi portare a termine la tua missione, ora che i tempi sono maturi! Dovrai incontrare Ellis, e portarla dalla nostra parte!»
L'Eremita non se l'aspettava:
«Ma Ellis mi odia! La causa di ogni suo dolore sono io!»
Gli avevano riferito persino che Ellis aveva meditato di uccidersi come la loro madre, Wensy, gettandosi da un'alta torre.
Da allora erano passati diciassette anni, ed Ellis era diventata l'onnipotente Imperatrice Vedova. Tutto il continente tremava, al solo sentir pronunciare il suo nome.
Lo Sciancato fu irremovibile:
«Mi hanno riferito che è cambiata. E' diventata sentimentale, vulnerabile. Teme la vendetta di Eclion e i disegni della Dama Gialla. Secondo il mio informatore, Padre Ulume, Ellis sarebbe pronta a lasciare Lathena tra due settimane, alla testa di quindici legioni di Lathear!»
Masrek inarcò le sopracciglia irsute:
«E' una follia! Crede forse di crearsi un altro regno, in modo da sfuggire alla punizione divina?»
L'Eremita non se l'aspettava:
«Ma Ellis mi odia! La causa di ogni suo dolore sono io!»
Gli avevano riferito persino che Ellis aveva meditato di uccidersi come la loro madre, Wensy, gettandosi da un'alta torre.
Da allora erano passati diciassette anni, ed Ellis era diventata l'onnipotente Imperatrice Vedova. Tutto il continente tremava, al solo sentir pronunciare il suo nome.
Lo Sciancato fu irremovibile:
«Mi hanno riferito che è cambiata. E' diventata sentimentale, vulnerabile. Teme la vendetta di Eclion e i disegni della Dama Gialla. Secondo il mio informatore, Padre Ulume, Ellis sarebbe pronta a lasciare Lathena tra due settimane, alla testa di quindici legioni di Lathear!»
Masrek inarcò le sopracciglia irsute:
«E' una follia! Crede forse di crearsi un altro regno, in modo da sfuggire alla punizione divina?»
Sephir fece segno di no con la testa:
«No, tua sorella vuole preparare la resistenza contro Marigold! E' un atto disperato, certo, ma se lei unisse le sue forze con le nostre, allora potremmo avere qualche speranza. Dipende tutto da te, Masrek. Ti offro l'opportunità di espiare la tua colpa, e di redimere tua sorella. Se ci riuscirai, allora tu e lei tornerete ad essere miei figli, e Marvin avrà il trono del Sole. In caso contrario, sarà la fine della Dinastia!»
N.d.A.
In questo capitolo:
Masrek Eclionner è rappresentato da Benjen Stark.
Sephir Eclionner da Balon Greyjoy.
Wechtigar I Eclionner il Pio da Aenys Targaryen.
Ellis Eclionner è rappresentata prima come l'imperatrice Cixi della Cina, poi come la regina dei Vampiri, poi come Esmeralda in Notre Dame de Paris e infine come Viviana di Avalon (interpretata da Anjelica Houston).
«No, tua sorella vuole preparare la resistenza contro Marigold! E' un atto disperato, certo, ma se lei unisse le sue forze con le nostre, allora potremmo avere qualche speranza. Dipende tutto da te, Masrek. Ti offro l'opportunità di espiare la tua colpa, e di redimere tua sorella. Se ci riuscirai, allora tu e lei tornerete ad essere miei figli, e Marvin avrà il trono del Sole. In caso contrario, sarà la fine della Dinastia!»
N.d.A.
In questo capitolo:
Masrek Eclionner è rappresentato da Benjen Stark.
Sephir Eclionner da Balon Greyjoy.
Wechtigar I Eclionner il Pio da Aenys Targaryen.
Ellis Eclionner è rappresentata prima come l'imperatrice Cixi della Cina, poi come la regina dei Vampiri, poi come Esmeralda in Notre Dame de Paris e infine come Viviana di Avalon (interpretata da Anjelica Houston).
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martedì 20 marzo 2012
Gothian. Capitolo 29. Il viaggio di Marvin.
Quel mattino di metà dicembre, Marvin, in partenza per la sua missione, aveva salutato sua nonna dicendole seplicemente: «Prima o poi ritornerò»
Lei lo aveva abbracciato rispondendogli con altrettanta semplicità: «Che gli dei ti proteggano».
Non doveva essere stato facile per Lady Ariellyn Vorkidian veder partire suo nipote, l'ultimo parente che le era rimasto, eppure aveva dominato le emozioni e aveva sorriso radiosamente.
Lei lo aveva abbracciato rispondendogli con altrettanta semplicità: «Che gli dei ti proteggano».
Non doveva essere stato facile per Lady Ariellyn Vorkidian veder partire suo nipote, l'ultimo parente che le era rimasto, eppure aveva dominato le emozioni e aveva sorriso radiosamente.
Il giovane sapeva che quel sorriso con cui sua nonna, guardandolo partire, gli aveva ispirato fiducia, sarebbe rimasto scolpito nella memoria per sempre.
Marvin non era solo, in quella missione.
La spedizione della Compagnia per la liberazione di Alienor, guidata dal giovanissimo e supponente Ser Yvain De Bors, figlio del Duca Gallrian di Amnisia, era partita all'alba.
Il tragitto era stato tracciato su una antica mappa.
La flotta doveva attraversare la laguna salmastra fino al canale che la collegava col Braccio Mediano del Delta e da lì risalire fino ad immettersi nel grande grande fiume Amnis, sempre controcorrente, verso ovest, in direzione della capitale della Federazione Keltar, la città di Floriana.
La spedizione della Compagnia per la liberazione di Alienor, guidata dal giovanissimo e supponente Ser Yvain De Bors, figlio del Duca Gallrian di Amnisia, era partita all'alba.
Il tragitto era stato tracciato su una antica mappa.
La flotta doveva attraversare la laguna salmastra fino al canale che la collegava col Braccio Mediano del Delta e da lì risalire fino ad immettersi nel grande grande fiume Amnis, sempre controcorrente, verso ovest, in direzione della capitale della Federazione Keltar, la città di Floriana.
La piccola flotta aveva ormai lasciato la darsena settentrionale della città di Amnisia. La nebbia era così fitta che non si riusciva a vedere quasi nulla,
nemmeno il confine tra il cielo e il mare: tutto era come sospeso in una grande
nuvola, in un’atmosfera surreale.
Amnisia ormai, vista di lontano, appariva piccola come l'isola magica delle fate, sperduta nelle nebbie, di cui la mitologia keltar aveva raccontato molte fiabe.
Amnisia ormai, vista di lontano, appariva piccola come l'isola magica delle fate, sperduta nelle nebbie, di cui la mitologia keltar aveva raccontato molte fiabe.
Marvin Vorkidian viaggiava sulla nave Gallrian, Duca intrepido, insieme ai diplomatici, ai druidi e ai sacerdoti di Eclion.
Marvin trovava patetici e ridicoli quei nomi.
Il Duca e suo figlio sono dei palloni gonfiati.
Ma mentre Gallrian era un uomo furbo, Ser Yvain era soltanto un ingenuo, troppo giovane per guidare una missione così impegnativa, e troppo consapevole della propria bellezza e del proprio rango, per capire che tutto quel viaggio non era solo una scampagnata all'aria aperta.
Fortunatamente Ser Yvain era stato affiancato da altri cavalieri di lunga esperienza, che avrebbero dovuto garantire la sicurezza di tutti nei momenti difficili.
Ma è troppo presto per pensare a queste cose!
Marvin si guardò intorno, per scorgere qualche persona che conoscesse.
In quel momento il giovane druido Gwydion gli si avvicinò.
Marvin lo salutò. Era stato un allievo di Halfgan, ed era una presenza molto rassicurante.
Insieme guardarono quel che restava dell’alba, un chiarore soffuso nella nebbia, pregando il dio Belenos, ma il sole se ne stava nascosto e l’aria era così fredda e umida che si sarebbe potuta tagliare col coltello.
Furono salutati bruscamente dal
capitano della nave, un Keltar grosso, rossiccio e peloso, che poi li affidò a una specie
di nostromo, sdentato e pieno di rughe, il quale li guidò sottocoperta per mostrare i loro pagliericci, bofonchiando parole incomprensibili in un dialetto
sconosciuto.
Il rollio della nave incominciava a farsi sentire, ma fortunatamente né Marvin, né Gwidion erano deboli di stomaco. Sistemarono i loro pochi bagagli e poi, sperando che la nebbia si fosse dissolta e l’aria riscaldata, risalirono sul ponte e si avvicinarono alla prua.
La mancanza di vento rendeva necessario il lavoro dei rematori.
C’era ancora una certa caligine,
e l’umidità penetrava nelle ossa, ma incominciava a distinguersi il confine tra
l’acqua della laguna e il cielo.
Grigia e livida appariva la
laguna di Amnisia, e sconfinata. Marvin pensò a come poteva essere apparsa ai
primi Keltar, che dalle lontane regioni del nord erano scesi lungo il fiume e
poi lungo quel lago salmastro, alla ricerca di isole e di porti per stabilire
delle basi commerciali con il sud e l’Impero.
Le tribù dei Keltar che avevano
colonizzato la zona a sud dell’Amnis erano di tre spirpi: Boni, Lingonici e Senii, quelli che si era spinti più a sud e aveva fondato la città
insulare di Amnisia e poi colonizzato il territorio paludoso circostante con
opere di bonifica.
«Come sono i Keltar a nord
dell’Amnis?» chiese Marvin al druido.
Gwidion sorrise: «Sono orgogliosi! Si ritengono gli unici veri Keltar, e considerano gli altri come dei mezzosangue inaffidabili. L’unica cosa che tiene unite le tribù ed evita la guerra è la costante diplomazia dei druidi al servizio dei vari Duchi della Federazione»
Marvin lo aveva sentito dire spesso, ma si rifiutava di crederlo.
«Perché sono tanto prevenuti, Gwydion?»
Il giovane druido era stato più volte a nord dell'Amnis, e Marvin lo riteneva un abile osservatore.
Il giovane druido era stato più volte a nord dell'Amnis, e Marvin lo riteneva un abile osservatore.
«Perché credono che siamo servi dei Lathear, cosa in parte vera, se consideri che il Clero di Lathena controlla buona parte della nostra amministrazione»
Marvin annuì. Si era immaginato quella risposta, ma la sua vera preoccupazione era un'altra.
Marvin annuì. Si era immaginato quella risposta, ma la sua vera preoccupazione era un'altra.
«Dunque non troveremo supporto al nord,
nella nostra missione?»
Gwydion soppesò la risposta:
Gwydion soppesò la risposta:
«I druidi ci aiuteranno, in particolare l’Arcidruido. I duchi faranno qualche storia, ma alla fine l'Arciduca di Floriana troverà una mediazione. Quanto al
popolo, certo non dobbiamo aspettarci
delle facce sorridenti»
Marvin sospirò.
Nemmeno i druidi sorrideranno troppo quando vedranno Padre Grizinga e la sua squadra di canonici di Eclion.
Nemmeno i druidi sorrideranno troppo quando vedranno Padre Grizinga e la sua squadra di canonici di Eclion.
Gwydion, come se gli avesse letto nel pensiero, dichiarò: «Alcuni druidi credono che
la principessa Alienor non sia la Fanciulla Dorata delle Nevi, colei che che secondo la profezia dovrà sposare il Figlio dei Cento Re»
Dopo quella affermazione, Marvin si rese conto che Gwydion era stato informato dal vecchio Halfgan sul segreto della famiglia Vorkidian, e cioè il matrimonio di Lilieth con Masrek Eclionner.
Cinquanta sovrani per parte di padre e cinquanta per parte di madre: io sono il Figlio dei Cento Re... e Gwydion mi sta offrendo la sua guida spirituale...
Lo guardò dritto negli occhi.
«Gwidion, io… non so come spiegarlo ma, ultimamente, faccio dei sogni strani, che riguardano personaggi del passato... vedo due guerrieri che si scontrano in duello, sono Arexatan Eclionner su un cavallo nero e Vorkidex dei Keltar, con la mazza di...
... di Kernunnos, il Re Cervo, primo sovrano dei Keltar, antenato di Vorkidex...
... e figlio del dio Belenos. Solo che prima di iniziare il duello, i due sovrani alzano le visiere dell'elmo, e tutti e due hanno il mio volto»
Gwydion annuì: «Tu discendi da entrambi, ed entrambi si risveglieranno in te... questi sogni sono solo un preavviso... ma non temere, io ti aiuterò: sia Halfgan che l'Arcidruido in persona mi hanno preparato a questo: io ti insegnerò come dominare i dormienti, quando si risveglieranno»
Marvin accennò un sorriso di gratitudine, e poi continuò a parlare:
«Nel duello vince Arexatan, come nella storia, ed io vedo me stesso sul trono imperiale...
Cinquanta sovrani per parte di padre e cinquanta per parte di madre: io sono il Figlio dei Cento Re... e Gwydion mi sta offrendo la sua guida spirituale...
Lo guardò dritto negli occhi.
«Gwidion, io… non so come spiegarlo ma, ultimamente, faccio dei sogni strani, che riguardano personaggi del passato... vedo due guerrieri che si scontrano in duello, sono Arexatan Eclionner su un cavallo nero e Vorkidex dei Keltar, con la mazza di...
... di Kernunnos, il Re Cervo, primo sovrano dei Keltar, antenato di Vorkidex...
... e figlio del dio Belenos. Solo che prima di iniziare il duello, i due sovrani alzano le visiere dell'elmo, e tutti e due hanno il mio volto»
Gwydion annuì: «Tu discendi da entrambi, ed entrambi si risveglieranno in te... questi sogni sono solo un preavviso... ma non temere, io ti aiuterò: sia Halfgan che l'Arcidruido in persona mi hanno preparato a questo: io ti insegnerò come dominare i dormienti, quando si risveglieranno»
Marvin accennò un sorriso di gratitudine, e poi continuò a parlare:
«Nel duello vince Arexatan, come nella storia, ed io vedo me stesso sul trono imperiale...
E in tutte le visioni c'è un cane albino al mio fianco, con gli occhi rossi. Ma Alienor non compare mai. Non capisco. Cosa dicono le premonizioni dei druidi?».
Gwydion rispose a voce bassa:
«In molti, raggiungendo la condizione dello spirito chiamata Awen... una sorta di "ispirazione"...
... vedono un villaggio chiuso in una valle sperduta tra monti altissimi. Lì regna Vyghar il Pirata, un uomo di grandi ambizioni, che riteniamo sia imparentato con i Lathear, perché ha gli occhi e i capelli neri. Secondo alcuni la sua famiglia apparteneva alla stirpe di Linthael, un ramo collaterale della famiglia imperiale Eclionner...»
Marvin rimase sorpreso.
Un altro Eclionner in incognito?
Ma c'erano altre questioni che lo preoccupavano di più
Gwydion rispose a voce bassa:
«In molti, raggiungendo la condizione dello spirito chiamata Awen... una sorta di "ispirazione"...
... vedono un villaggio chiuso in una valle sperduta tra monti altissimi. Lì regna Vyghar il Pirata, un uomo di grandi ambizioni, che riteniamo sia imparentato con i Lathear, perché ha gli occhi e i capelli neri. Secondo alcuni la sua famiglia apparteneva alla stirpe di Linthael, un ramo collaterale della famiglia imperiale Eclionner...»
Marvin rimase sorpreso.
Un altro Eclionner in incognito?
Ma c'erano altre questioni che lo preoccupavano di più
«Hai detto che Alienor potrebbe non essere la fanciulla della Profezia. Ma se non è lei, allora chi...»
Gwidion lo guardò con serietà: «Nei tuoi sogni c'è la risposta. Dimmi cosa vedi!»
Marvin chiuse gli occhi e tornò a ricordare:
«Vedo due cose: sullo sfondo c'è un castello altissimo, minaccioso, tra i ghiacci perenni»
Non era necessario specificarne il nome. Era ovvio.
La ruota del mio destino gira tutta intorno a quel luogo maledetto... Gothian...
«Poi davanti al castello compare una giovane donna molto bella, con un grande mantello nero... non ho idea di chi possa essere»
Anche Gwydion era incerto. Il castello era quello di Gothian, non c'erano dubbi, ma si era aspettato che la donna fosse la Dama Gialla, oppure una fanciulla albina, non una donna in nero.
«Se veste in nero non può essere la Fanciulla Dorata. Fatico a interpretare questa visione, ma ormai mancano solo due settimane al Millennio, e man mano che ci avvicineremo a quella data, i tuoi sogni diventeranno sempre più espliciti. La nostra generazione vedrà compiersi tutto ciò che fu profetizzato. E solo allora capiremo chi ha sbagliato nell’interpretare i presagi»
Marvin alzò un indice.
Marvin chiuse gli occhi e tornò a ricordare:
«Vedo due cose: sullo sfondo c'è un castello altissimo, minaccioso, tra i ghiacci perenni»
Non era necessario specificarne il nome. Era ovvio.
La ruota del mio destino gira tutta intorno a quel luogo maledetto... Gothian...
Anche Gwydion era incerto. Il castello era quello di Gothian, non c'erano dubbi, ma si era aspettato che la donna fosse la Dama Gialla, oppure una fanciulla albina, non una donna in nero.
«Se veste in nero non può essere la Fanciulla Dorata. Fatico a interpretare questa visione, ma ormai mancano solo due settimane al Millennio, e man mano che ci avvicineremo a quella data, i tuoi sogni diventeranno sempre più espliciti. La nostra generazione vedrà compiersi tutto ciò che fu profetizzato. E solo allora capiremo chi ha sbagliato nell’interpretare i presagi»
Marvin alzò un indice.
«C'è un'ultima cosa che vedo, nel sogno. Una grande guerra. Una carneficina senza fine, e macabri fiumi di porpora, tra i ghiacci...»
Gwydion rimase per un momento
pensieroso, poi rispose: «I tuoi sogni riflettono le tue paure e i tuoi
conflitti interiori, ma non solo. Molti druidi hanno avuto la
percezione di questo rischio, e circolano voci di una possibile guerra civile
nell’Impero Lathear e anche nel Regno Alfar. Ma il vero campo di battaglia potrebbe essere qui, nella valle dell'Amnis. Ma per ora gli oracoli sono troppo ambigui… tutto si chiarirà quando il Millennio sarà scaduto...»
Marvin annuì, però aveva davanti agli occhi l'immagine del ghiaccio vicino al sangue, e quella combinazione, nella sua mente, aveva un solo nome: Gothian!
Marvin annuì, però aveva davanti agli occhi l'immagine del ghiaccio vicino al sangue, e quella combinazione, nella sua mente, aveva un solo nome: Gothian!
N.d.A.
Lady Ariellyn Vorkidian è interpretata da Alice Krige, nel ruolo di Jessica Atreides nella miniserie "Childrens of Dune" dal romanzo "I figli di Dune" di Frank Herbert.
Ser Ywain de Bors è rappresentato da ser Loras Tyrell ne "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" di George Martin.
Marvin Vorkidian è rappresentato da Jon Snow ne "Il trono di spade" ("A game of thrones").
Il druido Gwydion è interpretato da Ewan McGregor nei panni del maestro jedi Obi Uan Kenobi in Guerre Stellari (prima trilogia).
La donna davanti al castello di Gothian comparirà nel sequel di questo romanzo, "Gli eredi di Gothian".
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lunedì 19 marzo 2012
La Regina di Maggio (seconda parte)
La vita di Maria José cambia radicalmente dopo la dopo la sconfitta della monarchia nel referendum del 1946, nel quale ella dichiarò di aver votato "scheda bianca".
Umberto II lascia l'Italia e si stabilisce in Portogallo. Maria José invece si reca in Svizzera, a Merlinge, ufficialmente per una terapia agli occhi. Di fatto questa decisione sancisce la separazione della coppia reale.
I coniugi si reincontreranno solo in occasione di matrimoni, funerali e qualche altra cerimonia ufficiale.
Per il resto, la Regina di Maggio si occupa dei figli e si dedica agli studi storici e ad iniziative di beneficenza. Viaggia molto, ma in incognito. Di rado la si vede in occasioni mondane. Restano comunque alcune foto, nelle quali si possono ammirare i gioielli di sua proprietà in quanto erede del re del Belgio.
Una delle sue principali passioni è la musica classica. Ora che gli impegni ufficiali non occupano più le sue giornate, passa molto tempo a suonare il pianoforte.
Diventa vedova il 18 marzo 1983. Qui sotto la vediamo ai funerali, assieme alla nipote, l'allora regina del Belgio, Fabiola.
Nella foto qui sotto assiste alla comunione del nipote Emanuele Filiberto.
Nel 1987 le viene accordato il permesso di tornare in Italia. Vi rientrerà nel 1988, in occasione di un convegno storico ad Aosta.
Negli anni '90 trascorre un lungo periodo in Messico, presso la figlia Maria Beatrice.
Qui, nel 1994, viene raggiunta dalla tragica notizia della morte del nipote Raffaello, figlio di Maria Beatrice.
Le circostanza della morte del giovane non sono state mai chiarite. Si è ipotizzato il suicidio, ma la famiglia ha sempre smentito.
Dopo questo lutto, ormai novantenne, Maria José si stabilisce definitivamente a Ginevra, presso la figlia Maria Gabriella.
Qui sotto una delle sue ultime foto con il figlio, il nipote e la nuora Marina Doria.
Si spegne nel gennaio del 2001, all'età di 93 anni, e viene sepolta nella cripta dell'abbazia medievale di Hautcombe.
Umberto II lascia l'Italia e si stabilisce in Portogallo. Maria José invece si reca in Svizzera, a Merlinge, ufficialmente per una terapia agli occhi. Di fatto questa decisione sancisce la separazione della coppia reale.
I coniugi si reincontreranno solo in occasione di matrimoni, funerali e qualche altra cerimonia ufficiale.
Per il resto, la Regina di Maggio si occupa dei figli e si dedica agli studi storici e ad iniziative di beneficenza. Viaggia molto, ma in incognito. Di rado la si vede in occasioni mondane. Restano comunque alcune foto, nelle quali si possono ammirare i gioielli di sua proprietà in quanto erede del re del Belgio.
Una delle sue principali passioni è la musica classica. Ora che gli impegni ufficiali non occupano più le sue giornate, passa molto tempo a suonare il pianoforte.
Diventa vedova il 18 marzo 1983. Qui sotto la vediamo ai funerali, assieme alla nipote, l'allora regina del Belgio, Fabiola.
Nella foto qui sotto assiste alla comunione del nipote Emanuele Filiberto.
Nel 1987 le viene accordato il permesso di tornare in Italia. Vi rientrerà nel 1988, in occasione di un convegno storico ad Aosta.
Negli anni '90 trascorre un lungo periodo in Messico, presso la figlia Maria Beatrice.
Qui, nel 1994, viene raggiunta dalla tragica notizia della morte del nipote Raffaello, figlio di Maria Beatrice.
Le circostanza della morte del giovane non sono state mai chiarite. Si è ipotizzato il suicidio, ma la famiglia ha sempre smentito.
Dopo questo lutto, ormai novantenne, Maria José si stabilisce definitivamente a Ginevra, presso la figlia Maria Gabriella.
Qui sotto una delle sue ultime foto con il figlio, il nipote e la nuora Marina Doria.
Si spegne nel gennaio del 2001, all'età di 93 anni, e viene sepolta nella cripta dell'abbazia medievale di Hautcombe.
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