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martedì 10 aprile 2012

Elizabeth von Wittelsbach: la vera storia (1° parte)

Elisabetta Amalia von Wittelsbach (Monaco di Baviera24 dicembre 1837 – Ginevra10 settembre 1898) nata duchessa in Baviera, fu imperatrice d'Austria e regina di Boemia e d'Ungheria, come consorte di Francesco Giuseppe d'Asburgo-Lorena (1830-1916).



Figlia del duca Massimiliano Giuseppe di Baviera, trascorse la sua infanzia serenamente a Monaco nel palazzo di famiglia, mentre i mesi estivi erano trascorsi nel castello di Possenhofen, una residenza a cui la giovane, molto amante della natura, era profondamente legata. Di animo sensibile, non amava i formalismi di corte, e preferiva occuparsi di iniziative di sostegno ai poveri e agli infermi, piuttosto che prendere parte alla vita mondana.



Nell'inverno 1853 erano in corso alcune trattative fra la madre di Elisabetta, Ludovica, e sua sorella, l'arciduchessa Sofia, per far sposare la figlia della prima, Elena, col figlio della seconda, Francesco Giuseppe, divenuto imperatore d'Austria nel 1848 a soli 18 anni. L'incontro  tra le due famiglie avvenne il 16 agosto 1853.  Fin da quel primo e formale incontro, fu evidente ai presenti che Francesco Giuseppe si era infatuato non di Elena, ma della più giovane e "acerba" sorella Elisabetta (quindicenne). L'arciduchessa Sofia scrisse in merito: «La cara piccina non aveva la minima idea dell'impressione da lei destata in Franzi. Fino all'istante in cui la madre le parlò apertamente, Sissi era solo intimidita e intimorita dalla gente che stava intorno».
 File:Empress Elisabeth of Austria3.jpg


Il giorno dopo Francesco Giuseppe disse alla madre che la sua scelta era caduta su Elisabetta, nonostante l'arciduchessa Sofia preferisse Elena. Nel ricevimento dato quella sera, l'imperatore ballò il cotillon con Elisabetta, un chiaro segno per tutti. Anche durante la cena del 18 agosto, compleanno di Francesco Giuseppe, Elisabetta fu fatta sedere accanto a lui. Il giorno seguente Ludovica, per conto dell'imperatore, chiese a Elisabetta se era condiscendente alle nozze e ottenuto il consenso, lo comunicò per iscritto alla sorella Sofia. Da quel momento fino al 31 agosto, la coppia di fidanzati trascorse molto tempo insieme e si mostrò pubblicamente.

Francesco Giuseppe ed Elisabetta (1854).
Intanto iniziarono le trattative con la Santa Sede per ottenere la necessaria dispensa papale, poiché gli sposi erano primi cugini. Questa stretta parentela, come di consueto per quel tempo, non fu tenuta di conto, nonostante diversi membri della famiglia Wittelsbach avessero già mostrato le tare ereditarie della loro dinastia.
Francesco Giuseppe era dunque infatuato di Elisabetta, ma non ci sono fonti che dicano cosa provasse lei per il giovane imperatore. Le storie d'amore dei film e delle fiction che sono state create riguardo a Sissi, sono completamente inventate.

File:KaiserFranzjosef1853-1-.jpg

 Le nozze furono celebrate con grande sfarzo il 24 aprile 1854, di sera, nella Chiesa degli Agostiniani


Fine prima parte.

mercoledì 15 febbraio 2012

Gothian. Capitolo 12. Marvin e Ariellyn: le verità svelate.

Lady Ariellyn Vorkidian, contessa di Keltar-Senia, sapeva che il momento della rivelazione di ogni segreto ormai era giunto. Non poteva tacere oltre la verità a suo nipote.
«E così Halfgan ti ha detto chi erano i mandanti e gli esecutori del rapimento di tua madre e di tuo padre»
Marvin annuì, con uno sguardo determinato che non ammetteva ulteriori dilazioni:
«Mi ha indicato un elenco di persone da cui devo proteggermi. Lo ha fatto per mettermi in guardia, ma non ha risposto alle domande più importanti. Ti aveva giurato di non farlo e ha mantenuto la promessa. Ora è il momento che tu mi dica il resto»
Ariellyn sentì improvvisamente tutti i propri anni sulle spalle. Erano stati anni difficili, soprattutto gli ultimi, quelli dopo la Primavera di Sangue.
«Seguimi» disse al nipote, dirigendosi verso la propria stanza e poi si fermò di fronte ad un quadro che la ritraeva in gioventù: «Sposta il mio ritratto di quand'ero giovane»


Marvin eseguì l'ordine, immaginando che qualcosa di prezioso fosse nascosto in quel ritratto, ma vide invece che dietro di esso c'era una cassaforte.
Ariellyn tirò fuori dalla tasca del vestito una chiave e aprì la botola. Dentro c'erano alcune pergamene e un misterioso sacco di velluto blu, tenuto insieme da un cordone dorato.
Quando lo vide, Lady Vorkidian chiuse gli occhi e sospirò.
«Prendi quella sacca di velluto e guarda cosa c'è dentro»
Marvin non se lo fece ripetere due volte: il cuore batteva forte e l'emozione era così grande che quasi sentiva le vertigini.
Prese il sacco e sciolse il nodo dorato. C'erano due oggetti dentro: un ciondolo e un anello.
«Guarda prima il ciondolo» disse sua nonna con voce severa.


Marvin lo prese con delicatezza: era un grande zaffiro color indaco, incastonato in oro bianco e brillanti. Il suo valore doveva essere notevole.
«Dietro allo zaffiiro ci sono due iniziali ed una scritta. Leggile»
Il giovane guardò immediatamente il retro del gioiello, in oro bianco, e vide in effetti le due iniziali e la scritta:. 
E. e M. per sempre
Si accigliò. Non erano le iniziali dei suoi genitori, come si era aspettato. 
Rivolse alla nonna uno sguardo interrogativo.
Lady Ariellyn richiuse gli occhi, come se anche la sola vista di quel gioiello fosse motivo di dolore.
«Apparteneva a tuo padre. Gli era stato regalato, prima che si trasferisse qui e conoscesse mia figlia»
Marvin non capiva: «Sono le iniziali dei suoi genitori?»
La nonna sorrise, ma la sua voce era triste: «No. Io credo che Halfgan ti abbia dato tutti gli elementi per capire, ma immagino che la tua mente si rifiuti persino di considerare una simile verità»
Halfgan aveva detto che tutte le sue domande avevano una sola risposta, un cognome. Il cognome di suo padre, che doveva essere lo stesso cognome dello Sciancato, il quale probabilmente era suo nonno. Queste erano le risposte che si era dato. Ma le iniziali dei due nomi, evidentemente una coppia di sposi o di innamorati, non gli dicevano nulla.
«Halfgan afferma che la risposta è un cognome. Tu invece mi indichi due nomi di una coppia sconosciuta»
La contessa di Keltar-Senia lo guardò con infinita tristezza.
«Magari fossero sconosciuti. E magari fossero una coppia. Erano fratello e sorella. La E è l'iniziale della sorella. La donna più famosa del Continente»
Marvin capì subito, anche se non riusciva a cogliere il nesso che legava quel ciondolo ai suoi genitori.
«Ellis, l'Imperatrice Vedova!»


Ariellyn annuì: «E la M sta per Masrek, il nome di suo fratello»
Marvin sgranò gli occhi.
«Allora era questo il segreto che i miei genitori dovevano rivelare al Senato imperiale! L'incesto tra l'imperatrice e suo fratello!»
Sua nonna annuì gravemente, ma sollevò l'indice della mano destra verso il cielo e disse:
«Questa è solo una parte del segreto. Ce ne sono molte altre, di cui una ti riguarda in modo particolare. Tuo padre si chiamava Rekormas Roth. Con quel nome si presentò a noi, l'anno in cui l'imperatrice Ellis si sposò con Elner X e mise al mondo Elner XI. L'anno della Primavera di Sangue»
Marvin incominciava ad intuire la risposta non detta. 
«Rekormas Roth non era il suo vero nome. Roth è un cognome molto diffuso, ma il nome, Rekormas, questo nome...»
Lady Ariellyn lo fissò negli occhi: «E' un anagramma quasi perfetto del suo vero nome»
A quel punto non c'erano più dubbi.
Il giovane strinse forte il cindolo: «Masrek... sì, Masrek Eclionner, il Principe della Corona!»


Marvin valutò la propria intuizione. 
Mio padre era Masrek Eclionner. Halfgan ha detto:"Un cognome è la risposta a tutte le tue domande". Questo cognome è Eclionner. Mio padre era un Eclionner, anzi era il più importante degli Eclionner, l'erede al trono! 
Questo pensiero aveva troppe implicazioni. Prima di considerarle, doveva aver chiare anche le altre risposte. Se quel cognome rispondeva a tutto, allora...
Allora io sono un Eclionner. E contemporaneamente sono un Vorkidian. Halfgan ha detto: "Il profeta nascerà dall'unione di due nobili stirpi". Ma l'Antico Patto impediva questa unione! 
Aveva bisogno di altri dati.
Eclionner è anche la risposta su chi rapì i miei genitori. L'uomo che si fa chiamare lo Sciancato. Anche lui è un Eclionner.
Guardò sua nonna, che a sua volta lo osservava in silenzio:
«Chi è veramente "lo Sciancato"?»
Lady Ariellyn fece segno di sì col capo:
«Tutto ebbe inizio il giorno della battaglia di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue. Tu eri appena nato. Tuo padre era in guerra, al seguito di tuo nonno, Sephir Eclionner. Quando Masrek tornò, ci disse che Sephir era stato gravemente ferito e aveva trovato asilo presso il Conte di Linthael. Lì era stato raggiunto da un messaggero dei Servizi Segreti imperiali, con un documento firmato dall'imperatore Wechtigar XVI e dal primo ministro Fuscivarian. In quella missiva Sephir apprese di essere stato diseredato, esiliato e condannato alla "damnatio memoriae". Fu allora che decise di vivere in incognito, per programmare la sua rivincita. Da quel momento si fece chiamare, a causa della sua ferita alla gamba, "lo Sciancato"»
Si fermò per lasciare a suo nipote il tempo di elaborare queste informazioni.
<<Se Sephir era lo Sciancato, perché ha rapito i miei genitori?>>
Ariellyn si strinse le spalle, come se la risposta fosse troppo ovvia per essere specificata:
«Lo ha fatto per salvarli da Ellis e da Fuscivarian, che nel frattempo avevano eliminato il vecchio Wechtigar e dopo di lui la principessa Wensy e l'imperatore Elner X. Tuo padre era il legittimo erede al Trono e tua madre era una Vorkidian, appartenente alla dinastia rivale degli Eclionner. Se si fosse saputo che erano vivi, il potere di Ellis e di Fuscivarian sarebbe crollato all'istante»
Marvin aveva aspettato quel momento per tutta la vita, ma ora che il flusso delle risposte si era scagliato su di lui come un'ondata oceanica, gli pareva di non essere in grado di reggere a tutte quelle rivelazioni:
«Se Ellis amava veramente mio padre, non poteva desiderare la sua morte»
Sua nonna si accigliò.
«Ellis voleva sposarlo, sfidando tutte le leggi umane e divine. Lei e Masrek avevano concepito un figlio. Bisognava che questo erede fosse legittimato da un matrimonio. Masrek si rifiutò e partì per la guerra. Ellis non gli perdonò mai quella decisione»
Una domanda però rimaneva in sospeso:
<<Dunque Elner XI è stato generato dall'incesto tra Ellis e mio padre?>>
Ariellyn annuì:
<<Elner XI è il tuo fratellastro. E' nato alcuni mesi prima di te, ma i suoi diritti sul Trono sono nulli, in quanto egli, in realtà, è un figlio illegittimo. Il vero erede al Trono sei tu!>>
Marvin fu percorso da un brivido, ma poi si riscosse:
<<E come potrei dimostrarlo?>>
La lady lo invità a guardare l'anello:
 «Quello è il sigillo personale di Masrek. Quando lui e tua madre partirono per Lathena, mi disse di tenerlo. Se loro avessero fallito, un giorno questo anello mi sarebbe potuto tornare utile, per dimostrare che Masrek era mio genero»
Marvin aveva ancora una domanda: 
«Perché mio padre, prima di andare in guerra, si era fermato qui. Cosa cercava?»
Sua nonna lo guardò negli occhi: 
«Cercava l'erede di Vorkidex. Voleva porre fine all'antica frattura tra gli Eclionner e i Vorkidian. Voleva una pacificazione, ma non aveva messo in conto la variabile impazzita dell'amore. Lui e Lilieth si innamorarono e si sposarono in segreto. Ma così facendo violarono il Patto e segnarono il loro destino. Ora Sephir li tiene nascosti chissà dove...»
Si fermò, con le lacrime agli occhi.
Marvin non si dava pace:
 «Ma se sono vivi qualcosa si può ancora fare!»
Lady Vorkidian scosse il capo: 
«E' troppo tardi. Elner XI è ormai pronto per ospitare la reincarnazione di Arexatan Eclionner, secondo quanto fu stabilito quando venne siglato l'Antico Patto. Ellis ne è consapevole e questo le impone, se vuole conservare la benevolenza del demone Eclion, di difendere fino all'ultimo il Trono di suo figlio»
Non rimaneva che un'ultima domanda:
 «Anche ho il suo sangue di Eclion. Cosa mi succederà allo scadere dell'Antico Patto?»
Aryellin scosse il capo:
 «Non lo so, Marvin. Questo solo l'Arcidruido può saperlo. Prima o poi dovrai andare a Floriana per parlare con lui. Ma adesso devi mantenere un atteggiamento prudente, come ho fatto io per tutti questi anni. Qualcuno ad Amnisia tiene d'occhio la nostra famiglia. E questo qualcuno, se sospettasse che tu sai la verità, potrebbe desiderare la tua morte»

venerdì 3 febbraio 2012

Lucrezia Borgia: la figlia del Papa e i suoi tre mariti.

Lucrezia Borgia (Subiaco 1480 - Ferrara 1519) nacque dalla relazione tra il papa Alessandro VI, al secolo Rodrigo Borgia, e Vannozza Cattanei.


Di lei si è detto e scritto di tutto. Secondo alcuni avrebbe avuto rapporti sessuali incestuosi con suo fratello Cesare 
File:Cesareborgia.jpg

e persino con suo padre, papa Alessandro VI, che per lei nutriva un profondissimo affetto, e forse qualcosa di più, ma dico forse.


File:Pope Alexander Vi.jpg

Da questi rapporti nacque un figlio, Giovanni Borgia, detto l'Infante Romano. La maternità di Lucrezia non è sicura. Il bambino fu comunque allevato con tutti i fasti ed ebbe una lunga vita.
Secondo altri Lucrezia fu una spia per conto del padre presso le corti dei suoi tre mariti. Fu accusata di aver fatto assassinare il secondo marito e aver avvelenato alcuni personaggi che non le stavano simpatici. Quasi sicuramente ebbe moltissimi amanti, alcuni insospettabili, come Pietro Bembo, cardinale e grande umanista e intellettuale tra i più raffinati dell'epoca. Molti la vollero ritrarre. Ecco il ritratto che le fece il Pinturicchio:


Dopo un primo fidanzamento andato a monte, nel 1493 sposò, a soli 13 anni, Giovanni Sforza, duca di Urbino.



Lucrezia a Urbino si annoiava, e per questo nel 1495 tornò a Roma e nel 1497 ottenne l'annullamento del matrimonio da parte della curia pontificia. Dopotutto, era la figlia del Papa!

Dopo numerose relazioni e alcuni scandali a sfondo sessuale, Lucrezia si sposò per la seconda volta nel 1498 con Alfonso d'Aragona, Duca di Bisceglie. Di lui non esistono ritratti, mentre di lei ce ne sono in abbondanza, eccone un altro:




Dal Duca di Bisceglie ebbe il suo primo figlio, chiamato non a caso Rodrigo.
Il Duca fu assassinato, e secondo alcuni Lucrezia fu la mandante del delitto.
Nel 1500 tornò a Roma, accolta benevolmente dal padre.
Ecco un altro dei suoi ritratti:

File:Lucrezia Borgia.jpg

Nel 1503 sposò il potente Alfonso d'Este, duca di Ferrara:




Già nel 1503, Lucrezia ebbe una relazione sentimentale con il cognato, Francesco Gonzaga, 




Il potere di Lucrezia era legato a quello del padre e del fratello. Nel 1503 il papa Alessandro VI morì e Cesare Borgia perse l'aiuto dello stato pontificio e del re di Francia, e dovette fuggire dall'Italia.
A quel punto la condizione di Lucrezia a Ferrara divenne pericolosa: non aveva ancora avuto figli dal duca e si era inimicata la cognata Isabella, moglie del Gonzaga.
Nel 1508 tornò nelle grazie del marito quando nacque il suo terzogenito, e primo figlio nel terzo matrimonio, Ercole d'Este, a cui seguirono Ippolito nel 1509, Alessandro nel 1514, Leonora nel 1515, Francesco nel 1516 e Isabella nel 1519.
Quest'ultimo parto le fu fatale ed in seguito ad una emorragia, Lucrezia morì, a 39 anni.