Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
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mercoledì 29 gennaio 2014
Eleganza maschile - Nodo Windsor - tie Windsor knot
Ecco un esempio di vera eleganza maschile, altro che quello che si vede sfilare sulle passerelle di Pitti Uomo!
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lunedì 23 gennaio 2012
Che cos'è la Classe?
La Classe è la compresenza di Stile e di Eleganza in una stessa persona o cosa. Di questi due concetti ho parlato nei post precedenti a questo.
Il termine Classe deriva da classico, in quanto lo stile classico è quello considerato più elegante.
Due donne di classe sono state Grace Kelly e Audrey Hepburn.
Se devo pensare a donne di classe del passato, sia recente che lontano, me ne possono venire in mente molte. Per esempio la cantante Dalida:
oppure Alessandra di Danimarca, che fu Principessa del Galles dal 1863 al 1901, Regina di Gran Bretagna dal 1901 al 1910, poi Regina Madre fino alla morte nel 1925.
oppure Elizabeth von Wittelsbach, Imperatrice d'Austria e Ungheria, comunemente nota come Sissi:
A questo punto sorgono due domande:
1) per essere una persona di classe deve essere per forza bella o ricca?
2) esistono esempi di donne di classe viventi?
Alla prima domanda rispondo che non è necessario essere belli o ricchi, quanto piuttosto avere una personalità che unisca equilibrio, senso della misura, amore per la bellezza e originalità.
Questo può permettere anche ad una persona non bella e non ricca di diventare una persona di classe.
Gli esempi non posso trovarli tra le persone famose, perché la fama si accompagna sempre con la ricchezza, e spesso con la bellezza.
Alla seconda domanda faccio un po' di fatica a rispondere. Posso citare una persona vivente, ma anziana come Virna Lisi.
Tra le donne più giovani mi viene in mente Serena Autieri.
Per par condicio cito anche una mora di classe, Anna Valle.
Tra le giovanissime penso a Beatrice Borromeo.
oppure, sempre per par condicio Charlotte Casiraghi, che non a caso è nipote di Grace Kelly
Siete d'accordo con i miei esempi? Ne avete altri da proporre?
Domani inizierò a parlare della evoluzione degli stili di moda e arte incominciando dall'antichità per arrivare ai giorni nostri.
Il termine Classe deriva da classico, in quanto lo stile classico è quello considerato più elegante.
Due donne di classe sono state Grace Kelly e Audrey Hepburn.
Se devo pensare a donne di classe del passato, sia recente che lontano, me ne possono venire in mente molte. Per esempio la cantante Dalida:
oppure Alessandra di Danimarca, che fu Principessa del Galles dal 1863 al 1901, Regina di Gran Bretagna dal 1901 al 1910, poi Regina Madre fino alla morte nel 1925.
oppure Elizabeth von Wittelsbach, Imperatrice d'Austria e Ungheria, comunemente nota come Sissi:
A questo punto sorgono due domande:
1) per essere una persona di classe deve essere per forza bella o ricca?
2) esistono esempi di donne di classe viventi?
Alla prima domanda rispondo che non è necessario essere belli o ricchi, quanto piuttosto avere una personalità che unisca equilibrio, senso della misura, amore per la bellezza e originalità.
Questo può permettere anche ad una persona non bella e non ricca di diventare una persona di classe.
Gli esempi non posso trovarli tra le persone famose, perché la fama si accompagna sempre con la ricchezza, e spesso con la bellezza.
Alla seconda domanda faccio un po' di fatica a rispondere. Posso citare una persona vivente, ma anziana come Virna Lisi.
Tra le donne più giovani mi viene in mente Serena Autieri.
Per par condicio cito anche una mora di classe, Anna Valle.
Tra le giovanissime penso a Beatrice Borromeo.
oppure, sempre per par condicio Charlotte Casiraghi, che non a caso è nipote di Grace Kelly
Siete d'accordo con i miei esempi? Ne avete altri da proporre?
Domani inizierò a parlare della evoluzione degli stili di moda e arte incominciando dall'antichità per arrivare ai giorni nostri.
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sabato 21 gennaio 2012
Che cos'è l'Eleganza?
L'Eleganza, intesa in senso lato, è la capacità di chi riesce con naturalezza a comportarsi in maniera nel contempo raffinata, equilibrata, ed armoniosa, tanto da suscitare l'ammirazione di chi l'osserva.
In senso stretto, con riferimento al vestiario e all'acconciatura, è il modo di abbigliarsi e acconciarsi in maniera nel contempo semplice e ricercata, in modo che l'equlibrio armonico tra questi due elementi opposti (semplicità e ricercatezza) possa essere considerato oggettivamente bello (cioè giudicato tale dalla maggioranza delle persone) e degno di lode.
Un esempio di eleganza immortale è sicuramente Grace Kelly:
Grace Kelly non era solo bella: era elegante, perché sceglieva sempre un abbigliamento e una acconciatura che riuscivano ad essere ricercati, ma non troppo. Il limite è difficilissimo da stabilire. Un eccesso di ricercatezza o di originalità ridicolizza qualcosa che prima appareva perfetto.
Ma si può essere eleganti anche senza essere fisicamente belli? Assolutamente sì.
Un esempio di donna elegante, anche se fisicamente non bellissima è quello di Joan Crafword:
E' quasi impossibile trovare una foto dove Meryl Streep non emani un senso di eleganza, persino quando è in contesti quotidiani o scherzosi. La sua è una eleganza innata, naturale, spontanea, si potrebbe dire che "ce l'ha nel sangue, nel DNA".
Viceversa si può essere bellissimi senza essere eleganti, e qui non c'è bisogno di esempi, basta girare per strada e guardarsi intorno.
Il mix di naturalezza e raffinatezza, e di semplicità e ricercatezza conferisce equilibrio all'immagine e trasmette un senso di autocontrollo e di coordinamento nei modi e nelle azioni, che dona nel contempo piacevolezza ed autorevolezza.
Non è necessario nemmeno essere ricchi per essere eleganti: non è l'abito firmato che rende più elegante una persona. Si può essere ricoperti di abiti firmati e non raggiungere mai l'eleganza.
Un esempio di persona che si ricopre di abiti firmati e non è quasi mai raffinata è Paris Hilton:
Confrontate la spontaneità di Meryl Streep con le pose esageratamente ammiccanti della Hilton.
Quasi tutte le sue foto la ritraggono con vestiti costosissimi, ma mai equilibrata, sempre in una posa di ostentazione. Ecco, l'ostentazione è il contrario dell'eleganza.
C'è una fashion blogger, molto nota, fisicamente bella, con i migliori capi di abbigliamento a disposizione, che nonostante cià di solito non riesce ad essere elegante, perché o non riesce a trovare gli abbinamenti giusti, o non ce la fa a realizzare un equilibrio armonioso tra i capi semplici e quelli raffinati. I suoi outfits, che fanno impazzire le sue numerose fan, sono a volte, almeno secondo me, una accozzaglia ridicola di cose che non c'entrano niente tra loro.
Lei si difende dicendo che il suo stile è abbinare capi costosi a capi poco costosi, ma c'è modo e modo di farlo. Lei spesso lo fa in modo inopportuno. Un capo può risultare inopportuno non perché costa di meno, ma perché è troppo vistoso, troppo stonato rispetto agli altri o al contesto. Vorrei tanto mettere una foto che esemplificasse tutto questo: ne ho in mente alcune in cui è talmente bardata di bigiotteria, tra collane e braccialetti e altri pendagli, che sembra un albero di Natale. Ma non mi voglio beccare una querela per diffamazione. Diciamo che a volte, in confronto a lei, come appare in certi suoi outfits troppo "originali", persino Paris Hilton potrebbe apparire Grace Kelly.
Ma eleganza non vuol dire necessariamente sobrietà: come ho detto, molto dipende dal contesto.
Per esempio non possiamo dire che Maria Antonietta, regina di Francia, vestisse in maniera sobria, però per l'epoca era una donna decisamente elegante:
Oggi solo in una festa di carnevale una donna potrebbe vestirsi così. Questo concetto apparentemente ovvio non è ancora entrato nella testa di molti stilisti, che ci fanno vedere, nelle sfilate, delle modelle vestite in maniera ridicola.
Ecco, direi che oltre all'ostentazione, anche il ridicolo è il contrario dell'eleganza, e potrei mettere una valanga di foto in cui persone che si credono eleganti appaiono invece del tutto ridicole.
Un consiglio alle fashion bloggers è quello di tracciare sempre un limite che separa l'eleganza dal ridicolo. Prima di aggiungere un orpello o un capo stravagante, chiedetevi se ne vale la pena, fermatevi un attimo e pensate a cosa avrebbe scelto Grace Kelly.
In senso stretto, con riferimento al vestiario e all'acconciatura, è il modo di abbigliarsi e acconciarsi in maniera nel contempo semplice e ricercata, in modo che l'equlibrio armonico tra questi due elementi opposti (semplicità e ricercatezza) possa essere considerato oggettivamente bello (cioè giudicato tale dalla maggioranza delle persone) e degno di lode.
Un esempio di eleganza immortale è sicuramente Grace Kelly:
Grace Kelly non era solo bella: era elegante, perché sceglieva sempre un abbigliamento e una acconciatura che riuscivano ad essere ricercati, ma non troppo. Il limite è difficilissimo da stabilire. Un eccesso di ricercatezza o di originalità ridicolizza qualcosa che prima appareva perfetto.
Ma si può essere eleganti anche senza essere fisicamente belli? Assolutamente sì.
Un esempio di donna elegante, anche se fisicamente non bellissima è quello di Joan Crafword:
O la grandissima Meryl Streep:
E' quasi impossibile trovare una foto dove Meryl Streep non emani un senso di eleganza, persino quando è in contesti quotidiani o scherzosi. La sua è una eleganza innata, naturale, spontanea, si potrebbe dire che "ce l'ha nel sangue, nel DNA".
Viceversa si può essere bellissimi senza essere eleganti, e qui non c'è bisogno di esempi, basta girare per strada e guardarsi intorno.
Il mix di naturalezza e raffinatezza, e di semplicità e ricercatezza conferisce equilibrio all'immagine e trasmette un senso di autocontrollo e di coordinamento nei modi e nelle azioni, che dona nel contempo piacevolezza ed autorevolezza.
Non è necessario nemmeno essere ricchi per essere eleganti: non è l'abito firmato che rende più elegante una persona. Si può essere ricoperti di abiti firmati e non raggiungere mai l'eleganza.
Un esempio di persona che si ricopre di abiti firmati e non è quasi mai raffinata è Paris Hilton:
Confrontate la spontaneità di Meryl Streep con le pose esageratamente ammiccanti della Hilton.
Quasi tutte le sue foto la ritraggono con vestiti costosissimi, ma mai equilibrata, sempre in una posa di ostentazione. Ecco, l'ostentazione è il contrario dell'eleganza.
C'è una fashion blogger, molto nota, fisicamente bella, con i migliori capi di abbigliamento a disposizione, che nonostante cià di solito non riesce ad essere elegante, perché o non riesce a trovare gli abbinamenti giusti, o non ce la fa a realizzare un equilibrio armonioso tra i capi semplici e quelli raffinati. I suoi outfits, che fanno impazzire le sue numerose fan, sono a volte, almeno secondo me, una accozzaglia ridicola di cose che non c'entrano niente tra loro.
Lei si difende dicendo che il suo stile è abbinare capi costosi a capi poco costosi, ma c'è modo e modo di farlo. Lei spesso lo fa in modo inopportuno. Un capo può risultare inopportuno non perché costa di meno, ma perché è troppo vistoso, troppo stonato rispetto agli altri o al contesto. Vorrei tanto mettere una foto che esemplificasse tutto questo: ne ho in mente alcune in cui è talmente bardata di bigiotteria, tra collane e braccialetti e altri pendagli, che sembra un albero di Natale. Ma non mi voglio beccare una querela per diffamazione. Diciamo che a volte, in confronto a lei, come appare in certi suoi outfits troppo "originali", persino Paris Hilton potrebbe apparire Grace Kelly.
Ma eleganza non vuol dire necessariamente sobrietà: come ho detto, molto dipende dal contesto.
Per esempio non possiamo dire che Maria Antonietta, regina di Francia, vestisse in maniera sobria, però per l'epoca era una donna decisamente elegante:
Oggi solo in una festa di carnevale una donna potrebbe vestirsi così. Questo concetto apparentemente ovvio non è ancora entrato nella testa di molti stilisti, che ci fanno vedere, nelle sfilate, delle modelle vestite in maniera ridicola.
Ecco, direi che oltre all'ostentazione, anche il ridicolo è il contrario dell'eleganza, e potrei mettere una valanga di foto in cui persone che si credono eleganti appaiono invece del tutto ridicole.
Un consiglio alle fashion bloggers è quello di tracciare sempre un limite che separa l'eleganza dal ridicolo. Prima di aggiungere un orpello o un capo stravagante, chiedetevi se ne vale la pena, fermatevi un attimo e pensate a cosa avrebbe scelto Grace Kelly.
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venerdì 20 gennaio 2012
Che cos'è la Moda?
Nel significato più generale la moda è un comportamento collettivo che si genera per emulazione di qualcuno o qualcosa che ha attirato l'attenzione ed è stato considerato degno di essere imitato.
Se si restringe il concetto di moda all'abbigliamento e alla acconciatura, si può definire come un modo di abbigliarsi o acconciarsi che segue una tendenza considerata degna di imitazione.
(Nella foto i "pantaloni palazzo", che torneranno di moda nel 2012 secondo quanto si è visto nelle sfilate per la stagione autunno-inverno 2012/13, si veda l'articolo: http://www.naturadonna.com/tendenze-moda-autunno-inverno-2012-i-pantaloni-palazzo/
Ecco un eccezionale video che riassume la moda degli ultimi cento anni:
Non necessariamente la moda è maggioritaria, a volte può essere minoritaria, in quanto segue una tendenza sviluppatasi nell'ambito di una elite o di un gruppo ristretto, e chi la segue vuole sottolineare la sua appartenenza a questa elite. In questo caso la componente sociologica e psicologica prevale su quella estetica. A seconda di chi si imita nel vestire, si comunica anche a quale gruppo sociale si vuole appartenere e quindi anche quali sono le nostre caratteristiche in termini di aspirazioni e motivazioni.
Per esempio tra gli adolescenti o i giovani si possono trovare diversi tipi di mode che delineano l'adesione ai principi di un certo gruppo minoritario. Negli scorsi anni c'è stato il fenomeno della moda degli Emo:
C'è comunque, in un dato periodo che in genere dura un decennio, una moda maggioritaria e quindi dominante.
In genere a dettarla sono le maison o case di moda, per motivi economici, in quanto, costringendo i clienti a rifarsi il guardaroba, mettendo da parte gli abiti fuori moda e comprando quelli nuovi, ottengono enormi guadagni.
Un esempio tipico è quello delle cravatte: tra il 1997 e il 2007 hanno dominato cravatte larghe e spesse, dal 2007 in poi sono state imposte le skinny ties (che io detesto). Una operazione commerciale geniale: ha costretto milioni di persone a cambiare le cravatte, ha cercato di rilanciare questo indumento tra i teen-agers e soprattutto lo ha fatto riducendo i costi di produzione, essendo le skinny ties più strette e più sottili:
Zac Efron è stato uno dei personaggi che le case di moda hanno pagato per indossare le skinny ties e creare così questa moda prima nei giovanissimi e poi anche nei meno giovani.
Qui però la moda è andata contro alcuini princìpi dell'estetica e della psicologia. La cravatta è un simbolo fallico e come tale se è larga e spessa è virile, se è stretta e sottile è androgina, e questo forse spiega il successo avuto dalla skinny tie inizialmente negli ambienti gay.
Ma riguardo alla differenza tra la Moda e lo Stile personale, l'Eleganza o la Classe rimando ai post di domani, dopodomani e del giorno successivo.
Ieri si è detto che anche la Moda è un'Arte.
E' infatti:
1) l'arte di abbigliarsi e acconciarsi e nel contempo è
2) l'arte del creare nuovi tipi di abbigliamento e acconciature da parte di uno stilista.
Ogni maison in genere è stata fondata da uno stilista, che poi col tempo si è avvalso della collaborazione di altri stilisti più giovani. Ma il nome del fondatore è quello che resta.
Gabrielle Coco Chanel ne è un esempio leggendario.
Rivoluzionò la moda femminile, anche a livello di aspetto fisico. I suoi capi di abbigliamento si adattavano a donne magre e di classe come Jacqueline Kennedy:
Oppure come Wallis Simpson, Duchessa di Windsor (nella foto col marito Edoardo VIII di Windsor, che per sposare lei rinunciò alla corona dell'impero britannico)
E ovviamente Audrey Hepburn:
Ma nel caso di queste quattro donne: Chanel, Jackie, Wallis e Audrey più che di moda è preferibile parlare di Stile, di Eleganza e di Classe. Di questi argomenti parlerò nei prossimi post.
Se si restringe il concetto di moda all'abbigliamento e alla acconciatura, si può definire come un modo di abbigliarsi o acconciarsi che segue una tendenza considerata degna di imitazione.
(Nella foto i "pantaloni palazzo", che torneranno di moda nel 2012 secondo quanto si è visto nelle sfilate per la stagione autunno-inverno 2012/13, si veda l'articolo: http://www.naturadonna.com/tendenze-moda-autunno-inverno-2012-i-pantaloni-palazzo/
Ecco un eccezionale video che riassume la moda degli ultimi cento anni:
Non necessariamente la moda è maggioritaria, a volte può essere minoritaria, in quanto segue una tendenza sviluppatasi nell'ambito di una elite o di un gruppo ristretto, e chi la segue vuole sottolineare la sua appartenenza a questa elite. In questo caso la componente sociologica e psicologica prevale su quella estetica. A seconda di chi si imita nel vestire, si comunica anche a quale gruppo sociale si vuole appartenere e quindi anche quali sono le nostre caratteristiche in termini di aspirazioni e motivazioni.
Per esempio tra gli adolescenti o i giovani si possono trovare diversi tipi di mode che delineano l'adesione ai principi di un certo gruppo minoritario. Negli scorsi anni c'è stato il fenomeno della moda degli Emo:
C'è comunque, in un dato periodo che in genere dura un decennio, una moda maggioritaria e quindi dominante.
In genere a dettarla sono le maison o case di moda, per motivi economici, in quanto, costringendo i clienti a rifarsi il guardaroba, mettendo da parte gli abiti fuori moda e comprando quelli nuovi, ottengono enormi guadagni.
Un esempio tipico è quello delle cravatte: tra il 1997 e il 2007 hanno dominato cravatte larghe e spesse, dal 2007 in poi sono state imposte le skinny ties (che io detesto). Una operazione commerciale geniale: ha costretto milioni di persone a cambiare le cravatte, ha cercato di rilanciare questo indumento tra i teen-agers e soprattutto lo ha fatto riducendo i costi di produzione, essendo le skinny ties più strette e più sottili:
Zac Efron è stato uno dei personaggi che le case di moda hanno pagato per indossare le skinny ties e creare così questa moda prima nei giovanissimi e poi anche nei meno giovani.
Qui però la moda è andata contro alcuini princìpi dell'estetica e della psicologia. La cravatta è un simbolo fallico e come tale se è larga e spessa è virile, se è stretta e sottile è androgina, e questo forse spiega il successo avuto dalla skinny tie inizialmente negli ambienti gay.
Ma riguardo alla differenza tra la Moda e lo Stile personale, l'Eleganza o la Classe rimando ai post di domani, dopodomani e del giorno successivo.
Ieri si è detto che anche la Moda è un'Arte.
E' infatti:
1) l'arte di abbigliarsi e acconciarsi e nel contempo è
2) l'arte del creare nuovi tipi di abbigliamento e acconciature da parte di uno stilista.
Ogni maison in genere è stata fondata da uno stilista, che poi col tempo si è avvalso della collaborazione di altri stilisti più giovani. Ma il nome del fondatore è quello che resta.
Gabrielle Coco Chanel ne è un esempio leggendario.
Rivoluzionò la moda femminile, anche a livello di aspetto fisico. I suoi capi di abbigliamento si adattavano a donne magre e di classe come Jacqueline Kennedy:
Oppure come Wallis Simpson, Duchessa di Windsor (nella foto col marito Edoardo VIII di Windsor, che per sposare lei rinunciò alla corona dell'impero britannico)
E ovviamente Audrey Hepburn:
Ma nel caso di queste quattro donne: Chanel, Jackie, Wallis e Audrey più che di moda è preferibile parlare di Stile, di Eleganza e di Classe. Di questi argomenti parlerò nei prossimi post.
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