La Classe è la compresenza di Stile e di Eleganza in una stessa persona o cosa. Di questi due concetti ho parlato nei post precedenti a questo.
Il termine Classe deriva da classico, in quanto lo stile classico è quello considerato più elegante.
Due donne di classe sono state Grace Kelly e Audrey Hepburn.
Se devo pensare a donne di classe del passato, sia recente che lontano, me ne possono venire in mente molte. Per esempio la cantante Dalida:
oppure Alessandra di Danimarca, che fu Principessa del Galles dal 1863 al 1901, Regina di Gran Bretagna dal 1901 al 1910, poi Regina Madre fino alla morte nel 1925.
oppure Elizabeth von Wittelsbach, Imperatrice d'Austria e Ungheria, comunemente nota come Sissi:
A questo punto sorgono due domande:
1) per essere una persona di classe deve essere per forza bella o ricca?
2) esistono esempi di donne di classe viventi?
Alla prima domanda rispondo che non è necessario essere belli o ricchi, quanto piuttosto avere una personalità che unisca equilibrio, senso della misura, amore per la bellezza e originalità.
Questo può permettere anche ad una persona non bella e non ricca di diventare una persona di classe.
Gli esempi non posso trovarli tra le persone famose, perché la fama si accompagna sempre con la ricchezza, e spesso con la bellezza.
Alla seconda domanda faccio un po' di fatica a rispondere. Posso citare una persona vivente, ma anziana come Virna Lisi.
Tra le donne più giovani mi viene in mente Serena Autieri.
Per par condicio cito anche una mora di classe, Anna Valle.
Tra le giovanissime penso a Beatrice Borromeo.
oppure, sempre per par condicio Charlotte Casiraghi, che non a caso è nipote di Grace Kelly
Siete d'accordo con i miei esempi? Ne avete altri da proporre?
Domani inizierò a parlare della evoluzione degli stili di moda e arte incominciando dall'antichità per arrivare ai giorni nostri.
Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
Visualizzazione post con etichetta classe. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta classe. Mostra tutti i post
lunedì 23 gennaio 2012
Che cos'è la Classe?
Etichette:
Anna Valle,
Audrey Hepburn,
Beatrice Borromeo,
Charlotte Casiraghi,
classe,
classico,
Dalida,
eleganza,
Grace Kelly,
imperatrice Sissi,
regina Alessandra,
Serena Autieri,
stile,
Virna Lisi
domenica 22 gennaio 2012
Che cos'è lo Stile?
Lo Stile è un insieme di scelte estetiche e comportamentali che contraddistinguono una persona, una corrente artistica, una civiltà o un periodo storico. La parola deriva dal latino stilus, che era la penna per scrivere: quindi nasce in ambito letterario, si estende in ambito artistico e quindi anche alla moda.
Lo Stile è qualcosa di diverso rispetto all'Eleganza, di cui ho parlato nel post precedente. Queste due qualità però possono coesistere e in tal caso si ha la Classe, ma di questo parlerò nel prossimo post.
Nell'ambito della moda, una delle caratteristiche dello stile individuale è la personalizzazione delle scelte estetiche, nel bene e nel male, quello che ti fa subito dire di una persona: ecco, è lei!
Anna Wintour, leggendaria direttrice di Vogue dal 1988, si riconosce tra mille per il suo caschetto, rimasto inalterato per decenni, lo sguardo magnetico, il sorriso ironico, gli occhiali neri enormi (che in questa foto mancano, ma in genere quando la "direttorissima" assiste alle sfilate sono immancabili). Chi guarda questa foto riconosce subito la Wintour, che cattura immediatamente l'attenzione, e poi nota che c'è una giovane sconosciuta, almeno per me, al suo fianco, la quale risulta piuttosto anonima, con una pettinatura standard, un trucco discutibile, e l'aria di chi si sente importante solo perché è ritratta nella stessa foto con un personaggio che ha Stile.
Nell'ambito dell'arte uno degli stili più facilmente riconoscibili è il gotico, caratterizzato, in architettura, dagli archi a sesto acuto:
La cattedrale di Notre Dame a Parigi ne è uno degli esempi più illustri, assieme alla Westimnster Abbey di Londra o al Duomo di Milano.
Il gotico è uno stile anti-classico, così come il barocco, il rococò, il romanticismo, il decadentismo, le avanguardie storiche e le neoavanguardie.
Lo stile classico, caratterizzato da sobrietà, equilibrio e armonia nelle proporzioni, è quello che nasce in ambito greco antico nel V secolo a. C. (età di Pericle) e viene poi ripreso in ambito romano nel I secolo a. C. fino all'anno 14 d. C (età di Cesare e di Augusto).
Ne è il più famoso esempio l'Acropoli di Atene sulla quale domina il tempio di Atena Parthenos (che in greco vuol dire vergine) comunemente conosciuto come Partenone.
Gli stili classicisti, che si ispirano allo stile classico, sono lo stile rinascimentale, il neoclassicismo e in generale gli stili caratterizzati da un ritorno all'ordine.
Lo stile classico è considerato il più elegante e il più legato al concetto canonico di bellezza.
Nella moda un esempio attuale di stile classico in termini di abbigliamento e pettinatura è quello di s.a.r. Kate Middleton Mountbatten-Windsor, Duchessa di Cambridge:
Tra gli stilisti il più vicino allo stile classico è Armani.
Domani approfondirò il concetto di stile classico nell'ambito del più ampio concetto di Classe.
Nei post successivi prenderò in considerazione gli altri stili, con un approccio che in termini di estetica culturale si chiama fenomenologia degli stili.
Lo Stile è qualcosa di diverso rispetto all'Eleganza, di cui ho parlato nel post precedente. Queste due qualità però possono coesistere e in tal caso si ha la Classe, ma di questo parlerò nel prossimo post.
Nell'ambito della moda, una delle caratteristiche dello stile individuale è la personalizzazione delle scelte estetiche, nel bene e nel male, quello che ti fa subito dire di una persona: ecco, è lei!
Anna Wintour, leggendaria direttrice di Vogue dal 1988, si riconosce tra mille per il suo caschetto, rimasto inalterato per decenni, lo sguardo magnetico, il sorriso ironico, gli occhiali neri enormi (che in questa foto mancano, ma in genere quando la "direttorissima" assiste alle sfilate sono immancabili). Chi guarda questa foto riconosce subito la Wintour, che cattura immediatamente l'attenzione, e poi nota che c'è una giovane sconosciuta, almeno per me, al suo fianco, la quale risulta piuttosto anonima, con una pettinatura standard, un trucco discutibile, e l'aria di chi si sente importante solo perché è ritratta nella stessa foto con un personaggio che ha Stile.
Nell'ambito dell'arte uno degli stili più facilmente riconoscibili è il gotico, caratterizzato, in architettura, dagli archi a sesto acuto:
La cattedrale di Notre Dame a Parigi ne è uno degli esempi più illustri, assieme alla Westimnster Abbey di Londra o al Duomo di Milano.
Il gotico è uno stile anti-classico, così come il barocco, il rococò, il romanticismo, il decadentismo, le avanguardie storiche e le neoavanguardie.
Lo stile classico, caratterizzato da sobrietà, equilibrio e armonia nelle proporzioni, è quello che nasce in ambito greco antico nel V secolo a. C. (età di Pericle) e viene poi ripreso in ambito romano nel I secolo a. C. fino all'anno 14 d. C (età di Cesare e di Augusto).
Ne è il più famoso esempio l'Acropoli di Atene sulla quale domina il tempio di Atena Parthenos (che in greco vuol dire vergine) comunemente conosciuto come Partenone.
Gli stili classicisti, che si ispirano allo stile classico, sono lo stile rinascimentale, il neoclassicismo e in generale gli stili caratterizzati da un ritorno all'ordine.
Lo stile classico è considerato il più elegante e il più legato al concetto canonico di bellezza.
Nella moda un esempio attuale di stile classico in termini di abbigliamento e pettinatura è quello di s.a.r. Kate Middleton Mountbatten-Windsor, Duchessa di Cambridge:
Tra gli stilisti il più vicino allo stile classico è Armani.
Domani approfondirò il concetto di stile classico nell'ambito del più ampio concetto di Classe.
Nei post successivi prenderò in considerazione gli altri stili, con un approccio che in termini di estetica culturale si chiama fenomenologia degli stili.
Etichette:
Acropoli di Atene,
Anna Wintour,
antico,
Armani,
Augusto,
Cesare,
classe,
classico,
duchessa di Cambridge,
gotico,
greco,
Kate Middleton,
Megan Fox,
Partenone,
Pericle,
personali,
romano,
scelte estetiche,
stile,
Vogue
venerdì 20 gennaio 2012
Che cos'è la Moda?
Nel significato più generale la moda è un comportamento collettivo che si genera per emulazione di qualcuno o qualcosa che ha attirato l'attenzione ed è stato considerato degno di essere imitato.
Se si restringe il concetto di moda all'abbigliamento e alla acconciatura, si può definire come un modo di abbigliarsi o acconciarsi che segue una tendenza considerata degna di imitazione.
(Nella foto i "pantaloni palazzo", che torneranno di moda nel 2012 secondo quanto si è visto nelle sfilate per la stagione autunno-inverno 2012/13, si veda l'articolo: http://www.naturadonna.com/tendenze-moda-autunno-inverno-2012-i-pantaloni-palazzo/
Ecco un eccezionale video che riassume la moda degli ultimi cento anni:
Non necessariamente la moda è maggioritaria, a volte può essere minoritaria, in quanto segue una tendenza sviluppatasi nell'ambito di una elite o di un gruppo ristretto, e chi la segue vuole sottolineare la sua appartenenza a questa elite. In questo caso la componente sociologica e psicologica prevale su quella estetica. A seconda di chi si imita nel vestire, si comunica anche a quale gruppo sociale si vuole appartenere e quindi anche quali sono le nostre caratteristiche in termini di aspirazioni e motivazioni.
Per esempio tra gli adolescenti o i giovani si possono trovare diversi tipi di mode che delineano l'adesione ai principi di un certo gruppo minoritario. Negli scorsi anni c'è stato il fenomeno della moda degli Emo:
C'è comunque, in un dato periodo che in genere dura un decennio, una moda maggioritaria e quindi dominante.
In genere a dettarla sono le maison o case di moda, per motivi economici, in quanto, costringendo i clienti a rifarsi il guardaroba, mettendo da parte gli abiti fuori moda e comprando quelli nuovi, ottengono enormi guadagni.
Un esempio tipico è quello delle cravatte: tra il 1997 e il 2007 hanno dominato cravatte larghe e spesse, dal 2007 in poi sono state imposte le skinny ties (che io detesto). Una operazione commerciale geniale: ha costretto milioni di persone a cambiare le cravatte, ha cercato di rilanciare questo indumento tra i teen-agers e soprattutto lo ha fatto riducendo i costi di produzione, essendo le skinny ties più strette e più sottili:
Zac Efron è stato uno dei personaggi che le case di moda hanno pagato per indossare le skinny ties e creare così questa moda prima nei giovanissimi e poi anche nei meno giovani.
Qui però la moda è andata contro alcuini princìpi dell'estetica e della psicologia. La cravatta è un simbolo fallico e come tale se è larga e spessa è virile, se è stretta e sottile è androgina, e questo forse spiega il successo avuto dalla skinny tie inizialmente negli ambienti gay.
Ma riguardo alla differenza tra la Moda e lo Stile personale, l'Eleganza o la Classe rimando ai post di domani, dopodomani e del giorno successivo.
Ieri si è detto che anche la Moda è un'Arte.
E' infatti:
1) l'arte di abbigliarsi e acconciarsi e nel contempo è
2) l'arte del creare nuovi tipi di abbigliamento e acconciature da parte di uno stilista.
Ogni maison in genere è stata fondata da uno stilista, che poi col tempo si è avvalso della collaborazione di altri stilisti più giovani. Ma il nome del fondatore è quello che resta.
Gabrielle Coco Chanel ne è un esempio leggendario.
Rivoluzionò la moda femminile, anche a livello di aspetto fisico. I suoi capi di abbigliamento si adattavano a donne magre e di classe come Jacqueline Kennedy:
Oppure come Wallis Simpson, Duchessa di Windsor (nella foto col marito Edoardo VIII di Windsor, che per sposare lei rinunciò alla corona dell'impero britannico)
E ovviamente Audrey Hepburn:
Ma nel caso di queste quattro donne: Chanel, Jackie, Wallis e Audrey più che di moda è preferibile parlare di Stile, di Eleganza e di Classe. Di questi argomenti parlerò nei prossimi post.
Se si restringe il concetto di moda all'abbigliamento e alla acconciatura, si può definire come un modo di abbigliarsi o acconciarsi che segue una tendenza considerata degna di imitazione.
(Nella foto i "pantaloni palazzo", che torneranno di moda nel 2012 secondo quanto si è visto nelle sfilate per la stagione autunno-inverno 2012/13, si veda l'articolo: http://www.naturadonna.com/tendenze-moda-autunno-inverno-2012-i-pantaloni-palazzo/
Ecco un eccezionale video che riassume la moda degli ultimi cento anni:
Non necessariamente la moda è maggioritaria, a volte può essere minoritaria, in quanto segue una tendenza sviluppatasi nell'ambito di una elite o di un gruppo ristretto, e chi la segue vuole sottolineare la sua appartenenza a questa elite. In questo caso la componente sociologica e psicologica prevale su quella estetica. A seconda di chi si imita nel vestire, si comunica anche a quale gruppo sociale si vuole appartenere e quindi anche quali sono le nostre caratteristiche in termini di aspirazioni e motivazioni.
Per esempio tra gli adolescenti o i giovani si possono trovare diversi tipi di mode che delineano l'adesione ai principi di un certo gruppo minoritario. Negli scorsi anni c'è stato il fenomeno della moda degli Emo:
C'è comunque, in un dato periodo che in genere dura un decennio, una moda maggioritaria e quindi dominante.
In genere a dettarla sono le maison o case di moda, per motivi economici, in quanto, costringendo i clienti a rifarsi il guardaroba, mettendo da parte gli abiti fuori moda e comprando quelli nuovi, ottengono enormi guadagni.
Un esempio tipico è quello delle cravatte: tra il 1997 e il 2007 hanno dominato cravatte larghe e spesse, dal 2007 in poi sono state imposte le skinny ties (che io detesto). Una operazione commerciale geniale: ha costretto milioni di persone a cambiare le cravatte, ha cercato di rilanciare questo indumento tra i teen-agers e soprattutto lo ha fatto riducendo i costi di produzione, essendo le skinny ties più strette e più sottili:
Zac Efron è stato uno dei personaggi che le case di moda hanno pagato per indossare le skinny ties e creare così questa moda prima nei giovanissimi e poi anche nei meno giovani.
Qui però la moda è andata contro alcuini princìpi dell'estetica e della psicologia. La cravatta è un simbolo fallico e come tale se è larga e spessa è virile, se è stretta e sottile è androgina, e questo forse spiega il successo avuto dalla skinny tie inizialmente negli ambienti gay.
Ma riguardo alla differenza tra la Moda e lo Stile personale, l'Eleganza o la Classe rimando ai post di domani, dopodomani e del giorno successivo.
Ieri si è detto che anche la Moda è un'Arte.
E' infatti:
1) l'arte di abbigliarsi e acconciarsi e nel contempo è
2) l'arte del creare nuovi tipi di abbigliamento e acconciature da parte di uno stilista.
Ogni maison in genere è stata fondata da uno stilista, che poi col tempo si è avvalso della collaborazione di altri stilisti più giovani. Ma il nome del fondatore è quello che resta.
Gabrielle Coco Chanel ne è un esempio leggendario.
Rivoluzionò la moda femminile, anche a livello di aspetto fisico. I suoi capi di abbigliamento si adattavano a donne magre e di classe come Jacqueline Kennedy:
Oppure come Wallis Simpson, Duchessa di Windsor (nella foto col marito Edoardo VIII di Windsor, che per sposare lei rinunciò alla corona dell'impero britannico)
E ovviamente Audrey Hepburn:
Ma nel caso di queste quattro donne: Chanel, Jackie, Wallis e Audrey più che di moda è preferibile parlare di Stile, di Eleganza e di Classe. Di questi argomenti parlerò nei prossimi post.
Etichette:
abbigliamento,
acconciatura,
appartenenza,
audrey,
chanel,
classe,
collezione,
cravatta,
efron,
eleganza,
elite,
emo,
emulazione,
gruppo,
imitazione,
jaqueline,
moda,
skinny,
tendenza,
wallis
Iscriviti a:
Post (Atom)