Dopo essersi ripresa dai tragici eventi del 1967, l'anno successivo Dalida partecipò a Partitissima (ex Canzonissima) dove vinse con la canzone Dan dan dan. Sempre nel 1968 recitò sul set del film italiano Io ti amo di Antonio Margheriti con Alberto Lupo. Il 18 giugno ottenne il titolo di Commendatore delle Arti, delle Scienze e delle Lettere, conferitole dal presidente francese Charles De Gaulle, e il 5 dicembre ricevette, prima donna, la medaglia della Presidenza della Repubblica.
Tra le canzoni famose che Dalida interpretò in questo periodo, merita di essere ascoltata la versione italiana di Bang bang, che era stata portata al successo da Cher.
http://www.youtube.com/watch?v=DtnvtFKSjUs
Ad una sua relazione con un giovane di molti anni minore di lei è dedicata la canzone Il venait d'avoir 18 ans
http://www.youtube.com/watch?v=fURYxaE5wlI&feature=related
Un suo capolavoro degli anni '70 è A ma manière, una delle mie preferite
http://www.youtube.com/watch?v=L44gGdfgK9A
Mi piace tantissimo anche la sua versione della meravigliosa Les feuilles mortes, scritta dal poeta Jacques Prevert
http://www.youtube.com/watch?v=kaiXmH38o_
Indimenticabile la melodia di Les temps de fleurs
http://www.youtube.com/watch?v=vc4FuJb434A&feature=related
In quegli anni, Dalida vive una intensa e lunga relazione con Richard Chanfray, conte di Saint-Germain
http://www.youtube.com/watch?v=ziiaC252Gfw&feature=related
Altro famosissimo suo ballo è la danza del ventre di Salma ya salama, da vedere assolutamente!
http://www.youtube.com/watch?v=59mYSdNut0E&feature=related
Memorabile il remake di I just call to say I love you di Stevie Wonder, Pour te dire je t'aime
http://www.youtube.com/watch?v=BUs4gn0wBwU
Nel 1981 ottenne il disco di diamante.
Gli anni '80 segnarono l'apice del suo successo. Le sue famose serate al teatro dell'Olympia erano sempre "sold out", e spesso vi presenziava il presidente Mitterand, che non mancava di far arrivare al camerino della cantante enormi mazzi di rose rosse.
Nel 1986, in Egitto recitò nel film Le sixième jour (Il sesto giorno, di Youssef Chahine) per la prima volta in un ruolo di drammatico e come protagonista.
Se il successo della cantante e attrice andava a gonfie vele, al contrario la sua vita privata era motivo di grande sofferenza. Dal 1967 in avanti, infatti, Dalida soffriva di ricorrenti crisi depressive, spesso in concomitanza con la fine di relazioni sentimentali importanti. Quando la sua storia con Richard Chanfray terminò, la cantante ripiombò in una crisi da cui non si riprese mai del tutto. Di questa sua sofferenza ella parla anche nelle sue canzoni, tra cui la famosa "Je suis malade"
Sabato 2 maggio 1987 dopo aver chiamato il fratello-manager Orlando, annunciandogli il rinvio di un previsto servizio fotografico a causa del freddo, e dopo aver detto alla cameriera che sarebbe andata a teatro, prese un taxi, fece il giro dell'isolato, imbucò una lettera per il fratello e si recò nella sua casa in Rue d'Orchampt sulla Butte di Montmartre e ingerì dei barbiturici.
Morì il 3 maggio, a 55 anni, vent'anni dopo il primo tentativo di suicidio e dieci anni dopo il secondo.
Accanto al corpo fu trovato un biglietto: Pardonnez-moi, la vie m'est insupportable
Perdonatemi, la vita mi è insopportabile.