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giovedì 28 giugno 2012

Maria Callas: la Musica e il Successo (1948-57)



Nel 1948, Maria Callas ottenne, anche grazie all'appoggio del marito Battista Meneghini, il ruolo che la rese famosa in tutto il mondo, e cioè quello della Norma, nell'omonima opera di Bellini, soprattutto per la magistrale e inimitabile interpretazione della romanza "Casta diva", che merita veramente di essere riascoltata, e che vi consiglio caldamente di ascoltare cliccando il link qui sotto:

http://www.youtube.com/watch?v=MBW5a77wINQ

Il suo famoso acuto nel vocalizzo del brano "Casta diva", tutt'ora non superato in altezza da nessun altro soprano d'opera, la trasforò nel giro di pochi mesi da giovane promessa in venerata e consacrata interprete a livello internazionale.
Il successo si accompagnò anche con una operazione di "restyling" della sua immagine: perse 30 chili in un anno, incominciò a vestirsi e a truccarsi come un'attrice di Hollywood. Tutto questo, inevitabilmente, creò attorno a lei l'alone del mito. Non era semplicemente una cantante lirica, era diventata un personaggio dell'immaginario collettivo, o meglio ancora un'icona di un nuovo tipo di bellezza che negli anni '50 si affermò anche nel cinema, nella moda e nella politica (il riferimento è ovviamente a Audrey Hepburn, che era il modello estetico di riferimento della Callas, e poi Cocò Chanel, Wallis Simpson e Jackie Kennedy, la futura rivale in amore della stessa Callas)



Si parlò di "trasformazione della Callas" e rilevantissime furono le conseguenze sull'arte scenica, che la Callas portò ad altezze inimmaginabili: libera e fluida nei movimenti, in condizioni di salute sufficientemente buone (era del resto poco più che trentenne), riconcepì le sue creazioni come in senso coreografico, imponendo un modello di recitazione fortemente espressionistico, dalla gestualità nervosa. L'amico critico Andre Tubeuf sosteneva che, a differenza di altre cantanti bravissime che però cantavano da un lato e recitavano dall'altro, in lei canto e recitazione erano qualcosa di assolutamente integrato, difficile da descrivere (esemplare in questo senso la scena della pazzia di Lucia di Lammermoor, dove il gioco di braccia e di mani ascendente e discendente seguiva in modo inesplicabile e misterioso le frasi musicali). A dimostrazione che il dimagrimento non fosse solo una vanità femminile, ma una seria esigenza artistica al fine di rendere credibili fino a una totale immedesimazione, anche fisica, le sue già prodigiose personificazioni ("un dì felice eterea", canta Alfredo della Traviata, "raggiante di pallore")




Nei primi anni '50 la Callas lavorò soprattutto in Italia, dividendosi tra la Scala di Milano e il Teatro all'Opera di Roma. Pur essendo statunitense di nascita e greca di origine, parlava perfettamente l'italiano, con un leggero accento lombardo-veneto dovuto al fatto che il suo principale interlocutore era il marito Battista Meneghini.
Alla Scala cantò nel ruolo di Tosca, in spettacoli memorabili per la regia di Luchino Visconti e dell'allora suo giovane allievo Zeffirelli, che della Callas fu intimo amico, come anche Pasolini.

Famosissima è la romanza: "Vissi d'arte..." e anche questa merita di essere riascoltata, è sublime, vi prego, regalatevi questo momento di pura estasi:

http://www.youtube.com/watch?v=HfPBNs2rDP0

Altro suo "cavallo di battaglia" fu, ne "La traviata", la romanza "Amami Alfredo..." uno dei più potenti acuti della storia della lirica, anche questo tutt'ora insuperato:

http://www.youtube.com/watch?v=3JE4mIB54mI




Meravigliosa fu lì'intepretazione, nel "Gianni Schicchi" di Puccini, della famosa romanza "O mio babbino caro", che nessun'altra riuscì più a interpretare con eguale potenza e partecipazione psicologica:

http://www.youtube.com/watch?v=s6bSrGbak1g

Alcuni forse la ricorderanno come colonna sonora del film "Camera con vista" di James Ivory, con Helena Bonham-Carter, tratto dall'omonimo romanzo di Forster.


Divenuta una celebrità a livello mondiale, tornò per un breve periodo a New York dopo tanti anni, e divenne il centro della vita mondana di Manhattan, senza per questo venir meno alle durissime ore di prova e di esercitazione di canto a cui si sottoponeva ogni giorno con inflessibile rigore.


File:Maria Callas.1.JPG

Dopo numerosi tour mondiali, raggiunse l'apice della carriera nel 1957, l'anno che segnò una svolta decisiva nella sua vita, quando conobbe Aristotele Onassis, l'uomo della sua vita.

Fine seconda parte.

lunedì 23 gennaio 2012

Che cos'è la Classe?

La Classe è la compresenza di Stile e di Eleganza in una stessa persona o cosa. Di questi due concetti ho parlato nei post precedenti a questo.

Il termine Classe deriva da classico, in quanto lo stile classico è quello considerato più elegante.

Due donne di classe sono state Grace Kelly e Audrey Hepburn.






Se devo pensare a donne di classe del passato, sia recente che lontano, me ne possono venire in mente molte. Per esempio la cantante Dalida:


oppure Alessandra di Danimarca, che fu Principessa del Galles dal 1863 al 1901, Regina di Gran Bretagna dal 1901 al 1910, poi Regina Madre fino alla morte nel 1925.


oppure Elizabeth von Wittelsbach, Imperatrice d'Austria e Ungheria, comunemente nota come Sissi:


A questo punto sorgono due domande:

1) per essere una persona di classe deve essere per forza bella o ricca?
2) esistono esempi di donne di classe viventi?

Alla prima domanda rispondo che non è necessario essere belli o ricchi, quanto piuttosto avere una personalità che unisca equilibrio, senso della misura, amore per la bellezza e originalità.
Questo può permettere anche ad una persona non bella e non ricca di diventare una persona di classe.
Gli esempi non posso trovarli tra le persone famose, perché la fama si accompagna sempre con la ricchezza, e spesso con la bellezza.

Alla seconda domanda faccio un po' di fatica a rispondere. Posso citare una persona vivente, ma anziana come Virna Lisi.




Tra le donne più giovani mi viene in mente Serena Autieri.




Per par condicio cito anche una mora di classe, Anna Valle.


Tra le giovanissime penso a Beatrice Borromeo.


oppure, sempre per par condicio Charlotte Casiraghi, che non a caso è nipote di Grace Kelly


Siete d'accordo con i miei esempi? Ne avete altri da proporre?

Domani inizierò a parlare della evoluzione degli stili di moda e arte incominciando dall'antichità per arrivare ai giorni nostri.