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martedì 26 giugno 2012

Maria Callas, la Divina (1° parte)


Maria Anna Cecilia Sophia Kalogheròpoulos (New York2 dicembre 1923 – Parigi16 settembre 1977), in arte Maria Callas, è stata un soprano statunitense di origini greche e vissuta per lungo tempo in Italia e in Francia. E' in assoluto la cantante lirica più famosa della storia e la sua voce, come in generale tutto il suo personaggio, è diventato qualcosa di "divino". Alcune cose di lei sono note a tutti, ma forse non sono le cose più importanti. Proviamo a ripercorrere la sua vita e la sua carriera musicale per cercare di conoscerne anche gli aspetti meno noti, ma non meno importanti.



genitori, George Kalogeropoulos ed Evangelia Dimitriadou, nati in Grecia, si trasferirono negli Stati Uniti d'AmericaVi sbarcarono nel 1923, e si trasferirono in un piccolo appartamento di Long Island. George Kalogeropoulos, registrato all'anagrafe come George Callas,  trovò lavoro nel settore farmaceutico di un drugstoreMaria nacque al Flower Hospital di New York il 2 dicembre dello stesso anno. 
A tre anni, stando ai racconti della madre Evangelia, che le sopravvisse, Maria sembra già ben avviata alla carriera musicale: a tre anni ascolta arie d'opera grazie alla pianola del padre e della madre, a quattro suona il pianoforte.  Dal 1931 prese lezioni di canto.





Nel 1937 i genitori si separarono e la madre, ritornata in Grecia nel settembre di quello stesso anno, riassunse il cognome Kalogeropoulos. Maria venne ammessa al Conservatorio di Atene dove si diplomò in canto, pianoforte e lingue, studiando con il soprano italiano Maria Trivella, forse prima scopritrice di un registro acuto facilissimo, ma ancora senza quelle note gravi che sarebbero divenute tipiche della sua particolare organizzazione vocale. L'audizione del 1937 prevedeva la "Habanera" dalla Carmen e "La Paloma". L'11 aprile 1938, non ancora quindicenne, partecipò ad un concerto-saggio con altri studenti, e cantò arie da Il franco cacciatore di Weber, La regina di Saba di Gounod e il duetto d'amore dalla Madama Butterfly. Dopo altri piccoli concerti e audizioni, arrivò, il 2 aprile 1939, un ruolo completo da primadonna: Santuzza in Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, vincendo il premio che il conservatorio metteva in palio. Cominciò così la prima fase di una precocissima carriera che le farà guadagnare l'appellativo di "Divina", ma che determinerà anche un prematuro ritiro dalle scene. Nel corso del 1939 continuò a cantare soprattutto arie e duetti del repertorio lirico-spinto italiano (AidaUn ballo in mascheraCavalleria)




Nonostante lo scoppio della guerra e l'occupazione nazista della Grecia, per Maria sarà un susseguirsi di interpretazioni in crescendo, preparate in condizioni precarie ma con uno scrupolo e una precisione inaudite, per l'ambiente musicale greco-tedesco. Non mancarono le accuse di collaborazionismo per aver cantato sotto una direzione tedesca. La madre e la sorella smentirono tali voci, dichiarando che nascondevano in casa alcuni militari inglesi; circostanza relativamente alla quale non manca un episodio toccante, sembra reale, che vedrebbe la Callas improvvisare "Vissi d'arte", dalla Tosca, al pianoforte durante un'ispezione fascista; i militari, distratti dal suo canto, avrebbero desistito da più approfonditi controlli. 



Nel 1945, il 3 agosto, tenne l'ultimo, acclamato concerto ad Atene, poi partì per gli Stati Uniti per stare un po' col padre, ma dopo due anni sostanzialmente inconcludenti a New York, decise di seguire il consiglio della sua insegnante di canto e di trasferirsi in Italia, patria della musica lirica e del melodramma. Era il 1947.




 Il 27 giugno 1947 la Callas arrivò in nave a Napoli, in compagnia di Rossi Lemeni e di Louise Caselotti, la moglie dell'agente Eddie Bagarozy per il quale aveva sottoscritto un contratto capestro, e da lì si recò in treno a Verona per iniziare le prove. Appena giunta nella città veneta, la Callas fece due importanti incontri: con Giovanni Battista Meneghini, suo futuro marito, grande appassionato di lirica e possessore di una fiorente industria di laterizi, e col direttore Tullio Serafini, uno dei più grandi direttori italiani del tempo. Grazie al loro aiuto, Maria riuscì, in Italia, ad ottenere, a partire dal 1948, i suoi primi grandi successi che le conferirono una fama internazionale.


Ma di questo parlerò nella prossima puntata.






martedì 24 gennaio 2012

Stile, Moda e Bellezza nell'Antichità

Con oggi incomincio una Storia illustrata della Bellezza che passa attraverso l'evoluzione degli Stili e delle Mode dall'antichità ai giorni nostri.

L'Antichità va dalla scoperta della scrittura (circa 3000 a.C) alla caduta dell'Impero romano (476 d.C.)
Le civiltà più antiche si crearono nelle pianure fertili vicine ai grandi fiumi, come il Nilo per gli Antichi Egizi.

Ecco il busto della loro regina più famosa e più bella, Nefertiti, moglie del faraone Amenofis IV, meglio noto come Akenaton. Dietro al busto un bassorilievo che rappresenta Neferiti con i figli e il sole Aton.


E' probabile che Nefertiti fosse o la madre o la suocera di Tutankhamon.

Nella Mesopotamia, tra il Tigri e l'Eufrate, si svilupparono numerose civiltà. Tra queste i Sumeri, i Babilonesi e gli Assiri. Tra gli Assiri, fu famosa la regina Semiramide (o Shammuramat), moglie del re a Shamshi-Adad V e reggente per il figlio Addu-Nirari III.
Ecco una ricostruzione della sua immagine:




Nella Civiltà greca classica la donna non partecipava alla vita pubblica ed era esclusa dalla politica. Di fatto erano confinate nel Gineceo, la parte della casa destinata alle donne e ai bambini.




Da questo dipinto e dalle statue delle Dee, possiamo ricostruire la moda del tempo. Ecco una ricostruzione in piccolo della colossale statua di Athena Parthenos:




L'originale, nel Partenone, era ricoperta di avorio e oro e doveva presentarsi in questo modo:




Quando il re Filippo di Macedonia conquistò la Grecia, e suo figlio Alessandro Magno conquistò l'Impero Persiano, ebbe inizio la Civiltà ellenistica.


Prima donna famosa tra i Macedoni fu Olympias, moglie di Filippo e madre di Alessandro. Personaggio forte e determinante nella creazione dell'impero macedone, la regina Olympias così ci appare nelle monete dell'epoca:




Anche se noi forse la ricordiamo meglio nella ricostruzione cinematografica del film Alexandros, di Oliver Stone, dove il suo ruolo fu interpretato da Angelina Jolie:




Dopo che i Romani ebbero conquistato la Grecia e la Macedonia, gli ultimi regni ellenistici furono la Siria della dinastia dei Seleucidi e l'Egitto della dinastia dei Tolomei.


Ultima regina macedone d'Egitto fu Cleopatra. Erroneamente è stata raffigurata in costumi egiziani: Cleopatra si sentiva greca e vestiva alla greca. Il reale aspetto di Cleopatra era questo:




Delusi? Direi di sì. Certo che non avesse un bel naso si sapeva, ma che la sua acconciatura fosse molto semplice e diversa da quella delle antiche regine egiziane non era cosa nota. L'ho appreso studiando la storia greca: Cleopatra si pettinava e si vestiva secondo la moda greca, e non secondo quella egiziana. E non era particolarmente bella.
Eppure questa donna conquistò prima Cesare e poi Marco Antonio, ed ebbe figli da entrambi.
Fu sconfitta da Ottaviano Augusto e si suicidò facendosi mordere da un serpente.

Ecco la ricostruzione del reale viso di Cleopatra:



Quando la notizia della morte di Cleopatra giunse a Roma, la gioia per la fine delle guerre civili fu tale che Orazio scrisse una famosa ode che incomincia con "Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus!": ora è tempo di brindare, è tempo di danzare in libertà colpendo la terra con i piedi". 
Domani mi occuperò delle grandi donne dell'Età romana imperiale: Livia Drusilla, prima imperatrice romana, Giulia Maggiore, unica figlia di Augusto, Giulia Minore, nipote di Augusto, Agrippina sorella di Giulia Minore e moglie dell'imperatore Claudio, suo zio, e madre di Nerone, e infine la bellissima regina Zenobia di Palmyra...