giovedì 5 marzo 2015

Estgot. Capitolo 40. Eclion e Belenos



<<Lady Margaret, il tempo a nostra disposizione sta per finire ed io sono più confuso di prima. Ho alcune ultime domande da porvi, prima di tornare di sopra>>
La dama fece un cenno di assenso:
<<Prego>>
Waldemar formulò il primo quesito:
<<Da due ore sto cercando di capire quali sono le vostre vere intenzioni, e forse potrebbero essermi di aiuto i dati della vostra biografia>>
Lei sorrise:
<<Non troverete nessuna decisione meschina nella mia biografia>>
Lui sospirò:
<<Sto cercando delle tracce di incoerenza>>
Margaret scosse il capo:
<<Non troverete neppure quelle>>
Waldemar volle comunque tentare:
 <<Voi dite di essere nemica sia della Massoneria. Eppure avete fatto un enorme favore ai Massoni, in gioventù, quando avete favorito l'ascesa al trono di Giorgio VI, che era il loro capo>>



Lady Margaret non si mostrò sorpresa:
<<L'alternativa erano i Nazisti. In quel caso non ebbi molta scelta, immagino che Jessica le abbia raccontato il mio ruolo nell'abdicazione di Edoardo VIII>>
Lui confermò:
<<Jessica mi ha detto che siete figlia naturale di Wallis Warfield Simpson e del suo primo amante, Arthur Lake. Eravate a conoscenza dei loro piani?>>
La dama assentì:
<<Mia madre era una donna di grande fascino. Non era bella, ma sapeva conquistare gli uomini. Apparteneva alla setta della Fonte Sacra e grazie alla sua relazione con Arthur Lake seppe conquistarsi il favore del Serpente Rosso e dell'Aristocrazia Nera. In pratica metà degli Iniziati era dalla sua parte. Solo la Fiamma di Atar aveva delle riserve: molti di loro ritenevano inaccettabile il fatto che Wallis facesse da intermediaria di un'alleanza tra Edoardo VIII e Hitler>>



<<E a quel punto siete intervenuta voi, lady Margaret>>
Lei lo fissò con quegli occhi chiari che mettevano soggezione:
<<Ho riferito i piani di Wallis all'allora duchessa di York, Elizabeth Bowes-Lyon, la futura Regina Madre, di cui poi divenni grande amica e confidente.
Purtroppo però io e la Regina Madre litigammo nel 1992, l'anno in cui i Principi di Galles si separarono. Io stavo dalla parte di Diana, perché era una nipote di mio marito. 
Da allora divenni sgradita presso la corte e mi convenne, ufficialmente, "morire" nel 1993. 
Decisi di ritirarmi qui, ad Estgot perché in questo luogo avevo trascorso già molto tempo, quando mio marito era Governatore>>



Waldemar capì che non avrebbe potuto ottenere altre rivelazioni e passò ad un'altra questione:
<<Voi dite di avere delle premonizioni. Ora io vi chiedo una cosa fondamentale. Se dovessi scegliere di sottopormi all'Iniziazione, che cosa diventerei, concretamente?>>
Lady Margaret lo fissò con grande attenzione:
<<Tutto dipenderà dalla decisione che prenderai quando, durante la prova di Iniziazione, ti troverai dinanzi ai Signori degli Elementi. 
Se tu sceglierai un'alleanza con Belenos, il Signore della Luce, contro Eclion, il Signore dell'Oscurità, allora certamente diventerai un eroe. 
Da questa alleanza avrà inizio una nuova era per l'umanità. Oserei dire una nuova età augustea.
E la tua discendenza regnerà per molti secoli.
Iam nova progenies caelo demittitur alto. Iam redit et Virgo, redeunt Saturnia regna... 
Insomma, tu realizzeresti il Novus Ordo Saeclorum, di cui tra gli Iniziati si parla da tanto tempo>>
Lui scosse il capo, indeciso se arrabbiarsi o mettersi a ridere:
<<Premesso che tutto ciò per me è privo di senso, in ogni caso non mi ci vedrei affatto nel ruolo di salvatore dell'umanità, sempre ammesso che l'umanità meriti di essere salvata>>
La dama gli rivolse un'occhiata ironica:
<<Non sarai tu a salvare l'umanità, saranno i Signori degli Elementi!
 Prima o poi dovrai abituarti all'idea che noi umani siamo solo umili sacerdoti al loro servizio>>
Waldemar ne aveva abbastanza di quelle farneticazioni:
<<Si è fatto tardi, milady. Grazie per questa... ehm... singolare conversazione>>
Non voleva offenderla apertamente, ma era chiaro che la riteneva affetta da demenza senile.
Lei lo fissò con espressione divertita:
<<Arrivederci, Figlio dei Cento Re. Tu non mi credi, ma presto ciò che ci siamo detti ti tornerà utile. Ora va'...
Jennifer ti riaccompagnerà di sopra a riveder le stelle>>

Rovine e frammenti



















mercoledì 4 marzo 2015

Estgot. Capitolo 39. Il passato di Waldemar e i conti con la propria coscienza




<<Voi parlate della felicità e del senso della vita, lady Margaret, eppure, nonostante tutte le vostre sottigliezze, mi pare che non abbiate facoltà di discernimento. Un conto è la gioia e un conto è la serenità. La prima appartiene all'attimo, la seconda è qualcosa che va preservato giorno per giorno. Come si preserva questo equilibrio? Ben pochi umani hanno tale dote, i più sono lunatici e nevrotici. Per questo l'umanità non riesce a liberarsi dalle guerre e dalle ingiustizie. Come riuscire dunque ad ottenere una serenità stabile?>>
L'anziana dama incassò le critiche senza scomporsi e colse l'occasione per rivelare un'altra scomoda questione:
<<A questo ci pensa l'Acqua della Vita. Bisogna assumerne un bicchiere ogni giorno>>
Lo disse con aria quasi annoiata, come se stesse prescrivendo un'aspirina per il mal di testa.
Waldemar si allarmò:
<<E in caso contrario?>>
Lady Margaret lo osservò con aria minacciosa:
<<In caso contrario, mio giovane apprendista, si muore>>



Waldemar, che pure aveva intuito qualcosa di simile, fu percorso da un brivido di spavento, mentre l'anziana nobildonna fissava la sua ampolla col prezioso contenuto di liquido azzurro.
<<Una tossicodipendenza, dunque, milady!>>
Margaret non fu d'accordo:
<<Una dipendenza, certo, ma non tossica, almeno non dal mio punto di vista. 
La Pozione, come noi Iniziati la chiamiamo, ha un effetto incredibilmente benefico sulla salute psicofisica. Guarisce le malattie e dona una lunga vita, ma soprattutto fa in modo che ogni giorno ognuno faccia i conti con la propria coscienza, una cosa che, in fondo, potrebbe essere utile anche a te, mio giovane apprendista>>
Lui si allarmò:
<<Non sono il vostro apprendista! E comunque voi non sapete niente della mia coscienza!>>
Lei sorrise:
<<Il mio Dono della Precognizione comprende la capacità di leggere nella mente. Percepisco le tue preoccupazioni, i tuoi rimorsi, e in generale tutto ciò che ha reso facile ai tuoi nemici politici ottenere per te una punizione esemplare, esiliandoti in questo luogo>>
Waldemar non amava parlare di questo argomento:
<<La mia unica colpa è di essere stato un intellettuale dissidente, diciamo pure un ribelle!>>




Margaret lo fisò con rimprovero:
<<Oh, avanti, Waldemar, non puoi certo sperare di nascondere certe cose a un'Iniziata! La tua non era certo una dissidenza pacifica o un ribellione puramente intellettuale.
La tua aggressività, la tua rabbia repressa, ha trovato sfogo in maniera molto più concreta.
Quando ti arrabbiavi con i tuoi superiori, ci andavi giù pesante, sia con le parole che scagliando oggetti per terra. Hai offeso alcuni tuoi superiori in maniera pesante. Hai sobillato molti uomini alla ribellione e traviato le menti di giovani ingenui. Insomma, sei stato, un contestatore violento e un cattivo maestro. Osi forse negarlo?>>
Waldemar allora la affrontò a viso aperto:
<<Mi è capitato di infuriarmi in maniera piuttosto eclatante, ma solo contro i prepotenti. Ho avuto degli scatti d'ira pubblica, lo ammetto, ed ho scagliato qualche bicchiere per terra, ma erano fondi di bottiglia di nessun valore, e non ho ferito nessuno. Non ho istigato nessuno alla violenza, ma solo all'opposizione. L'Opposizione ha i suoi diritti! E' troppo comodo stare sempre dalla parte di chi governa o evitare di prendere posizione sulle grandi decisioni>>
Margaret sorrise:
<<Così ti voglio! Battagliero! Condottiero degli oppressi contro il governo della Massoneria!>>
Waldemar si rese conto che anche questa sua reazione era stata prevista da tempo:
<<Voi Iniziati mi avete "creato" così. 
Volevate un leader? Un condottiero? Ebbene, i leader hanno tutti una aggressività di fondo e nascono, inizialmente, come ribelli. 
Solo che quando questa aggressività non si accompagna ad una sufficiente forza materiale e ad un adeguato equilibrio interiore, allora l'opposizione e la ribellione sono destinate al fallimento>>
E qui la lady intervenne:
<<Fallirai soltanto se rifiuterai l'Iniziazione. Ma quando diventerai un Iniziato, tu sarai il più potente di tutti, e allora il tuo destino di leader finalmente si realizzerà e la Pozione ti darà quell'equilibrio interiore che fino ad ora ti è mancato. E a quel punto potrai adempiere alla tua missione: parcere subiectis et debellare superbos>>





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