<<Voi parlate della felicità e del senso della vita, lady Margaret, eppure, nonostante tutte le vostre sottigliezze, mi pare che non abbiate facoltà di discernimento. Un conto è la gioia e un conto è la serenità. La prima appartiene all'attimo, la seconda è qualcosa che va preservato giorno per giorno. Come si preserva questo equilibrio? Ben pochi umani hanno tale dote, i più sono lunatici e nevrotici. Per questo l'umanità non riesce a liberarsi dalle guerre e dalle ingiustizie. Come riuscire dunque ad ottenere una serenità stabile?>>
L'anziana dama incassò le critiche senza scomporsi e colse l'occasione per rivelare un'altra scomoda questione:
<<A questo ci pensa l'Acqua della Vita. Bisogna assumerne un bicchiere ogni giorno>>
Lo disse con aria quasi annoiata, come se stesse prescrivendo un'aspirina per il mal di testa.
Waldemar si allarmò:
<<E in caso contrario?>>
Lady Margaret lo osservò con aria minacciosa:
<<In caso contrario, mio giovane apprendista, si muore>>
Lo disse con aria quasi annoiata, come se stesse prescrivendo un'aspirina per il mal di testa.
Waldemar si allarmò:
<<E in caso contrario?>>
Lady Margaret lo osservò con aria minacciosa:
<<In caso contrario, mio giovane apprendista, si muore>>
Waldemar, che pure aveva intuito qualcosa di simile, fu percorso da un brivido di spavento, mentre l'anziana nobildonna fissava la sua ampolla col prezioso contenuto di liquido azzurro.
<<Una tossicodipendenza, dunque, milady!>>
Margaret non fu d'accordo:
<<Una dipendenza, certo, ma non tossica, almeno non dal mio punto di vista.
La Pozione, come noi Iniziati la chiamiamo, ha un effetto incredibilmente benefico sulla salute psicofisica. Guarisce le malattie e dona una lunga vita, ma soprattutto fa in modo che ogni giorno ognuno faccia i conti con la propria coscienza, una cosa che, in fondo, potrebbe essere utile anche a te, mio giovane apprendista>>
Lui si allarmò:
<<Non sono il vostro apprendista! E comunque voi non sapete niente della mia coscienza!>>
Lei sorrise:
<<Il mio Dono della Precognizione comprende la capacità di leggere nella mente. Percepisco le tue preoccupazioni, i tuoi rimorsi, e in generale tutto ciò che ha reso facile ai tuoi nemici politici ottenere per te una punizione esemplare, esiliandoti in questo luogo>>
Waldemar non amava parlare di questo argomento:
<<La mia unica colpa è di essere stato un intellettuale dissidente, diciamo pure un ribelle!>>
Margaret lo fisò con rimprovero:
<<Oh, avanti, Waldemar, non puoi certo sperare di nascondere certe cose a un'Iniziata! La tua non era certo una dissidenza pacifica o un ribellione puramente intellettuale.
La tua aggressività, la tua rabbia repressa, ha trovato sfogo in maniera molto più concreta.
Quando ti arrabbiavi con i tuoi superiori, ci andavi giù pesante, sia con le parole che scagliando oggetti per terra. Hai offeso alcuni tuoi superiori in maniera pesante. Hai sobillato molti uomini alla ribellione e traviato le menti di giovani ingenui. Insomma, sei stato, un contestatore violento e un cattivo maestro. Osi forse negarlo?>>
Waldemar allora la affrontò a viso aperto:
<<Mi è capitato di infuriarmi in maniera piuttosto eclatante, ma solo contro i prepotenti. Ho avuto degli scatti d'ira pubblica, lo ammetto, ed ho scagliato qualche bicchiere per terra, ma erano fondi di bottiglia di nessun valore, e non ho ferito nessuno. Non ho istigato nessuno alla violenza, ma solo all'opposizione. L'Opposizione ha i suoi diritti! E' troppo comodo stare sempre dalla parte di chi governa o evitare di prendere posizione sulle grandi decisioni>>
Margaret sorrise:
<<Così ti voglio! Battagliero! Condottiero degli oppressi contro il governo della Massoneria!>>
Waldemar si rese conto che anche questa sua reazione era stata prevista da tempo:
<<Voi Iniziati mi avete "creato" così.
Volevate un leader? Un condottiero? Ebbene, i leader hanno tutti una aggressività di fondo e nascono, inizialmente, come ribelli.
Solo che quando questa aggressività non si accompagna ad una sufficiente forza materiale e ad un adeguato equilibrio interiore, allora l'opposizione e la ribellione sono destinate al fallimento>>
E qui la lady intervenne:
<<Fallirai soltanto se rifiuterai l'Iniziazione. Ma quando diventerai un Iniziato, tu sarai il più potente di tutti, e allora il tuo destino di leader finalmente si realizzerà e la Pozione ti darà quell'equilibrio interiore che fino ad ora ti è mancato. E a quel punto potrai adempiere alla tua missione: parcere subiectis et debellare superbos>>
La Pozione, come noi Iniziati la chiamiamo, ha un effetto incredibilmente benefico sulla salute psicofisica. Guarisce le malattie e dona una lunga vita, ma soprattutto fa in modo che ogni giorno ognuno faccia i conti con la propria coscienza, una cosa che, in fondo, potrebbe essere utile anche a te, mio giovane apprendista>>
Lui si allarmò:
<<Non sono il vostro apprendista! E comunque voi non sapete niente della mia coscienza!>>
Lei sorrise:
<<Il mio Dono della Precognizione comprende la capacità di leggere nella mente. Percepisco le tue preoccupazioni, i tuoi rimorsi, e in generale tutto ciò che ha reso facile ai tuoi nemici politici ottenere per te una punizione esemplare, esiliandoti in questo luogo>>
Waldemar non amava parlare di questo argomento:
<<La mia unica colpa è di essere stato un intellettuale dissidente, diciamo pure un ribelle!>>
Margaret lo fisò con rimprovero:
<<Oh, avanti, Waldemar, non puoi certo sperare di nascondere certe cose a un'Iniziata! La tua non era certo una dissidenza pacifica o un ribellione puramente intellettuale.
La tua aggressività, la tua rabbia repressa, ha trovato sfogo in maniera molto più concreta.
Quando ti arrabbiavi con i tuoi superiori, ci andavi giù pesante, sia con le parole che scagliando oggetti per terra. Hai offeso alcuni tuoi superiori in maniera pesante. Hai sobillato molti uomini alla ribellione e traviato le menti di giovani ingenui. Insomma, sei stato, un contestatore violento e un cattivo maestro. Osi forse negarlo?>>
Waldemar allora la affrontò a viso aperto:
<<Mi è capitato di infuriarmi in maniera piuttosto eclatante, ma solo contro i prepotenti. Ho avuto degli scatti d'ira pubblica, lo ammetto, ed ho scagliato qualche bicchiere per terra, ma erano fondi di bottiglia di nessun valore, e non ho ferito nessuno. Non ho istigato nessuno alla violenza, ma solo all'opposizione. L'Opposizione ha i suoi diritti! E' troppo comodo stare sempre dalla parte di chi governa o evitare di prendere posizione sulle grandi decisioni>>
Margaret sorrise:
<<Così ti voglio! Battagliero! Condottiero degli oppressi contro il governo della Massoneria!>>
Waldemar si rese conto che anche questa sua reazione era stata prevista da tempo:
<<Voi Iniziati mi avete "creato" così.
Volevate un leader? Un condottiero? Ebbene, i leader hanno tutti una aggressività di fondo e nascono, inizialmente, come ribelli.
Solo che quando questa aggressività non si accompagna ad una sufficiente forza materiale e ad un adeguato equilibrio interiore, allora l'opposizione e la ribellione sono destinate al fallimento>>
E qui la lady intervenne:
<<Fallirai soltanto se rifiuterai l'Iniziazione. Ma quando diventerai un Iniziato, tu sarai il più potente di tutti, e allora il tuo destino di leader finalmente si realizzerà e la Pozione ti darà quell'equilibrio interiore che fino ad ora ti è mancato. E a quel punto potrai adempiere alla tua missione: parcere subiectis et debellare superbos>>
Lady Margaret non demorde, eh?^^ Definendo Waldemar suo apprendista ha anche scoperto le sue carte in modo abbastanza chiaro: è evidente che vuole esser lei a guidare le sue azioni, magari proprio attraverso l'"acqua della vita"!
RispondiEliminaA me quest'"acqua della vita" dà sempre più l'idea di essere una specie di droga che magari avrà anche qualche effetto benfico sull'organismo, ma di certo dà dipendeza e già solo per questo compromettebbe la sanità mentale!
Senza contare che in questo modo si diventerebbe completamente dipendenti dalla setta (o da chiunque altro) che può fornirla, quindi sostanzialmente uno schiavo al pari di qualunque tossicodipendente!
Mi sembra comunque che Waldemar sia abbastanza avveduto da questo punto di vista e non si lasci abbindolare tanto facilmente dalle sue lusinghe, però mi chiedo se potrà comunque trovare con Lady Margaret una qualche forma di alleanza o finirà con mettersi contro anche lei! :)
Lady Margaret è un osso duro, non a caso nel romanzo è figlia naturale di Wallis Simpson, non dimentichiamolo! ^^ Questo dato tornerà fuori nel prossimo capitolo, dove Waldemar le chiederà di scoprire le carte per capire a che gioco sta giocando...
EliminaMa naturalmente l'anziana signora è abilissima nel simulare e dissimulare, per cui, come la maggior parte degli altri interlocutori di Waldemar, è molto ambigua e si esprime solo attraverso frasi ambivalenti.
Il tema centrale è quello che hai giustamente rilevato circa la dipendenza: chi diventa dipendente da qualcosa, fosse anche qualcosa di vagamente benefico, ne diventa automaticamente schiavo.
Chi produce questa pozione? Waldemar spera forse di riuscire ad assumere il controllo di chi la produce? Vuole smantellare una associazione a delinquere che smercia una droga? Per ora non posso anticipare nulla ;-)
E' chiaro che alla fine dovrà allearsi con qualcuno, ma ancora non è chiaro chi, tra tutti, sia il meno peggio :-D
Giustissima l'osservazione sul fatto che, in ogni caso, è meglio non farsi troppi nemici, e quindi almeno apparentemente, a Waldemar conviene assecondare lady Margaret...
Vedremo le evoluzioni di questa partita a scacchi ;-)
Grazie ancora per la lettura e il commento, come sempre ottimi e graditissimi!!! *-*