Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
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sabato 17 novembre 2012
Gothian. Capitolo 125. Il Conte Fenrik reagisce alla sconfitta
La prima reazione del Conte Fenrik dopo la sconfitta nella battaglia della valle boscosa di Endor fu quella di trovare un capro espiatorio a cui dare la colpa.
Siccome il comando dell'esercito era stato affidato ser Gahel Laendric di Udsen,
quest'ultimo divenne il naturale bersaglio dell'ira del Conte di Gothian, che ne eseguì personalmente la condanna a morte, piantandogli un palo di frassino nel cuore e decapitandolo con una spada d'argento.
<<Era maldestro, oltre che stupido>> commentò davanti ai capi delle famiglie aristocratiche degli Albini e degli Alfar divenuti vampiri <<ed ha avuto tutto sommato una punizione lieve. Avrei potuto seppellirlo vivo in una bara di piombo per l'eternità. Questa era la punizione che mi suggeriva mio padre Gothar il Consigliere, ma sappiamo che egli non è indulgente quanto me>>
Poi si guardò intorno, per cercare un nuovo comandante a cui eventualmente dare la colpa se ci fossero state altre sconfitte e il suo viso si fissò su uno degli Alfar più nobili che avevano accettato di diventare vampiri,
lord Ivar Larsson.
Prima di diventare un non-morto, era stato un ragazzino effeminato e narcisista, che amava il proprio aspetto più di ogni altra cosa, e per conservarlo non si era fatto scrupolo di accettare il morso del vampiro.
<<Lord Ivar Larsson, ora siete voi il comandante. Spero che saprete fare meglio di lui>> disse il Conte di Gothian guardando i resti di Ser Gahel.
<<Sì mio signore! Quali sono i vostri comandi?>>
Lord Fenrik guardava fuori dalla finestra del palazzo reale di Elenna sul Dhain e rimase in silenzio per un po', poi rispose:
<<Fino ad ora loro hanno vinto perché si sono limitati a difendere il loro territorio, che conoscevano alla perfezione. Ma questa volta intendo attirarli nel nostro terreno, e tendere loro una trappola. Li aspetteremo qui, ad Elenna sul Dhain, dove tutto ebbe inizio, nell'anno della Primavera di Sangue!>>
<<Sephir Eclionner sarà il primo a cercare vendetta proprio nel luogo dove io lo umiliai e lo rovinai vent'anni fa. E sono certo che anche Ellis seguirà suo padre. In questo modo riusciremo a eliminare le legioni dei Lathear>>
Ci fu silenzio, poi dopo un po' lord Ivar osò chiedere:
<<E riguardo a Marvin Vorkidian ed all'esercito dei Keltar?>>
Un lampo d'ira balenò negli occhi gelidi del Conte:
<<Ci occuperemo di quei bifolchi in un secondo tempo! Marvin dovrà ascoltare il consiglio dei capiclan prima di poter decidere una strategia>>
Poi fece un cenno e tutti i nobil vampiri se ne andarono.
<<Voi rimanete, mia regina>> disse Lord Fenrik rivolgendosi alla seconda moglie, Alyx di Alfarian, regina degli Alfar.
Alyx non aveva gradito l'eliminazione di ser Gahel, che era stato il suo amante per anni, e ce l'aveva con Fernik per averla coinvolta in una guerra fallimentare, ma si guardava bene dal manifestare al vendicativo consorte il proprio disappunto.
<<Sì, mio signore, sono ai vostri ordini>>
Fenrik gradiva quell'atto di sottomissione. Essendo di indole sadica, apprezzava la sottomissione delle donne più di ogni altra cosa.
<<Mia cara, voi sapete che gran parte dei miei vampiri albini sono caduti in battaglia, decapitati dalle spade di ferro dei Keltar e dei Lathear. Ebbene: è giunto il momento di creare nuovi vampiri, ed intendo farlo secondo un piano che ho chiamato "ordine 666, la soluzione finale". Si tratterà di sottoporre l'intero popolo degli Alfar al morso del vampiro>>
Per quanto Alyx fosse ormai una vampira da molto tempo, quell'idea del Conte le parve ripugnante.
Cercò di mascherare la propria perlplessità.
<<Se così compiace a Vostra Grazia>> fu la sua risposta neutra.
Il Conte la osservò severamente:
<<Mi compiace... sì, mi compiace assai!>>
E pregustò il gusto del sangue degi Alfar, il biondo popolo nordico, quello che in passato si era vantato di essere la razza più pura dell'universo.
N.d.A.
Il Conte Fenrik Steinberg di Gothian è rappresentato da Tom Cruise nei panni di Lestat de Lioncourt in Intervista col vampiro di Ann Rice.
Ser Gahel Laendrics di Udsen è Lancel Lannister in A game of Thrones.
Lord Ivar Larsson è Jamie Bower alias Caius Volturi della saga di Twilight.
La regina Alyx di Alfarian è Tilda Swinton ne Le Cronache di Narnia. (Chronicles of Narnia)
Per la mappa ringrazio l'amico Franco Maria Boschetto.
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giovedì 26 aprile 2012
Lo stile neogotico in letteratura
Caratteristica essenziale del romanzo gotico è l'unione fra storie d'amore e di terrore, i temi frequenti di questo filone narrativo (che fu poi chiamato "romanzo noir"]) sono l'amore perduto, i conflitti interiori, il soprannaturale. L'espressione deriva da gotico, termine usato a partire dal Rinascimento per indicare l'architettura e l'arte del Medioevo.
L'iniziatore della letteratura gotica moderna è considerato Horace Walpole con il suo romanzo Il castello di Otranto del 1764.
Spero che un giorno a questa antologia aggiungeranno anche il mio romanzo Gothian ;-)
Dopo Walpole è da segnalare Clara Reeve con Il vecchio barone inglese, storia gotica. Le ambientazioni cupe sono le stesse ma sono assai ridotti i fenomeni soprannaturali. Questa evoluzione narrativa, come si vedrà, è inaugurata da Ann Radcliffe. Rilevante è Bram Stoker con il suo celeberrimo Dracula del 1897; tra i grandi romanzi gotici, ispirato alla figura storica del voivoda valacco Vlad III, detto Tepes (l'impalatore) vissuto nel Quattrocento, il romanzo di Stoker ha reso popolare la tematica del vampiro.
Bisogna citare Il vecchio barone inglese (The Old English Baron, 1777) di Clara Reeve, Vathek scritto in francese (1785) e pubblicato a Losanna (1787) da William Beckford, I misteri di Udolpho (1794) e L'italiano, o il confessionale dei penitenti neri (1797) di Ann Radcliffe, Il monaco (1796) di Matthew Lewis, Frankenstein (1818) di Mary Shelley, Il vampiro (1819) di John William Polidori, Melmoth l'errante (1820) di Charles Robert Maturin.
Qui sotto vediamo un perfetto esempio di neogotico architettonico, la Carey Mansion, conosciuta anche come la Collinwood di "Dark Shadowas". Fu costruita nel 1795, nel momento del trionfo della letteratura gotica.
Qui sotto vediamo un perfetto esempio di neogotico architettonico, la Carey Mansion, conosciuta anche come la Collinwood di "Dark Shadowas". Fu costruita nel 1795, nel momento del trionfo della letteratura gotica.
Le evoluzioni successive del genere, con Edgar Allan Poe, iniziano ad avvicinarsi all'uomo comune. Si immergono sempre più negli abissi dell'io, nelle angosce e nelle paure individuali e collettive dell'uomo moderno e anticipano in qualche misura le indagini introspettive della futura psicanalisi. Alimenteranno nuovi filoni derivati dal gotico alcuni autori del tardo Ottocento, come Robert Louis Stevenson con il romanzo Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, che lo rivela capace emulo di Poe e con il quale si insinua l'idea dello sdoppiamento (il bene e il male convivano in uno stesso individuo), o Arthur Conan Doyle, con i misteri e le atmosfere tenebrose di Sherlock Holmes, ma soprattutto dei suoi racconti fantastici e del terrore. Agli inizi del XX secolo, è invece Howard Phillips Lovecraft che prosegue sul solco del gotico, dando il via anche ad una scuola americana di fantasy e del fantastico (spiegherò in seguito la differenza tra genere fantasy e genere fantastico).
Tra i più popolari autori contemporanei vanno indicati Stephen King che ha prodotto alcuni romanzi del sottogenere suburban gothic e Anne Rice con la saga di vampiri, streghe e diavoli. Si tratta però dello sbocco ulteriore nell'horror con ricchezza di particolari macabri. La Rice ha ridisegnato parzialmente la figura del vampiro e messo in risalto l'aspetto passionale dell'uomo.
Tali sviluppi narrativi, in particolare nel Novecento, assumeranno la forma di generi narrativi autonomi come il giallo, il noir, il thriller, il gothic fantasy, l'horror.
Sarà poi il cinema, già dai primi anni venti, a rivitalizzare presso il grande pubblico l'interesse per alcuni fra i più noti miti del romanzo gotico nati nel secolo precedente, come Frankenstein o il Vampiro.
Recentemente c'è stata l'esplosione del genere vampiresco in seguito ai romanzi di Stephanie Meyer e dei film che sono stati tratti da tali romanzi.
Personalmente non sono molto entusiasta dei romanzi della Meyer e meno ancora dei film della saga che ne è stata tratta. Ma se questo può servire a risvegliare l'interesse per questo genere letterario e in generale per lo stile neogotico, allora non tutto il male vien per nuocere ;-)
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