Nel 1966, Maria Callas rinunciò alla nazionalità statunitense e a quella naturalizzata italiana per tornare alla nazionalità greca, in vista di un possibile matrimonio con Aritstotele Onassis.
In quel periodo Maria tentò anche una riconciliazione con la madre Evangelia, che però non andò a buon fine, per il carattere orgoglioso di entrambe. Nonostante Evangelia fosse anziana e malata, era destinata a sopravvivere a sua figlia. Forse questo l'avrebbe resa meno severa.
Anche con Onassis le cose degenerarono.
L'armatore greco non solo si rifiutò di regolarizzare la loro unione, ma nel 1968, forse per assecondare un disegno economico che gli permettesse di aumentare il suo giro d'affari con gli Stati Uniti, decise di sposare Jacqueline Bouvier, vedova di John Kennedy.
Il giorno delle nozze tra Arì e Jackie, Maria Callas commentò con tagliente ironia:
<<Sono contenta che Jackie Kennedy abbia potuto finalmente ridare un "nonno" ai suoi figli>>
Pochi sanno che subito dopo il matrimonio con Jackie, Onassis tentò di riallacciare i rapporti con la Callas, tanto da passare ore in limousine davanti all'appartamento parigino di lei, nella speranza di essere ricevuto, cosa che ovviamente non accade. Perduto l'amore e nonostante la salute incerta, Maria decise di ritornare sulle scene.
Una grande occasione per tornare alla ribalta, questa volta nel cinema, fu quando le venne offerto il ruolo di protagonista del film Medea di Pier Paolo Pasolini, un'interpretazione giudicata sublime e passata alla storia.
Il film, che riproponeva in chiave barbarica e vagamente autobiografica (sia per Pasolini che per la Callas) la vicenda della maga della Colchide che viene a contatto traumatico col mondo della civiltà, fu girato nei bellissimi scenari della Cappadocia, oltre che negli studi di Cinecittà, e dette modo alla Callas di distrarsi e di arricchirsi culturalmente e umanamente, incontrando intellettuali d'alto rango, come Pasolini, di cui divenne intima amica e confidente.
Una serie di poesie che Pasolini scrisse in quel periodo riflettono un'intesa artistica e un'amicizia profonda, sia da parte della Callas, sia da parte del poeta, colpito dalla sua personalità forte e sincera. Molte di queste poesie andarono poi a far parte della raccolta Trasumanar e organizzar.
La seconda significativa attività fu come docente in un ciclo di master-classes tenuto alla celebre Juillard School di New York dall'ottobre del 1971 al marzo del 1972, con ventisei allievi selezionatissimi.
Di queste master classes rimane la registrazione di ben 46 ore di lezioni, interessantissime per capire la genesi di molte idee interpretative della cantante non solo sui propri ruoli ma anche su quelli di tutte le altre voci del grande repertorio. La Callas chiamava sul palco il giovane cantante, che eseguiva l'intera aria una volta, dopodiché si passava alla ripetizione minuziosa di sezioni singole, di frasi, parole, cadenze. Esemplare a questo riguardo è il "Cortigiani, vil razza dannata" dal Rigoletto: la Callas canta da soprano le frasi del baritono, immedesimandosi completamente nel momento scenico-musicale voluto da Giuseppe Verdi), ma tutte le lezioni possono dirsi preziose per i consigli prodigati e gli esempi tangibili fatti ascoltare dalla Divina, che al confronto con allievi pur brillantissimi e nel pieno delle forze, giganteggia sopra loro come un'aquila.
Nell'ottobre del 1973 iniziò un tour mondiale insieme a Giuseppe Di Stefano, che si concluse l'11 novembre del 1974 a Sapporo (Giappone).
Con molto impegno ed estenuanti ore di prove, la Callas ritrovò la propria potenza vocale come stanno a testimoniare le registrazioni dei concerti del 1974.
Il pubblico e la critica accolsero con ammirazione ed entusiasmo questa sua ultima tournée.
Ma il prezzo pagato in termini di stanchezza fisica e mentale fu enorme.
Da allora visse quasi da reclusa nella sua casa di Avenue Georges Mandel 36 a Parigi, evitando contatti persino con conoscenti e amici.
Il 1975 fu l'anno più doloroso sia per la sfera privata che per la sua personalità artistica: nel marzo, a Neuilly-sur-Seine, morì Onassis, in seguito ai postumi di miastenia gravis, da cui era afflitto da tempo; il 2 novembre Pier Paolo Pasolini fu ucciso in circostanze misteriose.
Nel 1976 morì anche l'altro suo grande regista e amico di una vita: Luchino Visconti.
Venerdì 16 settembre 1977, nel suo appartamento di Parigi, Maria Callas fu colpita da infarto e morì per arresto cardiaco a soli 53 anni.
Le sue condizioni cardiocircolatorie erano compromesse da tempo, e il referto del medico legale non lascia adito a dubbi, nonostante tutte le ipotesi che furono avanzate a causa della scomparsa prematura.
Il suo corpo fu cremato e le ceneri sparse nel mare Egeo, secondo le sue ultime volontà.
Ma allora questa è la nostra giornata dei post-flashback?
RispondiEliminaSai com'è cominciato il viaggio creativo di Tom Ford? Vieni a farti un giro nella sua mente geniale sul mio blog. Kiss Kiss
http://fashionismyroad.blogspot.it/2012/07/talkin-about-tom-ford.html?showComment=1341216799930
Arrivo subito!
Elimina;-)
It's a great and perfect post. A very talented and unique women.
RispondiEliminaLove your selection of photos.
Thank you very much!
Elimina;-)
Ciao Riccardo
RispondiEliminafu diva anche nel morire e nella scelta della cremazione, di lei si deve ricordare solo quello che ha fatto in vita e non andare in pelligrinaggio sulla sua tomba. Fu grande in tutto, personaggi così nascono una volta ogni secolo. Baci buona giornata Alex
Sì è vero, anche in quella scelta ha saputo distinguersi!!!
EliminaSono contento che i miei quattro post su di lei ti siano piaciuti!
Buona giornata a te!
;-)
Anche nella scelta delle amicizie si è distinta, essere amica del grande Pasolini non è da poco. Grazie per questi quattro post.
RispondiEliminaBuona giornata. Marcella
Sì, e tra l'altro il film "Medea" è un capolavoro, e si può vedere che la Callas era un'ottima attrice, in perfetta sintonia con la regia di Pasolini. L'amicizia tra i due fu molto profonda, e la tragica morte di Pasolini fu un duro colpo per lei, e contribuì alla decisione di rimanere isolata nel suo appartamento di Parigi fino alla morte.
EliminaGrazie a te e buona giornata!!!
;-)
Non sapevo del film con pasolini! Grazie riccardo, sei sempre un pozzo di sapienza! Certo che tristezza....
RispondiEliminaEh, magari fossi un pozzo di sapienza anche per gli esaminatori delle prove di concorso che dovrò dare tra poco (presto dovrò sospendere il blog per due settimane)!
EliminaGli ultimi due anni di vita della Callas furono tristi, segnati dalla scomparsa di persone care e dall'aggravarsi delle condizioni di salute. Una vita così intensa può consumare le risorse vitali molto più in fretta e portare ad una morte prematura, cosa che poi succede quasi sempre a tutti coloro che diventano dei miti e delle icone.
Se ci fai caso, Parigi è un luogo dove sono morte almeno tre icone che non erano francesi: oltre alla Callas anche Jim Morrison e lady Diana Spencer, principessa del Galles.
Celine Dion nel disco "D'Elles" le ha dedicato una bellissima canzone "La Diva". Sublime.
RispondiEliminaAh, interessante, vado a vedere se la trovo. Grazie per la segnalazione!
Elimina;-)
bio interessantissima.
RispondiEliminaps. anche quando non commento adoro passare dal tuo blog, sempre originale!
grazie!!! mi fa piacere se mi segui!
Elimina;-)
Sarà brutale dirlo, ma mi meraviglia che non si sia suicidata! ( cosa, tra l'altro anche piuttosto comune tra icone del suo calibro)
RispondiEliminaCerto non ha avuto una vita felice dal punto di vista sentimentale, ma credo che potesse ritenersi più che soddisfatta dai prorpi successi in ambito lavorativo: ha lavorato con i più grandi!
Una stora veramente interessante la sua! :)
Ieri non ho avuto tempo di passare, ma ho visto che hai pubblicato un nuovo capitolo del romanzo, vado subito a leggerlo! ;)
EliminaMolti, più che al suicidio, hanno pensato ad un abuso di sonniferi. Zeffirelli, che era suo amico, disse che lei prendeva anfetamine per trovare le forze sia per il lavoro che per la dieta, e poi però per dormire prendeva i barbiturici. E quindi l'abuso di queste due sostanze può aver nuociuto al cuore, può aver causato una fibrillazione atriale, un po' come è successo con Elvis, che tra l'altro morì nello stesso anno... Quando una star muore giovane, si creano subito mille ipotesi... chissà, magari lei, Elvis, Marilyn e Grace Kelly sono tutti a godersi la vita in qualche isola del pacifico...
EliminaScherzi a parte, mi fa piacere che questi post ti siano parsi interessanti ;-)
Che donna,peccato che come lei non ne esistano più!
RispondiEliminaA presto =)
Eh, sì...
EliminaA presto
;-)
Mi sono ricommossa a leggere gli ultimi anni di vita della divina....
RispondiEliminaDon't Call Me Fashion Blogger
Bloglovin'
Facebook
In effetti i suoi ultimi anni, specie dopo il ritiro dalle scene, sono stati molto tristi...
EliminaGran donna e oltretutto bellissima!
RispondiEliminaBaci, Elena
Sì, concordo!!!
Elimina;-)
Sai che non ero a conoscenza di quanto capitatole negli ultimi anni ? Un velo di tristezza, mi dispiace per lei
RispondiEliminaAlessia
THE CHILI COOL
FACEBOOK
Sì, gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla delusione amorosa, dagli sforzi estenuanti per ritrovare la voce, dalla scomparsa delle persone care, da un isolamento che era già quasi un addio alla vita, e infine da una morte precoce, come quasi sempre succede alle grandi star destinate a diventare dei miti.
EliminaLetto tutto in un fiato... non conoscevo la maggioranza di quanto appreso!La sua fine così tragica e così precoce dopo un periodo così difficile! Tornerò a trovarti...i tuoi articoli sono così ben scritti!
RispondiEliminaGrazie!!! A presto!!!
Elimina;-)
E' stato bello leggere questi post molto dettagliati sulla sua vita, e ancor più bello ascoltare alcune delle sue interpretazioni che tu hai suggerito, era da tantissimo che non ascoltavo arie di opere, fa sempre un gran piacere immergercisi di nuovo. Grazie Riccardo!
RispondiEliminaE bellissima Maria Callas, bellissima.
Mi fa piacere! Io provo un brivido di emozione ogni volta che ascolto la Callas, cosa che non mi succede se a cantare è un'altra soprano. La voce della Callas riusciva a modularsi e a caratterizzarsi in un modo impareggiabile. Ed era anche nella vita una donna di grande fascino!
EliminaGrazie a te per il commento!!!
;-)