Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
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mercoledì 7 novembre 2012
Il concetto di "gusto" in estetica e nella moda
Il <<gusto>> è uno dei concetti più ambigui dell'estetica, e nel contempo uno dei più usati.
Designa le preferenze di un individuo o di una collettività, in un dato tempo e luogo, e si applica, sotto forma di giudizio estetico, alle creazioni artistiche o artigianali in senso lato, così come alle attività ludiche e all'aspetto fisico.
Come sappiamo gli antichi solevano ripetere "de gustibus non est disputandum", e questo per l'ovvia considerazione che ognuno ha i suoi gusti. Si può allora parlare di gusti statisticamente maggioritari, o di gusto medio, e questo è tanto più attuabile quanto più una civiltà ha raggiunto le condizioni di società di massa.
La qualità estetica, che è opinabile, può solo essere sottoposta ad una sorta di plebiscito, o di referendum, un po' come su Facebook noi clicchiamo il tasto "mi piace" oppure ci asteniamo dal farlo.
Questo però vale in una civiltà di massa e in un determinato tempo e luogo.
Facciamo un esempio: il quadro "La grande odalisca" di Ingres ci mostra un tipo di bellezza femminile con forme abbondanti, che a metà Ottocento era considerata la misura ideale.
Oggi probabilmente le misure dei fianchi di questa donna verrebbero considerate sproporzionate rispetto al resto del corpo.
Ma allora emerge una domanda: Che cosa determina il cambiamento dei gusti maggioritari nel tempo?
E qui arriviamo al discorso della moda.
E' innegabile che la facoltà di giudizio estetico è fortemente influenzata dalla moda del periodo.
Quindi il gusto personale risente fortemente del gusto collettivo in cui si trova ad operare.
Ma la domanda principale è: esiste una concordanza maggioritaria sul giudizio di "cattivo gusto"?
Anche qui vi sottopongo un esempio, dove credo possa esplicitarsi una concordanza:
Siccome anche la fotografia è un'arte, e quindi si può sottoporre al giudizio estetico, vi ripropongo un fotomontaggio che fece molto discutere.
Questo fotomontaggio che mostra una ipotetica Principessa Diana Spencer a 50 anni con la nuora, Duchessa Kate Middleton è oggettivamente di pessimo gusto, per quanto chi lo realizzò fosse, almeno in apparenza, in buona fede, ed esprimesse un desiderio di una realtà impossibile.
Proseguirò il discorso sul gusto e sul giudizio estetico introducendo, in seguito, altre categorie analitiche.
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