mercoledì 5 giugno 2013

Albero genealogico degli Elfi nei romanzi di Tolkien





Tra i discendenti di Finwe abbiamo Galadriel, figlia del suo terzogenito Finarfin, e Gil-Galad, ultimo Alto Re degli Elfi della Terra di Mezzo, figlio di Fingon, a sua volta figlio di Fingolfin, secondogenito di Finwe.

Discendenza di Finwë [modifica]

Míriel [1]
Finwë
Mahtan
Indis [2]



Fëanor
Nerdanel
Findis
Irimë
Finarfin
Eärwen
Fingolfin
Anairë
Finrod
Angrod
Galadriel
Maedhros
Celegorm
Curufin
Amras
Turgon
Argon
Orodreth
Aegnor
Maglor
Caranthir
Amrod
Fingon
Aredhel




Celebrimbor
Gil-Galad

martedì 4 giugno 2013

Gli Elfi e la loro dimora: Alfheim

Etimologia [modifica]

La parola elfo deriva dall'Inglese antico ælf o elf, a sua volta proveniente dal proto-germanico *albiz, dal linguaggio norreno álf(a)r e dall'alto tedesco medio elbe*Albiz potrebbe provenire dalla lingua protoindoeuropea nella quale *albh (da cui trae origine anche il termine latino "albus"bianco .

Mitologie scandinava, scozzese e celtica [modifica]

Nei libri Fantasy la nascita degli elfi ed il loro comportamento spesso variano a seconda di ciò che decide l'autore; tuttavia gli elfi furono soggetti per primo alla mitologia nordica, la quale, creandoli, diede loro una nascita che è bene non dimenticare.
Gli Alfar (è così che in lingua scandinava si chiamano gli elfi), nacquero, secondo la leggenda ovviamente, dai vermi che divorarono il cadavere di Ymir (gigante della mitologia norrena importante per la cosmogonia e la cosmologia nordica).[1]

Mitologia scozzese [modifica]

Secondo la mitologia scozzese gli elfi si dividono non in Døkkálfar, "elfi delle tenebre", e Liósálfar, "elfi della luce", bensì in Corte Benedetta e Corte Maledetta.[2]
La Corte benedetta è un gruppo di faeries "buoni" che sono opposti alla Corte maledetta.[3]
Secondo alcune leggende la Corte benedetta è il popolo della mitologia celtica dei Tuatha de Danann.[4]

Tuatha de Danann [modifica]

I Tuatha de Danann è un popolo di esseri divini della mitologia celtica molto simili agli Elfi (si possono praticamente considerare elfi perché come questi ultimi sono alti, affascinanti, abili nella caccia, nella poesia e nella magia). Secondo alcune leggende vennero cacciati dal Paradiso a causa della loro enorme conoscenza; secondo altre essi vennero dall'Oriente su di una barca circondata dalla nebbia.
Quando, dopo che essi conquistarono l'Irlanda, che era dei Fomoriani e venne invasa dai Milesi, si rifugiarono nelle viscere della Terra e da quel momento furono conosciuti come Daoine Sidhe. Altre versioni dicono che salparono verso il Paradiso Celtico.[5]

Daoine Sidhe [modifica]

Dopo che i Milesi guidarono i Tuatha de Danann sottoterra, essi presero questo nome (non dimentichiamo che erano comunque Elfi ma solo di un'altra mitologia!). Loro re era Finvarra che da quel giorno regna nel suo palazzo sotto la collina fatata diKnockma. Essi sono abili giocatori di scacchi e mai nessun mortale è riuscito a battere il loro re, che era un vero donnaiolo e rapiva pure donne umane.[6]

Mitologia scandinava [modifica]

Nella mitologia scandinava ci sono gli Ellefolk, esseri che per comportamento sono simili agli Elfi e sono alti circa un metro.
Essi, come gli Elfi hanno un rapporto privilegiato con la natura e possono passare attraverso i quattro elementi fondamentaliariaacquafuoco e terra.
Sono grandi conoscitori delle erbe magiche e medicamentose e hanno un particolare fiuto per i tesori nascosti.
Le loro donne sono di una bellezza travolgente e sono abili seduttrici.
Un umano però non può avvicinarsi perché basta un solo respiro degli Ellefolk perché l'umano si prenda una terribile malattia.[7]

Gli elfi nel genere fantasy [modifica]

Agli inizi del XX secolo, con il nascere della letteratura fantasy, gli elfi diventano perfetti protagonisti di racconti e romanzi. Un esempio di questo fenomeno sono gli scritti di John Ronald Reuel Tolkien, autore de Il signore degli Anelli, che descrive gli elfi come creature di bell'aspetto, con voci melodiose e cristalline, abili nella forgiatura delle spade, molto agili e immortali se non uccisi in battaglia, riprendendo i canoni della mitologia norrena. Gli elfi continuano ad apparire in molti romanzi fantasy.Terry Brooks ne sceglie uno come protagonista del suo libro La spada di Shannara, descrivendolo come di struttura esile e di statura medio bassa, ma dotato di grande agilità. Alla fine del XX secolo l'immagine dell'elfo viene profondamente cambiata dai libri di J. K. Rowling, che nella saga di Harry Potter li descrive come domestici al servizio dei maghi, piccoli, esili e dotati di innati poteri magici, quindi molto lontani dalle loro precedenti descrizioni. In alcuni romanzi gli elfi vengono descritti anche come esseri simili alle fate. Nel XXI secoloChristopher Paolini, nei suoi romanzi, riprende l'immagine dell'elfo come un essere di aspetto gradevole, ma fisicamente molto più forte di un uomo e con poteri magici straordinari. Paolini descrive gli elfi anche come esseri intriganti e affascinanti, ma talvolta ambigui. Nel Mondo Emerso di Licia Troisi gli elfi sono creature presenti solo nei ricordi delle persone. Essi sono emigrati nelle Terre Ignote e, a differenza degli elfi di Paolini e di Tolkien, sono scontrosi e rigidi. Inoltre saranno proprio loro ad attaccare le razze del Mondo Emerso per porre la loro fine e l'inizio della loro Era. Nei libri di Markus HeitzLe cinque stirpiLa guerra dei naniLa vendetta dei naniIl destino dei nani gli elfi giocano un ruolo secondario e vedono più volte la loro fine: prima per mano degli Albi (la loro controparte malvagia), ma la scomparsa definitiva degli elfi dal mondo sarà da attribuire ai nani. Nel gioco di ruolo online "Vindictus" gli elfi sono esseri alti, muscolosi e lenti, hanno una carnagione grigiastra e non indossano altro che uno straccio legato alla vita, trascinano una pesante clava che usano come arma. La scrittrice L.K .hamilton nella serie dedicata alla stirpe dei Shide porta i tumuli di Faerie in America

Note [modifica]

  1. ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006,pag.21
  2. ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006,pag.21
  3. ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006,pag.94
  4. ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006,pag94
  5. ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006, pag.434
  6. ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006,105
  7. ^ Christian Filagrossi, "Il Libro Delle Creature Fantastiche", Armenia, 2006,pag136

Bibliografia [modifica]

  • Christian Filagrossi, Il Libro Delle Creature Fantastiche, Armenia, 2006.


Alfheim Online



Alfheim of flyinf Elves



Alfheim Map




Come mai Kate Middleton non è una Principessa pur avendo sposato un Principe.



Sua Altezza Reale Kate Middleton, Duchessa di Cambridge non è una Principessa anche se ha sposato un Principe. Per quale motivo?
Per capirlo bisogna prima dare un'occhiata all'albero genealogico della famiglia reale inglese


E alla genealogia della linea di successione al trono britannico:



Da queste immagini si può notare come il vero Principe di Galles sia Carlo, l'erede al trono, figlio primogenito di Elisabetta II Windsor e di Filippo Mountbatten.
L'unica persona che avrebbe diritto al titolo di Principessa del Galles sarebbe dunque la moglie di Carlo.
E in effetti la prima moglie di Carlo, la compianta lady Diana Spencer di Althorp, fu Principessa del Galles per 16 anni, dal 1981, quando sposò il principe, al 1997, quando morì tragicamente a Parigi in un incidente stradale.



In teoria l'attuale Principessa del Galles è la seconda moglie del Principe Carlo, e cioè Sua Altezza Reale Camilla Parker-Bowles, che però preferisce farsi chiamare col suo secondo titolo, Duchessa di Cornovaglia, per rispetto nei confronti della defunta Principessa Diana, che di fatto, nella memoria e nel cuore di tutti, resta ancora la vera Principessa del Galles.



Il principe William è tale per diritto ereditario, ma è solo il secondo nella linea di successione, dopo suo padre. In araldica un Principe del Sangue può trasmettere il titolo principesco alla consorte solo se è anche erede al trono, e cioè è il Principe della Corona.
Dunque una donna appartenente alla Famiglia Reale del Regno Unito può essere chiamata principessa solo in due casi:
- se è la moglie del Principe di Galles, cioè dell'erede al trono, o Principe della Corona
- se è figlia del re (in questo caso della regina) o figlia di uno dei figli maschi della regina.
Per esempio la principessa Anna è la Principessa Reale, in quanto figlia femmina più anziana della regina..
Inoltre il titolo spetta anche alla Principessa Beatrice, figlia del principe Andrea, duca di York.

File:S.A.R. Princesa Beatriz.jpg

Il titolo di Duca di York spetta sempre al secondogenito del sovrano britannico regnante.
Anche l'altra figlia del duca, Eugenia, è una "princpessa del sangue" Windsor.
Poiché invece Kate Middleton non è né moglie del Principe di Galles (che è suo suocero), né figlia di un componente maschile della famiglia reale, non può essere né Principessa della Corona, né Principessa del Sangue.
Il suo titolo nobiliare è dunque quello di Duchessa di Cambridge, che (assieme a quello di Duchessa di Clarence) spetta alla nuora del principe ereditario, cioè alla moglie di suo figlio.
Kate Middleton diventerà un giorno Principessa del Galles soltanto quando la regina Elisabetta morirà o deciderà di abdicare, e il principe Carlo finalmente diventerà Re di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.



domenica 2 giugno 2013

Incoronazione di Elisabetta II il 2 giugno 1953.



Elisabetta II era regina da più di un anno (esattamente dal febbraio 1952, cioè dalla morte di suo padre Giorgio VI) quando fu ufficialmente incoronata nella cattedrale di Westminster.
Oggi ricorre il sessantesimo anniversario di quella cerimonia e la Queen Elizabeth è ancora sul trono.
Riguardo a quel giorno, Elisabetta fece trapelare un'unica considerazione, e cioè che la corona le era sembrata estremamente pesante, ma aveva accettato questo fatto come una metafora della gravosità di un incarico a cui era stata chiamata inaspettatamente, in quanto figlia femmina di un secondogenito balbuziente della famiglia Windsor, e prematuramente, in quanto il re suo zio Edoardo VIII aveva abdicato per sposare l'americana divorziata Wallis Simpson, ed il suo successore era morto di cancro in età ancora giovane, e lei aveva 27 anni, quattro di meno del suo attuale nipote William.



Durante la giornata dell'incoronazione, Elisabetta cambiò due corone: quella di Sant'Edoardo, con cui fu incoronata; quella Imperiale di Stato con cui comparve dal balcone di Buckingham Palace a fianco del marito Filippo di Mountbatten.



Anche nel ritratto ufficiale dell'incoronazione Elisabetta II scelse di indossare la Corona Imperiale di Stato, perché più leggera di quella di Sant'Edoardo.



Elisabetta II, l'Improbabile (nata il 21 aprile 1926, regnante dal febbraio del 1952): improbabile perché figlia femmina di un secondogenito balbuziente del vecchio re Giorgio V.

venerdì 31 maggio 2013

Il nodo Windsor: tie full Windsor / double Windsor knot. L'eleganza regale del migliore nodo alla cravatta.


Il nodo Windsor alla cravatta, e mi riferisco al doppio Windsor, è così chiamato perché il suo più famoso indossatore fu il re Edoardo VIII, duca di Windsor, il più elegante e raffinato di tutta la famiglia reale inglese.
Il principale motivo di perfezione del nodo Windsor è la simmetria. Poi vi è la corposità, che conferisce importanza e virilità.
Basti vedere le foto di un suo attuale aristocratico sostenitore, il principe Carl-Philip di Svezia, duca di Varmland.







Vorrei consigliare a tutti la pagina FB dedicata ai fan del nodo Windsor.

https://www.facebook.com/pages/Windsor-Knot-Nodo-Windsor-Club/377663912274640


martedì 28 maggio 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 44. Marvin riflette sulla Profezia.

JRM...The Tudors...yuuummmmyyy!

Seduto sul Trono del Ghiaccio, nella torre più alta del Castello di Gothian, l'Imperatore-Profeta Marvin Eclionner Vorkidian  ripensava alla sua ultima Visione e al suo possibile significato.
C'erano molte questioni che lo preoccupavano.
E' difficile essere ottimisti nel cuore della notte.
Il primo problema, stando a quello che sostenevano i sacerdoti e i druidi, era che altri avevano avuto piccole profezie su questioni che non comparivano in quella dell'Imperatore.
Nel mio Sentiero Dorato la vita si svolge in un eterno presente. Il cambiamento non esiste. Ognuno sa qual è il suo ruolo ed il suo posto nel mondo. Ogni cosa ha un unico preciso significato. Io vi dono un mondo di certezze.
Certezze? Ma se non ne aveva nemmeno per sé!
Ciò che ho visto è quello che accadrà oppure è quello che io vorrei che accadesse?
Alcune parti non rientravano nel suo auspicio.
I quattro cavalieri dell'Apocalisse erano identificabili in Belenos, Atar, Eclion e Gothar.



Atar e Belenos si erano uniti in una Alleanza della Luce. I loro fedeli erano detti: gli Illuminati.



Nel futuro che Marvin aveva visto, gli Illuminati avevano una organizzazione rigidamente gerarchica.



Contro di loro si erano costituiti i Templari, i difensori del Tempio di Eclion.



Con Atar e Belenos si era schierato il Priorato di Sion, col motto: "Et in Arcadia ego".



Eclion e Gothar invece avevano costituito un'Alleanza delle Tenebre Glaciali.
Rabbrividì al solo pensiero. O forse era il freddo?
Nel cuore della notte i pensieri diventano zombie.
Come in un romanzo dell'orrore di Stephen King.
Era facile confondere la vita con i romanzi. In fondo la letteratura esisteva proprio per dimostrare che la vita, da sola, non era abbastanza.
Come avrebbe voluto abbandonarsi a pensieri poetici! Ma non era il suo destino.
Marvin aveva il compito di svolgere da ago della bilancia tra le due alleanze che si erano formate nelle gerarchie degli angeli e dei demoni.
L'obiettivo era mantenere un equilibrio stabile, in grado di consolidare la situazione e dare inizio ad un periodo di assenza di cambiamenti.
Marigold voleva il progresso tecnico. Il suo fuoco ardeva per le fucine dell'industria.



Era stato necessario allearsi con i vampiri per impedire che il suo progetto avesse successo.
I vampiri sono i migliori difensori dell'Ancien Regime.



Lestat de Lioncourt era un valido collaboratore, che rappresentava la maggioranza degli Albini.
Il vampiro è l'aristocratico nella fase della decadenza. Un nobile anemico, estenuato, che sta a metà strada tra il dandy e il poeta maledetto.
Floressas Des Esseintes, il protagonista di A rebour era certamente la quintessenza dell'aristocratico decandente dandy che fungeva da alter ego al suo creatore, l'artista "maledetto" Joris Karl Huysmans.
Allo stesso modo lo era anche Dorian Grey.









A volte a Marvin sembrava di essere una sorta di Dorian Gray. Come lui aveva l'eterna giovinezza, e quindi anche una forma di immortalità, ma non aveva nessun ritratto in soffitta che invecchiasse per lui.
Comunque la si voglia mettere, alla fine Dracula, Dorian Gray e Des Esseintes hanno molte cose in comune, non fosse altro che per l'iniziale del loro nome e per il periodo in cui furono narrate le loro storie.
Marvin percepiva il senso della decadenza, a volte ne era sedotto...

« Je suis l'Empire à la fin de la décadence,
Qui regarde passer les grands Barbares blancs
En composant des acrostiches indolents
D'un style d'or où la langueur du soleil danse. »
(IT)
« Sono l'Impero alla fine della decadenza,
che guarda passare i grandi Barbari bianchi
componendo acrostici indolenti
in uno stile d'oro dove danza il languore del sole. »
(P. Verlaine, Jadis et naguère, Langueur)


Evitare la decadenza, ma frenare anche il progresso...era forse quello il conservatorismo che molti imputavano al suo Sentiero Dorato?


La profezia prevedeva una guerra civile tra i vampiri fedeli a Marvin e quelli fedeli a Viserys di Gothian, detto "Daemon Iceblood". 

Ellis e Mordred dovranno scegliere da che parte stare... perché sono scomparsi dalla mia Visione?



Il trono degli Alfar sarebbe spettato  ai discendenti di Alienor, anche se non si riusciva a distinguere quale tra i suoi figli avrebbe cinto la corona degli Elfi e degli Uomini del Nord. L'erede era il figlio minore Legolas, che però scompariva dalla Visione proprio prima della battaglia decisiva con gli Elfi Oscuri, i Drow di Morgil Thalion, chiamati anche Svartalfar.



L'esito della battaglia era incerto, soprattutto riguardo alla sorte di Legolas.




Se lui fosse morto, ci sarebbe stata una guerra di successione, ma questa non compariva nella profezia. Gli Alfar parevano destinati ad un futuro radioso, ma sotto quale governo?
Piiù definita appariva la sorte del trono dei Keltar, chesarebbe spettato al primogenito di Marvin, Arthur Eclionner Vorkidian e al figlio di sangue elfico che sarebbe nato presto da sua moglie Eleanor Eclionner d'Alfarian.
Sarà un maschio, e lo chiameranno Eldàrion.



Il trono più conteso era però quello dei Lathear, perché a quel trono era associata la corona imperiale.
Anakin imperatore e Faykan primo ministro e prefetto del pretorio?
Anche su quello la Profezia era vaga.
Ulume sostiene una seconda Reggenza da parte di Ellis...
L'idea era allettante, perché con Ulume e Bial al suo fianco, Ellis avrebbe avuto un sostegno molto forte, e l'esperienza certo non le mancava.
Ellis potrebbe indossare di nuovo le insegne della regalità imperiale.



Non si fidava di lei, ma il problema era un altro. Non sarebbe il caso che tu li lasciassi liberi di scegliere chi li governa?
Era stata la voce di Vorkidex nelle sue Altre Memorie a parlare.
Liberi? Il libero arbitrio è un'illusione. Le nostre decisioni sono il prodotto di elementi che non dipendono da noi. Povera libertà, altro non sei che un nome!
Eppure sentiva che il proprio comportamento nepotista e bonapartista faceva impallidire gli esempi negativi del passato.
Come mi giustificherò? Invocherò un'apparizione di Atar e Belenos che si stringono la mano? Cercherò di guarire i lebbrosi o resuscitare i morti?
Quel pensiero lo fece rabbrividire. 
Ricordò il giorno in cui Daenerys di Gothian, la Divoratrice di Cuori, gli aveva concesso il Dono. 

Ricordò le parole che gli aveva detto.
Io sono la resurrezione e la vita: chi crede in me, anche se morto, vivrà. Chi vive e credere in me, non morirà in eterno.
Erano parole che venivano dal ghiaccio, da Gothar, ed erano diventate una componente imprescindibile della natura di Marvin, così come le tenebre di Eclion.
Eclion e Gothar sono parte di me, la parte fredda e buia, come il lato oscuro della luna.
The dark side of the moon.



La battaglia di Marvin era tutta lì: cercare di far prevalere la Luce (l'alleanza tra Atar e Belenos) sulla Tenebra.
Il Sentiero Dorato trovava senso in quella prospettiva. "El Sendero luminoso".
Il mio regno sarà ricordato come l'epoca Meiji, l'era del governo illuminato!



Quel regno avrebbe forse avuto una fine, ma non una morte, nel senso che lui, Marvin, sarebbe sopravvissuto a tutti coloro che gli si opponevano.
Le cospirazioni in azione erano numerose e andavano sradicate una volta per tutte. Molte ipotesi di complotto erano state svelate dalla Profezia, ma era illusorio pensare di averle smascherate tutte. 
Occorrerà molto tempo per stanare i complottisti e i cospiratori, ma porterò a termine anche questa missione.
Una volta terminato questo, avrebbe ceduto il potere, ma avrebbe comunque mantenuto un ruolo di garanzia, di nascosto oppure alla luce del sole, sancito da un titolo speciale, qualcosa di più di un Profeta e molto di più di un oracolo o di un sovrano.
Un Messia.
Belenos ed Atar si manifesteranno per ungere la mia fronte e diranno agli uomini: "Non fatevi tentare da ciò che luccica, ma solo da ciò che illumina!"
Era destino. 
Mia madre un giorno mi avvertì di non confondere una coincidenza con il destino. Sto forse commettendo questo errore?
No, le coincidenze erano troppe e la Visione non indicava errori.
Gli ultimi messaggi che sua madre gli aveva inviato dal regno degli Alfar erano incoraggianti.
"Alienor ci appoggerà" 



Firmato: Lilieth Vorkidian.



Era ottimista, dunque?
Secondo Spengler, l'ottimismo è viltà. Ma io devo fidarmi di Alienor e Lilieth. Stava per succedere quello che aveva previsto.
Marvin ricordò una poesia che aveva scritto quando era innamorato di Alienor, ma sapeva di averla perduta:

Tu cercavi 
reti da pesca, color ragnatela:
ti ho incontrata in un tunnel
tra questo mondo e gli inferi
Eravamo come marionette
sugli scogli dell'Essere.
Un gatto declinava la poesia
dei nostri legami fragili.
E il ponte tra noi crollò.

Era un dolore ancora presente, una ferita aperta, ma non c'era più tempo per queste cose.
Tutto era pronto per il grande balzo in avanti. La lunga marcia era finita.
Era tempo.
Io vi do il Tempo, anzi il Tempo sono io.
Il Tempo e l'Eternità, poiché quella era il Dono ricevuto.


L'Eternité

Elle est retrouvée.
Quoi ? - L'Eternité.
C'est la mer allée
Avec le soleil.

Ame sentinelle,
Murmurons l'aveu
De la nuit si nulle
Et du jour en feu.

Des humains suffrages,
Des communs élans
Là tu te dégages
Et voles selon.

Puisque de vous seules,
Braises de satin,
Le Devoir s'exhale
Sans qu'on dise : enfin.

Là pas d'espérance,
Nul orietur.
Science avec patience,
Le supplice est sûr.

Elle est retrouvée.
Quoi ? - L'Eternité.
C'est la mer allée
Avec le soleil.
Come nella poesia di Rimbaud.
L'Eternità. L'ultima marea andata insieme col Sole...




Cast

Jonathan Rhys-Meyers - Marvin Eclionner Vorkidian

Lena Headey (Cersei Lannister) - Marigold di Gothian

Tom Cruise - Lestat de Lioncourt

Ben Barnes - Dorian Gray


Eva Green - Ellis Eclionner

Jamie Campbell Bower - Mordred Eclionner

Orlando Bloom - Legolas d'Alfarian

Elizabeth Taylor (Cleopatra) - Ellis Eclionner

Emilia Clarke (Daenerys Targaryen) - Daenerys von Steinberg, contessa di Gothian

Mutsuhito Meiji Tenno, imperatore del Giappone - se stesso

Cate Blanchett (Galadriel) - Alienor di Alfarian

Claire Forlani (Igraine Pendragon) - Lilieth Vorkidian