domenica 2 giugno 2013

Incoronazione di Elisabetta II il 2 giugno 1953.



Elisabetta II era regina da più di un anno (esattamente dal febbraio 1952, cioè dalla morte di suo padre Giorgio VI) quando fu ufficialmente incoronata nella cattedrale di Westminster.
Oggi ricorre il sessantesimo anniversario di quella cerimonia e la Queen Elizabeth è ancora sul trono.
Riguardo a quel giorno, Elisabetta fece trapelare un'unica considerazione, e cioè che la corona le era sembrata estremamente pesante, ma aveva accettato questo fatto come una metafora della gravosità di un incarico a cui era stata chiamata inaspettatamente, in quanto figlia femmina di un secondogenito balbuziente della famiglia Windsor, e prematuramente, in quanto il re suo zio Edoardo VIII aveva abdicato per sposare l'americana divorziata Wallis Simpson, ed il suo successore era morto di cancro in età ancora giovane, e lei aveva 27 anni, quattro di meno del suo attuale nipote William.



Durante la giornata dell'incoronazione, Elisabetta cambiò due corone: quella di Sant'Edoardo, con cui fu incoronata; quella Imperiale di Stato con cui comparve dal balcone di Buckingham Palace a fianco del marito Filippo di Mountbatten.



Anche nel ritratto ufficiale dell'incoronazione Elisabetta II scelse di indossare la Corona Imperiale di Stato, perché più leggera di quella di Sant'Edoardo.



Elisabetta II, l'Improbabile (nata il 21 aprile 1926, regnante dal febbraio del 1952): improbabile perché figlia femmina di un secondogenito balbuziente del vecchio re Giorgio V.

venerdì 31 maggio 2013

Il nodo Windsor: tie full Windsor / double Windsor knot. L'eleganza regale del migliore nodo alla cravatta.


Il nodo Windsor alla cravatta, e mi riferisco al doppio Windsor, è così chiamato perché il suo più famoso indossatore fu il re Edoardo VIII, duca di Windsor, il più elegante e raffinato di tutta la famiglia reale inglese.
Il principale motivo di perfezione del nodo Windsor è la simmetria. Poi vi è la corposità, che conferisce importanza e virilità.
Basti vedere le foto di un suo attuale aristocratico sostenitore, il principe Carl-Philip di Svezia, duca di Varmland.







Vorrei consigliare a tutti la pagina FB dedicata ai fan del nodo Windsor.

https://www.facebook.com/pages/Windsor-Knot-Nodo-Windsor-Club/377663912274640


martedì 28 maggio 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 44. Marvin riflette sulla Profezia.

JRM...The Tudors...yuuummmmyyy!

Seduto sul Trono del Ghiaccio, nella torre più alta del Castello di Gothian, l'Imperatore-Profeta Marvin Eclionner Vorkidian  ripensava alla sua ultima Visione e al suo possibile significato.
C'erano molte questioni che lo preoccupavano.
E' difficile essere ottimisti nel cuore della notte.
Il primo problema, stando a quello che sostenevano i sacerdoti e i druidi, era che altri avevano avuto piccole profezie su questioni che non comparivano in quella dell'Imperatore.
Nel mio Sentiero Dorato la vita si svolge in un eterno presente. Il cambiamento non esiste. Ognuno sa qual è il suo ruolo ed il suo posto nel mondo. Ogni cosa ha un unico preciso significato. Io vi dono un mondo di certezze.
Certezze? Ma se non ne aveva nemmeno per sé!
Ciò che ho visto è quello che accadrà oppure è quello che io vorrei che accadesse?
Alcune parti non rientravano nel suo auspicio.
I quattro cavalieri dell'Apocalisse erano identificabili in Belenos, Atar, Eclion e Gothar.



Atar e Belenos si erano uniti in una Alleanza della Luce. I loro fedeli erano detti: gli Illuminati.



Nel futuro che Marvin aveva visto, gli Illuminati avevano una organizzazione rigidamente gerarchica.



Contro di loro si erano costituiti i Templari, i difensori del Tempio di Eclion.



Con Atar e Belenos si era schierato il Priorato di Sion, col motto: "Et in Arcadia ego".



Eclion e Gothar invece avevano costituito un'Alleanza delle Tenebre Glaciali.
Rabbrividì al solo pensiero. O forse era il freddo?
Nel cuore della notte i pensieri diventano zombie.
Come in un romanzo dell'orrore di Stephen King.
Era facile confondere la vita con i romanzi. In fondo la letteratura esisteva proprio per dimostrare che la vita, da sola, non era abbastanza.
Come avrebbe voluto abbandonarsi a pensieri poetici! Ma non era il suo destino.
Marvin aveva il compito di svolgere da ago della bilancia tra le due alleanze che si erano formate nelle gerarchie degli angeli e dei demoni.
L'obiettivo era mantenere un equilibrio stabile, in grado di consolidare la situazione e dare inizio ad un periodo di assenza di cambiamenti.
Marigold voleva il progresso tecnico. Il suo fuoco ardeva per le fucine dell'industria.



Era stato necessario allearsi con i vampiri per impedire che il suo progetto avesse successo.
I vampiri sono i migliori difensori dell'Ancien Regime.



Lestat de Lioncourt era un valido collaboratore, che rappresentava la maggioranza degli Albini.
Il vampiro è l'aristocratico nella fase della decadenza. Un nobile anemico, estenuato, che sta a metà strada tra il dandy e il poeta maledetto.
Floressas Des Esseintes, il protagonista di A rebour era certamente la quintessenza dell'aristocratico decandente dandy che fungeva da alter ego al suo creatore, l'artista "maledetto" Joris Karl Huysmans.
Allo stesso modo lo era anche Dorian Grey.









A volte a Marvin sembrava di essere una sorta di Dorian Gray. Come lui aveva l'eterna giovinezza, e quindi anche una forma di immortalità, ma non aveva nessun ritratto in soffitta che invecchiasse per lui.
Comunque la si voglia mettere, alla fine Dracula, Dorian Gray e Des Esseintes hanno molte cose in comune, non fosse altro che per l'iniziale del loro nome e per il periodo in cui furono narrate le loro storie.
Marvin percepiva il senso della decadenza, a volte ne era sedotto...

« Je suis l'Empire à la fin de la décadence,
Qui regarde passer les grands Barbares blancs
En composant des acrostiches indolents
D'un style d'or où la langueur du soleil danse. »
(IT)
« Sono l'Impero alla fine della decadenza,
che guarda passare i grandi Barbari bianchi
componendo acrostici indolenti
in uno stile d'oro dove danza il languore del sole. »
(P. Verlaine, Jadis et naguère, Langueur)


Evitare la decadenza, ma frenare anche il progresso...era forse quello il conservatorismo che molti imputavano al suo Sentiero Dorato?


La profezia prevedeva una guerra civile tra i vampiri fedeli a Marvin e quelli fedeli a Viserys di Gothian, detto "Daemon Iceblood". 

Ellis e Mordred dovranno scegliere da che parte stare... perché sono scomparsi dalla mia Visione?



Il trono degli Alfar sarebbe spettato  ai discendenti di Alienor, anche se non si riusciva a distinguere quale tra i suoi figli avrebbe cinto la corona degli Elfi e degli Uomini del Nord. L'erede era il figlio minore Legolas, che però scompariva dalla Visione proprio prima della battaglia decisiva con gli Elfi Oscuri, i Drow di Morgil Thalion, chiamati anche Svartalfar.



L'esito della battaglia era incerto, soprattutto riguardo alla sorte di Legolas.




Se lui fosse morto, ci sarebbe stata una guerra di successione, ma questa non compariva nella profezia. Gli Alfar parevano destinati ad un futuro radioso, ma sotto quale governo?
Piiù definita appariva la sorte del trono dei Keltar, chesarebbe spettato al primogenito di Marvin, Arthur Eclionner Vorkidian e al figlio di sangue elfico che sarebbe nato presto da sua moglie Eleanor Eclionner d'Alfarian.
Sarà un maschio, e lo chiameranno Eldàrion.



Il trono più conteso era però quello dei Lathear, perché a quel trono era associata la corona imperiale.
Anakin imperatore e Faykan primo ministro e prefetto del pretorio?
Anche su quello la Profezia era vaga.
Ulume sostiene una seconda Reggenza da parte di Ellis...
L'idea era allettante, perché con Ulume e Bial al suo fianco, Ellis avrebbe avuto un sostegno molto forte, e l'esperienza certo non le mancava.
Ellis potrebbe indossare di nuovo le insegne della regalità imperiale.



Non si fidava di lei, ma il problema era un altro. Non sarebbe il caso che tu li lasciassi liberi di scegliere chi li governa?
Era stata la voce di Vorkidex nelle sue Altre Memorie a parlare.
Liberi? Il libero arbitrio è un'illusione. Le nostre decisioni sono il prodotto di elementi che non dipendono da noi. Povera libertà, altro non sei che un nome!
Eppure sentiva che il proprio comportamento nepotista e bonapartista faceva impallidire gli esempi negativi del passato.
Come mi giustificherò? Invocherò un'apparizione di Atar e Belenos che si stringono la mano? Cercherò di guarire i lebbrosi o resuscitare i morti?
Quel pensiero lo fece rabbrividire. 
Ricordò il giorno in cui Daenerys di Gothian, la Divoratrice di Cuori, gli aveva concesso il Dono. 

Ricordò le parole che gli aveva detto.
Io sono la resurrezione e la vita: chi crede in me, anche se morto, vivrà. Chi vive e credere in me, non morirà in eterno.
Erano parole che venivano dal ghiaccio, da Gothar, ed erano diventate una componente imprescindibile della natura di Marvin, così come le tenebre di Eclion.
Eclion e Gothar sono parte di me, la parte fredda e buia, come il lato oscuro della luna.
The dark side of the moon.



La battaglia di Marvin era tutta lì: cercare di far prevalere la Luce (l'alleanza tra Atar e Belenos) sulla Tenebra.
Il Sentiero Dorato trovava senso in quella prospettiva. "El Sendero luminoso".
Il mio regno sarà ricordato come l'epoca Meiji, l'era del governo illuminato!



Quel regno avrebbe forse avuto una fine, ma non una morte, nel senso che lui, Marvin, sarebbe sopravvissuto a tutti coloro che gli si opponevano.
Le cospirazioni in azione erano numerose e andavano sradicate una volta per tutte. Molte ipotesi di complotto erano state svelate dalla Profezia, ma era illusorio pensare di averle smascherate tutte. 
Occorrerà molto tempo per stanare i complottisti e i cospiratori, ma porterò a termine anche questa missione.
Una volta terminato questo, avrebbe ceduto il potere, ma avrebbe comunque mantenuto un ruolo di garanzia, di nascosto oppure alla luce del sole, sancito da un titolo speciale, qualcosa di più di un Profeta e molto di più di un oracolo o di un sovrano.
Un Messia.
Belenos ed Atar si manifesteranno per ungere la mia fronte e diranno agli uomini: "Non fatevi tentare da ciò che luccica, ma solo da ciò che illumina!"
Era destino. 
Mia madre un giorno mi avvertì di non confondere una coincidenza con il destino. Sto forse commettendo questo errore?
No, le coincidenze erano troppe e la Visione non indicava errori.
Gli ultimi messaggi che sua madre gli aveva inviato dal regno degli Alfar erano incoraggianti.
"Alienor ci appoggerà" 



Firmato: Lilieth Vorkidian.



Era ottimista, dunque?
Secondo Spengler, l'ottimismo è viltà. Ma io devo fidarmi di Alienor e Lilieth. Stava per succedere quello che aveva previsto.
Marvin ricordò una poesia che aveva scritto quando era innamorato di Alienor, ma sapeva di averla perduta:

Tu cercavi 
reti da pesca, color ragnatela:
ti ho incontrata in un tunnel
tra questo mondo e gli inferi
Eravamo come marionette
sugli scogli dell'Essere.
Un gatto declinava la poesia
dei nostri legami fragili.
E il ponte tra noi crollò.

Era un dolore ancora presente, una ferita aperta, ma non c'era più tempo per queste cose.
Tutto era pronto per il grande balzo in avanti. La lunga marcia era finita.
Era tempo.
Io vi do il Tempo, anzi il Tempo sono io.
Il Tempo e l'Eternità, poiché quella era il Dono ricevuto.


L'Eternité

Elle est retrouvée.
Quoi ? - L'Eternité.
C'est la mer allée
Avec le soleil.

Ame sentinelle,
Murmurons l'aveu
De la nuit si nulle
Et du jour en feu.

Des humains suffrages,
Des communs élans
Là tu te dégages
Et voles selon.

Puisque de vous seules,
Braises de satin,
Le Devoir s'exhale
Sans qu'on dise : enfin.

Là pas d'espérance,
Nul orietur.
Science avec patience,
Le supplice est sûr.

Elle est retrouvée.
Quoi ? - L'Eternité.
C'est la mer allée
Avec le soleil.
Come nella poesia di Rimbaud.
L'Eternità. L'ultima marea andata insieme col Sole...




Cast

Jonathan Rhys-Meyers - Marvin Eclionner Vorkidian

Lena Headey (Cersei Lannister) - Marigold di Gothian

Tom Cruise - Lestat de Lioncourt

Ben Barnes - Dorian Gray


Eva Green - Ellis Eclionner

Jamie Campbell Bower - Mordred Eclionner

Orlando Bloom - Legolas d'Alfarian

Elizabeth Taylor (Cleopatra) - Ellis Eclionner

Emilia Clarke (Daenerys Targaryen) - Daenerys von Steinberg, contessa di Gothian

Mutsuhito Meiji Tenno, imperatore del Giappone - se stesso

Cate Blanchett (Galadriel) - Alienor di Alfarian

Claire Forlani (Igraine Pendragon) - Lilieth Vorkidian

domenica 26 maggio 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 43. Eleanor ed Arthur



Eleanor Eclionner d'Alfarian arrivò alla reggia di Caemlyn la notte del 25 maggio, dopo aver viaggiato per alcuni giorni, a tappe forzate.
La capitale del regno dei Keltar appariva magica e meravigliosa come sempre.



Suo marito Arthur Eclionner Vorkidian. che era sempre stato gentile con lei, questa volta la accolse con freddezza.
<<Sei stata via troppo a lungo, molto di più di quanto avevamo pattuito. Spero che tua madre non ti abbia coinvolto nelle sue trame>>
Eleanor era stanca e non aveva voglia né di discutere, né di parlare di politica.
<<Domani ti spiegherò tutto, ora sono veramente distrutta dal viaggio. E poi c'è una cosa molto più importante che devi sapere>>
Arthur assunse un'espressione perplessa.
Sua moglie, che sapeva con quanto ardore il marito desiderasse un figlio, gli disse con entusiasmo:
<<Sono incinta>>
Non bisognerebbe mai credere di sapere cosa pensano gli altri, cosa desiderano e cosa possa fargli loro piacere.
Arthur rispose nel modo peggiore:
<<Incinta di chi?>>
Non c'è delusione più grande di quando un comportamento messo in atto per il bene altrui o una presunta bella notizia, vengano accolti in modo opposto a quello che ci si aspetta.
In quei momenti ci si sente più soli che mai.
Eleanor avrebbe voluto schiaffeggiarlo, ma si trattenne.
<<Sono stata via solo due settimane. Solo durante il viaggio di ritorno mi sono accorta di avere un ritardo, e solo oggi ho avuto la certezza di questa notizia. Ma se tu la accogli in questo modo, mi vien voglia di andarmene via di nuovo!>>
Eppure non avrebbe voluto.
Avevo tanta nostalgia di casa!

http://www.youtube.com/watch?v=06jFQMxPtxw

The dimming of the light makes the picture clearer
It's just an old photograph
There's nothing to hide
When the world was just beginning

I memorized a face so it's not forgotten
I hear the wind whistlin'
Come back anytime
And we'll mix our lives together
Heaven knows- what keeps mankind alive
Every hand- goes searching for its partner
In crime- under chairs and behind tables
Connecting- to places we have known
I'm looking for a

Home- where the wheels are turning
Home- why I keep returning
Home- where my world is breaking in two
Home- with the neighbors fighting
Home- always so exciting
Home- were my parents telling the truth?
Home- such a funny feeling
Home- no-one ever speaking
Home- with our bodies touching
Home- and the cam'ras watching
Home- will infect what ever you do
We're Home- comes to life from outa the blue

Tiny little boats on a beach at sunset
I took a drink from a jar
and into my head
Familiar smells and flavors

Vehicles are stuck on the plains of heaven
I see their wheels spinning round
and everywhere
I can hear those people saying

That the eye- is the measure of the man
You can fly- from the stuff that still surrounds you
We're home- and the band keeps marchin' on
Connecting- to every living soul
Compassion- for things I'll never know

(Bryan Eno - Davin Byrne) Home



<<Andare via nelle tue condizioni? Non se ne parla nemmeno!>>
Eleanor gli puntò un indice contro:
<<Ho un ordine specifico da parte di tua nonna Lilieth. Devo andare a Lathena in qualità di mediatrice tra le varie fazioni in lotta per il possesso del Trono del Crisantemo>>



<<Attualmente il Presidente del Senato, Leto Fujwara, ricopre la carica di Luogotenente "in absentia" e di Arbitro del Cambio. Io devo consegnarli i documenti di Lilieth Vorkidian, Alienor di Alfarian e di tua madre Igraine Canmore Pendragon>>



Arthur parve improvvisamente preoccupato:
<<Immagino che tu sosterrai la causa di tuo fratello Faykan? E' incredibile pensare che Ellis, Lilieth, Alienor e Igraine siano tutte d'accordo sul suo nome. Marvin sostiene Anakin. Volete farmi credere che metterete l'Imperatore-Profeta in minoranza?>>



Eleanor scrollò le spalle:
<<Non dipende da me. Ambasciator non porta pena. Sarà il Senato a decidere, su consiglio del Clero e del Popolo. Marvin dovrà accettare il nuovo status dell'Impero del Sol Levante come parte del suo Sentiero Dorato. Tu, Arthur, avrai il titolo di Re dei Keltar, e nostro figlio regnerà dopo di te. A Lathena ancora tutto è possibile. Una sola cosa è certa: il prossimo Reggente diventerà anche Imperatore dei Lathear, sottomesso solo al Profeta Marvin, che manterrà la sua supremazia di Guida Suprema dell Rivoluzione, con il titolo di Meji Tenno: Imperatore Illuminato>>
Arthur pensò a se stesso e al titolo regale che gli sarebbe stato concesso, e gli parve un compromesso accettabile.



Toccando la corona che era stata di Vorkidex Pendragon, pensò, citando Napoleone:
Dio me l'ha data e guai a chi la tocca!
Il Gioco del Trono si faceva più interessante che mai...
<<Hai il mio permesso di recarti a Lathena. E' curioso: quando tua madre era in attesa di Faykan, lasciò Lathena e si recò qui a Caemlyn. Ora tu fai il percorso inverso, in attesa di un figlio e lontano da tuo marito. Chissà se Marvin l'ha visto nelle sue profezie?>>
Eleanor riteneva che nelle coincidenze ci fosse qualcosa di più della casualità, ma era un'altra l'idea che la stava facendo pensare da un po' di tempo:
<<E se gli oracoli si sbagliassero riguardo alla comunicazione delle profezie? Se non fosse vero quello che dice Marvin e cioè che la profezia rivelata causa un peggioramento del futuro? Che prove esistono per questa affermazione? Intendo dare una risposta a queste domande, perché non possiamo più accettare questo dato come un "ipse dixit", un "argumentum ad auctoritatem". Dobbiamo rimettere in discussione tutto>>
Arthur per la prima volta si rese conto di aver sottovalutato l'intelligenza di sua moglie.
<<Una volta glielo chiesi, a mio padre, quello che tu ti domandi ora. Lui mi rispose in un modo che non potrò mai scordare. Disse: "Basta il battito d'ali di una farfalla per scatenare un ciclone dall'altra parte del mondo". Lui ha visto tutti i cicloni prodotti da ogni nostra deviazione rispetto al Sentiero Dorato. Ha scritto anche un libro su questo, che rientra nei Diari. Si chiama, in lingua alfari moderna: "The butterfly effect">>



<<Cambia una cosa e cambierai qualunque cosa...>>
Change one thing, change everything.
Eleanor sollevò un indice:
<<Cambiare non vuol dire necessariamente peggiorare>>
Arthur sorrise:
<<Sai che mio padre è un conservatore. Un tradizionalista, a modo suo>>
Quella frase fu come un'illuminazione per Eleanor:
<<Ma certo! Lui vuole che tutto rimanga com'è! Avrei dovuto capirlo prima... Arthur, lo hai detto tu stesso: lui vuole conservare le tradizioni e detesta i cambiamenti. Non crede nel progresso. Il suo Sentiero Dorato è un po' come la Repubblica di Platone, un modello statico, cristallizzato, pietrificato. Una società chiusa in cui lo Stato diventa l'Etica realizzata ed immutabile, come lo stato prussiano in Hegel. Ci vuole imporre il suo Stato Etico>>
Alcuni filosofi avevano denunciato quel rischio. Erano stati chiamati "liberali" ed avevano rappresentato le istanze dei borghesi, contro l'aristocrazia che ancora dominava il Continente.
Arthur aveva letto i loro scritti, in un momento di ribellione giovanile.
<<Parli come Popper. Mio padre ha messo al bando i suoi scritti. Non permetterà ai liberali di sovvertire l'ordine aristocratico>>
Eleanor annuì:
<<E' per questo che teme il progresso! Sa che una rivoluzione industriale è la premessa per una rivoluzione politica! E' questo il Male che lui vuole evitare a tutti i costi>>
Arthur rabbrividì:
<<Adesso parli come Marx. Ti vorrei ricordare che se scoppiasse una rivoluzione i primi a rimetterci la testa saremmo noi!>>
Ma i pensieri di Eleanor erano ormai irrefrenabili:
<<Mia madre mi ha detto che Marigold si vantava di non aver visto alcun progresso tecnico nei suoi mille anni di vita. E una volta Daenerys mi ha confessato che i non-morti erano i Custodi Supremi dell'Antico Regime. L'aristocrazia ha dato vita ai vampiri. I vampiri sono la quintessenza dell'aristocrazia: succhiano il sangue del popolo, come parassiti, e la loro pelle è bianca perché non sono costretti a lavorare la terra sotto il sole. Una pelle così bianca che fa sembrare blu le vene. Il famoso "sangue blu">>
C'era però qualcosa che non tornava:
<<Se fosse vero, allora perché Marigold e Daenerys non hanno accettato di concludere un patto con mio padre?>>
Eleanor scrollò le spalle:
<<Una questione di potere e di antipatie personali. L'Ancien Regime crollerà per questa ragione, come quando Luigi XVI sostenne la rivoluzione americana contro Giorgio III, e così facendo indebolì la propria monarchia. Gli aristocratici successivi, al congresso di Vienna, lo capirono molto bene. Tuo padre è una specie di principe Metternich>>
I riferimenti a quelle antiche storie turbavano sempre l'animo di Arthur, forse perché egli stesso condivideva il conservatorismo di suo padre. Non ne era molto sicuro, ma preferiva non approfondire il discorso.
<<Si è fatto tardi>> dichiarò, e senza attendere oltre incominciò a spegnere le luci.





Cast

Eleonora d'Aquitania - Eleanor Eclionner d'Alfarian

Claire Forlani - Igraine Canmore Pendragon

Thor (Chris Hemsworth) - Faykan Eclionner d'Alfarian

Akihito del Giappone - Leto Fujiwara

Napoleone Bonaparte - Arthur Eclionner Vorkidian

Ashton Kutcher - se stesso

sabato 25 maggio 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 42. Mordred all'Ultima Thule



Il principe Mordred Eclionner era arrivato all'Ultima Thule in compagnia di Daenerys von Steinberg, contessa di Gothian.
Avevano viaggiato di notte, con grande velocità.
Del resto è noto: "I morti viaggiano veloci".
A condurli fino a quel luogo remoto era stata una slitta trainata da un grande numero di zombie, che obbedivano alla sua compagna di viaggio.
Daenerys di Gothian, la Divoratrice di Cuori.



Era stato lo stesso Imperatore-Profeta Marvin Vorkidian a permettere la fuga di Daenerys e Mordred.
In fondo era quello che aveva visto nella Profezia.
Mordred però si sentiva tradito e abbandonato.
Padre, perché mi hai lasciato solo quassù, ai confini del mondo.



Daenerys, durante il viaggio, aveva cercato, a modo suo, di confortarlo:
<<Pensavi di passare tutta la vita all'ombra di tuo padre? Ti saresti accontentato di fargli da maestro di palazzo... da maggiordomo?>>
Mordred non aveva risposto.
Forse mi sarebbe veramente piaciuto. Avrei avuto molto potere e nessuna responsabilità. Sarebbe stata una vita comoda...
Ora invece si trovava nel gelo dell'estremo nord, in un castello fatto interamente di ghiaccio.
L'Ultima Thule...
Ad accoglierli c'era stato il fratello di Daenerys, Vyserys, signore di Thule, sovrano di tutti i vampiri ribelli al regime imperiale.



Per trent'anni Viserys aveva atteso quel momento.
Sua sorella gli si era avvicinata con atteggiamento da penitente, per chiedere perdono del tradimento che l'aveva portata a concedere il Dono a Marvin Vorkidian, che da allora era divenuto immortale.
Ma quella ormai era acqua passata ed il Principe dei Vampiri lo dimostrò baciando sua sorella sulla fronte.



Dopo averli accolti nel castello di ghiaccio, Viserys aveva subito dichiarato:
<<Il giorno in cui Marvin sposerà Alice de Bors, noi attaccheremo! Faremo una tale strage che quel giorno sarà ricordato in eterno come "Le nozze di sangue"!>>
Mordred incominciò a pensare che forse era necessario far fuori Marvin e la sua ambiziosa fidanzata.
Durante le rivoluzioni, si liberano sempre molti posti, e si presentano innumerevoli occasioni.
Daenerys aveva poi aggiunto:
<<Subito dopo però ci saranno le Nozze di Ghiaccio, tra me e il nostro Mordred Eclionner che, se vorrà, potrà ricevere il Dono>>
Mordred si sentì congelare, e non era solo per il freddo di quel luogo, ma per il terrore all'idea di dover subire una metamorfosi a causa del morso della Divoratrice di Cuori.
<<E' una scelta che richiede una lunga riflessione>>
Gli parve il modo più gentile per dire no.
Daenerys invece lo interpretò come un sì, o almeno fece finta di farlo:
<<Non te ne pentirai. E' un Dono molto prezioso>>
Viserys aggiunse il suo parere a quello della sorella, guardando Mordred con fare minaccioso:
<<Ne comprenderà il valore. Ne sono certo>>
Mordred capì di non avere scelta e si sentì prigioniero.
Padre, padre, perché mi hai abbandonato?



Gli sembrava di aver rivissuto questa scena almeno un milione di volte.
Fa parte della natura umana...
Sentì improvvisamente la fragilità della condizione umana di fronte alla disumanizzazione a cui rischiava di essere sottoposto.
Non è forse meglio la morte che una vita da vampiro?
Si chiese qual era il suo ruolo nel Sentiero Dorato.
Mio padre e mia madre dissero che quel Sentiero era stato imboccato con certezza nel momento stesso in cui io ero stato concepito. Ma perché? Era davvero necessario che due persone così simili tra loro si unissero e mettessero al mondo un figlio? Non vedo alcuna necessità. Mi guardo attorno e penso: "Maledetto il giorno in cui fu concepito un uomo"!
La citazione dal Libro di Giobbe esprimeva con la massima precisione il suo stato d'animo e il suo pensiero.
Stava seriamente meditando di farla finita, quando, alcune ore dopo, Daenerys gli fece visita nella sua stanza.
<<Mordred, ho dovuto dire alcune cose per convincere mio fratello ad accogliermi. Siamo stati in lite per innumerevoli anni, e se non avessi recitato la parte della complice, lui non ci avrebbe dato ospitalità, con la conseguenza che io avrei perso ogni diritto e tu saresti morto di stenti. Non ti costringerò a fare nulla che non vuoi. So che tu sei una vittima di questa situazione e che i tuoi genitori ti hanno mandato allo sbaraglio in questo luogo orribile. In fondo è la stessa cosa che è accaduta a me>>
Il padre di lei era lord Fenrik Steinberg, Conte di Gothian e la madre era la sua prima moglie, Rahella Targaryen.



Mordred conosceva la triste vicenda della madre di Daenerys.
Aveva tutti contro. Non resse all'isolamento. A volte bisognerebbe essere paranoici per difenderci dagli altri. 
Quel pensiero lo rese ancora più triste.
<<La cosa peggiore è quando resti senza alleati. A volte succede. Prima ti isolano e poi ti indicano come bersaglio da parte dei violenti, dei mafiosi o dei criminali generici. Lo fanno per difendere il loro piccolo mondo>>
Daenerys annuì:
<<Un uomo saggio disse: "L'inferno sono gli altri">>
Mordred riconobbe la citazione di Sartre.
In fondo, ogni volta che ci troviamo di fronte ad una mancanza di senso e ad una solitudine totale, non possiamo fare a meno di essere esistenzialisti. Il dolore è prima di tutto esistenziale.
Sentendo che Daenerys aveva sperimentato quel tipo di solitudine e di dolore, rispose:
<<L'errore è credere che gli altri ci saranno solidali. E' uno sbaglio grossolano: chiediamo troppo agli altri. Ognuno annaspa in difesa del suo piccolo angolo nel grande mare dell'essere. Non è per cattiveria se non ci mostra solidarietà, è perché è troppo impegnato a sopravvivere, perso dietro ai fatti suoi. Per questo è inutile chiedere solidarietà. Non bisogna farlo e soprattutto non bisogna sperare di ottenerla>>
La Divoratrice di Cuori, di fronte alla disperazione del giovane principe, sentì di essere molto più in sintonia con lui rispetto che al suo presuntuoso padre:
<<Una salus victis, nullam sperare salutem>>
Mordred riconobbe la citazione dall'Eneide di Virgilio.




Ricordò che il motto del luogo in cui si trovavano era: "Salus nostra extrema Thule".





Non si illuse però di incontrare alcuna salvezza.
Ma soprattutto nessuna solidarietà.
La solidarietà non esiste. Esistono solo individui che perseguono il loro più o meno meschino interesse personale.



Cast

Legend of Cryptids - Mordred Eclionner

Emilia Clarke - Daenerys di Gothian

Harry Lloyd - Viserys di Gothian

Azaleas Dolls, Dolldivine - Rahella Targaryen di Gothian