Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
mercoledì 4 luglio 2018
Vite quasi parallele. Capitolo 126. La Teoria della Cospirazione
<<I complottisti hanno intuito alcuni elementi della nostra strategia...>> dichiarò il Consigliere Albedo <<... soprattutto riguardo all'esistenza e al ruolo dell'Aristocrazia Nera e del Serpente Rosso, ma hanno fatto molta confusione, nelle loro teorie. E per dire questo non è necessario essere Iniziati agli Arcani Supremi. Basta conoscere la Storia, non è vero, giovane Monterovere?>>
Riccardo, con un gesto tipico da intellettuale che prende tempo, ponderando con gravità le proprie riflessioni, tirò fuori da un astuccio un fazzoletto in finta pelle di camoscio e iniziò a pulire meticolosamente le lenti dei suoi occhiali:
<<Conoscere la Storia, certo, ma non è così facile. E' una vita che la studio, ma più passa il tempo più mi rendo conto che gran parte delle cose che sono scritte nei libri di storia non sono "ciò che è accaduto". Temo che quello non lo sapremo mai. E' un po' come il noumeno di Kant. Il passato è inconoscibile, perché perfino i testimoni di un evento, dopo pochi minuti che si è verificato, se lo ricordano diversamente. E anche se gli eventi sono stati registrati, per fare un esempio recente, con una telecamera, tutto dipende dal punto di vista dell'osservatore, da ciò che lui ha scelto di filmare, decidendo implicitamente ciò che, secondo lui, conta di più e tralasciando ciò che, sempre secondo il suo giudizio, è meglio tagliare fuori dalla visuale, magari perché contiene una verità scomoda, ammesso che si possa parlare di verità in questo tipo di registrazioni.
Tutta questa premessa per dire che bisogna essere pronti a rimettere tutto in discussione, se emergono fonti alternative. Questo non è revisionismo: è il normale metodo scientifico.
L'importante è che l'esame delle nuove fonti avvenga in maniera molto accurata e, per quanto è umanamente possibile, in modo imparziale.
Questa è la mia personale filosofia della storia, che come ogni filosofia, ha il compito primario di problematizzare l'ovvio e abolire l'idolatria del fatto compiuto>>
Il Consigliere sorrise con aria divertita, lisciandosi la barba color sabbia:
<<Il Professor Monterovere ti ha insegnato bene. E il tuo talento è superiore alle mie più rosee aspettative. Questo significa che sei pronto per conoscere qualche altro dato, o "fonte", come dici tu. E ti assicuro che si tratta di fonti molto attendibili.
Mi riferisco al modo in cui l'Aristocrazia Nera ha esteso il proprio potere.
Il momento cruciale fu quando la famiglia dei Welfen, i Guelfi, si insediò nel Ducato di Brunswick-Luneburg. Da quel momento non fecero altro che rafforzare il loro ruolo di guida delle forze di opposizione all'Aristocrazia Bianca, guidata dai Waiblingen, i Ghibellini, Duchi di Svevia, che ressero l'Impero per quattro generazioni, fino all'estinzione della casa di Hohenstaufen.
La sconfitta dei Ghibellini fu il primo trionfo dell'alleanza costruita dai Welfen, che avevano buoni rapporti e legami di sangue con la corona francese dei Capetingi e naturalmente con le grandi famiglie di parte guelfa a Roma, Firenze, Venezia e Genova.
Ma i Welfen, che ormai dominavano saldamente la Sassonia, avevano un progetto egemonico su tutto il mondo germanico, nordico e anglosassone>>
Riccardo sapeva queste cose a memoria e incominciò a mostrare segni di insofferenza:
<<I Welfen divennero Principi Elettori di Hannover e uno di loro sposò Sofia del Palatinato, figlia di Elisabetta Stuart, e in quanto tale erede di Anna Stuart, Regina di Gran Bretagna e Irlanda. Fu così che, tramite Giorgio I di Hannover, figlio dell'Elettrice Sofia, i Guelfi si impadronirono delle due corone strategicamente più importanti, a livello massonico: quella inglese e quella scozzese.
Conosco quegli alberi genealogici meglio del mio. Veniamo al dunque, se non le dispiace, Consigliere Albedo>>
Il vecchio lo fissò sarcasticamente con i suoi occhi pallidi:
<<Il punto è la cosiddetta Cospirazione dei Coburgo. Immagino che tu ne abbia sentito parlare>>
Riccardo annuì:
<<Naturalmente. I Sassonia-Coburgo-Gotha, nel 1815, erano un ramo cadetto e poco importante della dinstia dei Wettin, ma nel giro di pochi decenni subentrarono ai Welfen al vertice dell'Aristocrazia Nera.
E questo grazie agli intrighi di Leopoldo di Coburgo, iniziato alla Massoneria e forse anche ai Rosacroce, che in forza di questi agganci riuscì, oltre ad ottenere per sé la corona del Belgio, nell'intento di far sposare suo nipote Alberto con l'ultima degli Hannover, la regina Vittoria. I due ebbero nove figli, che a loro volta sposarono gli eredi al trono di tutta l'Europa>>
Al consigliere Albedo brillavano gli occhi:
<<C'eravamo noi Iniziati, dietro a quella strategia, e in particolare noi del Serpente Rosso, addetti al Programma Genetico. Eravamo mossi da presupposti non arbitrari: volevamo la pace e la stabilità, ottenuta tramite la parentela dei capi di stato europei.
L'apice fu il matrimonio della principessa reale Vicky d'Inghilterra con Federico Hohenzollern di Prussia, principe ereditario dell'Impero Tedesco. Quell'unione era destinata a condurre alla saldatura dell'Impero Britannico, ossia la potenza marittima, con quello Prussiano, ossia la potenza continentale, in un unico grande blocco di potere "occidentale", capace di tener testa all'Impero Russo>>
E a quel punto l'entusiasmo svanì dal suo volto, per lasciare il posto ad un senso di rimpianto, che Riccardo interpretò correttamente:
<<Un grande disegno, certamente, ma purtroppo Federico III di Prussia morì tre mesi dopo essere divenuto Imperatore, stroncato da un cancro alla gola, lasciando il trono nelle mani del bellicoso figlio Guglielmo II, il Kaiser, che mai avrebbe accettato una sudditanza nei confronti dell'Impero Britannico.
Se Federico III fosse vissuto a lungo, non ci sarebbero state le Guerre Mondiali e l'Europa sarebbe ancora al centro del mondo. Ma gli Dei vollero altrimenti...>>
Albedo annuì gravemente:
<<Dis aliter visum, avrebbe detto Virgilio. La morte di Federico III fu una vera tragedia.
Guglielmo II fu la nostra Nemesi. L'avevamo creato noi, tramite il Programma Genetico, ma non riuscimmo a controllarlo. A dire il vero, fu proprio l'incrocio tra consanguinei a creare tanti problemi. La nostra preoccupazione maggiore riguardava l'ereditarietà dell'emofilia, di cui Vittoria era una portatrice sana. Ma la discendenza dei Coburgo era troppo importante, e così, coscientemente, abbiamo permesso che il gene malato infettasse tutte le case reali d'Europa. I Romanov ne pagarono il prezzo più alto. Nel caso degli Hohenzollern di Prussia, la tara ereditaria del Kaiser si manifestò invece sotto l'aspetto di un braccio deforme, che lo fece soffrire, negli anni cruciali dell'infanzia, di un complesso di inferiorità. Da qui derivò poi l'aggressività del suo carattere e l'odio nei nostri confronti.
Fu così che Guglielmo II, invece di seguire l'esempio britannico e di rinsaldare le alleanze con sua nonna Vittoria e con Edoardo VII, "lo zio Bertie", preferì volgere il proprio sguardo altrove. Anche all'epoca c'erano i movimenti nazional-populisti, che in Germania univano la riscoperta della mitologia nordica "ariana" con il culto del militarismo "prussiano" e "teutonico" e il rimpianto della centralità del Sacro Romano Impero della Nazione Tedesca, che era durato mille anni: "das tausendjahrighe Reich"! L'Impero Millenario>>
Riccardo era incuriosito riguardo a quel punto:
<<Quale fu l'atteggiamento degli Iniziati rispetto alle correnti esoteriche "ariosofiche" da cui poi emerse, dopo la sconfitta del 1918, il nazionalsocialismo?>>
Albedo sorrise:
<<Ci abbiamo girato intorno molto a lungo, ma alla fine ci siamo arrivati. La questione era molto dibattuta, nell'ambito dell'Ordine e del Consiglio. L'Aristocrazia Nera cercò di trovare un accordo con Hitler. Fu in questo contesto che si inserì la vicenda di Wallis Simpson, che era un'Iniziata di Rango Segreto, naturalmente. Come è noto, fu lei a perorare la causa dell'alleanza tra l'Impero Britannico e il Terzo Reich. Il Principe di Galles, futuro re Edoardo VIII, era destinato a diventare il leader dell'Aristocrazia Nera e il sovrano di un Impero Anglosassone che, alleato al Reich, avrebbe annesso gli Stati Uniti, mentre Hitler e Hirohito si sarebbero spartiti l'Unione Sovietica.
Ma anche qui accadde qualcosa di totalmente inaspettato: Wallis era stata troppo persuasiva ed Edoardo VIII, invece che mantenerla nel suo ruolo di amante e di consigliera, si mise in testa di volerla sposare, con le conseguenze che tutti sanno.
Se non avesse abdicato, la Seconda Guerra Mondiale non sarebbe mai incominciata>>
Quella risposta era credibile, ma solo parziale:
<<E le altre società dell'Ordine, che posizione presero?>>
Il Consigliere appariva sempre più compiaciuto:
<<L'Aristocrazia Bianca era vicina alle posizioni di Churchill, che non a caso era parente degli Spencer, a loro volta legati ai Burke-Roche. Lui non lo sapeva, ma tutte queste famiglie avevano sangue ebraico nelle vene.
E si trattava del Sangue Reale, della Discendenza Messianica, quella di Davide e di Salomone, la Dinastia del Serpente Rosso, per intenderci.
Noi del Programma Genetico avevamo provveduto da tempo ad una sorta di "dissolvenza incrociata" e fusione del sangue germanico con quello ebraico, tramite i discendenti del popolo dei Khazari, che i nostri studi genetici associano a quella degli Ebrei Ashkenaziti, quelli provenienti delle steppe, dagli altopiani del Kazakistan e del Caucaso>>
Riccardo guardò suo zio Lorenzo, il quale aveva studiato la religione ebraica e aveva trascorso molti anni sabbatici in Israele.
Il Professore annuì:
<<Albedo dice il vero. E penso che tu sia pronto per sapere anche il resto, non è vero Consigliere?>>
L'Iniziato concordò:
<<Dopo il 1945, l'Ordine degli Iniziati decise di appoggiare l'Occidente contro l'Impero Sovietico.
La decisione fu presa con i tre quarti dei voti. Fu allora che la Fraternitas Draconis della famiglia Dracu decise invece di schierarsi con i Russi, come accade anche ora.
Vlad Dracu è il capo dell'Opposizione, all'interno dell'Ordine, e l'Opposizione ha i suoi diritti: per questo stasera abbiamo come ospite lady Joanna Burke-Roche, ora conosciuta come Virginia Dracu.
Tra poco ceneremo insieme.
Ma prima è necessario che tu conosca altri dati fondamentali.
Dopo la scoperta del DNA, il nostro Programma Genetico ottenne finalmente i mezzi per verificare il proprio operato, specie grazie alla genetica delle popolazioni.
Avemmo allora la conferma che la Dinastia del Serpente Rosso conteneva in sé tutto il patrimonio genetico delle stirpi regali del mondo e della storia: dai Faraoni Egiziani a Gengis Khan per intenderci, fino ad arrivare ai Windsor, tramite il matrimonio, da me caldeggiato, tra il Principe di Galles e lady Diana Spencer di Altorp, la figlia di lady Frances Burke-Roche.
Sfortunatamente la Principessa di Galles sfuggì al nostro controllo e fu necessario, per quanto terribilmente spiacevole, sopprimerla, insieme al suo amante egiziano>>
Riccardo era indignato:
<<Una tragedia, specie per i suoi figli, che erano così giovani e così legati alla madre>>
Il Consigliere Albedo scrollò le spalle:
<<Sì sì, certo... mi hai tolto le parole di bocca...
Ma a mia parziale discolpa va il merito di aver contribuito al matrimonio del principe
William con Kate Middleton, che, pur senza saperlo, ha nelle proprie cellule il DNA del Serpente Rosso, tramite la famiglia materna, i Goldsmith, di cui si decanta il nonno minatore senza sapere che era un parente dei Rothschild, dei Morgan, dei Kissinger e dei Rockefeller.
Ora basterà che il principino George si unisca con una Sinclair e da quell'unione avremo ottenuto l'Avatar del Serpente Rosso.
E' stato un Grande Disegno, millenario, che secolo dopo secolo, dall'infinitesimale germe di un'intuizione dei primi Iniziati e delle loro Guide Spirituali, ha tirato le fila dello scenario mondiale, infiltrandosi geneticamente nelle popolazioni slave e germaniche, influenzandone le identità nazionali, in ogni settore della società, attraverso la formula economia/finanza/comunicazione, governando il tutto da enigmatiche società segrete come la Fabian Society, la Massoneria, il Sionismo, alcuni ordini religiosi cristiani e cattolici, ma anche islamisti wahabiti, fino ad arrivare alle istituzioni dell'Elite Globalista: l'Onu, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale, l'Unione Europea, la Banca Centrale Europea, la Commissione Trilaterale, il Club di Roma, la Confraternita Skull & Bones (che arruola gli agenti della Cia e dell'Fbi), il Bohemian Club fino ad arrivare al Club Bilderberg>>
Riccardo annuì:
<<Tutto questo è molto interessante e conferma gran parte dei miei sospetti, che sono poi anche quelli di molti scrittori che lei chiama "complottisti". Avranno anche fatto un po' di confusione, ma ci sono arrivati vicini, bisogna ammetterlo.
Una sola cosa mi sfugge: io che c'entro in tutto questo?>>
L'Iniziato sfoderò un sorriso luciferino:
<<Tu, ragazzo mio, sei nato dall'unione di una famiglia ghibellina, i Monterovere, con una famiglia guelfa, gli Orsini, e come tale rappresenti uno dei migliori candidati alla guida della succursale italiana del Serpente Rosso.
Ti concederò un po' di tempo per riflettere su tutto questo, ma presto dovrai darmi una risposta.
Hai una scelta da compiere: o elevarti al di sopra di tutti i tuoi padri o cadere nell’oblio con i resti della tua stirpe>>
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