Enrico VIII Tudor (Greenwich, 28 giugno 1491 – Londra, 28 gennaio 1547) fu Re d'Inghilterra e d'Irlanda dal 21 aprile 1509 fino alla sua morte.
Enrico VIII fu il secondo monarca della Dinastia Tudor come successore di suo padre, re Enrico VII d'Inghilterra. Fu il fondatore della Chiesa Anglicana nata in séguito allo scismareligioso, quindi alla separazione dalla Chiesa cattolica di Roma. Nei primi tempi fu un fiero oppositore delle teorie di Lutero, e per questo motivo ottenne nel 1521 da Papa Leone Xil titolo di Defensor Fidei, ossia "Difensore della fede", titolo che ancora oggi compare sulle monete inglesi con l'acronimo latino DEF. FID. In séguito, tuttavia, arrivò a un insanabile contrasto con Papa Clemente VII. Sposato sei volte e detentore di un potere assoluto incontrastato, segnò fortemente le vicende inglesi. Decretò lo scioglimento dei monasteri e l'unione dell'Inghilterra con il Galles.
Siamo abituati a pensarlo riferendoci al celeberrimo ritratto che il pittore Hans Holbein dipinse nel 1541, cioè trent'anni dopo all'affresco della prima immagine. Possiamo vedere così come tra il 1511 e il 1541 fosse cambiato non solo il re, ma anche, e soprattutto, la tecnica di pittura e la moda.
Ho letto che da giovane era di bell'aspetto... certo è che invecchiò male!
RispondiEliminaE credo peggiorò anche il carattere.
Saluti, Fede
Sì sì, tutte le biografie concordano nel dire che da giovane era bellissimo, atletico, molto alto e longilineo ed aveva un carattere generoso e clemente, al contrario di suo padre che era quasi paranoico, oltre che molto tirchio.
EliminaNon dimentichiamo che sua madre era la bellissima Elisabetta di York, l'erede dei Plantageneti!
Poi, dopo il divorzio con Caterina d'Aragona tutto cambiò e il re divenne quello che poi la storia ha reso noto: colui che fece decapitare due mogli e quasi tutti i suoi amici e parenti, compresa la Contessa di Salisbury, che era una santa donna e non aveva fatto niente di male, ma aveva come unica colpa di essere l'ultima del casato di York e la madre del cardinale cattolico Reginald Pole. La condanna di Margaret Pole fu uno degli atti più spietati che Enrico VIII abbia compiuto, anche considerando che lei era la cugina di sua madre e gli aveva fatto quasi da madre ella stessa.
Negli ultimi anni di vita Enrico era diventato paranoico come il padre e il suo decadimento fisico era tale che per spostarsi doveva essere trascinato da una carrucola, tanto era pesante. E morì per le piaghe di decubito.
Morale della favola, era meglio se si teneva la sua prima moglie, o almeno, se proprio voleva risposarsi, avrebbe dovuto aspettare la morte di Caterina, che era più anziana di lui e di salute cagionevole...
Certo, in questo caso non avremmo avuto Elisabetta I, il che non so se sarebbe stato necessariamente un male :-D
A presto!
R
Ciò che dici è esatto, come il fatto che per sposare Ann Boleyn, cambio religione e scatenò un putiferio, con il risultato poi di giustiziarla per atti da lei mai commessi! Lo stesso fece con Catherine Howard e tutte le altre persone che hai citato, mi chiedo se avesse veramente perduto la ragione. Non lo sapremo mai. Certo è che a me come monarca non è mai piaciuto e secondo me non ha dato molto al suo regno ma questa è una mia opinione. Ci son state nella storia figure ben più illuminate e importanti.
RispondiEliminaBaci e buona giornata, Federica
L'intera dinastia Tudor regnò con un dispotismo spietato, se si eccettuano la prima parte del regno di Enrico (prima del divorzio da Caterina d'Aragona) e la parte centrale del regno di Elisabetta I (più o meno il decennio 1578-88, la cosiddetta Golden Age). In tutto il resto del tempo scorrerono fiumi di sangue: Enrico VII fece sterminare la stirpe dei Plantageneti e dei loro alleati, di Enrico VIII abbiamo già detto, di Edoardo VI si può dire che il suo reggente Seymour perseguitò i cattolici, di Maria I si può dire che mandò al rogo molti protestanti e di Elisabetta I si può dire che, oltre a far decapitare sua cugina Mary Stuart, fece fuori quasi tutti gli esponenti dell'alta nobiltà che si opponevano al suo assolutismo, compresi gli ex amanti come il conte di Essex.
EliminaCerto, hanno gettato le basi della prosperità inglese attraverso una politica economica di requisizione dei beni ecclesiastici improduttivi e una promozione del commercio, ma questo è avvenuto a discapito del Mediterraneo e quindi noi Italiani ci abbiamo rimesso.
E' incominciato dal di lì il divario di ricchezze tra il nord Europa e l'Europa mediterranea.
I commerci inglesi affossarono Venezia e Genova, e indirettamente anche i territori italiani controllati dalla Spagna, che si impoverirono insieme a lei.
Buona giornata!!!
R
Un'accurata ricostruzione, non avevo mai pensato però al legame tra l'epoca Tudor (che dettò le basi della futura prosperità inglese) e la decadenza della nostra economia... in effetti.
EliminaGrazie, F.
Grazie a te! Be', sai, io sono laureato anche in storia, per cui queste analisi sono state il mio pane quotidiano per molti anni. Ora però la storia è molto penalizzata nell'insegnamento scolastico. I presidi credono che basti mandare gli studenti in gita a vedere un museo!
EliminaHanno trasformato la storia in una specie di "antiquariato archeologico" che avrà anche un suo interesse, non lo nego, ma sta sottraendo sempre più tempo alla conoscenza dei fatti e all'analisi dei grandi fenomeni storici.
Un saluto
R
La storia è fondamentale, ed è quello che sto cercando di far capire ai miei bambini.
EliminaIo non sono, purtroppo, laureata in storia; ho scelto un'altra facoltà (giurisprudenza) e me ne sono un po' pentita. Rimango però una grande appassionata e continuo a studiare (nonostante i molti impegni, lavorativi e familiari). Il tuo lavoro è sempre interessante e pieno di spunti... ancora grazie, Federica
Grazie a te!!! ;-)
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